Ho alcune domande...

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Alpha Centauri
00venerdì 6 luglio 2012 12:00
Sangue e frazioni
Poichè ho grande rispetto dei testimoni di Geova preferisco rivolgermi direttamente a voi per alcune risposte che mi stanno a cuore, ed ignorare i siti e forum che scrivono su di voi molte sciocchezze.
So che amate l'ordine e per praticità porrò una domanda per volta.

1) Le scritture contengono chiari comandi relativi alla proibizione sul consumo di sangue; nel libro degli Atti è prescritta per i cristiani l'astensione dal sangue.
La domanda quindi è questa: Su quali basi scritturali i testimoni di Geova accettano, facendo appello alla personale coscienza, parti o frazioni di sangue?
Grazie
Alpha C.
Seabiscuit
00venerdì 6 luglio 2012 12:24
Re: Sangue e frazioni
Alpha Centauri, 06.07.2012 12:00:


La domanda quindi è questa: Su quali basi scritturali i testimoni di Geova accettano, facendo appello alla personale coscienza, parti o frazioni di sangue?
Grazie
Alpha C.



la base del divieto espresso in Atti riguarda l'uso del sangue. Col tempo le tecniche medice sono riuscite a scomporre il sangue in diversi componenti sia primcipali che frazioni di di tali componenti principalli.

Questa nuova situazione delle frazioni, non essendo regolata scritturalmente, si lascia alla decisione personale del cristiano ed alla sua coscienza su cosa intende fare, non prendendo però alla leggera la decisione da prendere.

Quindi può capitare che alcuni rifiutano qualunque derivato del sangue (comprese le frazioni che conferiscono una temporanea immunità passiva). Per loro questo è ciò che significa il comando di Dio di ‘astenersi dal sangue’. Il loro ragionamento è che secondo la legge che Dio diede a Israele il sangue tolto da una creatura doveva essere ‘versato al suolo’. (Deuteronomio 12:22-24) Che importanza ha questo? Ebbene, per preparare gammaglobuline, fattori coagulanti estratti dal sangue e via dicendo, è necessario raccogliere il sangue e lavorarlo. Perciò alcuni cristiani rifiutano questi prodotti, così come rifiutano le trasfusioni di sangue intero o dei suoi quattro componenti principali. La loro coscienziosa presa di posizione dovrebbe essere rispettata.

Altri cristiani decidono in maniera diversa. Anch’essi rifiutano le trasfusioni di sangue intero e di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma. Tuttavia possono acconsentire che un medico li curi con una frazione estratta da uno dei componenti principali. Anche in questo caso possono esserci posizioni differenziate. Un cristiano potrebbe accettare un’iniezione di gammaglobuline, ma potrebbe non accettare un’iniezione di una sostanza estratta dai globuli rossi o dai globuli bianchi, oppure potrebbe accettarla. Tutto considerato, cosa potrebbe portare alcuni cristiani a concludere che possono accettare frazioni del sangue?
La rubrica “Domande dai lettori” della Torre di Guardia del 1° giugno 1990 osservava che certe proteine del plasma (quindi frazioni) passano dal sangue della donna incinta nel sistema circolatorio del feto. Così la madre trasmette al figlio le immunoglobuline, che gli conferiscono una preziosa immunità. Separatamente, mentre i globuli rossi del feto completano il loro normale ciclo vitale, la sostanza in essi contenuta che trasporta l’ossigeno subisce un processo di scissione. In parte diventa bilirubina, che passa nella madre attraverso la placenta e viene quindi escreta con i suoi rifiuti organici. Da ciò alcuni cristiani traggono la conclusione che, visto che frazioni del sangue passano da una persona all’altra in un contesto naturale come questo, essi possono accettare una frazione del sangue derivata dal plasma o dalle cellule ematiche.

