alessia-f
00giovedì 23 febbraio 2023 20:33
Vorrei scrivere meglio un po' su di me, e riguardo la mia esperienza. Come accennato nel post iniziale, io nasco da una famiglia cattolica poco praticante. Mi son sorbita tutti i sacramenti, battesimo, comunione e cresima. Da bambina andavo quasi ogni domenica a Messa, il colmo è che ci credevo molto. Quando ebbi un lutto molto forte, a pochi giorni dalla Cresima, la mia fede diminuì parecchio, al punto di voler annullare tutto a distanza di 10 giorni. Purtroppo non feci in tempo. Diciamo che la Cresima è stata la goccia che ha fatto traboccare la mia fede. Pregavo Dio, la Madonna, non mi sentivo considerata in chiesa. Dove vivo io venne a vivere una famiglia, mamma papà e due figli, dopo un po' scoprii essere TdG.
Sapevo poco o niente riguardo alla religione ed i precetti, sapevo solo che non festeggiavano Natale e compleanni. Fu un giorno di luglio quando conobbi la figlia, era sul balcone di casa, mentre io sul marciapiede condominiale. Ci parlammo e ci presentammo. Dopo un po' feci conoscenza con il fratello, mio coetaneo. Legammo quasi subito, non passò molto che uscimmo insieme per il paese, portando a passeggio il loro cane, e ci prendevamo un gelato.
Non parlammo subito della dottrina, aspettavo fosse la figlia a propormi di saperne un po' di più (ammetto, non mi sarei convertita, ero curiosa quello sì). Facemmo uno studio, senza impegno diciamo. Ogni tanto andai con loro alla sala del regno, lì mi sentivo in famiglia. Non ero mai andata in una Sala, mai partecipato ad una adunanza. Giuro, non so come sia stato possibile, ma nonostante non facessi parte della congregazione, per me rispondere alle domande fu automatico per me. Andammo ogni tanto alle assemblee che durano un giorno solo, vedevo molte persone sorridenti ed accoglienti. Mia mamma un giorno, all'improvviso mi disse che non avrei mai più dovuto seguire la mia amica ed andare alle riunioni. Non so chi glielo avesse detto, le dissi che non stavo facendo niente di male, ma lei non ne voleva sapere. Passò qualche anno e questa mia amica, per me era così, e andò a vivere con la mamma perché i suoi genitori si erano separati. Ci si vedeva quando veniva dal padre, 2 fine settimana al mese. Per una serie di motivazioni io e questa mia amica ci perdiamo di vista, ma non i contatti. Con il tempo persi traccia di lei. Attorno al 2018 su un noto social network, scrissi ad una mia amica che sapevo essere TdG, eravamo amiche già da tempo ma non mi chiede di fare lo studio. Ebbi un lutto molto grave che mi toccò personalmente, ma finalmente nel 2018 decisi di mettermi in discussione e fare lo studio. Facemmo lo studio su Messenger o WhatsApp, poche volte di persona perché distava a mezz'ora da me. Aveva un buon modo di insegnare. Sì, frequentai la Sala dove andava lei. Sì, ho partecipato alla commemorazione di Gesù, è stata un'emozione molto toccante e forte. Lei per me era prima di tutto un'amica, e dopo colei che mi faceva lo studio. Andai a casa sua, legai con i suoi genitori, mi affezionai a loro e pensavo quanto era stata fortunata ad essere nata in una famiglia dove regnava l'amore. Ovviamente la mia famiglia non sospettava niente, perché so bene mi avrebbero fatto parecchia opposizione.
Sono adulta, vaccinata e responsabile. Se non mi trovo bene nella chiesa cattolica, ho dubbi e la chiesa non sa darmi risposte, è logico che vado a cercare altrove. Sì, è vero. I cattolici la Bibbia non la leggono, io non l'ho mai avuta. Il massimo che lessi era il vangelo, ricevuto in regalo quando feci la Comunione. Non si può pretendere che un bambino legga il Vangelo, senza capire la creazione della Terra, chi è Dio, chi è Gesù. Questa è una cosa che da cattolica non sopportavo, esattamente come l'idolatria. Torniamo ai giorni nostri. Poco più di un anno con questa mia amica lo studio stava andando bene, frequentavo le adunanze su zoom, causa covid. Intervenivo, commentavo, mi lodavano quando rispondevo, e mi sentivo speciale. Con questa mia amica le dissi che mi sentivo pronta per fare ancora più sul serio, mi sentivo pronta per iscrivermi alla scuola di ministero. Facemmo una chiamata con un anziano di congregazione, e mi disse che per lui non c'era alcun problema, e di continuare così. Ho pregato tanto Geova affinché succedesse. Feci i passi necessari richiesti per poter essere iscritta alla scuola. Fin quando un giorno questa mia amica, senza motivo apparente disse che non se la sentiva di farmi lo studio, pensava che la trattassi da scema e che la prendevo in giro. Le chiesi il perché di queste affermazioni ma non mi rispose. Ad oggi non abbiamo più alcun tipo di contatto, né di persona e nemmeno telefonico. Se ha preso questa decisione, chi sono io per farle cambiare idea? Nessuno. Mi dispiace molto, e ci sto ancora male. Era la sorella che non ho mai avuto, era stata una fortuna averla incontrata.
Smisi di frequentare le adunanze su zoom dove c'era lei, non avevo voglia di discutere. Per problemi personali abbandonai lo studio, aspettai di riprendermi per essere in grado di concentrarmi sullo studio. Pensai che non volevo lasciare a metà questo percorso, niente e nessuno mi può distogliere dalla mia meta. Sono l'unica di casa mia che frequenta e studia i TdG. La mia famiglia è per la maggior parte cattolica non praticante, una mia eventuale conversione non so cosa comporterebbe. Ormai ho preso questa decisione, continuo sulla mia strada. Al momento attuale sto studiando, mi trovo bene con la persona che mi fa lo studio, spero di arrivare presto alla realizzazione del mio sogno, l'iscrizione alla scuola. Perché se c'è una cosa che più desidero al mondo, è servire Geova. Ho pregato molte volte, gli ho chiesto delle cose in linea con i principi, mi ha risposto. Geova ci ama, Geova è pronto a starci accanto nel momento del bisogno. Non vedo l'ora di far parte della miglior famiglia spirituale che esista.