I Testimoni di Geova evitano ogni contatto con gli ex membri della loro religione?

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Sonia Erickson
00domenica 9 ottobre 2016 12:57

Sul sito ufficiale JW.ORG si legge

https://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/domande-frequenti/evitare-ogni-contatto/
...
Che dire se un uomo viene disassociato ma la moglie e i figli continuano a essere Testimoni di Geova? Dal punto di vista religioso le cose cambiano, ma i legami di sangue restano inalterati. Il vincolo coniugale e i normali rapporti familiari e affettivi proseguono.
...

All’ultimo Congresso estivo nel corso di un simposio è stato presentato un video la cui protagonista, chiamata nel film Sonia Erickson, decide da adolescente di non essere più Testimone di Geova e se ne va di casa per vivere autonomamente. I genitori non si oppongono alle sue scelte sebbene non le condividano. Dal filmato raccontato in prima persona Sonia afferma che per 15 anni i rapporti con i propri genitori furono totalmente interrotti, del tutto inesistenti anche quando lei negli anni successivi ha avuto dei figli. A sottolineare ciò si vede ad un certo punto del film un telefonino che squilla, è Sonia che in un momento forse di disperazione o di semplice solitudine chiama la madre, la quale però vedendo sul display il numero della figlia accenna ad un mezzo sorriso e ripone il telefono senza rispondere, il tutto mentre il padre ignaro di quanto sia appena successo legge il giornale sulla poltrona in salotto.

È questo che intendete con “normali rapporti familiari ed affettivi proseguono”?
barnabino
00domenica 9 ottobre 2016 13:22
Significa quello che leggi... non capisco la domanda. Se hai visto il video dell'assemblea la scelta di lasciare la famiglia è della figlia, non dei genitori.

Shalom
Aquila-58
00domenica 9 ottobre 2016 13:51
Re:
Sonia Erickson, 09/10/2016 12.57:


Sul sito ufficiale JW.ORG si legge

www.jw.org/it/testimoni-di-geova/domande-frequenti/evitare-ogni-c...
...
Che dire se un uomo viene disassociato ma la moglie e i figli continuano a essere Testimoni di Geova? Dal punto di vista religioso le cose cambiano, ma i legami di sangue restano inalterati. Il vincolo coniugale e i normali rapporti familiari e affettivi proseguono.
...

All’ultimo Congresso estivo nel corso di un simposio è stato presentato un video la cui protagonista, chiamata nel film Sonia Erickson, decide da adolescente di non essere più Testimone di Geova e se ne va di casa per vivere autonomamente. I genitori non si oppongono alle sue scelte sebbene non le condividano. Dal filmato raccontato in prima persona Sonia afferma che per 15 anni i rapporti con i propri genitori furono totalmente interrotti, del tutto inesistenti anche quando lei negli anni successivi ha avuto dei figli. A sottolineare ciò si vede ad un certo punto del film un telefonino che squilla, è Sonia che in un momento forse di disperazione o di semplice solitudine chiama la madre, la quale però vedendo sul display il numero della figlia accenna ad un mezzo sorriso e ripone il telefono senza rispondere, il tutto mentre il padre ignaro di quanto sia appena successo legge il giornale sulla poltrona in salotto.

È questo che intendete con “normali rapporti familiari ed affettivi proseguono”?




quel che si interrompe è il rapporto di carattere spirituale.
Non si fa più insieme l' adorazione in famiglia, per intenderci.
Ovvio che tutto il resto debba proseguire, ci mancherebbe solo...
All' assemblea è stato fatto vedere un' episodio.
A parte che, come è stato detto, la decisione di lasciare la famiglia è stata della figlia, non dei genitori, cosa vuole indicare il video?
Che Ebrei 12:5-11 non va presa a tarallucci e vino, ma seriamente.
Poi ogni fratello si comporterà come meglio crede di poter gestire la disciplina scritturale, c' è un fratello della mia congregazione che ha due figli disassociati e mantiene con loro normali rapporti extra- spirituali.
Come dice la Scrittura, ognuno porterà il proprio carico (Gal. 6:5)
Sonia Erickson
00domenica 9 ottobre 2016 14:07
Re:
barnabino, 10/9/2016 1:22 PM:

Significa quello che leggi... non capisco la domanda. Se hai visto il video dell'assemblea la scelta di lasciare la famiglia è della figlia, non dei genitori.


Sappiamo bene che la scelta è della figlia, ma se mi si permette non è tanto questo il punto. O meglio, stando a quanto dice il sito ufficiale "Dal punto di vista religioso le cose cambiano".
Ma poi aggiunge - e meno male - che "i normali rapporti familiari e affettivi proseguono"

La mia domanda, se volete che sia più specifica, è:

i Testimoni di Geova considerano normale che una figlia non abbia alcun legame familiare ed affettivo per 15 anni coi propri genitori? Perchè è questo il messaggio che è stato lanciato al congresso

e questo sebbene abbia deciso di non condividere più la religione dei genitori e decida di andarsene di casa per vari motivi, tra cui accogliere la richiesta del padre di non influenzare negativamente i fratellini/sorelline minori col proprio esempio

A me sembra un controsenso, scusatemi non voglio essere critica, ma l'impressione è che si voglia dare una facciata di civiltà e normalità ma poi all'interno sussistano delle visioni perlomeno alterate di cosa siano 'normalità' come anche 'rapporti affettivi e familiari'

barnabino
00domenica 9 ottobre 2016 15:29
Cara Sonia,


i Testimoni di Geova considerano normale che una figlia non abbia alcun legame familiare ed affettivo per 15 anni coi propri genitori? Perchè è questo il messaggio che è stato lanciato al congresso



Non solo i testimoni di Geova, dipende dalla circostanze che ciascuno deve valutare, il messaggio era che in certe circostanze per il bene dei figli si devono anche dire dei no che aiutano a crescere invece di lasciarsi dominare dal sentimentalismo.


