Qual è la colpa di chi è ingannato?

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Perplesso
00sabato 3 settembre 2011 20:03
Salve,
La Bibbia dice che Satana acceca le menti degli increduli, affinché la luce della buona notizia non risplenda loro.

Quindi le persone sono ingannate.
Perchè alla fine Dio dovrebbe non salvare qualcuno che è stato ingannato?
Un conto rifiutare la sua volontà facendo una scelta consapevole, un'altra è non farla perchè ingannati.

D'altronde si dice che non basta la sincerità per essere salvati.
Ma se per assurdo i TDG fossero ingannati, benchè sinceramente impegnati a fare la volontà di Dio come la comprendono loro, non la considererebbero una ingiustizia infine non essere salvati da Dio, perchè non hanno corso secondo le regole che Dio ha stabilito, ma che non hanno compreso?

Conosco TDG siceri e devoti. Conosco Evangelici sinceri e devoti.
Entrambi credono di seguire le Scritture e sono preoccupati per chi non le comprende come loro.

Può Dio non salvare uno o l'altro?
E' una cosa che non comprendo.

La mia è una domanda sincera.
Se vi fa piacere rispondete.
Saluti
(garoma)
00sabato 3 settembre 2011 20:33
L’uomo che vuole piacere a Dio dev’essere sincero. Ma la sola sincerità non rende la religione di tal uomo approvata agli occhi di Dio. L’apostolo Paolo fu sospinto dallo spirito di Dio a scrivere riguardo a certuni del suo giorno: “Io rendo loro testimonianza che hanno zelo verso Dio; ma non secondo accurata conoscenza; poiché siccome non conoscevano la giustizia di Dio ma cercavano di stabilire la propria, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio”. — Rom. 10:2, 3.

Di conseguenza, la loro sincerità era mal guidata. Il loro problema era che guardavano nella direzione sbagliata per avere istruzioni. Si attenevano al sistema religioso giudaico, che aveva rigettato il Figlio di Dio e così era esso stesso rigettato da Dio. — Atti 2:36, 40; Prov. 14:12.

Che dire quindi delle religioni che prendono il nome di Cristo, professando d’accettarlo come loro Signore? La loro predicazione nel suo nome garantisce che abbiano l’approvazione di Dio? In vista delle scritture suddette, si può concludere che egli non le approva. Gesù Cristo, colui che Dio ha nominato come giudice celeste; ci avverte, dicendo: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in nome tuo . . .?’ E io confesserò quindi loro: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene da me, operatori d’illegalità”. — Matt. 7:21-23.

Dio ci ha fornito il metro di misura per verificare se ci stiamo lasciando ingannare o meno, la Bibbia, basta voler verificare con sincerità e si avrà la risposta.
VERYGOODFLOWER
00sabato 3 settembre 2011 20:43
Ciao perplesso.
Gesù predisse che i suoi insegnamenti sarebbero stati stravolti. Disse: “Il regno dei cieli è divenuto simile a un uomo che seminò seme eccellente nel suo campo. Mentre gli uomini dormivano, il suo nemico venne e seminò zizzanie in mezzo al grano, e se ne andò”. Sorprendentemente, quando gli schiavi fecero notare all’uomo l’azione malvagia che era stata compiuta e gli chiesero l’autorizzazione per raccogliere le zizzanie, l’uomo disse: “No; affinché, raccogliendo le zizzanie, non sradichiate per caso con esse anche il grano. Lasciate che entrambi crescano insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura dirò ai mietitori: Prima raccogliete le zizzanie e legatele in fasci per bruciarle, quindi andate a radunare il grano nel mio deposito”. — Matteo 13:24-30.

Un altro esempio ci viene da Abramo di come voleva salvaguardare i giusti dai malvagi.
In Genesi 18 dai versetti 20 in poi si narra:) Di conseguenza Geova disse: “Il grido di lamento circa Sodoma e Gomorra, sì, è alto, e il loro peccato, sì, è molto grave. 21 Ho fermamente deciso di scendere a vedere se agiscono del tutto secondo il grido che me n’è giunto, e, se no, lo potrò sapere”. 22 A questo punto gli uomini si volsero di là e si misero in cammino verso Sodoma; ma in quanto a Geova, stava ancora davanti ad Abraamo. 23 Quindi Abraamo si accostò e diceva: “Realmente spazzerai via il giusto col malvagio? 24 Supponiamo che ci siano cinquanta giusti in mezzo alla città. Li spazzerai dunque via e non perdonerai al luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono dentro? 25 È impensabile da parte tua che tu agisca in questa maniera per mettere a morte il giusto col malvagio così che debba accadere al giusto come al malvagio! È impensabile da parte tua. Non farà il Giudice di tutta la terra ciò che è giusto?” 26 Quindi Geova disse: “Se troverò a Sodoma cinquanta giusti in mezzo alla città certamente perdonerò a tutto il luogo a motivo loro”. 27 Ma Abraamo continuò a rispondere, dicendo: “Ti prego, ecco, mi sono assunto l’impegno di parlare a Geova, mentre sono polvere e cenere. 28 Supponiamo che ai cinquanta giusti ne manchino cinque. Ridurrai in rovina tutta la città per i cinque?” A ciò disse: “Non la ridurrò in rovina se ve ne troverò quarantacinque”. 29 Ma di nuovo riprese a parlargli, dicendo: “Supponiamo che là se ne trovino quaranta”. A sua volta disse: “Non lo farò a motivo dei quaranta”. 30 Ma proseguì: “Ti prego, Geova non si accenda d’ira, ma mi si lasci continuare a parlare: Supponiamo che là se ne trovino trenta”. A sua volta disse: “Non lo farò se ve ne troverò trenta”.......

Dio sa che dovrà “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra” prima di poter dare alle persone giuste una dimora sicura e prospera. (Rivelazione 11:18) Ma siccome ama gli uomini, il nostro Padre celeste Geova “non desidera che alcuno sia distrutto”. Pertanto cerca pazientemente di “avvertire il malvagio perché si ritragga dalla sua malvagia via”. A questo scopo Geova sta facendo predicare il messaggio del Regno a livello mondiale. (Ezechiele 3:17, 18) Tutti coloro che danno ascolto all’avvertimento di Dio e iniziano a vivere in armonia con i suoi giusti princìpi otterranno la salvezza e vivranno per sempre su una terra paradisiaca.
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Amalia 52
00sabato 3 settembre 2011 20:53
Non possiamo sottrarci dalle nostre responsabilità d'inanzi a Dio,mettendo la colpa al Diavolo che cerca di ingannarci.

