Il professor Harminder Dua, oftalmologo alla University of Nottingham, ha scoperto una nuova parte del corpo mai osservata prima; si tratta di uno strato spesso 15 micron e situato nella parte posteriore della cornea.
Bisognerà modificare i corsi di studio alle facoltà di medicina e riscrivere i testi di anatomia.
Forse “riscrivere” è una parola grossa, ma di sicuro sarà necessario aggiungere qualche capitoletto in più.
È stata infatti scoperta una parte del corpo nuova di zecca mai “osservata” prima, pur essendo questa all'interno dell'occhio: si tratta di uno strato spesso 15 micron situato nella parte posteriore della retina che è stato chiamato strato di Dua dal nome del suo scopritore, il professor Harminder Dua oftalmologo alla University of Nottingham.
Questa particolare scoperta è stata descritta sulla rivista “Ophtalmology” e secondo i ricercatori potrebbe migliorare le pratiche dei trapianti di cornea.
Scoprire una nuova parte anatomica del corpo umano non è di certo una cosa usuale e l'evento è stato difatti del tutto inaspettato.
Gli scienziati stavano iniettando delle bolle d'aria in una cornea per separare gli strati che la compongono utilizzando un microscopio elettronico per scansionare i sottilissimi livelli – procedura normalmente utilizzata per i pazienti che si sottopongono ad interventi chirurgici – quando si sono accorti della presenza di uno strato in più rispetto a quelli già noti.
“Da un punto di vista clinico, ci sono molte malattie che colpiscono la parte posteriore della cornea e pensiamo che la loro insorgenza sia in qualche modo collegata alla presenza di danni nello strato che abbiamo scoperto”, ha detto Dua, sottolineando il fatto che potrebbe essere opportuno modificare i protocolli chirurgici per rendere più sicuri gli interventi chirurgici.
Iniettare bolle d'aria nella cornea è infatti una procedura molto delicata poiché lo scoppio di una delle bolle rischia di danneggiare irreversibilmente l'occhio; immettendole però al di sotto del nuovo strato appena scoperto, anziché al di sopra come avviene tutt'ora “il rischio di danni sarebbe notevolmente ridotto grazie alla resistenza di questo livello”.
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