Da poligamo a tdG

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Sam
00martedì 17 gennaio 2012 21:23
Cosa viene richiesto a un poligamo, coi matrimoni regolarmente e legalmente conseguiti nel suo paese, per diventare tdG?
Deve divorziare da tutte le mogli tranne una? E con che criterio si sceglie la fortunata che resta sposata?
Non si correrebbe il rischio di lasciare nella disperazione le mogli da cui si divorzia?
Possibile che per diventare cristiani bisogna sfasciare una famiglia contenta di stare assieme? Io so che Dio odia il divorzio...
Aquila-58
00martedì 17 gennaio 2012 21:36
Re:
Sam, 17/01/2012 21.23:

Cosa viene richiesto a un poligamo, coi matrimoni regolarmente e legalmente conseguiti nel suo paese, per diventare tdG?
Deve divorziare da tutte le mogli tranne una? E con che criterio si sceglie la fortunata che resta sposata?
Non si correrebbe il rischio di lasciare nella disperazione le mogli da cui si divorzia?
Possibile che per diventare cristiani bisogna sfasciare una famiglia contenta di stare assieme? Io so che Dio odia il divorzio...



Ma la Scrittura dice ai responsabili dell' ekklesìa di essere mariti di una sola moglie (1 Tim. 3:2)....e Gesù chiarì il concetto del matrimonio prestabilito da Geova in principio, in Eden (Mt. 19:4-6).....


Amalia 52
00martedì 17 gennaio 2012 21:38
La Bibbia parla della“ moglie della tua giovinezza”. La direttiva è che i mariti devono tenere la prima moglie che hanno sposato. Così la questione è risolta una volta per tutte. [SM=g28004]

Adattare la Bibbia alla poligamia?

IN UN numero di Bijeen (Insieme), rivista cattolica pubblicata nei Paesi Bassi, il giornalista Sjef Donders prende in esame il contrasto che si verifica in alcuni paesi africani tra il comando biblico circa la monogamia e l’usanza accettata della poligamia. Questo contrasto viene risolto, ha detto, “semplicemente dichiarando nulla la dottrina della chiesa” relativa alla monogamia.

Per esemplificare gli ambigui punti di vista sostenuti dalla chiesa, Donders ha citato le parole del sacerdote americano Eugene Hillman, che fa parte dei Padri della Congregazione dello Spirito Santo, un ordine cattolico romano che ha dato un notevole impulso all’attività missionaria cattolica in Africa. In un libro che prende in considerazione la poligamia Hillman ha scritto: “Se, a causa di un disastro naturale o di una calamità provocata dall’uomo, dovesse accadere che improvvisamente non ci fossero quasi più uomini, ma quasi esclusivamente donne, allora nella Bibbia si troverebbero certamente le ragioni per consentire a questi uomini di avere rapporti con più donne”.
Si troverebbero? A parte le larghe vedute del sacerdote, nessun cristiano può condonare la poligamia, a prescindere dalla nazionalità e dalle circostanze. La monogamia era ciò che Dio dispose per l’umanità in Eden e Gesù Cristo indicò che nella congregazione cristiana si doveva tornare a seguire questa disposizione. (Matteo 19:4-6) Sotto ispirazione l’apostolo Paolo scrisse: “Il sorvegliante dovrebbe perciò essere . . . marito di una sola moglie”. (I Timoteo 3:2) E riguardo a tutti i cristiani egli consigliò: “A causa della prevalenza della fornicazione, ciascun uomo abbia la propria moglie e ciascuna donna abbia il proprio marito”. (I Corinti 7:2) Tutto ciò indica che tra i veri cristiani non c’è posto per la poligamia.

Fonte:w 1/7/85
Aquila-58
00martedì 17 gennaio 2012 21:42
.....aggiungo che Paolo dice amare la propria moglie come il proprio corpo (Efesini 5:28)....paragonando addirittura (parlandone come di un mysterion, di un sacro segreto..) l' amore del marito per la moglie all' amore di Cristo per la congregazione (Efesini 5:31-33)...ora, mi risulta che Cristo abbia una sola Sposa, la Nuova Gerusalemme (Rivel/ Apocal. 21:9-10)......
dom@
00martedì 17 gennaio 2012 21:42
Re:
Sam, 1/17/2012 9:23 PM:

Cosa viene richiesto a un poligamo, coi matrimoni regolarmente e legalmente conseguiti nel suo paese, per diventare tdG?
Deve divorziare da tutte le mogli tranne una? E con che criterio si sceglie la fortunata che resta sposata?
Non si correrebbe il rischio di lasciare nella disperazione le mogli da cui si divorzia?
Possibile che per diventare cristiani bisogna sfasciare una famiglia contenta di stare assieme? Io so che Dio odia il divorzio...