Secondo un dizionario, “ingannare” significa “trarre in errore, indurre a credere in [qual]cosa di falso”. (DIR, Dizionario italiano ragionato) Ingannare vuol dire anche imporre un’idea o una credenza falsa, con l’effetto di generare ignoranza, causare confusione e rendere vulnerabili. Il concetto chiave racchiuso in questo termine, proprio come in verbi simili quali “sviare” o “illudere”, è quello di fuorviare qualcuno servendosi di mezzi subdoli. Senza dubbio, il pericolo di cui stiamo parlando è serio: cadere vittime inconsapevoli della disinformazione, causata da chi miri deliberatamente a tenere nell’ignoranza, confondere e rendere vulnerabili.

La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare.


Forse vi starete chiedendo: ‘Ma non sarà un po’ esagerato dire che tutti corriamo il pericolo di essere ingannati in fatto di religione?’ No, non è esagerato, visto che ingannare e illudere tutti noi è proprio l’obiettivo di Satana il Diavolo, che Gesù chiamò “il padre della menzogna”. (Giovanni 8:44) Nella Bibbia, Satana è definito pure “l’iddio di questo sistema di cose”. Nel corso dei secoli egli “ha accecato le menti” di milioni di persone. (2 Corinti 4:4) Anche nei nostri giorni “svia l’intera terra abitata”. — Rivelazione [Apocalisse] 12:9.

Satana iniziò a ingannare l’umanità sin dagli albori della storia. Ad esempio, ingannò Eva facendole credere che non fosse tenuta a rispettare le leggi del Creatore e che potesse essere simile “a Dio, conoscendo il bene e il male”, decidendo cioè da sola cosa era bene e cosa era male. (Genesi 3:1-5) Questo fu il primo grande inganno della storia visto che, anche se dotati della libertà di scelta, gli esseri umani non sono stati creati con la capacità di decidere da sé cosa è giusto e cosa è sbagliato. Solo Dio, in qualità di Creatore e Sovrano, ha tale diritto e autorità. (Geremia 10:23; Rivelazione 4:11) È da illusi credere che avere il diritto di scegliere tra bene e male significhi avere il diritto di determinare cosa è bene e cosa è male. Purtroppo, noi esseri umani cadiamo molto facilmente in questa trappola.

Le idee religiose che vi sono tanto care forse vengono ormai insegnate da secoli, magari tramandate di generazione in generazione. Non basta però questo a renderle corrette. Perché no? La Bibbia narra che, subito dopo la morte degli apostoli di Cristo, nella congregazione cristiana si insinuarono uomini menzogneri che insegnarono “cose storte per trarsi dietro i discepoli”. (Atti 20:29, 30) Con grande abilità, questi sviarono i fedeli servendosi di “argomenti persuasivi”, nonché “per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini”. — Colossesi 2:4, 8.
Le cose sono cambiate nei nostri tempi? Niente affatto, poiché l’apostolo Paolo avvertì che la situazione sarebbe peggiorata negli “ultimi giorni”, quelli in cui viviamo. Scrisse: “Uomini malvagi e impostori progrediranno di male in peggio, sviando ed essendo sviati [o, “ingannando gli altri e ingannati essi stessi”, CEI]”. — 2 Timoteo 3:1, 13

È quindi saggio prendere sul serio l’esortazione data dall’apostolo Paolo: “Chi pensa di stare in piedi badi di non cadere”. (1 Corinti 10:12) Naturalmente Paolo si riferiva allo “stare in piedi” dinanzi a Dio. In realtà pensare che Satana non potrebbe mai ingannarci è già di per sé una pia illusione. Non c’è assolutamente nessuno che sia immune dalle “astuzie” di Satana. (Efesini 6:11, nota in calce) Ecco perché Paolo espresse dei timori in relazione ai compagni di fede quando disse: “Temo che in qualche modo, come il serpente con la sua astuzia sedusse Eva, le vostre menti siano corrotte e distolte dalla sincerità e dalla castità che son dovute al Cristo”. — 2 Corinti 11:3.


Ma allora, come potete impedire a Satana di ingannarvi? Come fate a essere sicuri di adorare Dio “con spirito e verità”? (Giovanni 4:24) Il segreto è avvalersi di quello che Geova Dio ci ha dato. Innanzi tutto, ci ha dotato di capacità intellettuali, così che possiamo distinguere la verità dalla falsità. (1 Giovanni 5:20) Inoltre ci ha permesso di riconoscere i disegni di Satana. (2 Corinti 2:11) In realtà ci ha fornito tutto quello di cui abbiamo bisogno per contrastare i tentativi di Satana di sviarci. — Proverbi 3:1-6; Efesini 6:10-18.
Ma soprattutto, Dio ci ha dato un mezzo infallibile grazie al quale ognuno di noi può proteggersi. Di cosa si tratta? Della stessa cosa in cui avrebbe dovuto confidare Timoteo in fatto di fede religiosa. L’apostolo Paolo, suo compagno d’opera, gli diede uno specifico incoraggiamento al riguardo. Dopo averlo messo in guardia contro gli “uomini malvagi e impostori”, gli disse di opporsi loro basando tutto ciò in cui credeva sugli “scritti sacri”, cioè la Bibbia, la sacra Parola di Dio. — 2 Timoteo 3:15.

Naturalmente qualcuno potrebbe obiettare che chiunque creda in Dio e consideri la Bibbia la sua Parola ispirata si sia già lasciato sviare. Ma in realtà a essere sviati sono proprio quelli che ignorano cocciutamente le prove dell’esistenza del Creatore e del fatto che la Bibbia è davvero l’ispirata Parola di Dio. — Romani 1:18-25; 2 Timoteo 3:16, 17; 2 Pietro 1:19-21.

Invece di farvi ingannare da quella che viene “falsamente chiamata ‘conoscenza’”, stabilite qual è la verità per mezzo della Parola di Dio. (1 Timoteo 6:20, 21) Imitate l’esempio dei bereani a cui predicò Paolo, uomini e donne definiti di mente nobile, che “ricevettero la parola con la massima premura di mente”. Abbracciarono con entusiasmo quello che l’apostolo Paolo insegnava loro e andarono oltre, “esaminando attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se queste cose stavano così”. — Atti 17:11.