Il fatto che le opinioni e le decisioni di coscienza possano differire significa che la questione sia irrilevante? No. È seria. Alla base c’è però un concetto semplice. Quanto sopra indica che i testimoni di Geova rifiutano trasfusioni sia di sangue intero che dei suoi componenti principali. La Bibbia comanda ai cristiani di ‘astenersi dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e dalla fornicazione’. (Atti 15:29) Al di là di ciò, quando si tratta di frazioni di uno qualsiasi dei componenti principali, ciascun cristiano, dopo aver considerato la cosa attentamente e in preghiera, deve decidere personalmente secondo coscienza.
(w04 15/6 Domande dai lettori)
Alpha Centauri
00venerdì 6 luglio 2012 12:39
Re: Re: Sangue e frazioni
Seabiscuit, 06/07/2012 12.24:



la base del divieto espresso in Atti riguarda l'uso del sangue. Col tempo le tecniche medice sono riuscite a scomporre il sangue in diversi componenti sia primcipali che frazioni di di tali componenti principalli.

Questa nuova situazione delle frazioni, non essendo regolata scritturalmente, si lascia alla decisione personale del cristiano ed alla sua coscienza su cosa intende fare, non prendendo però alla leggera la decisione da prendere.

Quindi può capitare che alcuni rifiutano qualunque derivato del sangue (comprese le frazioni che conferiscono una temporanea immunità passiva). Per loro questo è ciò che significa il comando di Dio di ‘astenersi dal sangue’. Il loro ragionamento è che secondo la legge che Dio diede a Israele il sangue tolto da una creatura doveva essere ‘versato al suolo’. (Deuteronomio 12:22-24) Che importanza ha questo? Ebbene, per preparare gammaglobuline, fattori coagulanti estratti dal sangue e via dicendo, è necessario raccogliere il sangue e lavorarlo. Perciò alcuni cristiani rifiutano questi prodotti, così come rifiutano le trasfusioni di sangue intero o dei suoi quattro componenti principali. La loro coscienziosa presa di posizione dovrebbe essere rispettata.

Altri cristiani decidono in maniera diversa. Anch’essi rifiutano le trasfusioni di sangue intero e di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma. Tuttavia possono acconsentire che un medico li curi con una frazione estratta da uno dei componenti principali. Anche in questo caso possono esserci posizioni differenziate. Un cristiano potrebbe accettare un’iniezione di gammaglobuline, ma potrebbe non accettare un’iniezione di una sostanza estratta dai globuli rossi o dai globuli bianchi, oppure potrebbe accettarla. Tutto considerato, cosa potrebbe portare alcuni cristiani a concludere che possono accettare frazioni del sangue?
La rubrica “Domande dai lettori” della Torre di Guardia del 1° giugno 1990 osservava che certe proteine del plasma (quindi frazioni) passano dal sangue della donna incinta nel sistema circolatorio del feto. Così la madre trasmette al figlio le immunoglobuline, che gli conferiscono una preziosa immunità. Separatamente, mentre i globuli rossi del feto completano il loro normale ciclo vitale, la sostanza in essi contenuta che trasporta l’ossigeno subisce un processo di scissione. In parte diventa bilirubina, che passa nella madre attraverso la placenta e viene quindi escreta con i suoi rifiuti organici. Da ciò alcuni cristiani traggono la conclusione che, visto che frazioni del sangue passano da una persona all’altra in un contesto naturale come questo, essi possono accettare una frazione del sangue derivata dal plasma o dalle cellule ematiche.

Il fatto che le opinioni e le decisioni di coscienza possano differire significa che la questione sia irrilevante? No. È seria. Alla base c’è però un concetto semplice. Quanto sopra indica che i testimoni di Geova rifiutano trasfusioni sia di sangue intero che dei suoi componenti principali. La Bibbia comanda ai cristiani di ‘astenersi dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e dalla fornicazione’. (Atti 15:29) Al di là di ciò, quando si tratta di frazioni di uno qualsiasi dei componenti principali, ciascun cristiano, dopo aver considerato la cosa attentamente e in preghiera, deve decidere personalmente secondo coscienza.
(w04 15/6 Domande dai lettori)




La risposta è intelligente ed interessante, grazie.
Mi chiedevo però se tale 'licenza'o concessione sull'uso di frazioni, che scaturisce dall'uso individuale della propria coscienza cristiana, è supportata da qualche scrittura, perchè non mi pare che il decreto apostolico, con l'espressione 'astenetevi' preveda delle deroghe nè offre spazio ad alternative.
alpha C.
Seabiscuit
00venerdì 6 luglio 2012 12:49
Re: Re: Re: Sangue e frazioni
Alpha Centauri, 06.07.2012 12:39:




La risposta è intelligente ed interessante, grazie.
Mi chiedevo però se tale 'licenza'o concessione sull'uso di frazioni, che scaturisce dall'uso individuale della propria coscienza cristiana, è supportata da qualche scrittura, perchè non mi pare che il decreto apostolico, con l'espressione 'astenetevi' preveda delle deroghe nè offre spazio ad alternative.
alpha C.



Le scritture.parlano di sangue. La domda da porsi per chi accetta delle frazioni, è se queste frazioni si possano definire ancora come sangue e se usarle viola il comando sul sangue.
In base a questo ragionamento prenderà la sua libera decisione personale
jwfelix
00venerdì 6 luglio 2012 14:43
Voglio azzardare: Un po' come se il dottore ti dicesse di astenerti dai dolci. Però è vero che i dolci contengono Acqua, Latte, Farina e Zucchero

Cosa faresti: Mangeresti questi alimenti oppure no? Forse sì, forse no, o magari ti asterresti dallo zucchero perchè fa ingrassare. Fai un po' tu.
Alpha Centauri
00venerdì 6 luglio 2012 15:07
Re:
jwfelix, 06/07/2012 14.43:

Voglio azzardare: Un po' come se il dottore ti dicesse di astenerti dai dolci. Però è vero che i dolci contengono Acqua, Latte, Farina e Zucchero

Cosa faresti: Mangeresti questi alimenti oppure no? Forse sì, forse no, o magari ti asterresti dallo zucchero perchè fa ingrassare. Fai un po' tu.




Grazie per il suo esempio: per essere più chiaro, avvalendomi della sua illustrazione, entrerei più nello specifico: se il medico mi proibisse espressamente 'il tiramisù' saprei che quel dolce, per i suoi ingredienti o forse per le associazioni di quegli specifici e diversi alimenti, sarebbe pericoloso per la mia salute. A quel punto, non solo il 'tiramisù' ma, saggiamente, ogni altro cibo che conterrebbe gli stessi ingredienti. E fin qui ci siamo. Sono più che d'accordo che il comando 'Astenetevi' mi tutela ed è nel rispetto di chi mi prescrive l'astensione, cioè Dio. Avevo bisogno di capire, ed ancora non mi è chiaro, su quali basi i cristiani testimoni di Geova decidono, autonomamente, di accettare o meno un derivato od una frazione di sangue. Poichè la santità del sangue è dottrina fondamentale del credo, immagino esista perlomeno una traccia che aiuti, unanimemente ed uniformemente, a fare scelte indiscutibili ed incontestabili.
Grazie per la pazienza
Alpha C.
jwfelix
00venerdì 6 luglio 2012 15:26
Re: Re:
Alpha Centauri, 06/07/2012 15.07:


Sono più che d'accordo che il comando 'Astenetevi' mi tutela ed è nel rispetto di chi mi prescrive l'astensione, cioè Dio. Avevo bisogno di capire, ed ancora non mi è chiaro, su quali basi i cristiani testimoni di Geova decidono, autonomamente, di accettare o meno un derivato od una frazione di sangue.




La coscienza
(Gladio)
00venerdì 6 luglio 2012 15:34
Come ha ben detto Felix la coscienza personale farà il resto.

Abbiamo abbandonato da un pezzo il latte.........le verità basilari ,ora siamo al cibo solido e ci si aspetta da ogni cristiano che in certe situazioni faccia da se tenendo conto dei principi biblici e su tale scelta nessuno mette bocca perchè verremo giudicati singolarmente e non come gruppo.
(garoma)
00venerdì 6 luglio 2012 15:55
Il sangue è una sostanza complessa. Il plasma stesso — che è per il 90 per cento acqua — contiene una quantità di ormoni, sali inorganici, enzimi e sostanze nutritizie, fra cui minerali e zucchero. Il plasma contiene anche proteine come l’albumina, fattori della coagulazione e anticorpi che combattono le malattie. Vengono isolate e impiegate varie proteine del plasma. Per esempio, agli emofilici, che sono soggetti a emorragie, viene somministrato il fattore VIII. Oppure, a una persona esposta a certe malattie i medici possono prescrivere iniezioni di gammaglobuline, estratte dal plasma sanguigno di persone che hanno già sviluppato l’immunità. In campo medico vengono usate anche altre proteine del plasma, ma quanto sopra illustra come si possono ricavare delle frazioni da un componente principale del sangue (in questo caso dal plasma).