A me sembra un controsenso, scusatemi non voglio essere critica, ma l'impressione è che si voglia dare una facciata di civiltà e normalità ma poi all'interno sussistano delle visioni perlomeno alterate di cosa siano 'normalità' come anche 'rapporti affettivi e familiari'



Non capisco, il video che hai visto non era certo "esoterico" ma era visibile a tutti, quindi non vedo dove sia il problema della "facciata" di civiltà di cui parli. Chi è testimone di Geova sa bene che la questione è vissuta senza estremismi o "mancanza di civiltà" come tu vagamente stai insinuando, è proprio la civiltà che in certe circostanze richiede di porre dei limiti ben precisi per la crescita delle persone adulte (stiamo parlando di maggiorenni senzienti e ben coscienti delle conseguenze delle loro scelte) senza indulgere in sentimentalismi dannosi e che non aiutano la crescita di nessuno. Il punto è che qualcuno scambia il sentimentalismo e il permissivismo con la civiltà, pessima idea per allevare delle persone responsabili.

Ovviamente ciascun padre di famiglia sarà in grado di capire quale è l'atteggiamento da tenere, nessuno andrà a stabilire regole in questo senso. Fermo restando che gli obblighi tra coniugi, filiali e genitoriali non cambiano.

Shalom
Giandujotta.50
00domenica 9 ottobre 2016 16:06
E' naturale che il padre cerchi di salvare il salvabile, cioè gli altri figli minori.
In fondo questa figlia ha fatto la sua scelta e sarebbe anche sbagliato 'costringerla' ad infinite discussioni ogni volta che si produce in un atteggiamento che il genitore considera insopportabile da tollerare in casa propria.

Improbabile che un padre umano non tenti prima di far ragionare il figlio che diventa intollerabile ... Ma ad un certo punto dopo aver provato, fatti salvi i diritti legali, se vuole tornare ad avere una vita quasi normale (perché nel cuore il dispiacere e l'amore per il figlio non cambiano) Per il bene di tutta la famiglia può arrivare alla conclusione del video: se vuoi continuare a vivere con noi devi cambiare stile.

A mio parere il video cerca solo di aiutarci a capire fin dove può spingersi la tolleranza..... e non si sentano in colpa quei genitori che all'egotismo di uno non riescono piu a sacrificare la salute emotiva e fisica di tutto il resto della famiglia... e non fermano il figlio/a che se ne va di casa a vivere come crede meglio.
mascalzone latino
00domenica 9 ottobre 2016 16:30
Giandujotta.50, 09/10/2016 16.06:

E' naturale che il padre cerchi di salvare il salvabile, cioè gli altri figli minori.
In fondo questa figlia ha fatto la sua scelta e sarebbe anche sbagliato 'costringerla' ad infinite discussioni ogni volta che si produce in un atteggiamento che il genitore considera insopportabile da tollerare in casa propria.

Improbabile che un padre umano non tenti prima di far ragionare il figlio che diventa intollerabile ... Ma ad un certo punto dopo aver provato, fatti salvi i diritti legali, se vuole tornare ad avere una vita quasi normale (perché nel cuore il dispiacere e l'amore per il figlio non cambiano) Per il bene di tutta la famiglia può arrivare alla conclusione del video: se vuoi continuare a vivere con noi devi cambiare stile.

A mio parere il video cerca solo di aiutarci a capire fin dove può spingersi la tolleranza..... e non si sentano in colpa quei genitori che all'egotismo di uno non riescono piu a sacrificare la salute emotiva e fisica di tutto il resto della famiglia... e non fermano il figlio/a che se ne va di casa a vivere come crede meglio.



quindi i genitori per proteggere i restanti figli " da che cosa poi , come se Sonia avesse la peste ", invogliano la figlia a lasciare la casa. Già questo comportamento mostra intolleranza.
poi, se fosse come da scusante , possibile che tali genitori , in 15 anni non hanno sentito il bisogno di contattare la figlia anche telefonicamente , per sapre se stava bene ?
Possibile che non hanno avuto il desiderio di contattare la figlia da soli anche per un caffè, "senza i restanti figli" per sapere come stava , se era viva , se aveva bisogno di qualcosa ?
Giandujotta.50
00domenica 9 ottobre 2016 16:41
Un figlio maggiorenne economicamente autosufficiente che ha una cattiva influenza sugli altri fratelli minori può, anche legalmente, essere invito a scegliere tra il cambiare stile o andare a vivere altrove.

succede piu frequentemente di quanto i giornali ne parlano, in famiglie di ogni estrazione sociale e religiosa.

Perchè insistere in questo atteggiamento conflittuale? a chi avrebbe giovato? Alla fine le discussioni anche telefoniche stancano e rendono i contatti laceranti. perchè insistere?

Non si può attribuire ad un genitore 15 anni di non contatti famigliari.
La controversia era sullo stile di vita. chissà quante discussioni ci sono state, discussioni dolorose per entrambe le parti.

Tutta la comprensione per la figlia con uno stile di vita inadatto ad una famiglia e nessuna per i genitori che dovrebbero tollerare dai figli qualunque atteggiamento.

Senza contare che i figli non ci appartengono ed è giusto che si permetta loro di scegliere la propria strada. Come hanno fatto quei genitori.

ma è difficile capire se non si hanno figli adulti.