Non vi dovrebbe spaventare l’idea di esaminare in questo modo le vostre credenze. Infatti la Bibbia vi incoraggia ad “[accertarvi] di ogni cosa” prima di prenderla per buona. (1 Tessalonicesi 5:21) Verso la fine del I secolo E.V., l’apostolo Giovanni esortò gli altri cristiani: “Diletti, non credete ad ogni espressione ispirata, ma provate le espressioni ispirate per vedere se hanno origine da Dio”. (1 Giovanni 4:1) Proprio così, per quanto una certa dottrina possa sembrare “ispirata”, cioè di origine divina, è comunque saggio verificarla alla luce delle Scritture prima di accettarla. — Giovanni 8:31, 32.

Comunque c’è qualcos’altro che bisogna fare. Il discepolo Giacomo scrisse: “Divenite operatori della parola, e non solo uditori, ingannando voi stessi con falsi ragionamenti”. (Giacomo 1:22) Non basta sapere quello che la Bibbia insegna. È necessario metterlo in pratica. In che modo? Facendo ciò che Dio comanda ed evitando quello che vieta.

Pensate ad esempio al declino morale a cui assistiamo. Non indica forse che Satana ce l’ha fatta a illudere la gente che si possano ignorare impunemente le leggi morali di Dio? Per questo motivo l’apostolo Paolo diede ai cristiani questo schietto avvertimento: “Non siate sviati: Dio non è da beffeggiare. Poiché qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà”. — Galati 6:7.

In conclusione, non siate come l’“uomo stolto” menzionato da Gesù. Quest’uomo “ode” le sue parole ma “non le mette in pratica”. Proprio come Don Chisciotte, il personaggio di Cervantes ingannato dalla sua fervida immaginazione, un uomo del genere è vittima dell’inganno perché pensa di poter costruire una casa solida e sicura su un fondamento sabbioso, instabile e traballante. Siate invece come l’uomo che “edificò la sua casa sul masso di roccia”. Gesù lo definisce “discreto” perché “ode” le sue parole e “le mette in pratica”. — Matteo 7:24-27.
Fonte:w 1/9/10
Aquila-58
00sabato 3 settembre 2011 21:17
Re:
Caro Perplesso,

Perplesso, 03/09/2011 20.03:

Salve,
La Bibbia dice che Satana acceca le menti degli increduli, affinché la luce della buona notizia non risplenda loro.

Quindi le persone sono ingannate.
Perchè alla fine Dio dovrebbe non salvare qualcuno che è stato ingannato?
Un conto rifiutare la sua volontà facendo una scelta consapevole, un'altra è non farla perchè ingannati.

D'altronde si dice che non basta la sincerità per essere salvati.
Ma se per assurdo i TDG fossero ingannati, benchè sinceramente impegnati a fare la volontà di Dio come la comprendono loro, non la considererebbero una ingiustizia infine non essere salvati da Dio, perchè non hanno corso secondo le regole che Dio ha stabilito, ma che non hanno compreso?

Conosco TDG siceri e devoti. Conosco Evangelici sinceri e devoti.
Entrambi credono di seguire le Scritture e sono preoccupati per chi non le comprende come loro.

Può Dio non salvare uno o l'altro?
E' una cosa che non comprendo.

La mia è una domanda sincera.
Se vi fa piacere rispondete.
Saluti



Molto bella questa tua considerazione. Come rispondere in questi casi?
In questo modo: abbiamo un Creatore che vede il cuore di ogni persona (1 Samuele 16:7), che attira a se le persone che ritiene evidentemente sincere (Gv. 6:44).
Si penso a Saulo di Tarso, feroce persecutore dei cristiani che, nonostante ciò, per volontà di Dio, divenne apostolo di Cristo (1 Corinti 1:1)....insomma, a Dio davvero non sfugge nessun cuore: il Creatore può attirare a se anche la persona che noi comuni mortali possiamo definire come la peggiore (Saulo di Tarso docet...).
Certo, la Bibbia dice che la strada della salvezza è stretta e angusta (Matteo 7:14), e purtuttavia, abbiamo la garanzia che Colui che legge ogni cuore possa portarci ubbidienti al Cristo per la salvezza (Ebrei 5:9), facendo in modo che noi facciamo realmente la sua volontà (Matteo 7:21 ; 1 Gv. 2:17).
Grazie per l' ottima domanda, spero di esserti stato d' aiuto.
Ciao.

(SimonLeBon)
00sabato 3 settembre 2011 21:56
Re:
Perplesso, 03.09.2011 20:03:

Salve,
La Bibbia dice che Satana acceca le menti degli increduli, affinché la luce della buona notizia non risplenda loro.

...

Può Dio non salvare uno o l'altro?
E' una cosa che non comprendo.

La mia è una domanda sincera.
Se vi fa piacere rispondete.
Saluti



Beh, se Satana inganna, come dice il versetto che tu citi, Dio non resta a guardare. Prima di giudicare agisce in molti modi, uno dei quali sono i miliardi di ore di predicazione in cui siamo impegnati noi testimoni di Geova ogni anno. Una delle nostre famose riviste si chiama "Svegliatevi!".

Ma non tutti vogliono svegliarsi.

Simon
seymour.c
00domenica 4 settembre 2011 10:51
Innanzitutto Geova ha un'organizzazione di milioni di persone che hanno lo scopo principale di contattare individualmente le persone e rivelare l'inganno in cui il mondo è caduto. Una volta rivelato l'inganno, l'individuo "ingannato" diventa un "ex ingannato" e non ha più scuse, deve decidere se prendersi l'impegno di conoscere ciò che realmente piace a Dio o continuare a vivere la sua vita senza avere più l'alibi dell'inganno.
Esperidia
00domenica 4 settembre 2011 11:46
Re:
Perplesso, 03/09/2011 20.03:

D'altronde si dice che non basta la sincerità per essere salvati.
Ma se per assurdo i TDG fossero ingannati, benchè sinceramente impegnati a fare la volontà di Dio come la comprendono loro, non la considererebbero una ingiustizia infine non essere salvati da Dio, perchè non hanno corso secondo le regole che Dio ha stabilito, ma che non hanno compreso?