Anni e anni, fa, lessi un'uomo in africa teneva 6mogli. E per battezarsi come tdG dovette divorzia 5. E capace che Amalia, puo ritrovare questa esperienza [SM=g10765]


Amalia 52
00martedì 17 gennaio 2012 21:43
Esperienza di un ex poligamo!

Poligamia o monogamia cristiana?
Non sempre i costumi locali sono in armonia con i princìpi cristiani, e questo può creare particolari problemi. Alioune, il sorvegliante che presiede di una delle sei congregazioni di testimoni di Geova che ci sono a Dakar e dintorni, racconta: “Quando udii per la prima volta la verità liberatrice avevo due mogli. Essendo un musulmano praticante, la mia religione mi permetteva di averne anche di più.

Mio padre ne aveva quattro, e quasi tutti i miei amici ne avevano parecchie. Qui in Africa è una cosa normale”. Ma quali erano le conseguenze di questo modo di vivere?

“Avere più di una moglie può creare molti problemi”, spiega Alioune, “specialmente in relazione ai figli. Ho avuto dieci figli dalla mia prima moglie e due dalla seconda. In una famiglia di questo tipo spesso il padre è un estraneo per i figli, che in questo modo non beneficiano del suo aiuto e della sua disciplina. Tra parentesi, la poligamia non mi proteggeva neanche dall’adulterio. È stata la padronanza di sé, un frutto dello spirito di Dio, a far questo”. Cosa fece Alioune?

“Rimandai la mia seconda moglie a vivere con i suoi genitori”, proseguì, “spiegando con tatto che non lo facevo perché avevo trovato qualcosa da ridire sul suo conto, ma solo perché mi stavo adeguando ai requisiti di Dio. Presi speciali disposizioni per avere cura di tutti i miei figli in senso materiale e spirituale, e sono grato che oggi anch’essi servano Geova. Nove di loro sono proclamatori; di questi, cinque sono battezzati: due sono pionieri speciali e gli altri tre sono pionieri regolari e ausiliari. La verità mi ha davvero reso libero da molti dei problemi legati all’allevare i figli”.

Fonte:w 15/8/91
roberto.testimonidigeova
00martedì 17 gennaio 2012 21:44
Bisognerebbe dire a Dio di cambiare. Ogni donna dovrebbe avere quattro o più mariti. A te piacerebbe dividere tua moglie con altri uomini? Ti sembrerebbe bello?
dom@
00martedì 17 gennaio 2012 21:48
Re:
Amalia 52, 1/17/2012 9:43 PM:

Esperienza di un ex poligamo!

Poligamia o monogamia cristiana?
Non sempre i costumi locali sono in armonia con i princìpi cristiani, e questo può creare particolari problemi. Alioune, il sorvegliante che presiede di una delle sei congregazioni di testimoni di Geova che ci sono a Dakar e dintorni, racconta: “Quando udii per la prima volta la verità liberatrice avevo due mogli. Essendo un musulmano praticante, la mia religione mi permetteva di averne anche di più.

Mio padre ne aveva quattro, e quasi tutti i miei amici ne avevano parecchie. Qui in Africa è una cosa normale”. Ma quali erano le conseguenze di questo modo di vivere?

“Avere più di una moglie può creare molti problemi”, spiega Alioune, “specialmente in relazione ai figli. Ho avuto dieci figli dalla mia prima moglie e due dalla seconda. In una famiglia di questo tipo spesso il padre è un estraneo per i figli, che in questo modo non beneficiano del suo aiuto e della sua disciplina. Tra parentesi, la poligamia non mi proteggeva neanche dall’adulterio. È stata la padronanza di sé, un frutto dello spirito di Dio, a far questo”. Cosa fece Alioune?

“Rimandai la mia seconda moglie a vivere con i suoi genitori”, proseguì, “spiegando con tatto che non lo facevo perché avevo trovato qualcosa da ridire sul suo conto, ma solo perché mi stavo adeguando ai requisiti di Dio. Presi speciali disposizioni per avere cura di tutti i miei figli in senso materiale e spirituale, e sono grato che oggi anch’essi servano Geova. Nove di loro sono proclamatori; di questi, cinque sono battezzati: due sono pionieri speciali e gli altri tre sono pionieri regolari e ausiliari. La verità mi ha davvero reso libero da molti dei problemi legati all’allevare i figli”.

