“Se avrete amore fra voi”
Una delle condizioni stabilite da Gesù è questa: “Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate gli uni gli altri; come vi ho amati io, che anche voi vi amiate gli uni gli altri. Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. — Giovanni 13:34, 35.
Gesù richiede che i suoi seguaci nutrano amore sincero gli uni per gli altri e per il resto dell’umanità. Nei secoli trascorsi da che Gesù era sulla terra molti cristiani hanno soddisfatto questo requisito a livello individuale. Ma che dire della maggioranza delle organizzazioni religiose che hanno asserito di rappresentare Cristo? Si può dire che la loro storia sia stata caratterizzata dall’amore? Assolutamente no. Hanno avuto invece una posizione di primo piano in innumerevoli guerre e conflitti nei quali è stato sparso sangue innocente. — Rivelazione (Apocalisse) 18:24.
Questo accade tuttora. Nazioni che si dichiaravano cristiane hanno avuto il ruolo principale nelle carneficine delle due guerre mondiali del XX secolo. Più recentemente, seguaci di cosiddette chiese cristiane sono stati tra i principali responsabili delle inaudite atrocità e del tentato genocidio di cui è stato teatro il Ruanda nel 1994. “Coloro che si sono combattuti in modo così cruento”, scrive l’ex arcivescovo anglicano Desmond Tutu, “aderivano alla stessa fede. Per la maggior parte erano cristiani”.
“Se rimanete nella mia parola”
Il secondo requisito che il vero cristianesimo deve assolutamente soddisfare fu messo in chiaro da Gesù quando disse: “Se rimanete nella mia parola, siete realmente miei discepoli, e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. — Giovanni 8:31, 32.
Gesù si aspetta che i suoi seguaci rimangano nella sua parola, cioè che si attengano ai suoi insegnamenti. Invece gli insegnanti religiosi che dicevano di seguire Cristo “adottarono concetti greci in misura sempre maggiore”, osserva il teologo Hans Küng. Sostituirono gli insegnamenti di Gesù con idee come l’immortalità dell’anima, la dottrina del purgatorio, il culto di Maria, una classe clericale e altre: tutte idee prese a prestito da religioni e filosofi pagani. — 1 Corinti 1:19-21; 3:18-20.
Gli insegnanti religiosi adottarono anche una dottrina incomprensibile come quella della Trinità, elevando Gesù a una posizione che non aveva mai preteso. Ma così facendo distolsero i fedeli dall’adorazione di colui a cui Gesù aveva sempre rivolto l’attenzione, suo Padre, Geova. (Matteo 5:16; 6:9; Giovanni 14:28; 20:17) “Parlando di Dio”, scrive Hans Küng, “Gesù intende l’antico Dio dei padri, di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, intende Jahvè . . . Questo è per lui l’unico Dio”. Quanti sono oggi quelli che, sentendo parlare dell’Iddio e Padre di Gesù, pensano immediatamente a Jahvè, o Geova, come si scrive il nome in italiano?