commentario cattolico su Giacomo 5:10

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pseudonico
00domenica 30 giugno 2013 23:39
Se andate sul sito www.laparola.net e cercate la scrittura Giacomo 5:20 (sappiate che colui che converte un peccatore dall’errore della sua via salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati) nel commentario relativo troverete questa spiegazione:

salverà un'anima dalla morte

così porta il cod. vaticano B col K, L, mentre il sin. e l'aless. portano: "l'anima di lui" lezione adottata da Tischendorf e da Nestle. Ma è da preferire la lez. più breve. Per morte l'autore intende la morte eterna conseguenza ultima del peccato (Cfr. Giacomo 1:15).

Premesso che conosco poco e niente la dottrina cattolica, mi sembra di capire che anche per loro l'anima muore, o sbaglio?
barnabino
00lunedì 1 luglio 2013 01:03
Mah... sarà la morte eterna del corpo, che non si ricongiungerà mai più all'anima?

Shalom [SM=g2037509]
Giandujotta.50
00lunedì 1 luglio 2013 07:19
Re:
barnabino, 01/07/2013 01:03:

Mah... sarà la morte eterna del corpo, che non si ricongiungerà mai più all'anima?

Shalom [SM=g2037509]




quindi ci sarà la resurrezione dell'uomo integrale in carne ossa e
anima ?
ma sulla terra o pensano che si vivrà in cielo in carne?

Ricordo bene che a scuola, ancora alle medie, riflettendo su quello che allora era la preghiera del 'Credo', feci la domanda al prof di religione circa la parte che recitava "...credo nella resurrezione dei corpi, la vita eterna. Amen" e lui disse che era un mistero che non si sapeva...e mi vergognai di insistere..
LauraUrari
00martedì 2 luglio 2013 09:46
ho trovato questo nel catechismo cattolico.

V. Il giudizio finale

1038 La risurrezione di tutti i morti, «dei giusti e degli ingiusti» (At 24,15), precederà il giudizio finale. Sarà «l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce [del Figlio dell'uomo] e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna» (Gv 5,28-29). Allora Cristo «verrà nella sua gloria, con tutti i suoi angeli [...]. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. [...] E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna» (Mt 25,31-33.46).

1039 Davanti a Cristo che è la verità sarà definitivamente messa a nudo la verità sul rapporto di ogni uomo con Dio. 635 Il giudizio finale manifesterà, fino alle sue ultime conseguenze, il bene che ognuno avrà compiuto o avrà omesso di compiere durante la sua vita terrena: «Tutto il male che fanno i cattivi viene registrato a loro insaputa. Il giorno in cui Dio non tacerà (Sal 50,3) [...] egli si volgerà verso i malvagi e dirà loro: Io avevo posto sulla terra i miei poverelli, per voi. Io, loro capo, sedevo nel cielo alla destra di mio Padre, ma sulla terra le mie membra avevano fame. Se voi aveste donato alle mie membra, il vostro dono sarebbe giunto fino al capo. Quando ho posto i miei poverelli sulla terra, li ho costituiti come vostri fattorini perché portassero le vostre buone opere nel mio tesoro: voi non avete posto nulla nelle loro mani, per questo non possedete nulla presso di me».

1040 Il giudizio finale avverrà al momento del ritorno glorioso di Cristo. Soltanto il Padre ne conosce l'ora e il giorno, egli solo decide circa la sua venuta. Per mezzo del suo Figlio Gesù pronunzierà allora la sua parola definitiva su tutta la storia. Conosceremo il senso ultimo di tutta l'opera della creazione e di tutta l'Economia della salvezza, e comprenderemo le mirabili vie attraverso le quali la provvidenza divina avrà condotto ogni cosa verso il suo fine ultimo. Il giudizio finale manifesterà che la giustizia di Dio trionfa su tutte le ingiustizie commesse dalle sue creature e che il suo amore è più forte della morte.

