Re:
Saroj, 11/07/2022 08:16:
La Torre di Guardia di questo fine settimana diceva “Le persone devono sapere che la fine è vicina per poter cambiare vita e sopravvivere al “giorno dell’ira di Geova” (Sof. 2:2,3)”.
Una persona non potrebbe cambiare vita spinta da motivi più nobili, come per esempio l’apprezzamento per il sacrificio di riscatto o la gratitudine per tutte le cose belle che Geova ha creato, indipendentemente da quando verrà la fine?
Se uno ha una vita immorale il cambiamento lo dovrebbe fare comunque.
Essere spinti dal timore di non sopravvivere al giudizio imminente non è forse una motivazione più debole (che non ha relazione con i motivi profondi del cuore) e che con il tempo, vedendo che la fine non arriva, potrebbe affievolirsi?
Sapere l'imminenza di un evento, tanto importante da causare un cambiamento sia globale sia epocale, se è possibile conoscerne tale vicina occorrenza, è utile e preziosa.
Se mediante le previsioni del tempo (attendibili) ci aspetta un inverno rigido e tempestoso, saperlo in anticipo ci consente di fare i preparativi per affrontarlo (soldi di riscaldamento, cibo, e quant'altro).
Il messaggio che portiamo riguarda, oggi, il mondo intero. Quanto tempo abbiamo ancora perché sia fatto conoscere in modo che Geova ne sia rivendicato come un "annunciato" re di un regno, che risolverà problemi che da millenni affliggono il genere umano?
Di fatto, pare, che Geova ci abbia già concesso
un tempo molto maggiore di quanto per diversi momenti specifici momenti sembrava che fosse agli sgoccioli.
Quei "momenti", hanno tenuto attivo il nostro agire, mentre ogni cosa che Geova aveva in mente che si dovesse adempiere si adempisse.
Gli eventi che stiamo vedendo in questi pochi ultimi anni, danno un forte sentore che stavolta, le cose potrebbero andare diversamente; ovvero, che non ci saranno falsi allarmi, come in passato.
Fare tutto il possibile per collaborare con le istruzioni della schiavo [o CD], lo vedo oggi molto più importante che non in tempi passati.
Soprattutto, se abbiamo qualcosa da mettere a posto fra noi e Geova, sarebbe saggio fare tutto il possibile
ora, per non essere trovati nel suo disfavore.
Per cambiare vita è necessario sapere che la fine è vicina?
io direi... oggi più che mai, sì, ritengo che sia necessario essere consapevoli che si sia o si stia giungendo nel limite massimo o finale del tempo della "
fine di questo sistema di cose malvagio".
Come ormai (nel mio caso), da 52 anni, continuare a cercare di essere "sempre" pronto, come
fossi sempre nella parte finale degli ultimi giorni, è forte incentivo per
perseverare e non venire meno, per l'angoscia e per l'aspettazione di ciò che sta per venire su tutto il genere umano.
Ciao
monseppe2