Il Dio biblico non esiste

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excalibur
00venerdì 30 settembre 2016 09:07
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barnabino
00venerdì 30 settembre 2016 13:43
Caro Excalibur,

Questa non è la sede per postare i tuoi sermoni, se invece hai una domanda specifica da fare saremo felici di risponderti.

Shalom

excalibur
00venerdì 30 settembre 2016 18:32
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barnabino
00sabato 1 ottobre 2016 00:05
Non si capisce bene quale sia la domanda, può formularla in modo sintetico e chiaro? Saremo lieti di rispondere.

Shalom

excalibur
00sabato 1 ottobre 2016 08:48
il Dio biblico non esiste
Cercherò caro barnabino di fare un sunto e raccogliere in domande specifiche come richiesto ! Domanda 1 Perché un vero Dio dovrebbe essere limitato dal contesto storico umano soprattutto nei valori di uguaglianza ? (C è infatti da notare una grande discrepanza tra i libri del pentateuco i più "selvaggi e sanguinari dagli altri sino ad arrivare all evoluzione dei valori nel nuovo testamento) , Bene potrei fare altre domande ma attendo fon interesse alle risposte di queste che ho ora fatto, potete rispondere uno alla volta non ho fretta e anche se non sono bravo a fare un sunto ora le domande secche come richiesto le avete ! Attendo trepidante, ma , mi risponderete veramente?
barnabino
00sabato 1 ottobre 2016 09:23
Andiamo per ordina, una domanda per volta... prima discutiamo questo argomento che di per sé è già piuttosto complesso.

Shalom
barnabino
00sabato 1 ottobre 2016 09:32
Caro Excalibur,


Perché un vero Dio dovrebbe essere limitato dal contesto storico umano soprattutto nei valori di uguaglianza ?



Dio non è limitato dal contesto storico, ma proprio perché è il vero Dio ne tiene conto ai fini del suo progetto di salvezza.


C è infatti da notare una grande discrepanza tra i libri del pentateuco i più "selvaggi e sanguinari dagli altri sino ad arrivare all evoluzione dei valori nel nuovo testamento



Francamente questa gran differenza spesso esagerata io non la vedo. I principi di amore e libertà non sono un'invenzione di Gesù ma sono presenti già nel Pentateuco. Certo ci sono differenze dovute al contesto differente, la Legge doveva regolare la vita di una nazione, con tutto quello che questo comportava anche a livello politico, il cristianesimo che prende vita dalla Legge (che negli scritti cristiani viene definito un tutore) non è più un movimento nazionale ma ora internazionale e multirazziale, il fine era completamente differente, non più attendere il messia nazionale, che si era manifestato, ma diffonderne la conoscenza a livello mondiale.

Shalom
(SimonLeBon)
00sabato 1 ottobre 2016 10:07
Re: il Dio biblico non esiste
excalibur, 01/10/2016 08:48:

Cercherò caro barnabino di fare un sunto e raccogliere in domande specifiche come richiesto ! Domanda 1 Perché un vero Dio dovrebbe essere limitato dal contesto storico umano soprattutto nei valori di uguaglianza ? (C è infatti da notare una grande discrepanza tra i libri del pentateuco i più "selvaggi e sanguinari dagli altri sino ad arrivare all evoluzione dei valori nel nuovo testamento) , Bene potrei fare altre domande ma attendo fon interesse alle risposte di queste che ho ora fatto, potete rispondere uno alla volta non ho fretta e anche se non sono bravo a fare un sunto ora le domande secche come richiesto le avete ! Attendo trepidante, ma , mi risponderete veramente?



Caro excaliburg,

Tra AT e NT esiste una grande differenza di lingua, temporale, di ambiente e in parte anche di cultura.
Il Pentateuco non è una raccolta di episodi in stile "Game of thrones", al contrario si presenta come la "legge di Dio" e la "legge di Mosé".