Proprio come dal plasma sanguigno si possono ricavare varie frazioni, così anche dagli altri componenti principali (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) si possono isolare delle parti più piccole. Per esempio, dai globuli bianchi si possono ricavare interferoni e interleuchine, usati per curare certe infezioni virali e tumori. Dalle piastrine si può estrarre un fattore che favorisce la guarigione delle ferite. E sono in arrivo altri medicinali ottenuti (almeno inizialmente) da sostanze estratte da componenti del sangue. Queste terapie non consistono in trasfusioni di quei componenti principali: di solito hanno a che fare con parti o frazioni d’essi. Il cristiano dovrebbe accettare queste frazioni per scopi terapeutici? Non siamo in grado di dirlo. La Bibbia non fornisce particolari, per cui il cristiano deve decidere secondo la propria coscienza dinanzi a Dio.

Alcuni rifiutano qualunque derivato del sangue (comprese le frazioni che conferiscono una temporanea immunità passiva). Per loro questo è ciò che significa il comando di Dio di ‘astenersi dal sangue’. Il loro ragionamento è che secondo la legge che Dio diede a Israele il sangue tolto da una creatura doveva essere ‘versato al suolo’. (Deuteronomio 12:22-24) Che importanza ha questo? Ebbene, per preparare gammaglobuline, fattori coagulanti estratti dal sangue e via dicendo, è necessario raccogliere il sangue e lavorarlo. Perciò alcuni cristiani rifiutano questi prodotti, così come rifiutano le trasfusioni di sangue intero o dei suoi quattro componenti principali. La loro coscienziosa presa di posizione dovrebbe essere rispettata.

Altri cristiani decidono in maniera diversa. Anch’essi rifiutano le trasfusioni di sangue intero e di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma. Tuttavia possono acconsentire che un medico li curi con una frazione estratta da uno dei componenti principali. Anche in questo caso possono esserci posizioni differenziate. Un cristiano potrebbe accettare un’iniezione di gammaglobuline, ma potrebbe non accettare un’iniezione di una sostanza estratta dai globuli rossi o dai globuli bianchi, oppure potrebbe accettarla. Tutto considerato, cosa potrebbe portare alcuni cristiani a concludere che possono accettare frazioni del sangue?

La rubrica “Domande dai lettori” della Torre di Guardia del 1° giugno 1990 osservava che certe proteine del plasma (quindi frazioni) passano dal sangue della donna incinta nel sistema circolatorio del feto. Così la madre trasmette al figlio le immunoglobuline, che gli conferiscono una preziosa immunità. Separatamente, mentre i globuli rossi del feto completano il loro normale ciclo vitale, la sostanza in essi contenuta che trasporta l’ossigeno subisce un processo di scissione. In parte diventa bilirubina, che passa nella madre attraverso la placenta e viene quindi escreta con i suoi rifiuti organici. Da ciò alcuni cristiani traggono la conclusione che, visto che frazioni del sangue passano da una persona all’altra in un contesto naturale come questo, essi possono accettare una frazione del sangue derivata dal plasma o dalle cellule ematiche.
Il fatto che le opinioni e le decisioni di coscienza possano differire significa che la questione sia irrilevante? No. È seria. Alla base c’è però un concetto semplice. Quanto sopra indica che i testimoni di Geova rifiutano trasfusioni sia di sangue intero che dei suoi componenti principali. La Bibbia comanda ai cristiani di ‘astenersi dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e dalla fornicazione’. (Atti 15:29) Al di là di ciò, quando si tratta di frazioni di uno qualsiasi dei componenti principali, ciascun cristiano, dopo aver considerato la cosa attentamente e in preghiera, deve decidere personalmente secondo coscienza.