1041 Il messaggio del giudizio finale chiama alla conversione fin tanto che Dio dona agli uomini «il momento favorevole, il giorno della salvezza» (2 Cor 6,2). Ispira il santo timor di Dio. Impegna per la giustizia del regno di Dio. Annunzia la «beata speranza» (Tt 2,13) del ritorno del Signore il quale «verrà per essere glorificato nei suoi santi ed essere riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto» (2 Ts 1,10).


quindi a quanto si legge all'inizio di quello che ho citato,tutti risorgeranno,anche gli ingiusti,però loro risorgeranno per una risurrezione di condanna.
l'insegnamento cattolico intende questo per morte eterna.

poi chi risorge per chi è cattolico vivrà su una terra nuova. una terra gloriosa e incorruttibile creata di nuovo da dio,sull'interpretazione dell'apocalisse dove c'è scritto che dio farà nuove tutte le cose.
ed in questa nuova creazione ci sarà chi è risorto per la vita eterna e chi è risorto per la resurrezione di condanna.
silvios64
00martedì 2 luglio 2013 11:08
Re: Re:
Giandujotta.50, 01/07/2013 07:19:




quindi ci sarà la resurrezione dell'uomo integrale in carne ossa e
anima ?
ma sulla terra o pensano che si vivrà in cielo in carne?

Ricordo bene che a scuola, ancora alle medie, riflettendo su quello che allora era la preghiera del 'Credo', feci la domanda al prof di religione circa la parte che recitava "...credo nella resurrezione dei corpi, la vita eterna. Amen" e lui disse che era un mistero che non si sapeva...e mi vergognai di insistere..




Carissima Giandujotta, prima di tutto un grosso saluto pieno di rispetto e di benedizione.

Noi crediamo nella risurrezione dei corpi, è uno dei fondamenti della notra fede.

Per quanto riguarda il modo e il dove, ci si attiene a quanto scritto nelle scritture, soprattutto all'Apocalisse. Crediamo in una terra nuova e cieli nuovi dove appunto non esista più il tempo, in quanto tutto sarà eterno, e quindi anche i nostri corpi saranno trasformati e non più segnati dal tempo, e quindi dal peccato e dalla morte.
pseudonico
00martedì 2 luglio 2013 11:59
Re:
LauraUrari, 02/07/2013 09:46:



quindi a quanto si legge all'inizio di quello che ho citato,tutti risorgeranno,anche gli ingiusti,però loro risorgeranno per una risurrezione di condanna.
l'insegnamento cattolico intende questo per morte eterna.



Quindi morte eterna=inferno di fuoco per sempre?

LauraUrari
00martedì 2 luglio 2013 14:11
Re: Re:
pseudonico, 02/07/2013 11:59:


Quindi morte eterna=inferno di fuoco per sempre?




la pena maggiore,secondo quello che insegna la chiesa cattolica,dipenderà dalla mancanza della comunione con dio.
il fuoco è qualcosa di figurato per esprimere la sofferenza.

questo lo si legge dove il catechismo parla dell'inferno.

è una pena volontaria nella quale chi è dannato sceglie di vivere per sempre pur di rimaner lontano da dio,che è l'amore,la fonte della gioia,della felicità e della vita.

pseudonico
00martedì 2 luglio 2013 14:24
Re: Re: Re:
LauraUrari, 02/07/2013 14:11:



la pena maggiore,secondo quello che insegna la chiesa cattolica,dipenderà dalla mancanza della comunione con dio.
il fuoco è qualcosa di figurato per esprimere la sofferenza.

questo lo si legge dove il catechismo parla dell'inferno.

è una pena volontaria nella quale chi è dannato sceglie di vivere per sempre pur di rimaner lontano da dio,che è l'amore,la fonte della gioia,della felicità e della vita.





Allora, se ho capito bene, morte eterna=vita eterna ma alienati da Dio?
[SM=g8925]
barnabino
00martedì 2 luglio 2013 14:25
Dunque la morte eterna non è né del corpo né dell'anima ma è morte spirituale... ma alla fine dei tempi anche questi saranno risorti nel corpo? Oppure a loro è preclusa la risurrezione del corpo riservata tutti gli altri morti?

Shalom
DIEGO.1966
00martedì 2 luglio 2013 18:25
Buona serata a tutti voi.

Tutti risorgeranno. Giovanni 5:28,29 "28 Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: 29 quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna."

