Caro Mendicante...
la chiesa fà quello che puo
A parte lo slogan pubblicitario, è piuttosto triste che la chiesa abbia dei mendicanti al suo interno e che per aiutarli si serva di denaro ricevuto da parte dello Stato Italiano. Davvero i ricchi cattolici non riescono a far fronte ai pochi poveri? I testimoni di Geova, che sono per lo più operai e come spesso sottolineate di estrazione sociale piuttosto modesta, riescono a far fronte almeno ai bisogni essenziali della loro famiglia.
Trovo comunque piuttosto bizzarro che i cattolici, così impegnati in politica, invece di occuparsi di costruire un
walfare efficiente in Italia (come esiste in tutti gli altri paesi civili) con asili, edilizia pubblica ed asili pubblici gratuiti, si preoccupino invece di utilizzare il poco denaro pubblico dell'otto per mille che rimane dopo averlo distribuito al clero proprio in mense pubbliche... questo è un servizio che renderebbe meglio lo Stato, senza passaggi intermedi.
Ora, io sono sicuro della sincerità assoluta di chi collabora a questi centri, ma non sono affatto sicuro
che quello sia denaro speso bene, al di là della retorica dell'"aiutare i poveri" non saprei quanto la "carità" sia meglio di un
walfare efficiente ed organizzato, in Germania o in altri paesi, senza cappuccini ai cittadini bisognosi è assicurata una casa, un pranzo e l'istruzione, perché in Italia ci dobbiamo affidare alla "beneficenza" e non usufruire di un "diritto" come avviene altrove, con un'efficienza certamente maggiore? Il metodo cattolici, mi lasci dire, ma si è dimostrato del tutto inefficace... meglio il
walfare laico dei più pragmatici tedeschi o inglesi o francesi. Se i cattolici di adoperassero per un'assistenza pubblica che funziona, rinunciando ad esempio a metà dell'otto per mille, non ci sarebbe bisogno di mense gestite dai frati.
Shalom