Rifiuto trasfusione "per timore di..." (secondo i critici)

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Barbara
00domenica 31 marzo 2019 22:09

Buonasera, scusate l'orario! Stavo leggendo che secondo alcuni vostri critici, un tdG rifiuterebbe la trasfusione "per paura di essere disassociato"...a me questa spiegazione non convince per niente!

Se la scelta è tra la morte e la disassociazione, se uno non è convinto, sceglie di prendere il sangue, ammette l'incoerenza col suo credo e dopo alcuni mesi viene riassociato.
Mi spiego meglio: se la mia paura è quella di morire, una disassociazione (per un gesto compiuto una tantum, non una condotta di cui non posso fare a meno per tutta la vita) farà sempre molta meno paura del morire.
Perché la disassociazione è una condizione facilmente reversibile, e l'essere disassociato non è un "disonore a vita"...sono una che vi conosce da anni (anche se non ho mai fatto i "passi") e ho visto anche alle vostre assemblee esperienze di tdG che raccontavano di essere stati disassociati e poi tornati, quindi addirittura si diventa un esempio per tutti, quando si torna!

Quindi se uno rifiuta una trasfusione è assolutamente per fede, non certo per paura della disassociazione, che è una fase transitoria e reversibile, e che anzi al rientro fa diventare "un esempio"!


3D anonimo convalidato. ELL/MOD


(SimonLeBon)
00domenica 31 marzo 2019 22:26
Re: Rifiuto trasfusione "per timore di..." (secondo i critici)
L'uomo è un animale sociale ed è molto complesso, va oltre le regole.

Simon
Aquila-58
00lunedì 1 aprile 2019 08:13
Re:
Barbara, 31/03/2019 22.09:


Buonasera, scusate l'orario! Stavo leggendo che secondo alcuni vostri critici, un tdG rifiuterebbe la trasfusione "per paura di essere disassociato"...a me questa spiegazione non convince per niente!

Se la scelta è tra la morte e la disassociazione, se uno non è convinto, sceglie di prendere il sangue, ammette l'incoerenza col suo credo e dopo alcuni mesi viene riassociato.
Mi spiego meglio: se la mia paura è quella di morire, una disassociazione (per un gesto compiuto una tantum, non una condotta di cui non posso fare a meno per tutta la vita) farà sempre molta meno paura del morire.
Perché la disassociazione è una condizione facilmente reversibile, e l'essere disassociato non è un "disonore a vita"...sono una che vi conosce da anni (anche se non ho mai fatto i "passi") e ho visto anche alle vostre assemblee esperienze di tdG che raccontavano di essere stati disassociati e poi tornati, quindi addirittura si diventa un esempio per tutti, quando si torna!

Quindi se uno rifiuta una trasfusione è assolutamente per fede, non certo per paura della disassociazione, che è una fase transitoria e reversibile, e che anzi al rientro fa diventare "un esempio"!


3D anonimo convalidato. ELL/MOD






Grazie a te, Barbara!
In effetti, è del tutto demenziale il solo pensare che si rifiuti una trasfusione di sangue per paura della disassociazione (che peraltro non è mai una cosa automatica....)
Una sola precisazione: il disassociato che rientra, più che diventare "un esempio", diventa la dimostrazione vivente del fatto che la disciplina divina ha raggiunto il risultato: cioè ha prodotto in quella persona il "frutto di pace e di giustizia" (Ebrei 12:11)

Grazie e ciao


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com