Se ci sono episodi di guerra e la "presa della terra promessa" avviene anche con atti di guerra, senza l'"amore" sarebbe difficile spiegare concetti rivoluzionari che il decalogo conteneva già allora come:

- "non assassinare" ma anche un sociale
- "non commettere adulterio" e poi un rivoluzionario
- "non rubare" per concludere con un antiquatissimo
- "non concupire la donna del tuo prossimo".

Caro excaliburg, quando la nostra modernissima società arriverà ad applicare queste perle di saggezza elementare, anche tu potrai riporre la tua spada nalla roccia! (o magari farne un aratro...).

Simon
Aquila-58
00sabato 1 ottobre 2016 10:51
Re: il Dio biblico non esiste
excalibur, 01/10/2016 08.48:

(C è infatti da notare una grande discrepanza tra i libri del pentateuco i più "selvaggi e sanguinari dagli altri sino ad arrivare all evoluzione dei valori nel nuovo testamento)




in fondo non vi è evoluzione dei valori ma il fatto - fondamentale nel disegno stabilito da Dio stesso - che la Torah venne data a un popolo, il popolo del primo patto, un popolo che avrebbe dovuto "produrre" il Messia e portare - come un tutore, un pedagogo - al Messia medesimo (Gal. 3:19-25).
La Legge mosaica separava il popolo del primo patto dagli altri proprio a questo scopo, ma era una maledizione da cui Cristo avrebbe liberato il popolo del secondo e definitivo patto (Gal. 3:10-13).
Quel che contava, nel disegno divino, era la promessa abraamica (Gal. 3:17-18) e comunque, sia la Torah che la Legge del Cristo contengono lo stesso principio: "ama il prossimo tuo come te stesso", lo puoi leggere nel Levitico (Lev. 19:18) come nell' epistola ai Romani, come adempimento stesso della Torah (Rom. 13:8-10).
Ma - ripeto - nel disegno stabilito da Dio quella che contava era la promessa Abraamica (Gal. 3:16), che attraverso un popolo eletto ma rinchiuso in determinati confini geografici, avrebbe trovato la sua completa realizzazione in un popolo senza più confini geografici...
excalibur
00sabato 1 ottobre 2016 19:49
il Dio biblico non esiste
Già vi ringrazio per un primo contatto di risposte che ancora non ritengo essere esaustive , ma c è tempo attendo altri di voi che possiate sviluppare la risposta alla mia prima domanda in funzione al tempo dico subito che alcune risposte sono piuttosto logiche , in pratica Dio si conformerebbe al contesto storico per raggiungere il suo piano di salvezza, ho capito bene? (Comunque non crediate che si viva bene senza un dio una speranza ) La mia mente ateistica è abituata a credere che dio fu creato dall uomo a causa della sofferenza e della morte dei propri cari , , quindi non voglio chiudere la porta a Dio anche bal dio della bibbia ovviamente anche perché francamente è se è Dio colui chevha lasciato molti scritti per l uomo solo che per il momento forse a causa di molteplici letture contrarie non vi credo, ma per il momento vi ringrazio almeno rispondete cosa che altri credenti non rispondono attendo sviluppi !
barnabino
00sabato 1 ottobre 2016 20:07
Caro Excalibur,


in pratica Dio si conformerebbe al contesto storico per raggiungere il suo piano di salvezza, ho capito bene?



Dio non si conforma, ma ne tiene conto, perché non agisce fuori dalla storia ma nella storia.

Shalom
Aquila-58
00sabato 1 ottobre 2016 20:15
Re: il Dio biblico non esiste
excalibur, 01/10/2016 19.49:

Già vi ringrazio per un primo contatto di risposte che ancora non ritengo essere esaustive , ma c è tempo attendo altri di voi che possiate sviluppare la risposta alla mia prima domanda in funzione al tempo dico subito che alcune risposte sono piuttosto logiche , in pratica Dio si conformerebbe al contesto storico per raggiungere il suo piano di salvezza, ho capito bene?