Conosco TDG siceri e devoti. Conosco Evangelici sinceri e devoti.
Entrambi credono di seguire le Scritture e sono preoccupati per chi non le comprende come loro.



Ognuno di noi trova quello che cerca! A parole possiamo dire di cercare Dio, ma nei fatti, magari inconsapevolmente, potremmo cercare la soddisfazione dei nostri bisogni e il Dio che fa per noi. E in questo senso siamo ingannati, non perchè sinceramente alla ricerca di Dio, ma perchè non ci rendiamo conto di essere alla ricerca di altro dalla Verità; in ogni caso sono convinta che la vita e Dio ci forniscano più di un'occasione per capire che non siamo sulla strada giusta, sta a noi cogliere questi momenti di verità, fino a quando nell'ultimo giorno, la Verità sarà rivelata a tutti!
giovanni c.
00domenica 4 settembre 2011 14:25
Re:
seymour.c, 04/09/2011 10.51:

Una volta rivelato l'inganno, l'individuo "ingannato" diventa un "ex ingannato"




sono daccordo con lei, ma questa metafora vale solo x quelli che non sono seguaci della vostra religione?
admintdg2
00domenica 4 settembre 2011 14:53
Re: Re:
giovanni c., 04/09/2011 14.25:




sono daccordo con lei, ma questa metafora vale solo x quelli che non sono seguaci della vostra religione?




Vale per chiunque pensi di essere stato ingannato, se posso esprimere il mio pensiero.
dom@
00domenica 4 settembre 2011 16:50
Re: Re:
giovanni c., 9/4/2011 2:25 PM:




sono daccordo con lei, ma questa metafora vale solo x quelli che non sono seguaci della vostra religione?



Caro Perplesso . Le religioni son come il SUPERMERCATO. ogniuno fa la sua scelta di quello che mangia, Tu la chiami "la nostra religione" Perche non puo essere anche la tua!?

Le religioni son come i funghi nel bosco, bisogna sapere quale ti alimena) ( E quale ti uccide.)

seymour.c
00domenica 4 settembre 2011 17:59
Re: Re:
giovanni c., 04/09/2011 14.25:




sono daccordo con lei, ma questa metafora vale solo x quelli che non sono seguaci della vostra religione?



Ritenendo la nostra l'unica vera religione, coloro che ne fanno parte non possono più ritenersi vittime dell'ingannatore, quindi se tornassero a far parte del mondo accecato da Satana, non possono più ritenersi vittime di un inganno.


Perplesso
00domenica 4 settembre 2011 18:52
Salve,

Innanzitutto desidero specificare che io non sono il sig. Giovanni c che ha commentato, come ha capito qualcuno.

Vi ringrazio per le vostre risposte, specialmente chi ha risposto dal cuore con le sue parole piuttosto che copia-incollando informazioni prestampate. Ma grazie anche a loro.

Il sig. Aquila fa riferimento a Saulo di Tarso. Inizialmente era ingannato si... ma La differenza sta che nel suo caso Cristo si rivelò direttamente con una visione, solo così capì che la sua sincerità era mal indirizzata. Oggi mi pare che non accade più così, giusto?
Inoltre lei dice che Dio attira a se le persone che ritiene evidentemente sincere... quindi su 7 miliardi circa, sono solo 7 milioni circa (almeno oggi) di persone evidentemente sincere?
Non lo so, ma faccio fatica a crederlo.

Il sig. Seymour dice che i TDG rivelano l'inganno agli ingannati, ovvero chi non è TDG. Ma lei parte dal presupposto che voi non siete ingannati, come anche l'evangelista devoto parte dal presupposto di non esserlo. Quindi questo rimane un pensiero personale o semplicemente la propria rispettabile credenza.
Mi pare chiaro che i TDG ritengano la loro religione l'unica vera.
Ma "i TDG ritengono" che sia così, come giusto che sia, ma rimane comunque il dubbio che anche i TDG possano essere inagannati dal Diavolo, senza che loro se ne accorgano.

Quello che che ai TDG appare così chiaro dalle Scritture, similmente appare così tutt'altro chiaro ad altri non TDG.

Quello che voglio dire è che in passato era più difficile essere ingannati perchè Dio si rivelava direttamente o tramite sogni, visioni, profeti ecc. Oggi? Perchè non dovrebbe essere così? So che direte che oggi si hanno a disposizione le Scritture complete, ma ciò non toglie che esse rimangono in un modo o nell'altro passibili di interpretazioni, cosa difficilemente possibile con gli interventi Divini, come nel caso di Paolo.
Se Cristo non fosse apparso a Paolo in visione, lui sarebbe diventato davvero Paolo comprendendo l'inganno? Chi può saperlo...


Non so se avete capito ciò che penso e quello che voglio dire...
Ci sono troppe idee discordanti sugli argomenti biblici... migliaia di idee...come si fa ad essere sicuri!?

Grazie saluti

admintdg2
00domenica 4 settembre 2011 20:44
Re:
Perplesso, 04/09/2011 18.52:



Non so se avete capito ciò che penso e quello che voglio dire...



Più o meno dovrebbe essere tipo: tutti possono avere ragione come tutti possono essere nel torto.
Sbaglio?


Aquila-58
00domenica 4 settembre 2011 21:04
Re:
Caro Perplesso,

Perplesso, 04/09/2011 18.52:



Il sig. Aquila fa riferimento a Saulo di Tarso. Inizialmente era ingannato si... ma La differenza sta che nel suo caso Cristo si rivelò direttamente con una visione, solo così capì che la sua sincerità era mal indirizzata. Oggi mi pare che non accade più così, giusto?
Inoltre lei dice che Dio attira a se le persone che ritiene evidentemente sincere... quindi su 7 miliardi circa, sono solo 7 milioni circa (almeno oggi) di persone evidentemente sincere?
Non lo so, ma faccio fatica a crederlo.