Fonte:w 15/8/91



In un [SM=g1871116] minuto


Amalia 52
00martedì 17 gennaio 2012 21:51
Un poligamo trova una via migliore

Il padre di Germain Adomahou aveva 12 mogli. Ma ancor prima di diventare Testimone, Germain decise di sposare una sola donna. Capiva che per quanto avere molte mogli fosse segno di ricchezza e di autorità, fra le mogli di suo padre c’erano aspre dispute e gelosia. Tuttavia, dopo che Germain si sposò, sua moglie rimase sterile, e questo è un disonore per certi africani. Nonostante le precedenti buone intenzioni, di lì a poco prese altre due mogli. Poi ne prese altre due, portando il totale a cinque. Non ci volle molto perché anche in casa sua ci fossero rivalità e gelosia. Per dimenticare questi problemi, si rivolse ad altre donne, che non erano sue mogli. La sua casa era diventata come quella di suo padre, che detestava.
Benché adorasse i feticci, cercò conforto e consiglio da un prete cattolico, che gli disse che per andare in cielo doveva battezzarsi. Non gli fu detto niente del suo culto dei feticci, delle sue cinque mogli o di ciò che dice la Bibbia circa i rapporti con donne con cui non si è sposati. Germain si battezzò in chiesa senza abbandonare la religione feticista e la poligamia. In realtà non era cambiato nulla. Poi nel 1947 prese una copia del libro “La verità vi farà liberi”. Dopo averlo letto tagliò i ponti con la Chiesa Cattolica e con la sua religione feticista. Però la poligamia e uno stile di vita immorale tenevano ancora in catene il suo cuore. Si rendeva conto che per far parte del popolo di Geova doveva rinunciare a queste cose. Poi un giorno le cose cambiarono.
Alcuni della congregazione dei testimoni di Geova di Abomey furono arrestati e messi in prigione. Questa notizia si sparse in tutto il villaggio. Germain non aveva mai visto persone che appartenevano ad altre religioni trattate in modo simile. Rimase profondamente colpito dal modo in cui i testimoni di Geova sopportavano la persecuzione per predicare il messaggio della Bibbia. Si convinse che i testimoni di Geova erano veri cristiani. (2 Tim. 3:12) Prese la decisione. Rinunciò alla poligamia, si conformò agli insegnamenti biblici e dedicò la sua vita a Geova Dio.
La nuova fede, però, non gli consentiva di limitarsi ad abbandonare le mogli precedenti. Pur non vivendo più con loro, provvide ai loro bisogni sia materiali che spirituali finché esse poi si sposarono. Due delle sue ex mogli in seguito diventarono servitrici di Geova dedicate; la più giovane sposò un ministro a tempo pieno e poi servì insieme al marito nella circoscrizione. Anche molti dei figli nati dai suoi matrimoni poligami accettarono la verità.


Fonte:yb97 Benin
Sam
00martedì 17 gennaio 2012 21:53
Re:
roberto.testimonidigeova, 17/01/2012 21.44:

Bisognerebbe dire a Dio di cambiare. Ogni donna dovrebbe avere quattro o più mariti. A te piacerebbe dividere tua moglie con altri uomini? Ti sembrerebbe bello?




Io so che la Bibbia permette la possibilità di infiniti mariti e infinite mogli, purché una alla volta.
Per questo non credo che avere due mogli o due mariti insieme sia peggio, meglio due insieme per tutta la vita che 20 mariti o 20 mogli uno dopo l'altro, questa la vedo proprio sporca, basta che il marito muore o ti tradisce e il giorno dopo già sei libero di sposare un altro.
Amalia, e se le mogli non hanno più i genitori nè figli? Se voglio diventare tdG a 70 anni è proprio brutto cacciare di casa una o più mogli che hai con te da 40 o più anni, sradicarle e lasciarle sole.
Comunque capisco che questo mio pensiero forse dipende dalle mie esperienze e dalla cultura di uno dei miei genitori, solo che è un aspetto che non riesco ad accettare.

Amalia 52
00martedì 17 gennaio 2012 22:00
Posso capire il tuo problema!

Ti posto questo articolo molto riflessivo su questo tema..