(SimonLeBon)
00domenica 9 ottobre 2016 17:17
Re: Re:
Sonia Erickson, 09/10/2016 14:07:


Sappiamo bene che la scelta è della figlia, ma se mi si permette non è tanto questo il punto. O meglio, stando a quanto dice il sito ufficiale "Dal punto di vista religioso le cose cambiano".
Ma poi aggiunge - e meno male - che "i normali rapporti familiari e affettivi proseguono"

La mia domanda, se volete che sia più specifica, è:

i Testimoni di Geova considerano normale che una figlia non abbia alcun legame familiare ed affettivo per 15 anni coi propri genitori? Perchè è questo il messaggio che è stato lanciato al congresso

e questo sebbene abbia deciso di non condividere più la religione dei genitori e decida di andarsene di casa per vari motivi, tra cui accogliere la richiesta del padre di non influenzare negativamente i fratellini/sorelline minori col proprio esempio

A me sembra un controsenso, scusatemi non voglio essere critica, ma l'impressione è che si voglia dare una facciata di civiltà e normalità ma poi all'interno sussistano delle visioni perlomeno alterate di cosa siano 'normalità' come anche 'rapporti affettivi e familiari'



Caro Sonia Erickson,

Nel video proposto la figlia alla fine ringrazia i genitori per il modo in cui l'hanno trattata.

Puo' essere che alcune famiglie, considerata la loro situazione specifica, scelgano di comportarsi nello stesso modo. Puo' essere che la loro figlia/o alla fine scelga di tornare tra i tdG oppure no.

Puo' anche essere che altre famiglie decidano diversamente, con risultati piu' o meno buoni.
Per quanto si studi e s'impari, l'essere umano non è facilmente schematizzabile in comportamenti standard, tali per cui se schiacci un bottone ne segue una reazione sempre uguale.

A me personalmente le fictions non piacciono, per questo preferisco parlare di casi reali e non dei "reality".

Simon
Sonia Erickson
00domenica 9 ottobre 2016 17:22
Ma daccordo tutto, voglio dire: la figlia ha fatto le sue scelte, se n'è andata di casa, avrà anche inghiottito qualche rospo nella vita mica è tutto rose e fiori per nessuno eh?!
Ma come dice "mascalzone latino" possibile che non si sia sentito in 15 anni il normale bisogno di rapporti familiari ed affettivi da parte dei genitori? perchè è di questo che sono basita!
Capisco il troncare i rapporti di natura religiosa, se non ci sono più basi in comune anzi è meglio per tutti non affrontare argomenti potenzialmente divisivi. Ma non ci si può trovare per condividere le altre mille cose della vita? questa ragazza avrà anche sbattuto la sua faccia con i problemi della vita, ha avuto dei figli con tutte le gioie ed i dolori che questo comporta (e un genitore dovrebbe conoscerle bene queste cose), voi davvero trovate normale che per 15 anni i genitori non abbiano risposto al telefono alle sue chiamate?? ma poteva essere in fin di vita, poteva aver bisogno di sostegno emotivo, ma che cosa scrivete a fare allora che 'i normali rapporti familiari e affettivi proseguono'? perchè è questo che proprio non capisco!
Sonia Erickson
00domenica 9 ottobre 2016 17:34
Re:
Giandujotta.50, 10/9/2016 4:41 PM:


Non si può attribuire ad un genitore 15 anni di non contatti famigliari.


Nel caso del film si può eccome, la figlia ha cercato la madre, questa l'ha rifiutata senza nemmeno chiederle 'come stai'
Bella lezione di 'normali rapporti familiari ed affettivi', complimenti.

(SimonLeBon), 10/9/2016 5:17 PM:


A me personalmente le fictions non piacciono, per questo preferisco parlare di casi reali e non dei "reality".


Quando mi avrete spiegato meglio questa cosa dei 'normali rapporti familiari ed affettivi' e di come si concilia questa Vostra affermazione ufficiale con il materiale video che stiamo discutendo, allora sarò lieta di presentare la situazione reale che sto osservando tra miei familiari stretti, alcuni dei quali Testimoni, altri ex, io non mi sono mai battezzata.
egidiodi gregorio
00domenica 9 ottobre 2016 21:37
siete poco informati
Non è vero o rapporti finiscono anche tra i familiari perché non ci si fida più del disassociato ecc
Aquila-58
00domenica 9 ottobre 2016 21:46
Re: siete poco informati
egidiodi gregorio, 09/10/2016 21.37:

Non è vero o rapporti finiscono anche tra i familiari perché non ci si fida più del disassociato ecc




sbagli, sei tu male informato.
Nella stragrande maggioranza delle volte, quel che cessa è il rapporto di carattere spirituale, lasciatelo dire da chi vive nella Congregazione Cristiana come nominato...


Sonia Erickson, 09/10/2016 17.34:


Nel caso del film si può eccome, la figlia ha cercato la madre, questa l'ha rifiutata senza nemmeno chiederle 'come stai'
Bella lezione di 'normali rapporti familiari ed affettivi', complimenti.




mi sembra che tu voglia solo polemizzare, sbaglio?
Quella madre ha deciso di fare così perchè così ha ritenuto di dover esprimere la propria lealtà a Geova.
Punto!
Questo non significa che tutte le mamme testimoni di Geova facciamo così.
Quindi i complimenti puoi tenerteli...

Sonia Erickson, 09/10/2016 17.34:


(SimonLeBon), 10/9/2016 5:17 PM:


A me personalmente le fictions non piacciono, per questo preferisco parlare di casi reali e non dei "reality".


Quando mi avrete spiegato meglio questa cosa dei 'normali rapporti familiari ed affettivi' e di come si concilia questa Vostra affermazione ufficiale con il materiale video che stiamo discutendo, allora sarò lieta di presentare la situazione reale che sto osservando tra miei familiari stretti, alcuni dei quali Testimoni, altri ex, io non mi sono mai battezzata.




ogni caso è a se, il video ha illustrato un caso di una mamma (o di genitori) che hanno ritenuto di doversi comportare così.
Personalmente lo considero un atteggiamento decisamente estremista, io non mi comporterei così ma, come detto, ognuno porterà il proprio carico (Gal. 6:5).....
barnabino
00domenica 9 ottobre 2016 21:50
Cara Sonia,


Nel caso del film si può eccome, la figlia ha cercato la madre, questa l'ha rifiutata senza nemmeno chiederle 'come stai'
Bella lezione di 'normali rapporti familiari ed affettivi', complimenti



Ci sono circostanze, non trattate nel video che non entra nel merito, in cui questo è normale. Come detto tu confondi sentimentalismo becero e molesto con i normali rapporto affettivi.