Si, è vero. Secondo noi, Cristo non appare più in visioni sulla via di Damasco, come accadde al feroce persecutore Saulo di Tarso. Ciò nonostante, ognuno di noi ha (può avere) la sua "via di Damasco"....è accaduto a me, ateo e marxista convinto, avere la mia "via di Damasco", ed eccomi qua......quanto al fatto che solo sette milioni di persone siano sincere su 7 miliardi, questo lo ha detto lei, io non mi sogno neppure lontanamente di affermarlo.
Il fatto stesso che noi cristiani testimoni di Geova, ogni giorno, andiamo alla ricerca delle persone sincere, e il fatto stesso che l'intervento divino di Armaghedon non sia ancora intervenuto, indica che di persone sincere, ce ne sono ancora tantissime....sta a noi, sotto la guida di Cristo (Matteo 28:19-20) cercarle....senza dimenticare che Dio legge ogni cuore, cosa che noi non possiamo fare.
Grazie.


barnabino
00domenica 4 settembre 2011 21:30
Caro Perplesso,


Quello che che ai TDG appare così chiaro dalle Scritture, similmente appare così tutt'altro chiaro ad altri non TDG



Non direi, se parliamo di dettagli dottrinali possono esservi delle differenze, ma ci sono cose che sono assolutamente ovvie per tutti, spesso è il senso che sfugge, ma non c'è inganno per chi le legge in modo sincero... chi è ingannato è perché vuole esserlo, Giacomo lo spiega molto bene: "Ma ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio".

Shalom

Aquila-58
00domenica 4 settembre 2011 21:43
Re:
barnabino, 04/09/2011 21.30:

Caro Perplesso,


Quello che che ai TDG appare così chiaro dalle Scritture, similmente appare così tutt'altro chiaro ad altri non TDG



Non direi, se parliamo di dettagli dottrinali possono esservi delle differenze, ma ci sono cose che sono assolutamente ovvie per tutti, spesso è il senso che sfugge, ma non c'è inganno per chi le legge in modo sincero... chi è ingannato è perché vuole esserlo, Giacomo lo spiega molto bene: "Ma ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio".

Shalom




Quoto in pieno!

E aggiungo: "Ma la presenza dell’illegale è secondo l’operazione di Satana con ogni opera potente, e segni e portenti di menzogna, 10 e con ogni ingiusto inganno per quelli che periscono, come retribuzione perché non hanno accettato l’amore della verità per essere salvati. 11 E per questo Dio lascia andare da loro un’operazione di errore, perché credano alla menzogna, 12 affinché siano tutti giudicati perché non hanno creduto alla verità ma hanno preso piacere nell’ingiustizia" (2 Tessalonicesi 2:9-12)...


dom@
00lunedì 5 settembre 2011 00:23
Perplesso scrive
Quello che voglio dire è che in passato era più difficile essere ingannati perchè Dio si rivelava direttamente o tramite sogni, visioni, profeti ecc. Oggi? Perchè non dovrebbe essere così?


Oggi ci sono troppi sognatori, a quale credere [SM=g1871115] Se ci fosse alcun "Paolo di Tarso viaggiava con la Ferrari' perche al primo secolo avere un cavallo era un lusso, [SM=g7350]
Nazireo
00lunedì 5 settembre 2011 00:55
Eva fu ingannata o no ? Certo, e lo fu completamente.
Tuttavia questo non giustificò il fatto che fosse in trasgressione [1 Timoteo 2:14]

Eva avrebbe potuto respingere l’inganno se solo avesse riflettuto su tutti i motivi che Geova aveva dato loro per ricevere ubbidienza e rispetto.
In altre parole per non essere ingannati dobbiamo imparare a guardare le cose con gli occhi di Dio, sia in tema di dottrina, sia su some evitare il peccato, sia su come rendergli adorazione.

L’errore commesso da molti invece è di esaminare le cose NON con gli occhi di Dio ma con sapienza e filosofia umana. Ma come recita un vecchio adagio : “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” quando quello che si ode va contro idee care e fortemente radicate.

Perciò Geova contrappone all’inganno di Satana, evidenze innegabili.

Chi ha un “occhio semplice” [Matt. 6:22] messo ben a fuoco, può ben vedere “i frutti” che la vera religione promuove: pace e unità, opera di evangelizzazione, neutralità, condotta coerente con i princìpi biblici e via discorrendo.

Per coloro che invece hanno un “occhio malvagio” si lasciano accecare da Satana, e a quel punto la “luce che è in loro è tenebre, e come sono grandi tali tenebre” [Matt. 6:23]
Perplesso
00lunedì 5 settembre 2011 10:54
Salve,
Grazie per le risposte.

Sig. Aquila, lei dice che ognuno di noi ha può avere la sua "via di Damasco"… ma capisce che questo ragionamento lo fa anche l’evangelista? Ho parlato con evangelisti che sul serio credono in ciò che credono, senza scuse, come qualche commento ha fatto intendere. Certo io non posso mica leggere la mente e i cuori, ma dedicarsi una vita a professare e a parlare di una fede, non credo c’entri qualche scusa per non fare ciò che Dio vuole davvero! Anche loro dicono che sentono la mano di Dio nella loro vita e sono pieni di gioia e convinzione! Se un TDG trava la sua “via per Damasco” (per rimanere nell’esempio) e un evangelista trova la sua “via per Damasco”, o una delle due vie non porta davvero a “Damasco”, o entrambe possono andare bene perché ciò che conta l’impegno che ci si mette per trovarla.

Sig Barnabino, lei dice che ci sono cose ovvie per tutte, ma non so… Per i TDG è ovvio che Padre e Figlio non fanno parte di una Trinità, per altri è ovvio il contrario, seppure leggendo la stessa Bibbia. Per i TDG è ovvio che la maggior parte di persone rimarranno sulla terra, mentre pochi in cielo, per altri è ovvio che la meta dei giusti è il cielo. Per voi è ovvio che Gesù quando parlò dell’economo fedele istituì una classe specifica che andrà in cielo, per altri è ovvio che è solo una illustrazione ecc ecc. (non volevo fare nessun esempio in particolare, ma li ho fatti per capirci).
Inoltre dice che “chi è ingannato è perché vuole esserlo”. Rispetto la sua idea, ma non la condivido in pieno. E’ vero che c’è a chi conviene fare un certo tipo di vita e si nasconde dietro la sua religione, ma non credo possa essere per tutti così. Una volta un evangelico parlando con me, mi diceva di essere preoccupato per alcuni TDG sinceri ma che non afferravano una verità così chiara! Secondo lui gli ingannati sono i TDG, ma non lo diceva né con asprezza né con arroganza, era sincero( tranne che fosse un gran attore). Ma di certo lui non voleva essere ingannato!
(Facciol’esempio degli evangelici, non perché credo particolarmente a loro, è solo per far comprendere il mio ragionamento, che non vuole entrare di per sé in specifiche credenze o differenze).