Dio approva la poligamia?
No.
La norma che Dio stabilì in Eden quando celebrò il primo matrimonio era la monogamia. In seguito Gesù Cristo ribadì la validità di quella norma per i suoi seguaci. — Genesi 2:18-24; Matteo 19:4-6.
Non è forse vero, però, che uomini dell’epoca precristiana come Abraamo, Giacobbe, Davide e Salomone ebbero più di una moglie? Sì, ma sotto quale luce la Bibbia presenta questo tipo di unione? Essa rivela le tensioni e i conflitti che nacquero all’interno della famiglia di Abraamo e di quella di Giacobbe per aver seguito tale consuetudine. (Genesi 16:1-4; 29:18–30:24) In seguito, nella Legge di Dio venne incluso il seguente comando rivolto a ciascun re: “Non si deve moltiplicare le mogli, affinché il suo cuore non si svii”. (Deuteronomio 17:15, 17) Salomone trasgredì questa legge prendendo oltre 700 mogli! Purtroppo, il suo cuore finì davvero per sviarsi da Geova a causa della cattiva influenza delle sue molte mogli. (1 Re 11:1-4) Non c’è dubbio che la Bibbia descriva la poligamia in termini negativi.
Tuttavia, alcuni potrebbero chiedersi perché Dio decise di tollerare che fra i suoi servitori si praticasse la poligamia. Facciamo un esempio: avete mai deciso di tenere almeno per un po’ un mobile che in realtà era da sostituire, forse pensando che sarebbe stato poco pratico o addirittura problematico eliminarlo in quel momento? Ovviamente, i pensieri di Dio, come pure le sue vie, sono più alti dei nostri. (Isaia 55:8, 9) Ciò nonostante, possiamo comprendere alcune ragioni di natura pratica per cui egli tollerò la poligamia per un certo periodo.
Va ricordato che in Eden Geova aveva promesso un “seme” che alla fine avrebbe distrutto Satana. In seguito aveva detto ad Abraamo che sarebbe divenuto padre di una grande nazione e che il Seme predetto sarebbe venuto dalla sua discendenza. (Genesi 3:15; 22:18) Satana voleva impedire la comparsa di quel Seme, e per questo era deciso a distruggere l’antica nazione di Israele. Spesso indusse gli israeliti a peccare in modo da far perdere loro il favore e la protezione di Dio.
In risposta a tali attacchi Geova mandò più volte i profeti ad avvertire il suo popolo quando questo si allontanava dalle sue giuste norme. Sapeva in anticipo, comunque, che i suoi adoratori avrebbero spesso mancato di osservare perfino i comandi fondamentali, come il divieto di praticare l’idolatria. (Esodo 32:9) Se per loro sarebbe stato così difficile attenersi a una norma di tale importanza, come avrebbero potuto rispettare una legge contro la poligamia? Grazie alla sua perfetta comprensione della natura umana, Geova ritenne che non era ancora venuto il momento di proibire quella consuetudine, che si era ormai affermata da tempo. Un divieto del genere avrebbe fornito a Satana un facile espediente per indurre gli israeliti a peccare.
Il fatto che Dio tollerasse temporaneamente la poligamia ebbe altri vantaggi. Favorì un rapido aumento della popolazione, il che contribuì ad assicurare la sopravvivenza della nazione fino all’arrivo del Messia. Inoltre, è possibile che la poligamia abbia garantito ad alcune donne una certa protezione, permettendo loro di avere una dimora e una famiglia in periodi critici.

Ad ogni modo, bisogna tenere presente che non fu Geova a dare inizio a questa consuetudine; la tollerò per un periodo limitato, stabilendo al tempo stesso delle norme severe per impedirne gli abusi. (Esodo 21:10, 11; Deuteronomio 21:15-17) Quando decise di porre fine alla poligamia fra i suoi adoratori, Geova impiegò suo Figlio per riaffermare la norma che Egli aveva stabilito in Eden. Pertanto Gesù proibì la poligamia tra i suoi seguaci. (Marco 10:8) In tal modo divenne ancor più evidente questa verità: la Legge mosaica era adatta all’epoca in cui fu in vigore, ma “la legge del Cristo” è superiore. — Galati 6:2.


Fonte:w 1/7/09
Aquila-58
00martedì 17 gennaio 2012 22:01
Re: Re:
Sam, 17/01/2012 21.53:

roberto.testimonidigeova, 17/01/2012 21.44:

Bisognerebbe dire a Dio di cambiare. Ogni donna dovrebbe avere quattro o più mariti. A te piacerebbe dividere tua moglie con altri uomini? Ti sembrerebbe bello?




Io so che la Bibbia permette la possibilità di infiniti mariti e infinite mogli, purché una alla volta.