Dio irrompe nella Storia dell' uomo. Non si adegua ad essa, ma vi irrompe, per portare avanti il suo proposito.
Non potrebbe fare altrimenti. Il primo uomo ha scelto di autodeterminarsi e di affrancarsi da Dio, ma Dio stesso ha stabilito il suo piano di salvezza per l' umanità redimibile, cioè a dire per l' incolpevole progenie di Adamo.
Si tratta di un atto di giustizia.
Attraverso il piano di salvezza, Dio irrompe - come detto - nella Storia dell' uomo autodeterminatosi, per consentire alla progenie di Adamo di comprendere qual' è il suo progetto e di realizzarlo.
E il suo progetto, espresso nella Genesi, è immutabile..


excalibur, 01/10/2016 19.49:


(Comunque non crediate che si viva bene senza un dio una speranza ) La mia mente ateistica è abituata a credere che dio fu creato dall uomo a causa della sofferenza e della morte dei propri cari , , quindi non voglio chiudere la porta a Dio anche bal dio della bibbia ovviamente anche perché francamente è se è Dio colui chevha lasciato molti scritti per l uomo solo che per il momento forse a causa di molteplici letture contrarie non vi credo, ma per il momento vi ringrazio almeno rispondete cosa che altri credenti non rispondono attendo sviluppi !



chi ti scrive è ex ateo......la Bibbia dice che c' è un tempo per ogni cosa, quindi potrebbe - perchè no - arrivare anche per te il tempo per comprendere meglio (e accettare, se vuoi), il progetto divino e rientrare in esso...


TNM
00sabato 1 ottobre 2016 22:49
Io non posso partecipare perché mi compare "Questo messaggio può essere visualizzato solo da utenti con un Rank Utente superiore".
Peccato
Kalillo
00domenica 2 ottobre 2016 12:44
Re: il Dio biblico non esiste
excalibur, 01/10/2016 08.48:

Domanda 1 Perché un vero Dio dovrebbe essere limitato dal contesto storico umano soprattutto nei valori di uguaglianza ? (C è infatti da notare una grande discrepanza tra i libri del pentateuco i più "selvaggi e sanguinari dagli altri sino ad arrivare all evoluzione dei valori nel nuovo testamento)



Caro Excalibur
Spero che questo articolo ti sia esaustivo. Buona lettura.

*** g00 8/6 pp. 16-17 ***
Il punto di vista biblico
Dio cambia?


L’ANTROPOLOGO George Dorsey definì l’Iddio dell’“Antico Testamento” “un Dio selvaggio”. Aggiunse: “Yahweh non è . . . assolutamente amabile. È l’Iddio dei saccheggiatori, dei torturatori, dei guerrieri, della conquista”. Altri sono giunti a conclusioni simili riguardo all’Iddio dell’“Antico Testamento”: Yahweh, o Geova. Pertanto, oggi alcuni si chiedono se Geova non fosse in effetti un Dio crudele che in seguito cambiò natura divenendo il Dio amorevole e misericordioso del “Nuovo Testamento”.
Una simile idea circa l’Iddio della Bibbia non è nuova. Il primo a proporla fu Marcione, uno scrittore con tendenze gnostiche vissuto nel II secolo E.V. Marcione ripudiava l’Iddio dell’“Antico Testamento”. Lo considerava violento e vendicativo, un tiranno che offriva ricompense materiali a chi lo adorava. Descriveva invece l’Iddio del “Nuovo Testamento” — come l’aveva rivelato Gesù Cristo — come un Dio perfetto, un Dio di puro amore e misericordia, di bontà e perdono.
Geova si dimostra all’altezza di nuove condizioni


