Grazie Admin,
viceadmintdg1, 10/01/2017 15.51:
Il successivo e ultimo intervento è di don Battista Cadei che affronta il tema:
La fine del mondo sempre prossima, e continuamente rimandata. Quando? Nessuno lo sa dicendo:
Mt 24,36:
At 1,6-8:
Nonostante queste chiare affermazioni di Gesù, i tdG di tempo in tempo hanno profetizzato delle date della fine che poi hanno dovuto correggere. Perché queste previsioni? Perché quello della fine imminente è uno dei punti di forza della loro predicazione.
Nonostante tutti i precedenti fallimenti
Non capisco che cosa intenda per data "
fallita", per esempio prendiamo la data del 1914 (
peraltro riconosciuta da tutti gli storici come una sorta di autentica data "spartiacque" nella Storia dell' umanità.....): è dedotta delle Scritture, esattamente dalla profezia dei sette tempi di Dan. 4:1-25.
Non scrisse lo stesso Daniele quanto segue?
"
4 Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta»? (Dan. 12:4 CEI)
Non si tratta quindi per nulla di una "
profezia della data della fine", ma di una data tratta dalle Scritture...
Ma questo non significa che la cronologia non sia importante. È naturale che ce ne interessiamo, poiché Dio ha ritenuto opportuno farne parte integrante della sua Parola ispirata.
Dei profeti dell’antichità, l’apostolo Pietro scrisse:
“
10 Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti, che preannunciavano la grazia a voi destinata; 11 essi cercavano di sapere quale momento o quali circostanze indicasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che le avrebbero seguite.” (1 Pt. 1:10-11 CEI)....
Riguardo alla data del 1914, lei afferma quanto segue:
viceadmintdg1, 10/01/2017 15.51:
Perché il 1914? Sulla base di una interpretazione umana di Daniele 4 sul sogno di Nabucodonosor. Interpretando i giorni come anni, e applicando il sogno al Regno di Dio, conclusero che il 1914 è l'inizio del Regno di Gesù. Ma il sogno di Daniele riguarda la persona di Nabucodonosor stesso, e non il regno di Dio; e non si può generalizzare l’equivalenza: 1 giorno biblico = 1 anno.
Scusi, ma come fa a dire che “
il sogno di Daniele riguarda la persona di Nabucodonosor stesso, e non il regno di Dio”?
Mi scusi: nel libri di Daniele non si parla del Regno di Dio e dell’ intronizzazione celeste del Figlio dell’ uomo?
Direi di si, basta leggere Dan. 2:44 (quando mai Dio avrebbe compiuto l’ azione descritta in questo versetto?) e Dan. 7:13-14.
Il sogno stesso va oltre il fatto contingente delle vicende di Nabucodonosor (Dan. 4:31-35).
Il libro di Daniele
è l’ unico dell’ A.T. che menziona il “
tempo della fine”, di più, l’ angelo disse al profeta di tenere sigillato il libro fino al tempo della fine medesima, il che sta a indicare che si va oltre le vicende di Nabucodonosor
o del periodo dei Maccabei, secondo una vostra arbitraria interpretazione delle profezie di Daniele capitolo 11!
Riguardo alla regola biblica “
un anno per un giorno” non si può generalizzare ma neppure far finta che non esista, come fate voi. Perché tale regola c' è:
“
34 Secondo il numero dei giorni che avete impiegato per esplorare la terra, quaranta giorni, per ogni giorno un anno, porterete le vostre colpe per quarant'anni e saprete che cosa comporta ribellarsi a me». “ (Numeri 14:34 CEI)
"
6 Terminati questi, giacerai sul fianco destro ed espierai le iniquità di Giuda per quaranta giorni, computando un giorno per ogni anno" (Ezech. 4:6 CEI)
Inoltre Atti 1:6-8, da Lei citato, non può essere estrapolato dal contesto, laddove si parla della restaurazione del Regno d' Israele,
quello è il soggetto e non altro (si confronti però Atti 3:21: questo dimostra che più tardi, i discepoli avrebbero compreso che restaurazione riguardava tutte le cose, non solo il Regno d' Israele).
Riguardo ai tempi e alle stagioni, all' importanza di essere svegli e vigilanti,
si confrontino 1 Tess. 5:1-6 e Rom. 13:11-12...
Infatti, si legge in 1 Tess. 5:1 che l’apostolo Paolo non aveva bisogno di scrivere nulla circa “
i tempi e ai momenti”.
I cristiani tessalonicesi erano già convinti di trovarsi nella ‘stagione’ del termine del "mondo" giudaico, che sarebbe finito una ventina d’anni più tardi nel 70....
Allo stesso modo, gli odierni cristiani testimoni di Geova sono perfettamente consapevoli del fatto che i conflitti mondiali e gli altri dolorosi avvenimenti verificatisi dal 1914 in poi costituiscono “
il segno” della
parousìa di Cristo e della fine (Mt. 24:3-14).
Inoltre, come vedremo in seguito, gli apostoli attendevano la
parousìa e la
fine già durante la loro epoca...
Quando gli studenti biblici, non ancora testimoni di Geova, citarono date come il 1914, il 1925, ecc, derivarono dalla comprensione graduale in quello che per noi è il tempo della fine, delle profezie relative alla fine dei
tempi dei gentili o pagani (Luca 21:24) o dei sette tempi di Daniele.
Al tempo dei primi Studenti Biblici, la comprensione circa la
parousìa e la fine era ancora del tutto nebulosa e ciò determinò quelle date che comunque avevano a che fare con la
parousìa di Cristo...
Come già specificato, noi pensiamo che l' intendimento di determinate profezie sia appannaggio di quello che Daniele chiama "
il tempo della fine" e con una certa gradualità (Dan. 12:9-10)
in questo non c' è nulla di squalificante, giacchè il corpo direttivo della Congregazione Cristiana "
scorre il libro" proprio in questo tempo della fine, citando di nuovo Daniele 12:4.....
Riguardo al 1975, ne abbiamo già parlato in passato e i lettori del forum potranno rileggere qui la risposta...
testimonidigeova.freeforumzone.com/d/10135363/Confutazione-trasmissione-radiomaria-del-gris-di-febbraio-2012-/discussi...
(segue l' ultima parte della confutazione, a presto....)