Re:
viceadmintdg1, 24/09/2011 10.17:
Dopo aver analizzato e confutato le obiezioni del gruppo pi greco (vedi
testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...
passiamo ora alle obiezioni, della stessa trasmissione di settembre, di Sandro Leoni:
Ne La Torre di Guardia del 1 settembre 2011 si legge a p. 16:
“La preghiera `e un privilegio e fa parte dell’adorazione che rendiamo a Geova, quindi è solo a lui che dovremmo rivolgere le nostre preghiere. (Matteo 4:10; 6:9). Dato che siamo imperfetti, dovremmo pregare nel nome di Gesù perché egli è “la via” stabilita da Dio. (Giovanni 14:6)”.
Sembrerebbe un’affermazione corretta. In realtà non è così. Perché per i TdG Gesù è considerato solo un mediatore che non va pregato perché non è Dio. Per loro Dio è monopersonale, quindi è l’unica persona che possiamo pregare.
Per noi cattolici invece Gesù non è solo un mediatore presso il Padre ma anche un uditore e un esauditore diretto di preghiera. Ne abbiamo parlato diverse volte e ci sono molti riferimenti biblici come ad es. Giovanni 14:14 in cui Gesù dice chiaramente: “Se mi chiederete”. Se notate al versetto precedente dice: “Se chiederete qualche cosa”. Li si riferisce al Padre. Quindi riferendo Gesù il versetto successivo a se stesso, significa che si mette sullo stesso piano del Padre. Se Gesù infatti chiede di essere pregato, significa che chiede anche di essere adorato come avviene per Dio Padre, perché la preghiera è adorazione! Invece i tdG negando la preghiera a Gesù declassano la divinità di Cristo!
E' strano che tutti i “riferimenti biblici” del Leoni, alla fine, si riducano solo e sempre a
Gv. 14:14, come è incredibile che il Leoni possa “
costruire una dottrina” su un passo biblico che ha diverse varianti testuali, e scegliere ovviamente quella che più sostiene il dogma trinitario, a cui “
deve” assolutamente ubbidire.
Perchè è proprio l' obbedienza al dogma trinitario che “
impone”
assolutamente di usare solo e soltanto la lezione “mi”.
Lo scopo è quello di dimostrare, “
costi quel che costi” che Gesù, “
Seconda Persona dell' Essere triPersonale” e “
Dio tutto intero” (
art. 253 catechismo cattolico), è adorato al pari delle altre due Persone dell' Essere triPersonale.
Ma le cose non stanno così, e il contesto del
capitolo 14 e del
corpus giovanneo lo rende chiaro.
Dicevo delle varianti testuali: infatti, la lezione “
mi” ha il sostegno di antichi mss quali ad esempio B, P66 e altri, mentre i mss che non lo contengono sono, tra gli altri, A,D, K e la maggior parte dei mss bizantini. P75 presenta invece delle lacune, cioè delle porzioni mancanti nel testo, in questo caso di una parte di
Gv. 14:14.
Tuttavia, non di devono ignorare bellamente, come fa il Leoni, le prove interne che, unite alle testimonianze di cui sopra e che omettono la lezione “mi”, potrebbero far diventare proprio quest' ultima la variante più ….“
debole”.
Le prove interne favorevoli alla lezione senza il “mi” sono costituite dai versetti di
Gv. 15:16 e 16:23, senza contare che Gesù, quando era sulla terra, lasciò ai cristiani un modello su come pregare, rivelando specificatamente a chi deve essere rivolta la preghiera:
“
Voi dunque dovete pregare così: Padre nostro che sei nei cieli....” (
Matteo 6:9).....
Dicevo del contesto immediato:
“
E qualunque cosa voi chiederete nel mio nome [Gesù non dice: “
mi chiederete”, ma “
qualunque cosa chiederete nel mio nome”, evidentemente al Padre, confronta
Gv. 15:16],
io la farò, affinchè il Padre sia glorificato riguardo al Figlio [letteralmente, dal greco: “
nel Figlio”]” (
Gv. 14:13). Ecco perchè si può accettare tranquillamente a lezione testuale senza il “mi”:
in questo contesto e nell' intero
corpus giovanneo, noi chiediamo al Padre per mezzo del Figlio, che è la sola Via al Padre (confronta
Gv. 14:6 ; 15:16; 16:23), e il Padre ce la darà nel nome e per mezzo del Figlio, affinchè il Padre sia glorificato “
nel Figlio”, come ebbe a dire Gesù in
Gv. 14:13!
E' esattamente questo il punto: Geova, che è l' uditore di preghiera, le esaudisce tramite Suo Figlio, per la sua stessa glorificazione, si confronti
Romani 16:27.
Il versetto di
Gv. 16:23, in cui Gesù disse: “
Se chiederete al Padre qualche cosa egli ve la darà nel mio nome”, sostanzialmente vuole dire proprio questo:
“
Egli [il Padre] ve la darà per mezzo mio”, cioè tramite il Figlio.
Per ulteriori approfondimenti, consiglio di leggere questa discussione:
Giovanni 14:14
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=153487&f=153487&idd...