Torre di Guardia del 15 giugno 2004, pagine 29-31.

Alpha Centauri
00venerdì 6 luglio 2012 16:56
Re: Re: Re:
jwfelix, 06/07/2012 15.26:




La coscienza




La risposta non è sufficiente: quale coscienza? su quali presupposti? Su quali principi elabora le decisioni e quali le norme implicate?
Non sempre 'la coscienza' è buona consigliera : Hitler ed i suoi ufficiali ne sono stati un esempio. La coscienza di molti individui consente loro di compiere azioni ignobili. La coscienza di per sè può essere inaffidabile.
Diverso è se la coscienza ha ricevuto una formazione morale, su comuni e condivisi parametri di riferimento, cioè le sacre scritture che accettiamo come base univoca.
Mi sta bene parlare di coscienza, quindi, ma ho bisogno di capire come indirizzare correttamente la coscienza come fosse posta su binari paralleli e non invece libera di interpretare per adattarsi a personali esigenze o inclinazioni.
jwfelix
00venerdì 6 luglio 2012 17:11
Re: Re: Re: Re:
Alpha Centauri, 06/07/2012 16.56:




La risposta non è sufficiente: quale coscienza? su quali presupposti? Su quali principi elabora le decisioni e quali le norme implicate?
Non sempre 'la coscienza' è buona consigliera : Hitler ed i suoi ufficiali ne sono stati un esempio. La coscienza di molti individui consente loro di compiere azioni ignobili. La coscienza di per sè può essere inaffidabile.
Diverso è se la coscienza ha ricevuto una formazione morale, su comuni e condivisi parametri di riferimento, cioè le sacre scritture che accettiamo come base univoca.
Mi sta bene parlare di coscienza, quindi, ma ho bisogno di capire come indirizzare correttamente la coscienza come fosse posta su binari paralleli e non invece libera di interpretare per adattarsi a personali esigenze o inclinazioni.



La coscienza individuale.
Vedi, su certe questioni la mia coscienza puo' essere diversa dalla tua, altrimenti non è coscienza.
Logico che poi tutti dobbiamo rendere conto al Creatore.

(Atti 23:1) ...Guardando attentamente il Sinedrio, Paolo disse: “Uomini, fratelli, fino a questo giorno mi sono comportato dinanzi a Dio con perfetta buona coscienza”.

(Romani 2:12-16) ...Per esempio, tutti quelli che hanno peccato senza legge periranno anche senza legge; ma tutti quelli che hanno peccato sotto la legge saranno giudicati mediante la legge. 13 Poiché non gli uditori della legge sono giusti dinanzi a Dio, ma gli operatori della legge saranno dichiarati giusti. 14 Poiché tutte le volte che quelli delle nazioni che non hanno legge fanno per natura le cose della legge, questi, benché non abbiano legge, sono legge a se stessi. 15 Essi sono i medesimi che dimostrano come la sostanza della legge sia scritta nei loro cuori, mentre la loro coscienza rende testimonianza con loro e, nei loro propri pensieri, sono accusati oppure scusati. 16 Questo avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà per mezzo di Cristo Gesù le cose segrete del genere umano, secondo la buona notizia che io dichiaro.

Alpha Centauri
00venerdì 6 luglio 2012 21:51
Re: Re: Re: Re: Re:
jwfelix, 06/07/2012 17.11:



La coscienza individuale.
Vedi, su certe questioni la mia coscienza puo' essere diversa dalla tua, altrimenti non è coscienza.
Logico che poi tutti dobbiamo rendere conto al Creatore.

(Atti 23:1) ...Guardando attentamente il Sinedrio, Paolo disse: “Uomini, fratelli, fino a questo giorno mi sono comportato dinanzi a Dio con perfetta buona coscienza”.