Quando mi avrete spiegato meglio questa cosa dei 'normali rapporti familiari ed affettivi' e di come si concilia questa Vostra affermazione ufficiale con il materiale video che stiamo discutendo, allora sarò lieta di presentare la situazione reale che sto osservando tra miei familiari stretti, alcuni dei quali Testimoni, altri ex, io non mi sono mai battezzata



I normali rapporti famigliari sono quelli che sono per il bene delle famiglia e della persona, non per il sentimentalismo, inoltre non si sono regole, il filmato non stabilisce una regola ma un principio, dunque la scelta resta individuale e nessuno sindacherà su questo.

Riguardo alla tua situazione particolare possiamo accettarla se dai a chi accusi la possibilità di replicare.

Shalom
Aquila-58
00domenica 9 ottobre 2016 21:53
Re:
barnabino, 09/10/2016 21.50:


Riguardo alla tua situazione particolare possiamo accettarla se dai a chi accusi la possibilità di replicare.

Shalom




e questo mi sembra il minimo....
Sonia Erickson
00domenica 9 ottobre 2016 22:25
Non sono venuta qui ad accusare nessuno, non è nel mio stile, sto solo chiedendo delle spiegazioni e cercando di capire una mentalità che evidentemente non conosco. Dovete però capire che lo stupore è tanto e il fatto che non approviate il mio commento #10 mi lascia perplessa ma dice molto di voi, insomma non sono stata nè offensiva nè blasfema eppure sembra che abbiate paura a pubblicare una riflessione così semplice ed umanamente condivisibile. E poi cosa sarebbero questi continui riferimenti a "sentimentalismi beceri" (addirittura!)?
Sembra da come la mettiate giù che per voi sia la cosa più normale del mondo troncare di netto ogni rapporto con un parente stretto per un periodo così, di 15 anni, in cui succedono un sacco di cose! io lo trovo fuori da ogni comprensione, e in ogni caso non capisco perchè sul sito ufficiale abbiate specificato quelle cose se poi nella realtà le cose stanno diversamente. Insomma non mi immagino che in 15 anni una ragazza che diventa donna (diciamo dai 20 ai 35 anni?) si comporti sempre come una ragazzina insolente e ribelle. Possibile che non ci siano stati momenti in cui abbia avuto bisogno di una chiaccherata coi suoi? di fargli vedere i nipotini? di andare dal dottore? Inoltre i 15 anni sono passati anche per i genitori, diciamo che dai 45 siano arrivati ai 60 anni: per la figlia potrebbe essere stato normale chiedersi come stavano, sapere se avevano bisogno di qualcosa, di aiuto per qualche visita medica, non so cose più o meno pratiche! Questi sono i normali rapporti familiari e affettivi per me, ma forse non per voi...mi sbaglio?
(SimonLeBon)
00domenica 9 ottobre 2016 22:34
Re: siete poco informati
egidiodi gregorio, 09/10/2016 21:37:

Non è vero o rapporti finiscono anche tra i familiari perché non ci si fida più del disassociato ecc



Mi pare che tu sia proprio ben informato invece.
Quanti casi come questo hai considerato?
Erano casi di disassociazione per apostasia?

Simon
'Andros'
00domenica 9 ottobre 2016 23:03
Re: siete poco informati
egidiodi gregorio, 09/10/2016 21.37:

Non è vero o rapporti finiscono anche tra i familiari perché non ci si fida più del disassociato ecc




Potrebbero esistere legittime ragioni che giustificherebbero una tale perdita di fiducia?

Per quanto ne sappiamo, i familiari potrebbero aver bisogno che il disassociato si riguadagni la fiducia persa?
Aquila-58
00domenica 9 ottobre 2016 23:11
Re:
Sonia Erickson, 09/10/2016 22.25:

e in ogni caso non capisco perchè sul sito ufficiale abbiate specificato quelle cose se poi nella realtà le cose stanno diversamente.



perchè generalizzi?
Il video - come ripeto - illustra il comportamento di una mamma che ritiene di dover esprimere in quel modo la sua lealtà a Dio, ma questo non significa che tutte le mamme testimoni di Geova si comportino così.
Sta a ognuno di noi stabilire come comportarsi in situazioni del genere, ecco perchè non si deve generalizzare come fai tu.

Sonia Erickson, 09/10/2016 22.25:


Insomma non mi immagino che in 15 anni una ragazza che diventa donna (diciamo dai 20 ai 35 anni?) si comporti sempre come una ragazzina insolente e ribelle. Possibile che non ci siano stati momenti in cui abbia avuto bisogno di una chiaccherata coi suoi? di fargli vedere i nipotini? di andare dal dottore? Inoltre i 15 anni sono passati anche per i genitori, diciamo che dai 45 siano arrivati ai 60 anni: per la figlia potrebbe essere stato normale chiedersi come stavano, sapere se avevano bisogno di qualcosa, di aiuto per qualche visita medica, non so cose più o meno pratiche! Questi sono i normali rapporti familiari e affettivi per me, ma forse non per voi...mi sbaglio?




lo sono anche per me, il fatto è che tu generalizzi.
Ripeto, il video vuole evidenziare il comportamento di una mamma che ritiene in quel modo di esprimere la propria lealtà a Geova e ai principi biblici, ma il video stesso non entra nei dettagli da te descritti.....si tratta solo di un video e tu lo fai diventare un dogma! [SM=g27985]
barnabino
00domenica 9 ottobre 2016 23:14
Cara Sonia,


Dovete però capire che lo stupore è tanto e il fatto che non approviate il mio commento #10 mi lascia perplessa ma dice molto di voi, insomma non sono stata nè offensiva nè blasfema eppure sembra che abbiate paura a pubblicare una riflessione così semplice ed umanamente condivisibile



Non capisco cosa ti lascia perplessa, ciascuna famiglia credo che sia in grado di stabilire dei "limiti" senza sentirsi dare dell'incivile da te...