LauraUrari
00mercoledì 3 luglio 2013 00:13
Re: Re: Re: Re:
pseudonico, 02/07/2013 14:24:


Allora, se ho capito bene, morte eterna=vita eterna ma alienati da Dio?
[SM=g8925]



si,a quanto c'è scritto è così.
la condanna non è la distruzione o la mancanza di un corpo risorto,ma una vita senza dio,non per imposizione ma per una libera scelta eterna.

per barnabino,per l'insegnamento cattolico la risurrezione è di tutti quanti nessuno escluso.
e quelli che saranno in vita nel giorno del giudizio saranno trasformati nel loro corpo senza morire.
con il loro corpo trasformato ci saranno quelli che staranno con dio nella beatitudine e quelli che avranno scelto di non vivere questa comunione condannandosi ad un'eternità di sofferenza causata principalmente dalla mancanza di dio.
barnabino
00mercoledì 3 luglio 2013 00:25
Cara Laura,


per barnabino,per l'insegnamento cattolico la risurrezione è di tutti quanti nessuno escluso



Allora in che senso Gesù parlò di preoccuparsi di chi poteva distruggere sia l'anima che il corpo nella Geenna? Se Dio risorge tutti, anima e corpo, che preoccupazione ci sarebbe?


condannandosi ad un'eternità di sofferenza causata principalmente dalla mancanza di dio



Un ateo, un satanista, un pagano, un agnostico, un pedofilo non ne sentiranno molto la mancanza visto che questo è il loro attuale modo di vivere. Tutto sommato per chi oggi vive benissimo senza Dio la prospettiva è rosea...

Shalom [SM=g27985]
pseudonico
00mercoledì 3 luglio 2013 07:28
Re:
barnabino, 03/07/2013 00:25:


Un ateo, un satanista, un pagano, un agnostico, un pedofilo non ne sentiranno molto la mancanza visto che questo è il loro attuale modo di vivere. Tutto sommato per chi oggi vive benissimo senza Dio la prospettiva è rosea...

Shalom [SM=g27985]




Beh, è questa la Buona Notizia annunciata dalla CC...
Giandujotta.50
00mercoledì 3 luglio 2013 08:23
Re: Re: Re:
silvios64, 02/07/2013 11:08:




Carissima Giandujotta, prima di tutto un grosso saluto pieno di rispetto e di benedizione.

Noi crediamo nella risurrezione dei corpi, è uno dei fondamenti della notra fede.

Per quanto riguarda il modo e il dove, ci si attiene a quanto scritto nelle scritture, soprattutto all'Apocalisse. Crediamo in una terra nuova e cieli nuovi dove appunto non esista più il tempo, in quanto tutto sarà eterno, e quindi anche i nostri corpi saranno trasformati e non più segnati dal tempo, e quindi dal peccato e dalla morte.



Grazie Silvio, ricambio il saluto con piacere...

quindi, se ho capito bene, una vita umana perfetta su una terra trasformata dove si potrà vivere per sempre?
VVRL
00mercoledì 3 luglio 2013 10:24
Re:
Cara Barnabino,


Allora in che senso Gesù parlò di preoccuparsi di chi poteva distruggere sia l'anima che il corpo nella Geenna? Se Dio risorge tutti, anima e corpo, che preoccupazione ci sarebbe?


Ma questo è un'affermazione emblematica dal carattere simbolico. Per te significa la distruzione totale, per noi significa la morte spirituale da un lato e la corruzione del corpo dall'altra. La geenna è solo un simbolo, nessuno pensa realmente al fuoco fisico reale.


Un ateo, un satanista, un pagano, un agnostico, un pedofilo non ne sentiranno molto la mancanza visto che questo è il loro attuale modo di vivere. Tutto sommato per chi oggi vive benissimo senza Dio la prospettiva è rosea...


