Alba di sangue in via del Ciclamino, la vittima ha diversi segni sul corpo da arma da taglio. Il corpo trovato dalla nuora
Rimini, 4 ottobre 2023 – È stata un’alba di sangue quella vissuta questa mattina intorno alle 8.30 in via del Ciclamino al civico 31 nel complesso di Ca’ Acquabona, sulla via che porta da Rimini a Coriano. Una donna di 78 anni è stata uccisa a coltellate. Si tratta di Pierina Paganelli. Sul corpo sono stati trovati diversi segni sul corpo da arma da taglio. A trovarla la nuora sulle scale al piano -1 proprio di fianco all’ascensore.
Donna uccisa a Rimini: era appena tornata da un incontro di preghiera
Testimone di Geova, da qualche mese tutti i giorni faceva visita al figlio che a seguito di un incidente era ricoverato alla Clinica Sol et Salus a Rimini. Era stato anche per un paio di mesi in coma.
La vittima è stata trovata tra la porta tagliafuoco e l’ascensore per accedere all’appartamento in cui viveva da sola. Di fronte abitava un figlio con moglie e nipote della vittima. La donna è stata trovata alle 8.30, ma non si sa ancora a che ora di preciso sia stata uccisa. La 79enne era divorziata da anni, l’ex marito vive a Monaco di Baviera. In tutto avevano tre figli: oltre a quello che vive di fronte a lei, una sta San Marino uno a Santarcangelo.
Indaga la Squadra Mobile. In via del Ciclamino è subito accorso il medico legale, nell’attesa anche del sostituto procuratore di turno Paci per procedere nella ricostruzione del delitto.
Pierina Paganelli, 78 anni, è stata probabilmente aggredita martedì sera sulle scale di casa, in via Ciclamino: colpita da diverse coltellate
Rimini, 4 ottobre 2023 – Uccisa a coltellate. Diverse, alle braccia, collo e schiena. In un numero tutto da definire ma tale da lasciare diverse tracce di sangue sul fondo di quelle scale che conducono ai box auto nei sotterranei del condominio al civico 31 di via del Ciclamino, nella frazione riminese di Ca’ Acquabuona. Lì dove abitava e dove è stata uccisa Pierina Paganelli, pensionata di 78 anni trovata morta questa mattina intorno alle 8.30 dalla nuora che abita nell’appartamento di fronte a quello della vittima (foto).
Il corpo supino, disteso sulle scale di fianco agli ascensori, con la gonna strappata e la sottoveste sollevata al punto da non far escludere agli inquirenti alcuna pista: che sia di un abuso o anche solo di una colluttazione particolarmente violenta. Così è stata trovata Pierina Paganelli - stando a quanto riferito da alcuni familiari - tra gli ascensori del condominio e la porta tagliafuoco oltre la quale si arriva nei garage del complesso residenziale dove oggi è stata fatta la tragica scoperta.
Ci si arriva percorrendo via Coriano alla frazioncina di Ca’ Acquabuona e in quella via Ciclamino dove nell’ampia corte che divide le schiere di palazzoni color verde, rosso e giallo c’è appunto la rampa d’asfalto che conduce ai box auto anche del civico 31 e dove per tutta la mattina si sono concentrate le attenzioni della Squadra mobile di Rimini, coordinata dal sostituto procuratore Daniele Paci, giunto sul posto assieme al medico legale per vederci chiaro sull’accaduto.
Per cercare di diradare quelle nubi che si addensano sul giallo di via del Ciclamino. Poiché la Procura al momento ha infatti aperto un fascicolo di indagine per omicidio, ma contro ignoti non essendo ancora – a ora – stato individuato un vero e proprio sospettato per l’accaduto.
Secondo le primissime ricostruzioni, la donna la sera prima del ritrovamento del cadavere sarebbe uscita per recarsi ad un incontro nella propria parrocchia assieme al proprio gruppo di preghiera (la vittima dell’omicidio è testimone di Geova). Ed è con gli stessi indumenti con cui Pierina Paganelli è stata ritrovata che sarebbe stata vista uscire di casa l’ultima volta. Un dettaglio che potrebbe inquadrare l’aggressione fatale proprio nel momento in cui, con la propria automobile, la signora di 78 anni aveva fatto ritorno a casa ieri sera.
Per rincasare in quel palazzo al civico 31 dove Pierina Paganelli viveva da una ventina d’anni da sola, dopo essersi separata dal marito, il quale vive a Monaco di Baviera e con cui la donna aveva tre figli: uno di loro, Giuliano Saponi, è rimasto vittima mesi fa di un'aggressione violenta da parte di ignoti che lo avevano ridotto in fin di vita.
Tutto da chiarire è poi il numero di coltellate che l’assassino ha inferto alla povera donna, così come la successione dei colpi e quale dei tanti sia risultato essere quello fatale. Aspetti che saranno più chiari, così come l’ora della morte, una volta eseguita l’autopsia sul corpo della vittima, già disposta dal pm Daniele Paci con la nomina di un consulente della Procura. Un perito a cui potrebbe aggiungersene anche uno di parte, con i familiari di Pierina Paganelli che si sono già rivolti allo studio legale Lunedei.
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