(Romani 2:12-16) ...Per esempio, tutti quelli che hanno peccato senza legge periranno anche senza legge; ma tutti quelli che hanno peccato sotto la legge saranno giudicati mediante la legge. 13 Poiché non gli uditori della legge sono giusti dinanzi a Dio, ma gli operatori della legge saranno dichiarati giusti. 14 Poiché tutte le volte che quelli delle nazioni che non hanno legge fanno per natura le cose della legge, questi, benché non abbiano legge, sono legge a se stessi. 15 Essi sono i medesimi che dimostrano come la sostanza della legge sia scritta nei loro cuori, mentre la loro coscienza rende testimonianza con loro e, nei loro propri pensieri, sono accusati oppure scusati. 16 Questo avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà per mezzo di Cristo Gesù le cose segrete del genere umano, secondo la buona notizia che io dichiaro.





Sono pienamente d'accordo su queste riflessioni. Questa è una bella risposta, grazie di cuore. Evidentemente il codice etico/morale che ci è stato benignamente e gratuitamente donato da Dio ci consente di prendere decisioni e fare scelte anche dove e quando non sono presenti dai codici formali. Mi lascia seriamente sgomento il fatto che esistano uomini che non riescono a fare buon uso della coscienza o che ne ignorano più o meno consapevolmente le sollecitazioni.
Ringrazio la cortesia di tutti coloro che mi hanno prestato attenzione.
Buona serata
Psilos
00giovedì 13 settembre 2012 14:56
Salve,
Se non mi sbaglio, il divieto per il sangue, per i TdG, “scaturisce” dal fatto che sangue = vita.

La vita si puo’ dividere in frazioni?
- - - - - - - -

Alpha Centauri
ha scritto:
"Questa nuova situazione delle frazioni, non essendo regolata scritturalmente, si lascia alla decisione personale del cristiano ed alla sua coscienza su cosa intende fare, non prendendo però alla leggera la decisione da prendere."

Neanche la trasfusione sanguigna non è regolata scritturalmente, eppure per i TdG è diventata una "regola", come lo spieghi questo fatto
?
barnabino
00giovedì 13 settembre 2012 15:15
Caro Psilos,


Se non mi sbaglio, il divieto per il sangue, per i TdG, “scaturisce” dal fatto che sangue = vita. La vita si puo’ dividere in frazioni?



Come abbiamo spiegato diverse volte, anche in questo 3d, la risposta a questa domanda, ovvero se piccole frazioni ottenute dal sangue, possano anch'esse essere considerate "sangue" e dunque simboleggiare la vita dell'individuo.


Neanche la trasfusione sanguigna non è regolata scritturalmente, eppure per i TdG è diventata una "regola", come lo spieghi questo fatto ?



Per i testimoni di Geova quella riguardante il sangue non è una "regola" ma un "principio", le cose sono differenti... il libro di Atti dice di "astenersi dal sangue" e cerchiamo di rispettare quel principio generale che secondo noi include anche l'introdurre sangue attraverso le vene piuttosto che il cavo orale.

Shalom
dom@
00giovedì 13 settembre 2012 20:19
Re:
Psilos, 9/13/2012 2:56 PM:

Salve,
Se non mi sbaglio, il divieto per il sangue, per i TdG, “scaturisce” dal fatto che sangue = vita.

La vita si puo’ dividere in frazioni?
- - - - - - - -

Alpha Centauri
ha scritto:
"Questa nuova situazione delle frazioni, non essendo regolata scritturalmente, si lascia alla decisione personale del cristiano ed alla sua coscienza su cosa intende fare, non prendendo però alla leggera la decisione da prendere."

Neanche la trasfusione sanguigna non è regolata scritturalmente, eppure per i TdG è diventata una "regola", come lo spieghi questo fatto
?



Cari Psilos e
Alpha
Il latte materno nelle prime settima contiene frazione di sangue Dio la messo li per pulire. e rafforzare lintesto del di ogni spece di mannifero non si puo' andare a un bannbino. E GRIDARE LE FRAZZIONI NON SI PRENDONO.... [SM=g7350] iL BAMBINO TI DIRA' [SM=x1408428] [SM=g2037506]
Psilos
00giovedì 15 novembre 2012 17:33
barnabino, 13/09/2012 15:15:

Caro Psilos,


Se non mi sbaglio, il divieto per il sangue, per i TdG, “scaturisce” dal fatto che sangue = vita. La vita si puo’ dividere in frazioni?