Domanda da un milione di dollari: ma per te, la cosa più importante nei confronti di Dio qual è?
Io ho l'impressione che voi TdG avete una visione legalistica della fede, basta rispettare le regole e i divieti divini e tutto va per il verso giusto. Gesù e Paolo hanno fatto chiaramente intendere che la legge non basta a salvare l'uomo. Il comandamento vero che ci spalanca la vita eterna è il comandamento dell'amore e un amore non può esistere al di fuori di una relazione. Quindi quello a cui noi cattolici aspiriamo è la comunione piena con Dio e con i fratelli, poichè Paolo dice che Dio sarà tutto in tutti. Ecco quindi che ciò che conta è questo rapporto speciale con Dio. Chi vive nel peccato ha rotto questo rapporto speciale e vive in uno stato di dannazione. Voi dite che i peccatori incalliti sono i più felici. Francamente a me non riuslta questo, conosco gente che vive nelle ricchezze, che ha tutto, che si diverte, ma nel cuore ha una disperazione incolmabile. Conosco gente che non ha nulla, vive nella sofferenza e nella malattia, ma nel cuore è felice perchè ha sperimentato l'amore e la comunione con Dio. Dopo la morte queto stato sarà ampiamente amplificato.
E' molto significato quello che dicono i veggenti di Medjugorje alla finedell'apparizione. Nonostante che tutti abiano dei figli, sono sempre dispiaciuti e tristi di doversi privare della presenza della Madonna. Questo dimostra che la comunione celeste con Dio e i santi supera di gran lunga ogni nostra possibile immaginazione!!!
Meditate gente!!!
dispensa.
00mercoledì 3 luglio 2013 10:44
se per Paolo (dal punto di vista di un cattolico o un fai da te) la liberazione del corpo era un requisito essenziale per andare in cielo, è ovvio che la risurrezione del corpo riportandolo sulla terra lo faceva discendere dal cielo, dal stare con il signore.

La chiesa cattolica ricnosce che per << Paolo la sua speranza per stare con il Signore era legata esclusivamente alla risurrezzione alla fine dei tempi, >> , testualmente si legge nella bibbia di gerusalemme, che la cosa sembra essere una contraddizione, ma che si spiega per loro con il fatto che paolo era influenzato dalla idea di immortalità dei greci,?????????????????????????? cosa che io non riesco a trovare minimamente visto che invece è stata una loro totale aggiunta extrascritturale e solo come pensiero
pseudonico
00mercoledì 3 luglio 2013 11:03
Re: Re:
VVRL, 03/07/2013 10:24:


La geenna è solo un simbolo, nessuno pensa realmente al fuoco fisico reale.




Sicuro?

Pisa,_Camposanto_trionfo_della_morte_inferno

Cappella_Re_Magi_basilica_bolognese_Giovanni_da_Modena

Ma allora anche per voi l'intendimento è progressivo?
dispensa.
00mercoledì 3 luglio 2013 11:11
e con un simbolo si tortura l'anima e il corpo?? [SM=g1871115] [SM=g1871115] [SM=g1871115]

poi chi ha l'autorità di farlo e che quindi lo fa non è la persona che subirebbe, ma Geova che opera perchè la persona funisca, anima e corpo nella Geenna .

Ossia non sono io che mi torturo, ma Geova con un simbolo??

quoto pseudonico

pseudonico, 03/07/2013 11:03:



Sicuro?

Pisa,_Camposanto_trionfo_della_morte_inferno

Cappella_Re_Magi_basilica_bolognese_Giovanni_da_Modena

Ma allora anche per voi l'intendimento è progressivo?



barnabino
00mercoledì 3 luglio 2013 11:30
Caro VVRL,


Ma questo è un'affermazione emblematica dal carattere simbolico. Per te significa la distruzione totale, per noi significa la morte spirituale da un lato e la corruzione del corpo dall'altra



Qui se prendi il passo parallelo di Luca l'anima è chiaramente la "vita" dell'individuo, anche perché la persona che rifiuta Dio, per le Scritture, è già spiritualmente morta, se poi anche il corpo verrà comunque risorto, come ho sentito, non vedo un gran problema, per quella persona la vita continuerà come e meglio di prima...


Io ho l'impressione che voi TdG avete una visione legalistica della fede, basta rispettare le regole e i divieti divini e tutto va per il verso giusto



Ti sbagli di grosso, per noi è la fede che salva... ma appunto è la fede. Ti ricordo che invece è per voi cattolici che sono le "opere" che salvano. Il problema è che qui le parole di Cristo, di Paolo e di altri diventano poco comprensibili: tutte le anime sono salvate, tutti i corpi sono risorti, indipendentemente dal riporre fede, dal credere o dall'agire. La fede in Dio sembra un optional... se credi starai meglio, in comunione con Dio, ma un ateo o uno senza fede per definizione è disinteressato alla comunione con Dio, dunque non gli togli nulla, che senso avrebbe quello che dice Gesù sull'uccidere il corpo oltre che l'anima?


