- prendiamo una tabellina Excel;
- supponiamo per semplicità che la crescita dal 2001 al 2015 sia stata lineare (francamente mi 'rompo' di andare a prendere 15 annuari per 'confutare' queste asinerie
pazzesche);
- applichiamo un tasso di mortalità dell'1%, che è stato pressoché costante in tutti questi anni (
link) (in realtà il tasso è superiore all'1%, ma sorvoliamo...);
In queste ipotesi di lavoro avremmo avuto, anno per anno, il seguente trend di crescita (in media 1683 nuovi proclamatori all'anno) ed il seguente tasso di mortalità, anno per anno:
[IMG]http://i67.tinypic.com/2d2et6t.png[/IMG]
- abbiamo dunque un totale (stimato) di 35.770 testimoni di Geova morti in quindici anni;
- 302.156 - 35.770 = appena 266.386;
- sottraendo 266.386 (numero teorico di proclamatori nel 2015) - 250.257 = 16.129 unità!
Questo vorrebbe dire che,
secondo questa stima, in 15 anni interi appena 16.000 persone avrebbero smesso di essere proclamatori, ovvero poco più di 1000 all'anno:
una inezia assoluta.
Ad esempio, nel 2015 i supposti 1000 ex-proclamatori costituiscono appena lo 0.4% del totale del 250.000.
Ogni 250 proclamatori, ogni anno uno solo in media cessa di essere tale... sarebbe questo il famoso 'tasso di abbandono' che i dissidenti vanno vantando?
Ma c'è di più: i 16.000 non sono 16.000 'fuoriusciti dissidenti', ma persone disassociate (o dissociatesi) quasi tutte per immoralità (adulterio, sesso preconiugale etc.), che costituisce, come ci insegna l'esperienza, di gran lunga la principale causa di estromissione, quando praticata senza pentimento. Possono essere anche di altre categorie, ad esempio:
- disassociati per varie cause: per tabagismo, attività non neutrali, furto, ecc. ;
- proclamatori che hanno cessato di predicare prima ancora di battezzarsi;
- proclamatori divenuti inattivi per il sopraggiungere di problematiche varie, ma senza intenzioni polemiche;
- inattivi per cause di salute (ve ne sono moltissimi sparpagliati per le varie congregazioni, ad esempio ultra-ottantenni con patologie mentali)
- ...
Ergo, le statistiche ci dicono tutto l'opposto di quello che i fuoriusciti dissidenti vorrebbero dimostrare: a giudicare dal modestissimo tasso di abbandono, le campagne apostate sono un
fallimento completo.