Il nome di Dio, Geova, significa “Egli fa divenire”. Questo implica che Geova diviene il Realizzatore di tutte le sue promesse. Quando Mosè gli chiese il suo nome, Geova ne commentò in questo modo il significato: “Io mostrerò d’essere ciò che mostrerò d’essere”. (Esodo 3:14) La traduzione di Rotherham si esprime in questo modo: “Io diverrò qualunque cosa mi piaccia”.
Geova dunque sceglie di divenire, ovvero dimostra d’essere, qualunque cosa sia necessaria per adempiere i suoi giusti propositi e le sue promesse. Ne è una prova il fatto che ha un’ampia gamma di titoli e termini descrittivi: Geova degli eserciti, Giudice, Sovrano, Geloso, Sovrano Signore, Creatore, Padre, grande Insegnante, Pastore, Uditore di preghiera, Ricompratore, felice Dio e molti altri ancora. Egli ha scelto di divenire tutte queste cose, e molte altre ancora, per adempiere i suoi amorevoli propositi. — Esodo 34:14; Giudici 11:27; Salmo 23:1; 65:2; 73:28; 89:26; Isaia 8:13; 30:20; 40:28; 41:14; 1 Timoteo 1:11.
Questo significa forse che la personalità o le norme di Dio cambino? No. Parlando di Dio, Giacomo 1:17 dice: “Presso di lui non c’è variazione del volgimento d’ombra”. Com’è possibile che Dio si dimostri all’altezza di condizioni sempre nuove senza cambiare mai?
Lo si comprende dall’esempio di un genitore amorevole che assume diversi ruoli per il bene dei figli. Una madre, ad esempio, nell’arco di una giornata può essere cuoca, donna delle pulizie, elettricista, infermiera, amica, consulente, insegnante, colei che impartisce disciplina e molte altre cose. Eppure non cambia personalità quando assume questi ruoli; semplicemente si adatta ai bisogni man mano che sorgono. Lo stesso vale per Geova, ma su scala molto più grande. Non c’è limite a ciò che egli può divenire per adempiere il suo proposito e per il bene delle sue creature. — Romani 11:33.
Ad esempio, Geova si rivela come Dio d’amore e di misericordia sia nelle Scritture Ebraiche che in quelle Greche Cristiane. Nell’VIII secolo a.E.V. il profeta Michea chiese riguardo a Geova: “Chi è un Dio come te, uno che perdona l’errore e passa sopra la trasgressione del rimanente della sua eredità? Di sicuro non manterrà la sua ira per sempre, poiché prova diletto nell’amorevole benignità”. (Michea 7:18) In maniera analoga, l’apostolo Giovanni scrisse le famose parole: “Dio è amore”. — 1 Giovanni 4:8.
D’altro canto, in entrambe le parti della Bibbia Geova viene presentato come il giusto Giudice di coloro che violano le sue leggi e danneggiano altri in maniera ripetuta, grave e senza pentirsi. Geova “annienterà tutti i malvagi”, disse il salmista. (Salmo 145:20) Sullo stesso tono, Giovanni 3:36 afferma: “Chi esercita fede nel Figlio ha vita eterna; chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui”.

Le sue qualità non cambiano


La personalità di Geova e i suoi attributi fondamentali — amore, sapienza, giustizia e potenza — non sono cambiati. Egli disse al popolo di Israele: “Io sono Geova; non sono cambiato”. (Malachia 3:6) Questo avvenne circa 3.500 anni dopo che ebbe creato l’umanità. In armonia con questa affermazione divina, un attento esame della Bibbia nel suo insieme rivela un Dio le cui norme e qualità sono immutabili. Non c’è stato nessun addolcimento della personalità di Geova Dio nel corso dei secoli, perché non c’era bisogno di nessun addolcimento del genere.
La fermezza di Dio per ciò che è giusto, quale viene rivelata in tutta la Bibbia, non è per nulla diminuita, né il suo amore è aumentato rispetto a quando cominciò a trattare con gli esseri umani nell’Eden. Le differenze nella sua personalità che si ha l’impressione di cogliere leggendo varie parti della Bibbia in realtà sono solo diversi aspetti della stessa immutabile personalità. Dipendono dalle diverse circostanze e dalle diverse persone con cui Geova ha avuto a che fare, le quali richiedevano atteggiamenti o rapporti diversi.
Pertanto, le Scritture mostrano chiaramente che la personalità di Dio non è cambiata nel corso dei secoli e non cambierà in futuro. Geova è la suprema personificazione della costanza e della coerenza. È sempre verace e degno di fiducia. Possiamo sempre confidare in lui.