Ma dove leggi 'sta roba riguardo a noi cristiani, scusami? [SM=g27993]

admintdg3
00martedì 17 gennaio 2012 22:08
Re: Re: Re:
Aquila-58, 17/01/2012 22.01:



Ma dove leggi 'sta roba riguardo a noi cristiani, scusami? [SM=g27993]





Forse vuol dire che se un coniuge muore o ti tradisce, sei libero di risposarti, e se la situazione si ripete, sei potenzialmente libero di risposarti quante volte vuoi purché tu sia libero scritturalmente.
Certo a infinite mogli non ci arrivò neanche Salomone, prima o poi si smette [SM=g8878]
Nazireo
00martedì 17 gennaio 2012 22:09
Re: Re: Re:
Aquila-58, 17/01/2012 22.01:



Ma dove leggi 'sta roba riguardo a noi cristiani, scusami? [SM=g27993]





Il problema è che Sam non essendo italiano (visto che è poligamo) evidentemente legge la Bibbia da destra verso sinistra.. per cui si confonde..

[SM=g8930] [SM=g8930] [SM=g8930]
Aquila-58
00martedì 17 gennaio 2012 22:11
Re: Re: Re: Re:
admintdg3, 17/01/2012 22.08:

Aquila-58, 17/01/2012 22.01:



Ma dove leggi 'sta roba riguardo a noi cristiani, scusami? [SM=g27993]





Forse vuol dire che se un coniuge muore o ti tradisce, sei libero di risposarti, e se la situazione si ripete, sei potenzialmente libero di risposarti quante volte vuoi purché tu sia libero scritturalmente.
Certo a infinite mogli non ci arrivò neanche Salomone, prima o poi si smette [SM=g8878]




In questo caso si....ci sono solo tre motivi di separazione scritturale: la.....morte, la porneia (l' adulterio o fornicazione) e un coniuge incredulo....comunque nessuna delle tre motivazioni "obbliga" il cristiano a risposarsi. Lo permette, ma non lo obbliga, e comunque, da qui a parlare di una serie infinita di mogli ce ne corre.....


roberto.testimonidigeova
00martedì 17 gennaio 2012 22:18
Re: Re:
Sam, 17/01/2012 21.53:

roberto.testimonidigeova, 17/01/2012 21.44:

Bisognerebbe dire a Dio di cambiare. Ogni donna dovrebbe avere quattro o più mariti. A te piacerebbe dividere tua moglie con altri uomini? Ti sembrerebbe bello?



Io so che la Bibbia permette la possibilità di infiniti mariti e infinite mogli, purché una alla volta.
Per questo non credo che avere due mogli o due mariti insieme sia peggio, meglio due insieme per tutta la vita che 20 mariti o 20 mogli uno dopo l'altro, questa la vedo proprio sporca, basta che il marito muore o ti tradisce e il giorno dopo già sei libero di sposare un altro.




Quello che dice la Bibbia viene da Dio, quello che pensi tu o io è un pensiero umano. Siccome il matrimonio è un'istituzione divina, chi vuole bene a Dio, oltre che a sua moglie, si tiene stretto a una sola moglie.

20 mariti o mogli uno dopo l'altro? Mah, teorizzare l'improbabile per sostenere l'impossibile, non è una scelta strategicamente felice. Chi sono questi vedovi? Jack lo squartatore e la vedova nera?
barnabino
00martedì 17 gennaio 2012 22:30

Cosa viene richiesto a un poligamo, coi matrimoni regolarmente e legalmente conseguiti nel suo paese, per diventare tdG?



La poligamia non c'entra con i testimoni di Geova, la monogamia è richiesta non "dai" testimoni di Geova ma da tutti i cristiani, neppure un cattolico o un luterano o un calvinista possono essere poligami. Di più, neppure un cittadino italiano può essere poligami...


Possibile che per diventare cristiani bisogna sfasciare una famiglia contenta di stare assieme? Io so che Dio odia il divorzio...



Ma odia anche la fornicazione... la Bibbia dice "i due diverranno una sola carne" non è previsto che una donna abbia due o tre uomini.

Shalom
dom@
00mercoledì 18 gennaio 2012 03:42
Uomini e donne, gia' hanno problemi una sola carne. Ma due teste [SM=g2037509] Se ci metti piu' carne e piu' teste, divenda propio un pollaio [SM=g7350]
Ray Victor
00mercoledì 18 gennaio 2012 11:19
Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 17/01/2012 22.11:




In questo caso si....ci sono solo tre motivi di separazione scritturale: la.....morte, la porneia (l' adulterio o fornicazione) e un coniuge incredulo....comunque nessuna delle tre motivazioni "obbliga" il cristiano a risposarsi. Lo permette, ma non lo obbliga, e comunque, da qui a parlare di una serie infinita di mogli ce ne corre.....