E poi cosa sarebbero questi continui riferimenti a "sentimentalismi beceri" (addirittura!)?



Semplicemente che nessuno può biasimare le scelte di altre sulla base del sentimentalismo italico.


Sembra da come la mettiate giù che per voi sia la cosa più normale del mondo troncare di netto ogni rapporto con un parente stretto per un periodo così, di 15 anni, in cui succedono un sacco di cose!



Ovviamente il video non annulla il fatto che i genitori debbano provvedere ai bisogni dei figli disassociati... dunque non estremizziamo.


io lo trovo fuori da ogni comprensione, e in ogni caso non capisco perchè sul sito ufficiale abbiate specificato quelle cose se poi nella realtà le cose stanno diversamente



Non direi, nella mia esperienza di testimone di Geova ormai da decenni non ho mai visto comportamenti estremistici verso figli o genitori disassociati.


Insomma non mi immagino che in 15 anni una ragazza che diventa donna (diciamo dai 20 ai 35 anni?) si comporti sempre come una ragazzina insolente e ribelle. Possibile che non ci siano stati momenti in cui abbia avuto bisogno di una chiaccherata coi suoi? di fargli vedere i nipotini? di andare dal dottore?



Il video non entra nei dettagli... non viene mostrato alcun problema che richiede l'intervento dei genitori né nascita di nipotini, che ovviamente i genitori possono incontrare.


Inoltre i 15 anni sono passati anche per i genitori, diciamo che dai 45 siano arrivati ai 60 anni: per la figlia potrebbe essere stato normale chiedersi come stavano, sapere se avevano bisogno di qualcosa, di aiuto per qualche visita medica, non so cose più o meno pratiche! Questi sono i normali rapporti familiari e affettivi per me, ma forse non per voi...mi sbaglio?



Ripeto, il video mette in guardia solo da sentimentalismi e non da normali rapporti famigliari che continuano normalmente. Perché non cerchi di mettere tutte le cose assieme invece di concentrarti solo sul video che è in un certo contesto?

Shalom
Metabo74
00lunedì 10 ottobre 2016 00:05
Ciao Sonia,

La risposta che cerchi è nell'ultima frase in neretto dell'ultimo post di Barnabino, devi cercare di avere una visione d'insieme e non concentrarti solo ed esclusivamente sul video.

La frase che tu citi dal sito è verissima e non è una facciata, si parla di un marito che rimane a casa. E' più che normale che i rapporti, ad eccezione di quelli spirituali, rimangano gli stessi. E lo stesso sarebbe se ad essere espulsa fosse la moglie o il figlio/a.

Nel caso di parenti che non vivono a casa (come nel video) il consiglio è quello di mantenere al minimo i rapporti. Qual'è il minimo? Questo sarà ogni famiglia individualmente a stabilirlo. E le esperienze della vita reale dimostrano proprio questo.

[SM=g1944981]
mascalzone latino
00lunedì 10 ottobre 2016 10:40
Scusate forse sono io che non sono normale
Quindi l’adesione alla vostra fede e il proseguimento in essa, da parte dei vostri figli diventa una imposizione , e non una libera scelta ?
Conosco una testimonianze di ex testimone di Geova tra cui questa ragazza.
A 11 anni costretta dalla madre “ sola tdG in famiglia “a battezzarsi , crescendo la ragazzina non vuole aderire a tutte le regole dell’organizzazione, viene fatta firmare una disassociazione a soli 16 anni, si fidanza ad un ragazzo non della vostra fede e a 18 anni la madre la caccia di casa, ma grazie a Dio di misericordia , oggi è felice col ragazzo che ha sposato e con bambini.

Nella mia esperienza, non ho imposto la fede ai miei figli, vero che li ho battezzati piccoli, ma crescendo nessuna imposizione; prego per loro affinchè facciano le scelte giuste nella vita , affidandoli alla misericordia di Dio.
Gli ho insegnato sani principi morali, a rispettare e ad avere compassione per il prossimo; gli ho insegnato l’amore del creatore per le loro vite , invitandoli a rispettare ed amare Dio e il prossimo, ma la scelta di adesione a perseverare nella fede è libera da parte loro; devono rendere conto a Dio , non a me o ad una organizzazione.
Sono bravi ragazzi, hanno amici bravi con cui socializzano, non fumano, si divertono nel limite; nella vita sono felici, gioiscono con la famiglia unita , nessun peso o costrizione.
Ma anche se decidessero di fumare, di avere rapporti prematrimoniali, certo non li disassocerei dalla famiglia, , non li opprimerei , e nemmeno li caccerei di casa al 18° anno di età, dimenticandoli perché non osservano tutti i comandamenti di Dio; a Dio hanno da rendere conto ; non gli renderei la vita impossibile, sarebbe una colpa che la mia coscienza non sopporterebbe..
Come ho detto forse sono io che non sono normale , ma sono contento così
ciao
barnabino
00lunedì 10 ottobre 2016 11:23

Conosco una testimonianze di ex testimone di Geova tra cui questa ragazza. A 11 anni costretta dalla madre “ sola tdG in famiglia “a battezzarsi



Il battesimo non può derivare da unq costrizione, se è accaduta una cosa del genere è un'aberrazione, l'aspetto libero e volontario della dedicazione e del battesimo è fondamentale.


oggi è felice col ragazzo che ha sposato e con bambini



Appunto, dove sarebbe allora il problema?


Ma anche se decidessero di fumare, di avere rapporti prematrimoniali, certo non li disassocerei dalla famiglia, , non li opprimerei , e nemmeno li caccerei di casa al 18° anno di età, dimenticandoli perché non osservano tutti i comandamenti di Di



Neanche noi li cacciamo di casa o trascuriamo i doveri genitoriali, solo non siamo sentimentalisti e consideriamo certi principi di vita inderogabili rispetto al mammismo italico.