Nazireo parla di Eva che fu ingannata; vero, ma lei ricevette un comando specifico e disubbidì! E’ chiaro che dietro il suo inganno c’erano desideri errati.

Io vorrei davvero che Dio fosse chiaro per tutti, senza lasciar possibilità di inganno per nessuno.
Esempio assurdo: Che Dio parlasse a tutti in visione e dicesse quello che devono fare per essere approvati da lui. Così anche chi non fa la sua volontà non avrà scuse, ma non ci sarà possibilità di inganno!
Perché mai deve far scrivere un Libro passibile di interpretazioni? Perché lasciare la possibilità di comprendere male un insegnamento? Perché riempire le Scritture, come l’Apocalisse, di simboli?? Simboli che oggi sono interpretati in mille maniere.
Dico questo, tutti dovrebbero avere la possibilità da conoscere la Verità, senza poter avere alcun dubbio che la verità possa trovarsi da qualche parte. Così si potrebbe scegliere con la piena consapevolezza. Questo secondo me è davvero libero arbitrio: scegliere libermente, ma senza possibilità di inganno.

Grazie per l’attenzione e chiedo scusa se il post è troppo lungo.

Saluti
Barnaba1977
00lunedì 5 settembre 2011 11:01
Re:
Perplesso, 04/09/2011 18.52:

Inoltre lei dice che Dio attira a se le persone che ritiene evidentemente sincere... quindi su 7 miliardi circa, sono solo 7 milioni circa (almeno oggi) di persone evidentemente sincere?
Non lo so, ma faccio fatica a crederlo.



Con il diluvio si salvarono in otto... questo la dice lunga su come Dio considera qualità e quantità...
barnabino
00lunedì 5 settembre 2011 11:19
Caro Perplesso,


Sig Barnabino, lei dice che ci sono cose ovvie per tutte, ma non so… Per i TDG è ovvio che Padre e Figlio non fanno parte di una Trinità, per altri è ovvio il contrario, seppure leggendo la stessa Bibbia



Beh, dire che sia "ovvio" che nelle Scritture Padre e Figlio fanno parte di una trinità nelle scritture mi pare poco corretto, non doveva essere molto ovvio se per arrivare a quella conclusione ci sono voluti quattro secoli e l'innegabile apporto di concetti filosofici estranei alla Bibbia. Dunque è da capire se le conclusioni a cui si arriva sono davvero nella Bibbia o se sono frutto di speculazioni ad essa estranee.


Per i TDG è ovvio che la maggior parte di persone rimarranno sulla terra, mentre pochi in cielo, per altri è ovvio che la meta dei giusti è il cielo



Questo è un aspetto secondario, perché tanto che la meta sia il cielo che la terra, semplicemente tra i TdG ciascuno è libero di sentire quale sarà la sua meta, tutti dobbiamo servire Dio nella stessa maniera... non è molto importante ai fini di come dobbiamo adorare Dio. Non vedo cosa c'entri l'inganno.


Inoltre dice che “chi è ingannato è perché vuole esserlo”. Rispetto la sua idea, ma non la condivido in pieno. E’ vero che c’è a chi conviene fare un certo tipo di vita e si nasconde dietro la sua religione, ma non credo possa essere per tutti così



No, non lo è necessariamente. Ma lei crede che Dio non sia in grado di far pervenire quella persona all'accurata conoscenza, o meglio, di fornirgli l'occasione di farlo? Gesù dice che le pecore riconoscono la voce del pastore, riconoscono la voce della verità, perché è la loro verità, quella che ciascuno di noi ha dentro.

Vede, chi diventa TdG non lo diventa perché attratto dalle "dottrine" di cui parlava, non è che si diventa TdG perché crediamo allo schiavo fedele e discreto, o perché rifiutiamo la trinità, o crediamo che non tutti vanno in cielo, quelle sono cose che semmai si approfondiscono dopo, prima c'è l'essere attratti dalla verità, dalla pace, dall'amore, dalla gioia, insomma dal frutto dello spirito, che non inganna.


Una volta un evangelico parlando con me, mi diceva di essere preoccupato per alcuni TDG sinceri ma che non afferravano una verità così chiara! Secondo lui gli ingannati sono i TDG, ma non lo diceva né con asprezza né con arroganza, era sincero( tranne che fosse un gran attore). Ma di certo lui non voleva essere ingannato!



Vede, il problema di quell'evangelico è proprio quello, concentrasi su quello che manca agli altri senza concentrasi su quello che manca a lui. In questo senso ingannava se stesso...

Shalom
barnabino
00lunedì 5 settembre 2011 11:26
Caro Perplesso,


quindi su 7 miliardi circa, sono solo 7 milioni circa (almeno oggi) di persone evidentemente sincere?



Oggi, non domani e neppure quando Dio porterà il suo giudizio. Lei pensa che Dio sia ingiusto da non permettere a tutti di scegliere?

Lei, ad esempio, parliamo un po' di lei... lei ha conosciuto, Dio le ha dato modo di conoscere la "verità". Lei a quale conclusione è arrivato? In base alla sua reazione alla Buona Notizia Dio la giudicherà. Non si preoccupi allora di altri 7 miliardi ma analizzi la sua situazione personale, dopo si preoccupi di altri.

Insomma, LEI è SINCERO? Se è così le sue preoccupazioni sono finite, non le resta che prendere una posizione... quelle che forse a Dio non piace a chi non decide: poiché sei tiepido, dice Apocalissi, ti vomiterò dalla mia bocca. Vede, lei mi sembra preoccupato per gli altri, ma forse dovrebbe preoccuparsi di se stesso... il rapporto con Dio, in fin dei conti, è personale e non salva certo essere uno dei sette milioni di testimoni di Geova, ma essere tra quelli che "adorano Dio con spirito e verità".

Guardi, che questa non è una polemica nei sui confronti, io capisco benissimo la sua domanda, può Dio giudicare in base ad una verità apparentemente così "labile"? Già Pilato aveva scetticamente chiesto: "che cos'è verità"? I pagani lo sapevano bene e lasciavano ampio spazio a tutti i culti, e proprio con il culto assolutistico giudaico e poi cristiano, che proclamava la "verità" vennero in conflitto.

