un sistema religioso irriformabile.
Caro Simon,
L’apocalisse è notoriamente scritturale:
è la
Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli ha dato per mostrare ai suoi schiavi le cose che dovranno accadere fra breve. E lui ha mandato il suo angelo e per mezzo suo l’ha presentata in segni al suo schiavo Giovanni, 2 il quale ha reso testimonianza riguardo alla parola di Dio e alla testimonianza di Gesù Cristo, riferendo tutto quello che ha visto. 3 Felice chi legge ad alta voce le parole di questa profezia e felici quelli che le ascoltano e osservano le cose scritte in essa, perché il tempo stabilito è vicino
Comunque, restiamo in topic:
A me pare che la condizione spirituale, dottrinale e morale del cristianesimo si deteriorò e addirittura precipitò con l’alleanza fra religione e potere politico suggellata da Costantino, imperatore e
Pontifex Maximus dell’Impero romano.
di seguito un “copia e incolla” da più fonti e con il mio tocco personale per mettere in evidenza alcuni punti importanti. Per favore correggete eventuali inesattezze, grazie!
Si dice di questo imperatore, Costantino, che abbia agito da sovrano autocrate e spietato con i suoi nemici, mettendo il potere e la ragion di Stato davanti all’eventuale fede che professava. Costantino fu colui che, nella sua corsa al potere assoluto decise di scardinare il sistema tetrarchico e regnare su tutto il dominio di Roma
“
Nel caso di un uomo geniale, al quale l’ambizione e la sete di dominio non concedono un’ora di tregua, non si può parlare di cristianesimo o paganesimo, di religiosità o irreligiosità consapevoli. Un uomo simile è essenzialmente areligioso, e lo sarebbe anche se egli immaginasse di far parte integrante di una comunità religiosa” (Jacob Burckhardt, ne Costantino il Grande e i suoi tempi)
Molti storici concordano nel sostenere che “il trionfo della Chiesa nel corso del IV secolo” fu, dal punto di vista cristiano, “un disastro”. ‘Il Cristianesimo perse il suo alto livello morale’ e accolse molte pratiche e filosofie del paganesimo, come “il culto di Maria” e dei “Santi” e il concetto di Trinità. Per inserire le festività cristiane nel calendario ufficiale romano, Costantino decise di fissare anche il giorno di festa settimanale, la data del Natale e quella della Pasqua. Anche qui procedette “alla Alessandro Magno”, tagliando nodi gordiani a colpi di diktat imperiali ai padri della Chiesa.
Il sovrano cercò di assimilare le festività più apprezzate e seguite dai romani dell’epoca (lui era anche pontifex maximus, la più alta carica sacerdotale pagana dell’Urbe che il Papa di Roma ha in seguito fatto propria), come il dies solis, il giorno del dio solare orientale Sol Invictus, che divenne il giorno del Signore (dies dominica e infine domenica). Ancora oggi nelle lingue anglosassoni e germaniche la domenica è definita Sunday o Sonnentag (giorno del sole), vetusto relitto dell’antica divinità precristiana.
Anche il concetto di riposo domenicale ha natura sia pagana che costantiniana: fu l’imperatore a decidere che il primo giorno della settimana, ovvero il dies solis, doveva essere dedicato al riposo. Questa qualifica rimase anche quando questo divenne il dies dominica e i cristiani si limitarono a dire che il riposo equivaleva al giorno di culto della loro religione.
Costantino fu determinante nello sviluppo dirompente del cristianesimo all’interno dell’impero romano, trasformando un culto minoritario in quello privilegiato e promosso dal sovrano, ma tenne il piede in due scarpe fino alla fine.
Egli mantenne infatti il titolo di pontefice massimo della religione pagana, carica che era stata di tutti gli imperatori romani a partire da Augusto e che mantennero anche i suoi successori cristiani fino al 375.
Costantino perseguiva probabilmente il proposito di riavvicinare i culti presenti nell’impero, nel quadro di un non troppo definito monoteismo imperiale.
Questa è la matrice del Cattolicesimo, Madre Chiesa Universale Romana, nata come INSTRUMENTUM REGNI, e dopodiché promossa con il medesimo fine a RELIGIONE DI STATO.
Dopo il suo falso trionfo la condizione della cristianità si aggravò, e delle “figlie” si dice pure peggio.
Oggi il Pontefice Massimo di Roma, il gesuita Bergoglio, tiene piedi in più scarpe e persegue l’antico proposito di Costantino di riavvicinare i culti presenti nell’impero, nel quadro di una non troppo definita RELIGIONE MONDIALE nella quale nella migliore delle ipotesi Gesù Cristo è assente, se non beffeggiato. Nei tempi di globalizzazione sotto l’egidia dell’ ecologismo e di “pace e sicurezza” Babilonia la Mistica sta preparando una nuova religione mondiale come INSTRUMENTUM REGNI “ 2.0. “ per così dire.
Negli ultimi 20-25 anni diversi Gesuiti si sono interessati in senso positivo alla Massoneria, hanno partecipato a dibattiti pubblici, a convegni organizzati dal Grande Oriente d’Italia, hanno scritto articoli e libri sul pensiero filosofico e sulla storia della Massoneria: in altre parole, sono stati gli unici ecclesiastici che, nonostante gli anatemi e le varie scomuniche della Chiesa di Roma nei confronti dell’Istituzione massonica, hanno cercato di capirne, finendo molto spesso per condividerla, l’impostazione filosofica.
E una nuova religione mondiale fa parte di questo progetto dell’impero della falsa religione, del nuovo ordine promosso dall’Anticristo. Perché questo cambia strategia a seconda del periodo storico e del contesto: alterna l’adagio “ Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā” con “solve et coagula”.
Ma grazie a Cristo Re questo progetto cadrà ad Harmaghedon, con l’istituzione messianica in Terra del Regno di Dio
.
Sarà l’ultima delle macchinazioni di Satana.
Perché queste religioni, prese di per sé o riunite in un crogiolo, sono irriformabili rispetto alla pura adorazione del Solo Dio Vivente YHWH, insegnata dai profeti di GEOVA e dal Suo Cristo, Gesù….
Se già nei secoli scorsi decreti e definizioni di papi e concili, per non parlare dell’Inquisizione, delle crociate e delle guerre “sante” tra cattolici e protestanti, hanno prodotto
un sistema religioso irriformabile … ora con Bergoglio a capo dell’impero andiamo ancora
oltre
O no?!