Come abbiamo spiegato diverse volte, anche in questo 3d, la risposta a questa domanda, ovvero se piccole frazioni ottenute dal sangue, possano anch'esse essere considerate "sangue" e dunque simboleggiare la vita dell'individuo.


E nel “rispettare” il simbolo della vita, i TdG arrivano anche fino a rinnegare la vita stessa, rifiutando la trasfusione.

Mi chiedo, cosa sia più carro agli occhi di Geova, la vita o il suo simbolo ?




Neanche la trasfusione sanguigna non è regolata scritturalmente, eppure per i TdG è diventata una "regola", come lo spieghi questo fatto ?



Per i testimoni di Geova quella riguardante il sangue non è una "regola" ma un "principio", le cose sono differenti... il libro di Atti dice di "astenersi dal sangue" e cerchiamo di rispettare quel principio generale che secondo noi include anche l'introdurre sangue attraverso le vene piuttosto che il cavo orale.

Shalom


Il libro degli Atti non dice di astenersi dal sangue, ma dice di astenersi da tante cose, tra le quali, anche dal consumo del sangue che proviene da sacrifici agli idoli. E siccome c’errano più di una cosa che i credenti dovevano evitare, per questa ragione è stato utilizzato il termine « astenersi ».
Poi, se i TdG vogliono attenersi al significato vero e proprio del termine « astenersi », non dovrebbero p.e. diventare né macellai né esercitare qualsiasi altra professione che necessita qualsiasi contato con il sangue. E non dovrebbero mangiare neanche la carne perché nella carne c’è sempre del sangue.

Poi,
Nell’interpretare certe cose, i TdG hanno scelto un’interpretazione su misura:

1) considerano, arbitrariamente e senza nessun appoggio evidente biblico, che il divieto del consumo del sangue d’animali sacrificati agli idoli, si espande anche alla trasfusione,

e

2) per quanto riguarda il sangue, il termine “astenersi” acquisisce un significato “particolare” che arriva fino a porre il divieto delle trasfusioni ma non all’astenersi dal sangue in altre circostanze o attività.

In conclusione, non vedo che ci sia nessun “principio” divino, ma vedo solo l’imposizione della volontà, da parte di certe persone, che pretendono di essere gli unici scelti da Dio per interpretare “in maniera corretta” la Bibbia.
Hal.9000
00giovedì 15 novembre 2012 19:09
Re: Re:
Alpha Centauri, 06/07/2012 15:07:


Avevo bisogno di capire, ed ancora non mi è chiaro, su quali basi i cristiani testimoni di Geova decidono, autonomamente, di accettare o meno un derivato od una frazione di sangue. Poichè la santità del sangue è dottrina fondamentale del credo, immagino esista perlomeno una traccia che aiuti, unanimemente ed uniformemente, a fare scelte indiscutibili ed incontestabili.
Grazie per la pazienza
Alpha C.



Trovo strano che tu non abbia commentato la risposta del caro Garoma:

(garoma), 06/07/2012 15:55:

Tutto considerato, cosa potrebbe portare alcuni cristiani a concludere che possono accettare frazioni del sangue?

La rubrica “Domande dai lettori” della Torre di Guardia del 1° giugno 1990 osservava che certe proteine del plasma (quindi frazioni) passano dal sangue della donna incinta nel sistema circolatorio del feto. Così la madre trasmette al figlio le immunoglobuline, che gli conferiscono una preziosa immunità. Separatamente, mentre i globuli rossi del feto completano il loro normale ciclo vitale, la sostanza in essi contenuta che trasporta l’ossigeno subisce un processo di scissione. In parte diventa bilirubina, che passa nella madre attraverso la placenta e viene quindi escreta con i suoi rifiuti organici. Da ciò alcuni cristiani traggono la conclusione che, visto che frazioni del sangue passano da una persona all’altra in un contesto naturale come questo, essi possono accettare una frazione del sangue derivata dal plasma o dalle cellule ematiche.