Shalom
Aquila-58
00lunedì 5 settembre 2011 12:25
Re:
Caro Perlesso,ho due minuti due di tempo libero, non di più...

Perplesso, 05/09/2011 10.54:

Salve,
Grazie per le risposte.

Sig. Aquila, lei dice che ognuno di noi ha può avere la sua "via di Damasco"… ma capisce che questo ragionamento lo fa anche l’evangelista?



Forse vorrà dire un' evangelico, cioè un protestante. Ma lo fanno anche i cattolici, gli ortodossi, ecc.

Perplesso, 05/09/2011 10.54:


Ho parlato con evangelisti che sul serio credono in ciò che credono, senza scuse, come qualche commento ha fatto intendere. Certo io non posso mica leggere la mente e i cuori, ma dedicarsi una vita a professare e a parlare di una fede, non credo c’entri qualche scusa per non fare ciò che Dio vuole davvero! Anche loro dicono che sentono la mano di Dio nella loro vita e sono pieni di gioia e convinzione!



Certo, tutti possono sentirla, anche quelli che dicono "Signore, Signore" di Matteo 7:21-23, ma resta il fatto che Gesù li riconosce non come suoi discepoli ma come operatori di iniquità....

Perplesso, 05/09/2011 10.54:



Se un TDG trava la sua “via per Damasco” (per rimanere nell’esempio) e un evangelista trova la sua “via per Damasco”, o una delle due vie non porta davvero a “Damasco”, o entrambe possono andare bene perché ciò che conta l’impegno che ci si mette per trovarla.




No, una delle due vie non porta certamente a Damasco. La via della salvezza è stretta, strettissima (Matteo 7:14)...e non credo che sia solo una questione di dottrine.
Comunque, Dio non ci ha lasciati senza guida, in quanto ci ha provveduto lo schiavo fedele e discreto, che è stato costituito già nel I secolo per dare "cibo[spirituale] a tempo debito" (Matteo 24:45-47)
C' è quindi, secondo noi, la via che porta esattamente a Damasco.
Certo, dirà lei, tutti dicono così, ma non tutti ad esempio, additano il regno di Dio sulla terra come unica speranza per il genere umano....


Perplesso
00lunedì 5 settembre 2011 12:40
Sig Barnabino,
Riguardo agli esempi specifici che le ho fatto, ripeto che non desideravo entrare nel merito, li ho solo fatti per rispondere al concetto espresso da lei secondo cui “ci sono cose ovvie per tutti”. Volendo solo dire che quello che per voi è chiaro e ovvio, non lo è per altri che credono diversamente.

Lei mi chiede: “Lei pensa che Dio sia ingiusto da non permettere a tutti di scegliere?”
Non lo so. E’ proprio l’operato e il giudizio di Dio che non comprendo.

Io ho conosciuto Dio? Bè un tempo lo pensavo… oggi non lo so più. Credo proprio che non lo conosco.
Sono arrivato alla conclusione che è tutto un po complicato. Sono pieno di perplessità e dubbi.

Poi sorrido quando mi chiede: Lei è sincero?
Ma se la sincerità non basta per essere approvati da Dio, a cosa ne vale?
Ovvero se io nella mia sincerità scegliessi, o prendessi posizione, ma poi facessi la scelta sbagliata? Se io con sincerità non condividessi degli aspetti insegnati dai TDG, e facessi un’altra scelta, Dio mi salverebbe? Mi pare chiaro di no.
Ovvero c’è sempre qualche dubbio mi paralizza. Perché penso: Se io dedico la mia vita a Dio da TDG o da Envangelico ecc ecc, ma poi la via che ho preso “per Damasco” , non era quella giusta, a cosa è valso dedicare la mia vita ad un Dio che non giudica i miei motivi o la mia sincerità, ma la mia scelta…?????

Qualcuno di voi forse mi dirà: “Se sei davvero sincero Dio ti rivelerà”…ma è proprio la stessa cosa che mi dice l’evangelico!!!
Io non è che mi preoccupo troppo degli altri..io osservo gli altri.. ascolto..penso..rifletto per cercare di capire… più penso e più ho dubbi su qualesia il modo corretto di servire Dio o cosa Lui voglia.

Poi le paure mie sono in qualche modo confermate da ciò che dice Aquila..ovvero: “Certo, tutti possono sentirla, anche quelli che dicono "Signore, Signore" di Matteo 7:21-23, ma resta il fatto che Gesù li riconosce non come suoi discepoli ma come operatori di iniquità....”

Non capisco..
Vorrei davvero che Dio mi parlasse, almeno non avrei né scuse, ne la possibilità di essere ingannato..
barnabino
00lunedì 5 settembre 2011 13:05
Caro Perplesso,


Volendo solo dire che quello che per voi è chiaro e ovvio, non lo è per altri che credono diversamente



Che qualcuno creda diversamente non toglie che quello che ci siano cose ovvie. Certo, la Bibbia dice chiaro e tondo che c'è un solo vero Dio e poi ciascuno è libero di crederlo o meno, ma non toglie che l'unicità di Dio nelle Scritture sia cosa ovvia. Ci si domanda, semmai, perché si debba utilizzare la filosofia per deviare da questa semplicità... e comunque, come detto, non sono le differenze teologiche quelle che attraggono a Dio. Non si è attratti a Dio perché è una trinità (o non lo è) o perché si serve di uno schiavo fedele o non se ne serve, o perché si va tutti in cielo o non ci si va, quelli, semmai, sono aspetti dottrinale che vengono successivamente, altro è quello che ci attrae a Dio e al Cristo.


Lei mi chiede: “Lei pensa che Dio sia ingiusto da non permettere a tutti di scegliere?” Non lo so. E’ proprio l’operato e il giudizio di Dio che non comprendo



Dunque lei ha già scelto: banalmente in questo momento non ha fede in Dio. Dio non ci chiede di capire l'operato del suo giudizio, perché non saremmo in grado di farlo, ci chiede solo di credere in Lui ed aver fede nella Sua giustizia.