Quindi un tdG che ha un marito o una moglie non tdG può divorziare da esso secondo le direttive della vostra religione?
(garoma)
00mercoledì 18 gennaio 2012 11:56
Re:
Sam, 17/01/2012 21.23:

Cosa viene richiesto a un poligamo, coi matrimoni regolarmente e legalmente conseguiti nel suo paese, per diventare tdG?
Deve divorziare da tutte le mogli tranne una? E con che criterio si sceglie la fortunata che resta sposata?
Non si correrebbe il rischio di lasciare nella disperazione le mogli da cui si divorzia?
Possibile che per diventare cristiani bisogna sfasciare una famiglia contenta di stare assieme? Io so che Dio odia il divorzio...


La domanda è indubbiamente interessante e coinvolge dei sentimenti ma, io mi porrei un'altra domanda: considerato che Geova quando istituì il matrimonio unì un uomo e una donna, perchè poi l'uomo ha violato questa legge o regola scegliendo la poligamia?

Se io violo la legge, devo anche essere disposto a subirne le conseguenze che in questo caso investono dei sentimenti, ma certamente non posso attribuire a Dio la responsabilità di una mia scelta che ha violato una Sua legge.

Poi ovviamente ciascuno è libero di fare le sue scelte, indipendentemente dalle norme di Geova.

roberto.testimonidigeova
00mercoledì 18 gennaio 2012 12:05
Re: Re:
(garoma), 18/01/2012 11.56:


La domanda è indubbiamente interessante e coinvolge dei sentimenti ma, io mi porrei un'altra domanda: considerato che Geova quando istituì il matrimonio unì un uomo e una donna, perchè poi l'uomo ha violato questa legge o regola scegliendo la poligamia?

Se io violo la legge, devo anche essere disposto a subirne le conseguenze che in questo caso investono dei sentimenti, ma certamente non posso attribuire a Dio la responsabilità di una mia scelta che ha violato una Sua legge.

Poi ovviamente ciascuno è libero di fare le sue scelte, indipendentemente dalle norme di Geova.




In appoggio a quanto detto da Garoma vi sono tre scritture:
Geremia 17:9
Proverbi 16:25
Isaia 48:17,18

barnabino
00mercoledì 18 gennaio 2012 14:02

Quindi un tdG che ha un marito o una moglie non tdG può divorziare da esso secondo le direttive della vostra religione?



Aquila si è espresso male, quelli che possono annullare il loro matrimonio (poiché il divorzio non è ammesso) se il coniuge è di un'altra religione probabilmente sono i cattolici, sapevo per esempio di casi simili tra i copti. Per i testimoni di Geova l'unico motivo di divorzio è l'adulterio, secondo le parole di Cristo in Matteo 5,31: "Inoltre fu detto: ‘Chiunque divorzia da sua moglie, le dia un certificato di divorzio’. Ma io vi dico che chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, la rende soggetta all’adulterio, e chiunque sposa una donna divorziata commette adulterio".

Il poligamo semplicemente è un fornicatore che rende la moglie o il marito soggetto all'adulterio contravvenendo al comando biblico secondo cui "i due saranno una sola carne".

Shalom
Seabiscuit
00mercoledì 18 gennaio 2012 14:22
Re:
barnabino, 18.01.2012 14:02:


Quindi un tdG che ha un marito o una moglie non tdG può divorziare da esso secondo le direttive della vostra religione?



Aquila si è espresso male, quelli che possono annullare il loro matrimonio (poiché il divorzio non è ammesso) se il coniuge è di un'altra religione probabilmente sono i cattolici, sapevo per esempio di casi simili tra i copti. Per i testimoni di Geova l'unico motivo di divorzio è l'adulterio, secondo le parole di Cristo in Matteo 5,31: "Inoltre fu detto: ‘Chiunque divorzia da sua moglie, le dia un certificato di divorzio’. Ma io vi dico che chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, la rende soggetta all’adulterio, e chiunque sposa una donna divorziata commette adulterio".

Il poligamo semplicemente è un fornicatore che rende la moglie o il marito soggetto all'adulterio contravvenendo al comando biblico secondo cui "i due saranno una sola carne".

Shalom



se non ho capito male, Aquila non si è espresso male, perchè ha risposto alla precisazione fatta da Admin3 (non a quella del anonimo):
"Forse vuol dire che se un coniuge muore o ti tradisce, sei libero di risposarti, e se la situazione si ripete, sei potenzialmente libero di risposarti quante volte vuoi purché tu sia libero scritturalmente."