...quando si tratta di frazioni di uno qualsiasi dei componenti principali, ciascun cristiano, dopo aver considerato la cosa attentamente e in preghiera, deve decidere personalmente secondo coscienza.

Torre di Guardia del 15 giugno 2004, pagine 29-31.



Saluti



Salvatore Sivoldi
00venerdì 16 novembre 2012 16:32
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
bazire
00venerdì 16 novembre 2012 16:48
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
Ioseb-Bassebet
00venerdì 16 novembre 2012 18:01
Re:
Psilos, 15/11/2012 17:33:


E nel “rispettare” il simbolo della vita, i TdG arrivano anche fino a rinnegare la vita stessa, rifiutando la trasfusione.

Mi chiedo, cosa sia più carro agli occhi di Geova, la vita o il suo simbolo ?



Per Dio i suoi servitori sono di grande valore ai suoi occhi, talmente grande che il concetto di vita, che per noi è tutto, è estremamente limitato per "confinare" questo suo amore.

La vita non è un problema per chi la può creare, anche se viene persa.

Chi ne fa uso (gli esseri viventi) devono rispettarla ed apprezzarla sia direttamente che attraverso il rispetto dei suoi simboli da lui ritenuti cari (che, nel caso del sangue, ne permettono direttamente l'esistenza).

Per Geova Dio l'essenziale è la fedeltà al suo nome ed alla sua parola: nel caso la vita dovesse perdersi nel manifestare questa fedeltà non c'è problema, lui stesso promette che ci penserà direttamente lui a restituirla a chi l'ha persa.

Capisci che siamo ad un livello superiore rispetto a quanto un uomo può "materialisticamente" valutare..Per questo è essenziale essere spirituali nel modo giusto: perché è l'unica cosa che conta in senso assoluto.

Gesù disse, in riferimento a Dio:
(Matteo 10:28) 28 E non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può distruggere sia l’anima che il corpo nella Geenna.

Psilos, 15/11/2012 17:33:


Il libro degli Atti non dice di astenersi dal sangue, ma dice di astenersi da tante cose, tra le quali, anche dal consumo del sangue che proviene da sacrifici agli idoli.



“Allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete. State sani!” (At 15:22, 28, 29)


Tra "sangue" e "le cose sacrificate agli idoli c'è una bella "e", come tra "ciò che è strangolato" e "fornicazione".

Cosa ti fa pensare che di sostenere quanto sopra, ovvero "sangue che proviene da sacrifici agli idoli"?

Psilos, 15/11/2012 17:33:


E siccome c’errano più di una cosa che i credenti dovevano evitare, per questa ragione è stato utilizzato il termine « astenersi ».



Non capisco, puoi spiegare meglio?

Psilos, 15/11/2012 17:33:


Poi, se i TdG vogliono attenersi al significato vero e proprio del termine « astenersi », non dovrebbero p.e. diventare né macellai né esercitare qualsiasi altra professione che necessita qualsiasi contato con il sangue. E non dovrebbero mangiare neanche la carne perché nella carne c’è sempre del sangue.



Oppure farsi mettere il Praflu nelle vene, vero?

E' ovvio, logico e deduttivo a chiunque legga per la prima volta la scrittura citata sopra che si sta parlando di immettere nel proprio corpo una sostanza sacra, che simboleggia la vita, come del resto chiesto in molte altre scritture della Bibbia.
admintdg2
00venerdì 16 novembre 2012 18:06
Re:
Psilos, 15/11/2012 17:33:



In conclusione, non vedo che ci sia nessun “principio” divino, ma vedo solo l’imposizione della volontà, da parte di certe persone, che pretendono di essere gli unici scelti da Dio per interpretare “in maniera corretta” la Bibbia.



Ognuno è libero di vedere quello che vuole, come già è stato detto e ribadito, alla domanda iniziale, le nostre pubblicazioni danno questa risposta:

Il cristiano dovrebbe accettare queste frazioni per scopi terapeutici? Non siamo in grado di dirlo. La Bibbia non fornisce particolari, per cui il cristiano deve decidere secondo la propria coscienza dinanzi a Dio.
(w 15/6/2004)


Come imposizione di volontà, mi sembra abbastanza deboluccia.

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