Shalom
Aquila-58
00lunedì 10 ottobre 2016 11:42
Re:
Caro mascalzone (magari se sceglievi in nickname migliore....)

mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:

Scusate forse sono io che non sono normale
Quindi l’adesione alla vostra fede e il proseguimento in essa, da parte dei vostri figli diventa una imposizione , e non una libera scelta ?




manco per sogno, per noi la dedicazione e il battesimo sono scelte solo ed esclusivamente personali.
Certo, non per i cattolici che impongono ai neonati il pedobattesimo...

mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:


Conosco una testimonianze di ex testimone di Geova tra cui questa ragazza.
A 11 anni costretta dalla madre “ sola tdG in famiglia “a battezzarsi , crescendo la ragazzina non vuole aderire a tutte le regole dell’organizzazione, viene fatta firmare una disassociazione a soli 16 anni, si fidanza ad un ragazzo non della vostra fede e a 18 anni la madre la caccia di casa, ma grazie a Dio di misericordia , oggi è felice col ragazzo che ha sposato e con bambini.




pessima sorella quella che l' ha costretta al battesimo.
Comunque, anche dalle mie parti una sorella è stata cacciata di casa dal marito cattolico dopo che era diventata una testimone di Geova.
Marito (cattolico) che, per giunta, la picchiava di brutto e guarda che di casi del genere te ne posso raccontare tantissimi.
Io stesso, dopo essere diventato un testimone di Geova, mi sono ritrovato contro la moglie, i figli, mio padre mi ha dato del testadi..... , mia sorella mi ha chiesto se avessi bisogno di una visita psichiatrica, i professori di scuola dei miei figli, allarmati, mi hanno convocato intimandomi di non fare lavaggi del cervello ai figli, eccetera..
Come vedi, le mele marce - ahimè - ci sono dappertutto....


mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:




Nella mia esperienza, non ho imposto la fede ai miei figli,




neppure io, pensa che i miei figli (26 e 25 anni) sono completamente atei


mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:



vero che li ho battezzati piccoli,




pedobattesimo, per l' appunto...


mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:



ma crescendo nessuna imposizione; prego per loro affinchè facciano le scelte giuste nella vita , affidandoli alla misericordia di Dio.
Gli ho insegnato sani principi morali, a rispettare e ad avere compassione per il prossimo; gli ho insegnato l’amore del creatore per le loro vite , invitandoli a rispettare ed amare Dio e il prossimo, ma la scelta di adesione a perseverare nella fede è libera da parte loro; devono rendere conto a Dio , non a me o ad una organizzazione.




giusto.
Hai fatto il tuo dovere di genitore in senso spirituale così come facciamo noi.
Hai cercato di indirizzarli - probabilmente - alla chiesa cattolica così come noi cerchiamo, come è ovvio, di portarli alle adunanze della Congregazione Cristiana, poi la scelta è la loro....

mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:




Sono bravi ragazzi, hanno amici bravi con cui socializzano, non fumano, si divertono nel limite; nella vita sono felici, gioiscono con la famiglia unita , nessun peso o costrizione.




neppure i nostri hanno costrizioni, si uniformano volontariamente ai principi biblici, di proprio libero arbitrio e se, sempre di proprio libero arbitrio, decidono di non seguirli più, se ne vanno per la loro strada...


mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:



Ma anche se decidessero di fumare, di avere rapporti prematrimoniali, certo non li disassocerei dalla famiglia, , non li opprimerei , e nemmeno li caccerei di casa al 18° anno di età, dimenticandoli perché non osservano tutti i comandamenti di Dio; a Dio hanno da rendere conto ; non gli renderei la vita impossibile, sarebbe una colpa che la mia coscienza non sopporterebbe..
Come ho detto forse sono io che non sono normale , ma sono contento così
ciao




neppure noi li cacciamo di casa, neppure noi li opprimiamo, neppure noi li "disassociamo dalla famiglia" (salvo le solite mele marce che purtroppo ci sono ovunque)[SM=g27987] , ma dove l' hai letta ' sta roba, in qualche forum di ex testimoni di Geova scommetto?

mah...
Giandujotta.50
00lunedì 10 ottobre 2016 12:12
Voglio credere che a MascalzoneLatino le cose gli siano state raccontate così, perchè è davvero molto molto molto improbabile che con i filtri che ci sono per il battesimo si possa costringere una bambina undicenne a battezzarsi.

Lalo
00lunedì 10 ottobre 2016 12:55
anche perché un battesimo fatto per costrizione è tecnicamente da considerarsi nullo, esistono dei passi da fare in ipotetici casi come questo per veder riconosciuta anche ufficialmente la nullità di simili battesimi da parte della Congregazione
'Andros'
00lunedì 10 ottobre 2016 21:02
Re:
Giandujotta.50, 10/10/2016 12.12:



... è davvero molto molto molto improbabile che con i filtri che ci sono per il battesimo si possa costringere una bambina undicenne a battezzarsi.





Pienamente d'accordo con te: ammesso che i familiari abbiano caldamente stimolato la figlia, è da escludere che più anziani, in sessioni differenti, non abbiano rilevato una assenza di convinzione personale nella candidata.

La Verità è che i testimoni di Geova non forzano proprio nessuno a battezzarsi, semmai è vero l'esatto contrario ed è accaduto che il candidato abbia rinviato a data successiva l'appuntamento con l'immersione per preparare meglio la propria condizione spirituale.
(SimonLeBon)
00lunedì 10 ottobre 2016 22:38
Re:
mascalzone latino, 10/10/2016 10:40:

Scusate forse sono io che non sono normale
Quindi l’adesione alla vostra fede e il proseguimento in essa, da parte dei vostri figli diventa una imposizione , e non una libera scelta ?
Conosco una testimonianze di ex testimone di Geova tra cui questa ragazza.
A 11 anni costretta dalla madre “ sola tdG in famiglia “a battezzarsi , crescendo la ragazzina non vuole aderire a tutte le regole dell’organizzazione, viene fatta firmare una disassociazione a soli 16 anni, si fidanza ad un ragazzo non della vostra fede e a 18 anni la madre la caccia di casa, ma grazie a Dio di misericordia , oggi è felice col ragazzo che ha sposato e con bambini.

