Domanda su biglietto della lotteria

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Gionnj89
00sabato 21 luglio 2012 18:03
Cari fratelli e amici della verità. Sono da poco nella verità.
Vorrei avere la risposta su una domanda che sulla bibbia non riesco a trovare. So che Geova non'ama il tentare la sorte da quanto ho capito. (da quanto mi hanno detto) Ma vorrei sapere meglio che differenza fa tra comprare un biglietto e riceverlo come regalo. Se una persona mi regala un biglietto della lotteria io non lo dovrei accettare da quanto mi hanno detto. E cosa gli dico? Mi potreste spiegare con qualche passo biblico per favore. Grazie. :)
Hal.9000
00domenica 22 luglio 2012 00:04
Re:
Gionnj89, 21/07/2012 18.03:

Cari fratelli e amici della verità. Sono da poco nella verità.
Vorrei avere la risposta su una domanda che sulla bibbia non riesco a trovare. So che Geova non'ama il tentare la sorte da quanto ho capito. (da quanto mi hanno detto) Ma vorrei sapere meglio che differenza fa tra comprare un biglietto e riceverlo come regalo. Se una persona mi regala un biglietto della lotteria io non lo dovrei accettare da quanto mi hanno detto. E cosa gli dico? Mi potreste spiegare con qualche passo biblico per favore. Grazie. :)



Hai provato a chiederlo a chi ti ha dato questa indicazione?


Metabo74
00domenica 22 luglio 2012 02:23
Re:
Gionnj89, 21/07/2012 18.03:

Cari fratelli e amici della verità. Sono da poco nella verità.
Vorrei avere la risposta su una domanda che sulla bibbia non riesco a trovare. So che Geova non'ama il tentare la sorte da quanto ho capito. (da quanto mi hanno detto) Ma vorrei sapere meglio che differenza fa tra comprare un biglietto e riceverlo come regalo. Se una persona mi regala un biglietto della lotteria io non lo dovrei accettare da quanto mi hanno detto. E cosa gli dico? Mi potreste spiegare con qualche passo biblico per favore. Grazie. :)



Leggiti gli articoli che seguono, potrebbero esserti utili [SM=g27985]:

Domande dai lettori
Dato che i cristiani non scommettono denaro, possono accettare biglietti o partecipare ad estrazioni in cui si possono vincere dei premi?
Questa domanda ricorrente è già stata trattata nelle nostre pubblicazioni. In alcune lingue sono disponibili indici delle nostre pubblicazioni, come l’Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985 (e uno analogo relativo agli anni 1986-1989). Se un cristiano ha questi indici nella propria lingua, noterà che sono molto utili per trovare subito risposte adeguate.
La domanda riportata sopra ne è un esempio. Consultando l’Indice degli anni 1945-1985 all’esponente “Domande dai lettori”, troviamo la voce “‘estrazione’, il cristiano può accettare un biglietto?” Il lettore viene rimandato alla rubrica “Domande dai lettori” della Torre di Guardia del 1° agosto 1973, pagine 478-9. Molti Testimoni hanno il volume rilegato (o i singoli numeri) della Torre di Guardia del 1973, che può essere consultato anche nella biblioteca di molte Sale del Regno.
Dalle informazioni pubblicate nel 1973 si comprendeva che i cristiani evitano giustamente qualsiasi lotteria o estrazione che comporti l’acquisto di biglietti o in cui si debba pagare per vincere qualche premio. In altre parole, evitano il gioco d’azzardo, che è certamente un’espressione di avidità. — 1 Corinti 5:11; 6:10; Efesini 4:19; 5:3, 5.
Un negozio o una ditta, però, potrebbe servirsi delle estrazioni per farsi pubblicità. La persona non deve far altro che dare il suo nome o spedire un modulo o un biglietto, senza comprare nulla. L’estrazione fa parte della campagna pubblicitaria; è un metodo imparziale per decidere chi riceverà il premio o i premi. Certi cristiani potrebbero sentirsi liberi di accettare il premio se l’estrazione non implica il gioco d’azzardo, come accetterebbero campioni gratuiti o altri regali che una ditta o un negozio distribuisce nella sua campagna pubblicitaria.
Tuttavia, alcuni cristiani preferiranno evitare anche queste cose, poiché non vogliono confondere o far inciampare altri e vogliono inoltre evitare di essere indotti in qualunque modo a confidare nella Fortuna. Come mostra Isaia 65:11, i servitori di Dio non hanno niente a che fare con “il dio della Buona Fortuna” o “il dio del Destino”. Possono anche non voler essere coinvolti nell’eventuale pubblicità cui i vincitori possono essere tenuti a partecipare. Chi la pensa così non vorrà comunque criticare il cristiano o i cristiani la cui coscienza permette loro di partecipare a estrazioni del genere. — Confronta Romani 14:1-4.
Tratta da: Torre di Guardia 1993 15/6 p. 31 Domande dai lettori

Anche questo è interessante:

Domande dai lettori
Nei negozi è offerto talvolta un biglietto ad alcuni che dà loro diritto di far parte di un certo numero di persone tra cui ne saranno scelte alcune perché ricevano un dono. È appropriato che il cristiano partecipi a tale “estrazione”?
In genere lo scopo di tali estrazioni è di incoraggiare ad andare nel negozio o di suscitare interesse per un certo prodotto. L’estrazione stessa consiste in quella che dev’essere un’imparziale scelta di clienti a cui sono dati i premi. Non si tratta necessariamente di gioco d’azzardo, poiché nessuno paga denaro né offre altro compenso di valore per ottenere il biglietto. Quindi, l’accettazione del biglietto non implica che si invochi il dio del ‘Caso’ o della ‘Buona Fortuna’. Chi accetta il biglietto (o dà il suo nome per l’estrazione) potrebbe ragionare così: ‘Il negozio dà un dono come parte di un programma pubblicitario. Se vengo scelto, sono disposto ad accettare il dono’.
Il cristiano, in base ai dettami della sua coscienza, dovrà decidere da sé se accettare il biglietto, che fa semplicemente parte di una campagna pubblicitaria. Potrebbe chiedersi: L’accettazione del biglietto incoraggerebbe in me la stessa avidità che spinge a giocare d’azzardo? Potrebbe essere causa d’inciampo per altri? Potrei essere indotto a invocare la “Signora Fortuna”? — Isa. 65:11, Byington.
I veri cristiani comprendono che l’avidità e l’idolatria sono disapprovate da Geova Dio. (1 Cor. 6:9, 10) Essi hanno anche il comando di ‘non far inciampare altri’. — Filip. 1:10.
Ma supponiamo che qualcuno accetti il biglietto come semplice stratagemma pubblicitario, e che infine sia scelto come vincitore dell’“estrazione”, solo per scoprire che il “dono” è un biglietto della lotteria di stato. Che fare ora? All’improvviso ciò che sembrava un semplice stratagemma pubblicitario si è rivelato come parte di un gioco d’azzardo. Non si ha nessun obbligo di accettarlo. Si accetterebbero diamanti rubati solo perché sono un “dono”?
Quindi, se il cristiano decide che è nei suoi migliori interessi e anche nei migliori interessi di altri non accettare un biglietto, non c’è nessuna ragione per cui altri abbiano da ridire sulla sua decisione. D’altra parte, se il cristiano è convinto che accettando tale biglietto non farebbe sorgere nessun problema, spetta a lui prendere la decisione. Come dichiara la Parola di Dio: “Ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”. — Rom. 14:12.
Tratto da: Torre di Guardia 1973 1/8 pp. 478-479 Domande dai lettori

Comunque la prossima volta non limitarti a 'quello che ti dicono', accertati personalmente...(Atti 17:11)
Dedicare un po di tempo a fare ricerche per poi decidere il da farsi è sempre la cosa migliore... [SM=g27988]

[SM=g1944981]
Gionnj89
00domenica 22 luglio 2012 08:33
Re: Re:
Metabo74, 22/07/2012 02.23:



Leggiti gli articoli che seguono, potrebbero esserti utili [SM=g27985]:

Domande dai lettori
Dato che i cristiani non scommettono denaro, possono accettare biglietti o partecipare ad estrazioni in cui si possono vincere dei premi?
Questa domanda ricorrente è già stata trattata nelle nostre pubblicazioni. In alcune lingue sono disponibili indici delle nostre pubblicazioni, come l’Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985 (e uno analogo relativo agli anni 1986-1989). Se un cristiano ha questi indici nella propria lingua, noterà che sono molto utili per trovare subito risposte adeguate.
La domanda riportata sopra ne è un esempio. Consultando l’Indice degli anni 1945-1985 all’esponente “Domande dai lettori”, troviamo la voce “‘estrazione’, il cristiano può accettare un biglietto?” Il lettore viene rimandato alla rubrica “Domande dai lettori” della Torre di Guardia del 1° agosto 1973, pagine 478-9. Molti Testimoni hanno il volume rilegato (o i singoli numeri) della Torre di Guardia del 1973, che può essere consultato anche nella biblioteca di molte Sale del Regno.
Dalle informazioni pubblicate nel 1973 si comprendeva che i cristiani evitano giustamente qualsiasi lotteria o estrazione che comporti l’acquisto di biglietti o in cui si debba pagare per vincere qualche premio. In altre parole, evitano il gioco d’azzardo, che è certamente un’espressione di avidità. — 1 Corinti 5:11; 6:10; Efesini 4:19; 5:3, 5.
Un negozio o una ditta, però, potrebbe servirsi delle estrazioni per farsi pubblicità. La persona non deve far altro che dare il suo nome o spedire un modulo o un biglietto, senza comprare nulla. L’estrazione fa parte della campagna pubblicitaria; è un metodo imparziale per decidere chi riceverà il premio o i premi. Certi cristiani potrebbero sentirsi liberi di accettare il premio se l’estrazione non implica il gioco d’azzardo, come accetterebbero campioni gratuiti o altri regali che una ditta o un negozio distribuisce nella sua campagna pubblicitaria.
Tuttavia, alcuni cristiani preferiranno evitare anche queste cose, poiché non vogliono confondere o far inciampare altri e vogliono inoltre evitare di essere indotti in qualunque modo a confidare nella Fortuna. Come mostra Isaia 65:11, i servitori di Dio non hanno niente a che fare con “il dio della Buona Fortuna” o “il dio del Destino”. Possono anche non voler essere coinvolti nell’eventuale pubblicità cui i vincitori possono essere tenuti a partecipare. Chi la pensa così non vorrà comunque criticare il cristiano o i cristiani la cui coscienza permette loro di partecipare a estrazioni del genere. — Confronta Romani 14:1-4.
Tratta da: Torre di Guardia 1993 15/6 p. 31 Domande dai lettori