Io ho conosciuto Dio? Bè un tempo lo pensavo… oggi non lo so più. Credo proprio che non lo conosco. Sono arrivato alla conclusione che è tutto un po complicato. Sono pieno di perplessità e dubbi



"Chi dubita", dice Giacomo "è come un’onda del mare mossa dal vento e spinta qua e là. Infatti, non supponga quell’uomo che riceverà alcuna cosa da Geova; è un uomo indeciso, instabile in tutte le sue vie". Non me ne abbia della citazione, ma Dio non ci chiede di conoscerlo razionalmente, perché è impossibile, ci chiede semplicemente di servirlo come egli ci chiede e di provare e gustare quanto Egli sia buono.


Poi sorrido quando mi chiede: Lei è sincero? Ma se la sincerità non basta per essere approvati da Dio, a cosa ne vale?



Ripeto: lei è sincero? Non lo ho chiesto se vale o non vale, non mi interessa se una cosa "valga" o meno... le ho chiesto se lei è sincero.


Ovvero se io nella mia sincerità scegliessi, o prendessi posizione, ma poi facessi la scelta sbagliata?



E' un rischio, Dio ci lascia il libero arbitrio, una cosa è certa: se facciamo la scelta sbagliata farà in modo che ad un certo punto ne diventiamo coscienti. O pensa che Dio non sia in grado di attrarre a sé coloro che sono sue pecore anche se si sono sbagliate fino a quel momento?


Se io con sincerità non condividessi degli aspetti insegnati dai TDG, e facessi un’altra scelta, Dio mi salverebbe? Mi pare chiaro di no



Ripeto, non è in problema di dottrine, di cavilli teologici, non è su queste cose che Dio attrae le sue pecore...


Ovvero c’è sempre qualche dubbio mi paralizza. Perché penso: Se io dedico la mia vita a Dio da TDG o da Envangelico ecc ecc, ma poi la via che ho preso “per Damasco” , non era quella giusta, a cosa è valso dedicare la mia vita ad un Dio che non giudica i miei motivi o la mia sincerità, ma la mia scelta…?????



Questo è il problema: il dubbio. Per lei il dubbio è il pretesto per non servire Dio e fare la sua (tua) volontà a non la Sua. Cominci prima a cercare Dio e vedrà che lui si farà trovare. Così mi pare che lei si comporti come l'asino di Buridano...

Shalom


Perplesso
00lunedì 5 settembre 2011 13:29
Non so cosa sia l'asino di Buridano, comunque io non credo che il mio dubbio sia un pretesto. Il mio dubbio è sincero. Se crede che cerco un pretesto per non servire Dio, allora è inutile che conversiamo.

E poi io non ho scelto di non avere fede... piuttosto il cercare Dio ma non trovarlo mi ha portato a non avere fede.

E la Scrittura di Giacomo che lei mi ha citato mi turba ancora di più "Chi dubita è come un’onda del mare mossa dal vento e spinta qua e là. Infatti, non supponga quell’uomo che riceverà alcuna cosa da Geova; è un uomo indeciso, instabile in tutte le sue vie"

E se non ci riesco a credere in lui così facilmente? Cosa posso farci se ho dubbi?
Quindi non ricevo nulla da Dio perchè dubito?

Questo mi allontana da Dio anzichè avvicinarmi.
seymour.c
00lunedì 5 settembre 2011 14:34
Perplesso, 05/09/2011 12.40:


Non capisco..
Vorrei davvero che Dio mi parlasse, almeno non avrei né scuse, ne la possibilità di essere ingannato..



In un precedente commento ho affermato che Dio ha provveduto un'organizzazione con lo scopo di rivelare l'inganno di Satana alle persone e che ritengo che questa organizzazione sia quella dei Testimoni di Geova. Per non farle sembrare questa affermazione un peccato di superbia, vorrei dirle che non sono i Testimoni di Geova che hanno deciso tempi e modi della rivelazione dell'inganno, ma che questi sono stati determinati in base ad un profondo studio della Bibbia. Se anche lei pensa che la Bibbia sia la Parola di Dio, allora Dio le ha già parlato, deve solo appoggiare l'orecchio e ascoltare.
Nazireo
00lunedì 5 settembre 2011 18:34
Caro Perplesso,
capisco i suoi sentimenti.
E’ bene ricordare le parole che Abraamo rivolse a Dio: “Non farà il Giudice di tutta la terra ciò che è giusto?
Questo indica che sarà Dio a giudicare i motivi di coloro che, seppur sinceri, non hanno fatto la volontà come da lui indicato.

In effetti l’esempio di Eva mi sembra calzante. Eva non ricevette il comando specifico direttamente. Lo ricevette tramite suo marito. Per cui, volendo fare “l’avvocato del Diavolo” si potrebbe dire: Eva non ha colpa, forse poteva pensare che Adamo avesse capito male il comando di Dio. Forse gli poteva venire il dubbio circa cosa “Dio avesse realmente detto” [Genesi 3:1].
Forse poteva pensare: “E se mio marito avesse capito male?”
Insomma, qualunque giustificazione possiamo addurre nei confronti di Eva, non regge. Anche se lei il comando non lo udì con i suoi orecchi. Dio aveva impiegato un canale di comunicazione, in quel caso Adamo, e doveva avere piena fiducia in quello.
Oggi il canale di comunicazione è la Bibbia. Leggendola e studiandola con sincerità di cuore, pregando Dio, spogliandosi di qualsiasi pregiudizio dottrinale, ed esaminando dottrine e insegnamenti alla luce di tutte le sacre scritture è possibile riconoscere gli inganni.

Il rimprovero che viene dalla parola di Dio, quindi, mi permetterà di non essere sopraffatto da Satana, poiché, dice Paolo, “non ignoriamo i suoi disegni”. [2 Timoteo 3:16,17; 2 Corinti 2:11]
Se fosse, al contrario, una battaglia persa in partenza, il nostro Creatore non permetterebbe neanche di farcela combattere.
(garoma)
00lunedì 5 settembre 2011 18:36
Re:
Perplesso, 05/09/2011 13.29:


E poi io non ho scelto di non avere fede... piuttosto il cercare Dio ma non trovarlo mi ha portato a non avere fede.




Il punto e capire dove lo ha cercato. E' chiaro che se la nostra ricerca è fatta nei luoghi sbagliati, alla fine avremmo solo delusioni e perdita di fede. Dio ci ha indicato la strada da fare per trovarlo ed Egli non è distante da noi ma, dobbiamo percorrere quella strada per incontralo altrimenti troveremo solo il buio.


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