Nella mia esperienza, non ho imposto la fede ai miei figli, vero che li ho battezzati piccoli, ma crescendo nessuna imposizione; prego per loro affinchè facciano le scelte giuste nella vita , affidandoli alla misericordia di Dio.
Gli ho insegnato sani principi morali, a rispettare e ad avere compassione per il prossimo; gli ho insegnato l’amore del creatore per le loro vite , invitandoli a rispettare ed amare Dio e il prossimo, ma la scelta di adesione a perseverare nella fede è libera da parte loro; devono rendere conto a Dio , non a me o ad una organizzazione.
Sono bravi ragazzi, hanno amici bravi con cui socializzano, non fumano, si divertono nel limite; nella vita sono felici, gioiscono con la famiglia unita , nessun peso o costrizione.
Ma anche se decidessero di fumare, di avere rapporti prematrimoniali, certo non li disassocerei dalla famiglia, , non li opprimerei , e nemmeno li caccerei di casa al 18° anno di età, dimenticandoli perché non osservano tutti i comandamenti di Dio; a Dio hanno da rendere conto ; non gli renderei la vita impossibile, sarebbe una colpa che la mia coscienza non sopporterebbe..
Come ho detto forse sono io che non sono normale , ma sono contento così
ciao



Caro mascalzone,
Contrariamente ai figli dei cattolici, che come sai vengono battezzati da neonati, da noi i figli dei tdG devono studiare almeno due libri e rispondere spontaneamente a domande poste dai nostri anziani.
Lo si fa in assenza della madre e del padre.
Quindi puo' eventualmente esserci una certa pressione psicologica, ma non capisco il senso del termine "costretta".

Se questa ex-tdG oggi è felice e contenta, sono contento anch'io per lei. Scegliere la propria religione all'età di 11 anni, a mio avviso, è un azzardo, qualunque sia la religione.

A mente piu' fredda e a distanza di anni pero' sarei felice anch'io di sapere quale religione migliore dei tdG ha trovato questa ex-tdG.

Simon
Metabo74
00mercoledì 12 ottobre 2016 00:02
mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:

Scusate forse sono io che non sono normale
Quindi l’adesione alla vostra fede e il proseguimento in essa, da parte dei vostri figli diventa una imposizione , e non una libera scelta ?



L'adesione alla nostra fede è assolutamente libera, non vogliamo TdG costretti o tali per imposizione, non sappiamo cosa farcene.

mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:

Conosco una testimonianze di ex testimone di Geova tra cui questa ragazza.
A 11 anni costretta dalla madre “ sola tdG in famiglia “a battezzarsi , crescendo la ragazzina non vuole aderire a tutte le regole dell’organizzazione, viene fatta firmare una disassociazione a soli 16 anni, si fidanza ad un ragazzo non della vostra fede e a 18 anni la madre la caccia di casa, ma grazie a Dio di misericordia , oggi è felice col ragazzo che ha sposato e con bambini.



Questo comportamento è deprecabile, anche se lo ritengo improbabile e comunque i risultati si sono visti...


mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:

Nella mia esperienza, non ho imposto la fede ai miei figli, vero che li ho battezzati piccoli, ma crescendo nessuna imposizione; prego per loro affinchè facciano le scelte giuste nella vita , affidandoli alla misericordia di Dio.
Gli ho insegnato sani principi morali, a rispettare e ad avere compassione per il prossimo; gli ho insegnato l’amore del creatore per le loro vite , invitandoli a rispettare ed amare Dio e il prossimo, ma la scelta di adesione a perseverare nella fede è libera da parte loro; devono rendere conto a Dio , non a me o ad una organizzazione.
Sono bravi ragazzi, hanno amici bravi con cui socializzano, non fumano, si divertono nel limite; nella vita sono felici, gioiscono con la famiglia unita , nessun peso o costrizione.
Ma anche se decidessero di fumare, di avere rapporti prematrimoniali, certo non li disassocerei dalla famiglia, , non li opprimerei , e nemmeno li caccerei di casa al 18° anno di età, dimenticandoli perché non osservano tutti i comandamenti di Dio; a Dio hanno da rendere conto ; non gli renderei la vita impossibile, sarebbe una colpa che la mia coscienza non sopporterebbe..



La tua reazione dipende da cosa consideri giusto o sbagliato, morale o immorale, importante o meno importante.

Se per esempio tu fossi il fondatore, il sostenitore principale di un'associazione che offre accoglienza ai profughi, avessi dedicato a questa causa molto della tua vita e questa cosa fosse molto importante per te; come reagiresti vendo a scoprire che tuo figlio invece è un naziskin xnofobo picchiatore di immigrati?

Oppure come reagiresti se venissi a sapere che tuo figlio è uno spacciatore, o un pedofilo, o un terrorista o uno che si è creato un giro di prostituzione con riduzione in schiavitù sfruttando l'immigrazione clandestina di queste povere disperate?

Come sarebbe il clima a casa tua con uno scenario del genere? Come sarebbero i rapporti tra di voi? Non credo che fareste allegramente il pranzo della domenica insieme.

Ora non voglio mettere il fumare con l'essere uno spacciatore sullo stesso piano, ho fatto intenzionalmente delle esagerazioni per far capire il punto: quando una persona deliberatamente, ripetutamente, sfacciatamente (non in un momento di debolezza o particolare) calpesta e se ne infischia di quelli che per noi sono principi o valori importanti inevitabilmente i rapporti come minimo si raffreddano e di sicuro cambiano. Anche se è ovvio che ognuno reagisce diversamente comunque ritengo improbabile che tutto rimanga come prima.