Aquila dice "in questo caso si" riferendosi a questo post di Admin3 e non a quello dopo del anonimo al quale adesso hai risposto correttamente tu

in effetti se un cogniuge muore o ti tradisce e se la cosa si dovesse ripetere più volte, un cristiano è scritturalmente libero di risposarsi

ha aggiunto "un cogniuge incredulo" ma si riferisce ovviamente ad un cogniuge che fa di tutto per ostacolare la spiritualità ed il cammino di fede del altro cogniuge TdG al punto da mettere in serio pericolo la sua fede (ma in questo caso ci si può separare ma non divorziare)




Aquila-58
00mercoledì 18 gennaio 2012 20:03
Re: Re:
Seabiscuit, 18/01/2012 14.22:



se non ho capito male, Aquila non si è espresso male, perchè ha risposto alla precisazione fatta da Admin3 (non a quella del anonimo):
"Forse vuol dire che se un coniuge muore o ti tradisce, sei libero di risposarti, e se la situazione si ripete, sei potenzialmente libero di risposarti quante volte vuoi purché tu sia libero scritturalmente."

Aquila dice "in questo caso si" riferendosi a questo post di Admin3 e non a quello dopo del anonimo al quale adesso hai risposto correttamente tu

in effetti se un cogniuge muore o ti tradisce e se la cosa si dovesse ripetere più volte, un cristiano è scritturalmente libero di risposarsi

ha aggiunto "un cogniuge incredulo" ma si riferisce ovviamente ad un cogniuge che fa di tutto per ostacolare la spiritualità ed il cammino di fede del altro cogniuge TdG al punto da mettere in serio pericolo la sua fede (ma in questo caso ci si può separare ma non divorziare)








No, vorrei chiarire (è colpa mia, non mi sono espresso dovutamente): ho semplicemente parafrasato 1 Corinti 7:12-13, 15, riguardo al marito o alla moglie incredula.

Guardate cosa dice la Torre di Guardia del 15/12/2000:

Domande dai lettori
Fino a che punto una moglie cristiana fedele deve opporsi al divorzio chiesto dal coniuge?