Chi vive nel peccato ha rotto questo rapporto speciale e vive in uno stato di dannazione. Voi dite che i peccatori incalliti sono i più felici. Francamente a me non riuslta questo, conosco gente che vive nelle ricchezze, che ha tutto, che si diverte, ma nel cuore ha una disperazione incolmabile



Quello che voglio dire è che un ateo sapendo di dover morire e ammalarsi, magari prova una certa disperazione... ma io conosco atei felicissimi e con una vita piena, se a questi li prospetti un corpo perfetto, eterno e fuori dal tempo, per cui non vi sarà neppure la noia, quale differenza proponi tra la vita attuale e quella futura se non un netto miglioramento?

Shalom
VVRL
00mercoledì 3 luglio 2013 11:55
Re:
Caro Barnabino,


Qui se prendi il passo parallelo di Luca l'anima è chiaramente la "vita" dell'individuo, anche perché la persona che rifiuta Dio, per le Scritture, è già spiritualmente morta, se poi anche il corpo verrà comunque risorto, come ho sentito, non vedo un gran problema, per quella persona la vita continuerà come e meglio di prima...


Guarda che sei tu quello più in difficoltà a digerire il passo di Matteo, poichè Gesù parla di dualità tra corpo e anima, cosa che tu non contempli affatto.
A maggior raggione la tua presa di coscinza che esiste la morte spirituale ti deve far riflettere sul fatto che non esiste solo una morte di tipo fisico. La geenna è semplicemente uno stato di morte spirituale perenne e definitiva, mentre lo stato di peccato è una morte "provvisoria" da cui si può sempre risuscitare se subentra il pentimento.


Ti sbagli di grosso, per noi è la fede che salva... ma appunto è la fede. Ti ricordo che invece è per voi cattolici che sono le "opere" che salvano. Il problema è che qui le parole di Cristo, di Paolo e di altri diventano poco comprensibili: tutte le anime sono salvate, tutti i corpi sono risorti, indipendentemente dal riporre fede, dal credere o dall'agire. La fede in Dio sembra un optional... se credi starai meglio, in comunione con Dio, ma un ateo o uno senza fede per definizione è disinteressato alla comunione con Dio, dunque non gli togli nulla, che senso avrebbe quello che dice Gesù sull'uccidere il corpo oltre che l'anima?


Guarda che la fede senza le opere è vana. Addirittura Paolo dice che l'amore è più importante della fede e della speranza ed è proprio l'amore che porta il cristiano a compiere le opere.
Gaurda che è Gesù che dice che anche i dannati sono risuscitati (Giovanni 5:28,29),se poi voi gli cambiate il significato a questa frase non è certo colpa nostra.


Quello che voglio dire è che un ateo sapendo di dover morire e ammalarsi, magari prova una certa disperazione... ma io conosco atei felicissimi e con una vita piena, se a questi li prospetti un corpo perfetto, eterno e fuori dal tempo, per cui non vi sarà neppure la noia, quale differenza proponi tra la vita attuale e quella futura se non un netto miglioramento?


Amico mio,perdonami,ma se parli in questo modo significa che non hai capito nulla di quello che ho detto. Inoltre dimostri che per te la comunione di amore con Dio non conta nulla sia in questa vita che in quella futura e ritorno alla domanda di prima a cui non hai risposto: per te cosa conta nel tuo rapporto con Dio? E ancor prima, metti in conto che ci possa essere una relazione di amore tra Dio e l'uomo?
dispensa.
00mercoledì 3 luglio 2013 12:10
giacomo scrive chiaramente che l'anima muore, non si riferisce semplicemente solo al corpo ma alla sua anima da convertire al pentimento, a lei è rivolto l'invito alla personalità di quel corpo, ossia l'anima nella sua interezza psichica fisica
" chi converte un peccatore", il peccatore, ossia la sua psiche, salva la sua anima dalla morte"

