Re: Re:
salvian, 28/08/2011 15.47:
barnabino, 28/08/2011 15.38:
Beh, in quel caso sono implicati anche altri principi, non solo la possibile sfrenatezza.
Shalom
Ecco qual'è, a mio modesto avviso, il vostro problema:
date rilevanza a troppe "implicazioni", quando invece lo spirito cristiano mostrava segni di "semplificazione" rispetto alla Legge.
O sbaglio?
Lo spirito cristiano è legato alla legge scritta nei nostri cuori. Il cristiano segue dei princìpi generali che si applicano a tutti i campi della vita e ascoltando la propria coscienza addestrata sulla Parola di Dio.
Ecco cosa dice in proposito la nostra enciclopedia Perspicacia (Vol.1 pag 590):
La coscienza dev’essere illuminata, altrimenti può ingannare. Se non è stata educata secondo le giuste norme, secondo la verità, non è una guida sicura. Sul suo sviluppo possono influire in senso negativo l’ambiente, i costumi, l’adorazione e le abitudini. Potrebbe giudicare giuste o sbagliate certe cose in base a tali norme o valori errati. Per esempio, in Giovanni 16:2 Gesù predisse che alcuni sarebbero arrivati al punto di uccidere i servitori di Dio, pensando di rendere un servizio a Lui. Saulo (diventato poi l’apostolo Paolo) era partito in effetti con intenti omicidi nei confronti dei discepoli di Cristo, credendo di servire con zelo Dio. (At 9:1; Gal 1:13-16) Gli ebrei furono indotti in grave errore e si trovarono a combattere contro Dio per mancanza di conoscenza della Sua Parola. (Ro 10:2, 3; Os 4:1-3; At 5:39, 40) Solo una coscienza dovutamente educata dalla Parola di Dio può valutare con esattezza le cose e correggere veramente. (2Tm 3:16; Eb 4:12) Il cristiano deve avere norme stabili, giuste: le norme di Dio.
Se un'azione o un'usanza affonda chiaramente le sue radici nella falsa religione, nello spiritismo o comunque è in chiaro contrasto con le giuste norme divine il cristiano se ne asterrà.