Quando fu celebrato il primo matrimonio, Dio disse che marito e moglie dovevano ‘tenersi stretti’ l’uno all’altro. (Genesi 2:18-24) Le creature umane divennero imperfette e ne risultarono problemi in molti matrimoni, ma Dio desidera che i coniugi continuino a ‘tenersi stretti’. L’apostolo Paolo scrisse: “Agli sposati do istruzioni, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito; ma se in realtà si separa, che rimanga senza sposarsi oppure che si riconcili col marito; e che il marito non lasci la moglie”. — 1 Corinti 7:10, 11.
Da queste parole si evince che fra gli esseri umani imperfetti può capitare che un coniuge decida di andarsene. Per esempio, Paolo disse che se un coniuge si separava, entrambi dovevano ‘rimanere senza sposarsi’. Perché? Ebbene, anche se uno di loro si separava, agli occhi di Dio i due continuavano ad essere legati l’uno all’altro. Paolo poté dire questo perché Gesù aveva enunciato la norma relativa al matrimonio cristiano: “Chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione [greco, pornèia], e ne sposa un’altra commette adulterio”. (Matteo 19:9) Sì, l’unico motivo di divorzio che dal punto di vista scritturale pone fine al matrimonio è la “fornicazione”, cioè l’immoralità sessuale. Evidentemente, nel caso a cui fece riferimento Paolo nessuno dei due coniugi aveva commesso immoralità, per cui quando il marito o la moglie si separava, agli occhi di Dio il matrimonio non terminava.
Paolo parlò quindi della situazione in cui un vero cristiano ha il coniuge incredulo. Consideriamo le istruzioni di Paolo: “Se l’incredulo si separa, si separi; il fratello o la sorella non è in servitù in tali circostanze, ma Dio vi ha chiamati alla pace”. (1 Corinti 7:12-16) Cosa potrebbe fare la moglie fedele se il marito incredulo la lasciasse o addirittura cercasse di divorziare?
La moglie potrebbe preferire che lui rimanga. Forse lo ama ancora, si rende conto dei bisogni emotivi e sessuali di entrambi ed è consapevole che sia lei che gli eventuali figli minorenni hanno bisogno di sostegno materiale. Potrebbe anche sperare che col tempo il marito divenga credente e si salvi. Tuttavia, se lui ha fatto dei passi per porre fine al matrimonio (per qualche motivo non scritturale), la moglie potrebbe lasciare che lui “si separi”, come scrisse Paolo.
Lo stesso principio varrebbe nel caso che un marito credente non tenesse conto del punto di vista di Dio sul matrimonio e insistesse per separarsi.
In tale situazione, però, la moglie potrebbe aver bisogno di proteggere se stessa e i figli. In che modo? Vorrà ottenere l’affidamento dei suoi cari figli per continuare a mostrare loro amore materno, per impartire loro un’educazione morale e per instillare in loro una fede basata sugli ottimi insegnamenti biblici. (2 Timoteo 3:15) Il divorzio potrebbe mettere in pericolo i suoi diritti. Pertanto lei potrebbe disporre di farsi rappresentare debitamente davanti alle autorità per tutelare il suo diritto di stare con i figli e assicurarsi che il marito sia obbligato a mantenere la famiglia che abbandona. In alcuni luoghi, la donna che si oppone al divorzio può firmare documenti con valore legale che stabiliscono le condizioni dell’affidamento dei figli e del mantenimento, pur senza acconsentire al divorzio chiesto dal marito. Altrove i documenti sono formulati in modo da indicare che la moglie acconsente al divorzio; in tal caso, se il marito era colpevole di adulterio, firmando questi documenti la moglie indicherebbe che lo respinge.
Nella comunità e nella congregazione la maggioranza non sarà a conoscenza dei particolari, come il fatto che il divorzio sia stato ottenuto o meno per motivi scritturali. Quindi prima che si arrivi a questo punto è consigliabile che la moglie informi dei fatti il sorvegliante che presiede e un altro anziano della congregazione (preferibilmente per iscritto). In tal modo questi fatti saranno a disposizione caso mai, allora o in seguito, sorgano problemi.
Torniamo al commento di Gesù: “Chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, e ne sposa un’altra commette adulterio”. Se il marito ha effettivamente commesso immoralità sessuale ma desidera rimanere sposato con la moglie, lei (l’innocente nell’esempio di Gesù) deve scegliere se perdonarlo e continuare a dividere il letto coniugale oppure respingerlo. Se è disposta a perdonare e a continuare a vivere con il suo legittimo sposo, non commette nessuna azione moralmente riprovevole. — Osea 1:1-3; 3:1-3.
Nel caso in cui un marito che ha commesso immoralità chiede il divorzio, la moglie potrebbe essere ancora disposta a perdonarlo, nella speranza che torni da lei. Spetta a lei stabilire, in base alla propria coscienza e alla propria situazione, se opporsi al divorzio chiesto dal marito. In alcuni luoghi la donna che si oppone al divorzio può firmare dei documenti che stabiliscono i termini dell’affidamento dei figli e del mantenimento senza indicare che lei è d’accordo con il divorzio; firmare tali documenti non significherebbe di per sé che respinge il marito. Altrove, però, alla moglie che si oppone al divorzio potrebbe essere chiesto di firmare dei documenti che indicano che acconsente al divorzio; firmandoli essa mostrerebbe espressamente che respinge il marito colpevole.
Per evitare malintesi è consigliabile che anche in questo caso la moglie dia ai rappresentanti della congregazione una lettera indicante i passi che sta facendo e le motivazioni che sono alla base di essi. Potrebbe specificare che ha detto al marito che è disposta a perdonarlo e che vuole restare con lui. Ciò indicherebbe che il divorzio viene ottenuto contro la sua volontà; anziché respingere il marito, lei è ancora pronta a perdonarlo. Dopo avere reso chiaro in questo modo che è disposta a perdonare il marito e a rimanere sposata con lui, il fatto di firmare dei documenti che precisano semplicemente come vanno definite certe questioni finanziarie e/o di affidamento non indicherebbe che respinge il marito.
Essendo stata stabilita la sua disponibilità a perdonare anche dopo il divorzio, né lei né il marito sarebbero liberi di sposare un’altra persona. Se lei, il coniuge innocente la cui offerta di perdono è stata respinta, decidesse in seguito di respingere il marito per la sua immoralità, entrambi sarebbero quindi liberi. Gesù indicò che il coniuge innocente ha il diritto di prendere tale decisione. — Matteo 5:32; 19:9; Luca 16:18.
[Nota in calce]
Documenti e procedure legali variano da luogo a luogo. I termini del divorzio stabiliti nei documenti legali dovrebbero essere esaminati attentamente prima di firmare. Se il coniuge innocente firma documenti indicanti che lei (o lui) non si oppone al divorzio chiesto dal coniuge, ciò equivale a respingere il coniuge. — Matteo 5:37.




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