barnabino
00domenica 2 ottobre 2016 13:07
Caro TNM,


Io non posso partecipare perché mi compare "Questo messaggio può essere visualizzato solo da utenti con un Rank Utente superiore".
Peccato



Solo il post iniziale è stato censurato (è visibile solo agli amministratori) perché inappropriato. Adesso ragioniamo sulla domanda n.1 posta dell'utente, quella dovresti vederla.

Shalom
Kalillo
00domenica 2 ottobre 2016 13:37
Re: Re: il Dio biblico non esiste
Caro Excalibur,

aggiungo quest'altro articolo.

*** g93 8/11 pp. 20-21 Geova è forse un Dio guerrafondaio? ***
Il punto di vista biblico
Geova è forse un Dio guerrafondaio?


ALCUNI lettori della Bibbia accusano da tempo Geova di essere un Dio guerrafondaio, e anche alquanto sanguinario. Ad esempio George A. Dorsey afferma che l’Iddio della Bibbia, Geova, “è l’Iddio dei saccheggiatori, dei torturatori, dei guerrieri, della conquista, di ogni istinto selvaggio”. (The Story of Civilization—Man’s Own Show) Il critico della Bibbia Roland H. Bainton dice con sarcasmo: “La guerra è più umana quando Dio ne viene lasciato fuori”.
Geova è davvero un Dio guerrafondaio? Gode nel far strage di innocenti, come vorrebbero sostenere certuni?

Giudizi del passato

È vero che la Bibbia riferisce schiettamente i giudizi avversi che Geova Dio eseguì nel passato. Tuttavia, questi furono sempre contro persone empie. Ad esempio, fu solo quando la terra dei giorni di Noè “si riempì di violenza” che Geova disse: “Ecco, sto per portare il diluvio di acque sulla terra per ridurre in rovina ogni carne in cui è attiva la forza della vita”. (Genesi 6:11, 17) E riguardo ad un altro giudizio, fu solo perché le città di Sodoma e Gomorra “si abbandonarono a una vita immorale e seguirono vizi contro natura” che Dio “fece piovere zolfo e fuoco”. — Giuda 7, Parola del Signore; Genesi 19:24.

Dio provò forse gusto nel ridurre in rovina ogni carne al tempo di Noè? O provò qualche perverso piacere nel distruggere gli abitanti di Sodoma e Gomorra? Per rispondere, analizziamo gli avvenimenti che accompagnarono il Diluvio noetico. Dopo aver affermato che Dio avrebbe spazzato via la malvagia umanità dalla superficie del suolo per purificare la terra dalla violenza, la Bibbia dice: “Geova . . . se ne addolorò nel suo cuore”. Sì, Dio era addolorato perché “ogni inclinazione dei pensieri del . . . cuore [dell’uomo] era solo cattiva in ogni tempo”. Pertanto, per salvare dall’imminente Diluvio il maggior numero di persone possibile, Dio incaricò Noè, “predicatore di giustizia”, di far risuonare un messaggio di avvertimento e di costruire un’arca per la salvezza. — Genesi 6:3-18; 2 Pietro 2:5.

Analogamente, prima di mandare degli angeli a distruggere Sodoma e Gomorra, Dio disse: “Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!” (Genesi 18:20-32, CEI) Geova garantì ad Abraamo (il cui nipote Lot abitava a Sodoma) che se nella Sua ricerca avesse trovato anche solo dieci uomini giusti, le città sarebbero state risparmiate. Un Dio che prova piacere nello spargere sangue avrebbe manifestato tale misericordiosa premura? Al contrario, non potremmo dire che una delle qualità prevalenti di Geova è la misericordia? (Esodo 34:6) Egli stesso dice: “Non provo diletto nella morte del malvagio, ma in quanto qualcuno malvagio si ritrae dalla sua via ed effettivamente continua a vivere”. — Ezechiele 33:11.

