Geografia "elastica"?

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Luca
00venerdì 12 ottobre 2012 10:26
Dal diluvio a Paolo
Salve, pongo una domanda che riguarda le indicazioni geografiche contenute nella Bibbia quando si parla di "tutta la terra", "tutta la creazione", e così via.
Perché quando riguarda il diluvio, sostenete che il fenomeno coprì letteralmente tutta la terra sulla base del fatto che nella Bibbia c'è scritto "spirò ogni carne che si muoveva sulla terra", mentre per quanto riguarda la predicazione ai tempi di Paolo, quando lo stesso Paolo disse che la buona notizia era stata predicata "in tutta la creazione che è sotto il cielo", allora non prendete la cosa alla lettera e dite che non è da intendere in assoluto come è scritto, ma che si riferisce solo ai paesi dove c'erano gli ebrei e al mondo conosciuto allora dagli ebrei?
Non sarebbe giusto, in armonia all'interpretazione che date delle ispirate parole di Paolo, applicare quel relativismo anche al diluvio, visto che le parole hanno lo stesso valore, ma nel primo caso sono prese alla lettera, mentre nel secondo non avete difficoltà a considerarle parole figlie della concezione del mondo di quel tempo e quindi da non intendere alla lettera?
Aquila-58
00venerdì 12 ottobre 2012 11:01
Re: Dal diluvio a Paolo
Luca, 12/10/2012 10.26:

Salve, pongo una domanda che riguarda le indicazioni geografiche contenute nella Bibbia quando si parla di "tutta la terra", "tutta la creazione", e così via.
Perché quando riguarda il diluvio, sostenete che il fenomeno coprì letteralmente tutta la terra sulla base del fatto che nella Bibbia c'è scritto "spirò ogni carne che si muoveva sulla terra", mentre per quanto riguarda la predicazione ai tempi di Paolo, quando lo stesso Paolo disse che la buona notizia era stata predicata "in tutta la creazione che è sotto il cielo", allora non prendete la cosa alla lettera e dite che non è da intendere in assoluto come è scritto, ma che si riferisce solo ai paesi dove c'erano gli ebrei e al mondo conosciuto allora dagli ebrei?
Non sarebbe giusto, in armonia all'interpretazione che date delle ispirate parole di Paolo, applicare quel relativismo anche al diluvio, visto che le parole hanno lo stesso valore, ma nel primo caso sono prese alla lettera, mentre nel secondo non avete difficoltà a considerarle parole figlie della concezione del mondo di quel tempo e quindi da non intendere alla lettera?




Le parole hanno lo stesso valore, ed hai ragione su questo.
Sono i contesti, però, ad essere differenti.
Vedi, a me non risulta affatto che i nostri carissimi Paolo, Barnaba, Timoteo, Tito e compagna cantando siano andati a predicare in Nuova Zelanda (a te risulta?), mentre il diluvio, per la portata dell' evento e per il fatto che fu opera esclusivamente divina, senza "mano d' uomo", potrebbe anche essere arrivato fin là, perchè no....


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