La purezza, la moralità il seguire le norme bibliche per noi sono dei valori molto importanti, abbiamo dedicato tutta la nostra vita a seguire Dio e vedere delle persone (tanto più i nostri figli) che allegramente se ne infischiano di tutto quello a cui noi abbiamo creduto e a cui ci siamo dedicati non li lascia indifferenti.

mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:

Come ho detto forse sono io che non sono normale , ma sono contento così ciao



Non è questione di essere normale o meno il punto è, come ho già detto, cosa noi riteniamo importante e cosa non lo riteniamo e se il nostro punto di vista coincide con quello di Dio.

[SM=g1944981]
mascalzone latino
00mercoledì 12 ottobre 2016 09:06



Metabo74, 12/10/2016 00.02:

mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:




mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:

Nella mia esperienza, non ho imposto la fede ai miei figli, vero che li ho battezzati piccoli, ma crescendo nessuna imposizione; prego per loro affinchè facciano le scelte giuste nella vita , affidandoli alla misericordia di Dio.
Gli ho insegnato sani principi morali, a rispettare e ad avere compassione per il prossimo; gli ho insegnato l’amore del creatore per le loro vite , invitandoli a rispettare ed amare Dio e il prossimo, ma la scelta di adesione a perseverare nella fede è libera da parte loro; devono rendere conto a Dio , non a me o ad una organizzazione.
Sono bravi ragazzi, hanno amici bravi con cui socializzano, non fumano, si divertono nel limite; nella vita sono felici, gioiscono con la famiglia unita , nessun peso o costrizione.
Ma anche se decidessero di fumare, di avere rapporti prematrimoniali, certo non li disassocerei dalla famiglia, , non li opprimerei , e nemmeno li caccerei di casa al 18° anno di età, dimenticandoli perché non osservano tutti i comandamenti di Dio; a Dio hanno da rendere conto ; non gli renderei la vita impossibile, sarebbe una colpa che la mia coscienza non sopporterebbe..



La tua reazione dipende da cosa consideri giusto o sbagliato, morale o immorale, importante o meno importante.

Se per esempio tu fossi il fondatore, il sostenitore principale di un'associazione che offre accoglienza ai profughi, avessi dedicato a questa causa molto della tua vita e questa cosa fosse molto importante per te; come reagiresti vendo a scoprire che tuo figlio invece è un naziskin xnofobo picchiatore di immigrati?

Oppure come reagiresti se venissi a sapere che tuo figlio è uno spacciatore, o un pedofilo, o un terrorista o uno che si è creato un giro di prostituzione con riduzione in schiavitù sfruttando l'immigrazione clandestina di queste povere disperate?

Come sarebbe il clima a casa tua con uno scenario del genere? Come sarebbero i rapporti tra di voi? Non credo che fareste allegramente il pranzo della domenica insieme.



Amico, vuoi farmi credere che i vostri figli li allontanate perchè diventano improvvisamente dei criminali ?
Poi del resto, non faccio processi all'intenzione; il mio domani è nelle mani del Creatore .
Vangelo di Matteo cap. 6 verso 34 CEI


Ora non voglio mettere il fumare con l'essere uno spacciatore sullo stesso piano, ho fatto intenzionalmente delle esagerazioni per far capire il punto: quando una persona deliberatamente, ripetutamente, sfacciatamente (non in un momento di debolezza o particolare) calpesta e se ne infischia di quelli che per noi sono principi o valori importanti inevitabilmente i rapporti come minimo si raffreddano e di sicuro cambiano. Anche se è ovvio che ognuno reagisce diversamente comunque ritengo improbabile che tutto rimanga come prima.


Non credo che i figli di Testimoni di Geova , impazziscano all'improvviso e....
credo semplicemente che come la ragazzina esposta, decidano di vivere la propria vita e la loro relazione col creatore senza pressioni da parte dei familiari. Poi ciò, mica significa che diventeranno spacciatori o sfruttatori...?
Ma in generale ,ritengo una violazione dei diritti alla libertà di parola e di scelta della propria fede "come sancisce la Costituzione ", ogni forma di imposizione; come quella di cacciare di casa un figlio che fuma o ha rapporti prematrimoniali , come accade in famiglie di Testimoni....



La purezza, la moralità il seguire le norme bibliche per noi sono dei valori molto importanti, abbiamo dedicato tutta la nostra vita a seguire Dio e vedere delle persone (tanto più i nostri figli) che allegramente se ne infischiano di tutto quello a cui noi abbiamo creduto e a cui ci siamo dedicati non li lascia indifferenti.


Non credo se ne infischiano, ma semplicemente, come per i genitori è stata una scelta personale l'adesione, vogliono scegliere la loro vita senza che alcuni decidano per loro; non per questo la mancata adesione farà di loro dei criminali.
Ripeto un genitore con amore può consigliare di aderire o meno, ma la scelta è personale; hanno da rendere conto solo al Creatore; viceversa non sarebbero dei veri discepoli.
Ma è inaccettabile nel frattempo cacciarli di casa o isolarli, come nell'esempio , ove la madre in questione , ha rinnegato la figlia; e per che cosa ?


mascalzone latino, 10/10/2016 10.40:

Come ho detto forse sono io che non sono normale , ma sono contento così ciao



Non è questione di essere normale o meno il punto è, come ho già detto, cosa noi riteniamo importante e cosa non lo riteniamo e se il nostro punto di vista coincide con quello di Dio.

[SM=g1944981]


Il Creatore non costringe alcuno a seguirlo con imposizione , perchè dovrebbero farlo gli uomini ?
Vangelo di Matteo cap. 16 verso 24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. CEI
Nessuna costrizione
Ciao
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