Anche questo è interessante:

Domande dai lettori
Nei negozi è offerto talvolta un biglietto ad alcuni che dà loro diritto di far parte di un certo numero di persone tra cui ne saranno scelte alcune perché ricevano un dono. È appropriato che il cristiano partecipi a tale “estrazione”?
In genere lo scopo di tali estrazioni è di incoraggiare ad andare nel negozio o di suscitare interesse per un certo prodotto. L’estrazione stessa consiste in quella che dev’essere un’imparziale scelta di clienti a cui sono dati i premi. Non si tratta necessariamente di gioco d’azzardo, poiché nessuno paga denaro né offre altro compenso di valore per ottenere il biglietto. Quindi, l’accettazione del biglietto non implica che si invochi il dio del ‘Caso’ o della ‘Buona Fortuna’. Chi accetta il biglietto (o dà il suo nome per l’estrazione) potrebbe ragionare così: ‘Il negozio dà un dono come parte di un programma pubblicitario. Se vengo scelto, sono disposto ad accettare il dono’.
Il cristiano, in base ai dettami della sua coscienza, dovrà decidere da sé se accettare il biglietto, che fa semplicemente parte di una campagna pubblicitaria. Potrebbe chiedersi: L’accettazione del biglietto incoraggerebbe in me la stessa avidità che spinge a giocare d’azzardo? Potrebbe essere causa d’inciampo per altri? Potrei essere indotto a invocare la “Signora Fortuna”? — Isa. 65:11, Byington.
I veri cristiani comprendono che l’avidità e l’idolatria sono disapprovate da Geova Dio. (1 Cor. 6:9, 10) Essi hanno anche il comando di ‘non far inciampare altri’. — Filip. 1:10.
Ma supponiamo che qualcuno accetti il biglietto come semplice stratagemma pubblicitario, e che infine sia scelto come vincitore dell’“estrazione”, solo per scoprire che il “dono” è un biglietto della lotteria di stato. Che fare ora? All’improvviso ciò che sembrava un semplice stratagemma pubblicitario si è rivelato come parte di un gioco d’azzardo. Non si ha nessun obbligo di accettarlo. Si accetterebbero diamanti rubati solo perché sono un “dono”?
Quindi, se il cristiano decide che è nei suoi migliori interessi e anche nei migliori interessi di altri non accettare un biglietto, non c’è nessuna ragione per cui altri abbiano da ridire sulla sua decisione. D’altra parte, se il cristiano è convinto che accettando tale biglietto non farebbe sorgere nessun problema, spetta a lui prendere la decisione. Come dichiara la Parola di Dio: “Ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”. — Rom. 14:12.
Tratto da: Torre di Guardia 1973 1/8 pp. 478-479 Domande dai lettori

Comunque la prossima volta non limitarti a 'quello che ti dicono', accertati personalmente...(Atti 17:11)
Dedicare un po di tempo a fare ricerche per poi decidere il da farsi è sempre la cosa migliore... [SM=g27988]

[SM=g1944981]


Ok grazie mille ora per la prossima volta so dove cercare. Nel indice.
Comunque da quanto ho capito il biglietto non deve essere comprato ne deve essere di stato perché tali biglietti sono fatti con soldi di altra povera gente che tenta la sorte. Mentre invece i biglietti di una semplice estrazione privata dove c'è un premio comprato a mo di riffa si può' anche accettare basta non pagarlo. Ok grazie 1000 Metabo74 [SM=g7348]

Giandujotta.50
00domenica 22 luglio 2012 08:39
Re: Re: Re:
Gionnj89, 22/07/2012 08.33:


Ok grazie mille ora per la prossima volta so dove cercare. Nel indice.
Comunque da quanto ho capito il biglietto non deve essere comprato ne deve essere di stato perché tali biglietti sono fatti con soldi di altra povera gente che tenta la sorte. Mentre invece i biglietti di una semplice estrazione privata dove c'è un premio comprato a mo di riffa si può' anche accettare basta non pagarlo. Ok grazie 1000 Metabo74 [SM=g7348]





Tu hai recepito questa semplificazione?
Forse è meglio se rileggi con calma e poi decidi in coscienza come agire.
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