Quando Geova Dio ha eseguito giudizi avversi è stato sempre perché persone malvage si sono rifiutate ostinatamente di abbandonare una condotta cattiva, non perché gli piaccia uccidere. Ma forse vi chiederete: ‘Geova non incoraggiò gli israeliti a combattere contro i cananei e a distruggerli?’

Le guerre di Dio erano necessarie per la pace

La storia rivela che la vita dei cananei era molto depravata: erano particolarmente malvagi. Spiritismo, sacrificio dei bambini, sadica violenza e varie forme di pervertito culto del sesso erano all’ordine del giorno. Essendo un Dio di giustizia che esige esclusiva devozione, Geova non poteva permettere che queste pratiche disgustose compromettessero la pace e la sicurezza di persone innocenti, in particolare quelle degli israeliti. (Deuteronomio 5:9) Ad esempio, immaginate cosa accadrebbe se nella comunità in cui vivete non ci fosse un corpo di polizia o una milizia per far rispettare le leggi del paese: non ne risulterebbero anarchia e violenza del peggior tipo? In maniera analoga, Geova fu costretto ad agire contro i cananei a motivo della loro dissolutezza e del concreto pericolo che rappresentavano per la pura adorazione. Pertanto decretò: “Il paese è impuro, e io recherò su di esso la punizione per il suo errore”. — Levitico 18:25.

Quando i giustizieri di Dio — gli eserciti israeliti — distrussero i cananei, fu eseguita la giustizia divina. Il fatto che Dio avesse scelto di impiegare uomini per eseguire il suo giudizio, anziché il fuoco o l’acqua, non attenuò la sentenza. Per questo agli eserciti israeliti, mentre combattevano contro le sette nazioni di Canaan, fu comandato: “Non devi conservare in vita nessuna cosa che respira”. — Deuteronomio 20:16.

Visto che Dio rispetta la vita, però, non comandò di uccidere tutti in maniera indiscriminata. Ad esempio, quando gli abitanti di una città cananea, Gabaon, chiesero misericordia, Geova la concesse. (Giosuè 9:3-27) Un crudele Dio guerrafondaio avrebbe agito così? No, ma un Dio che ama la pace e la giustizia sì. — Salmo 33:5; 37:28.

Le norme di Geova promuovono la pace

La Bibbia mette ripetutamente la benedizione di Dio in relazione con la pace. Questo perché Geova ama la pace, non la guerra. (Numeri 6:24-26; Salmo 29:11; 147:12-14) Perciò, quando il re Davide voleva costruire un tempio per l’adorazione di Geova Dio, Egli gli disse: “Non edificherai una casa al mio nome, poiché hai sparso una gran quantità di sangue sulla terra dinanzi a me”. — 1 Cronache 22:8; Atti 13:22.

Gesù Cristo, il più grande Davide, mentre era sulla terra parlò di un tempo in cui Dio, a motivo del suo amore per la giustizia, non avrebbe più tollerato il male che vediamo oggi. (Matteo 24:3, 36-39) Come fece nel caso del Diluvio del tempo di Noè e della distruzione di Sodoma e Gomorra, Dio ben presto intraprenderà un’azione giudiziaria per liberare la terra dagli uomini egoisti e malvagi, preparando così la strada perché sotto il dominio del suo Regno celeste esistano condizioni pacifiche. — Salmo 37:10, 11, 29; Daniele 2:44.

È chiaro che Geova non è un Dio guerrafondaio assetato di sangue. D’altra parte, Egli non si trattiene dall’infliggere la punizione giudiziaria quando questa è necessaria. Il suo amore per la bontà esige che egli agisca a favore di quelli che lo amano distruggendo il sistema malvagio che li opprime. Quando farà questo, la vera pace pervaderà tutta la terra mentre coloro che sono veramente mansueti adoreranno unitamente Geova, “l’Iddio della pace”. — Filippesi 4:9.
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