Ora la persona sarebbe morta comunque perchè immortale non era, ma secondo la speranza della risurrezione , la sua anima non sarebbe morta, ma avrebbe continuato a vivere nella mente di Dio, per lui essendo viva, in vista della sua risurrezione,poichè lui è l'Iddio dei vivi, essendoper LUI come vivi nei suoi ricordi ; quindi Geova non avrebbe rigettato la sua anima nella Geenna nel momento che moriva finendo nell'Ades , ma la conservava nella tomba commemorativa ( ades = tomba) dalla quale l'avrebbe chiamata Cristo, con voce di arcangelo Giovanni 5:28
barnabino
00mercoledì 3 luglio 2013 13:43
Caro VVRL,


Guarda che sei tu quello più in difficoltà a digerire il passo di Matteo, poichè Gesù parla di dualità tra corpo e anima, cosa che tu non contempli affatto



Non vedo nessuna "dualità": se leggi Luca che traduce in in linguaggio più ellenistico quello semitico di Matteo te ne renderesti perfettamente conto perfettamente, il problema è la tua lettura anacronistica del passo.


A maggior raggione la tua presa di coscinza che esiste la morte spirituale ti deve far riflettere sul fatto che non esiste solo una morte di tipo fisico



La morte spirituale non ha nulla a che vedere con questo passo né in generale con il discorso che sta facendo Gesù, qui da nessuna parte parla di spirito, né in Luca né in Matteo si parla di morte dello "spirituale" o di una morte "interiore", sei tu che confondi i termini "spirito" e "anima" che non sono certo usati come sinonimi. Qui Gesù è molto terreno, non a caso prende come esempio la Geenna la cui finzione di bruciare i cadaveri era ben nota.


Guarda che la fede senza le opere è vana. Addirittura Paolo dice che l'amore è più importante della fede e della speranza ed è proprio l'amore che porta il cristiano a compiere le opere



Appunto, per cui vedi che non siamo noi testimoni di Geova i legalisti che ritengono che le opere siano necessarie alla salvezza ma siete voi cattolici. Per noi è solo la fede nel sacrificio di Gesù che salva, le opere sono la conseguenza della fede. Fatto è che secondo la tua tesi chiunque, con o senza fede, che manifesti o meno amore o odio per Dio ed il prossimo, sarà risorto con in corpo glorioso... mica male come tutto sommato, considerando l'alternativa!


Gaurda che è Gesù che dice che anche i dannati sono risuscitati (Giovanni 5:28,29),se poi voi gli cambiate il significato a questa frase non è certo colpa nostra



Non si parla di quelli che sono nella "geenna" ma di tutti quelli che sono nelle "tombe commemorative", la cosa è differente, questi sono gli "ingiusti" di Atti che non avranno comunque una "risurrezione di vita" ma piuttosto riceveranno il giudizio avverso di Cristo riservati al lago che brucia con fuoco e zolfo, allo stroncamento eterno.


Inoltre dimostri che per te la comunione di amore con Dio non conta nulla sia in questa vita che in quella futura e ritorno alla domanda di prima a cui non hai risposto: per te cosa conta nel tuo rapporto con Dio? E ancor prima, metti in conto che ci possa essere una relazione di amore tra Dio e l'uomo?



Guarda, non fare lo gnorri che hai capito benissimo... io non parlo della mia relazione con Dio, ma di quella di chi non crede, non ha mai creduto e oggi vive benissimo senza Dio, che non ha mai conosciuto e non vuole conoscere. Per questi che punizione sarebbe continuare a vivere esattamente nella stessa situazione attuale per di più eternamente e con un corpo glorioso? Non aveva ragione Satana, sicuramente voi non morirete? Satana non ha promesso la felicità ma ha promesso che l'uomo avrebbe in eterno vissuto come un dio, senza dover rendere conto al creatore... non è questo che prospettate voi cattolici ai senza Dio?

Shalom
dispensa.
00mercoledì 3 luglio 2013 14:29


Scorretto : In giacomo si parla di anima, non di spirito,


la morte sirituale nonè morte ai propri occhi ma morte rispetto agli occhi di Dio, "lasciate che i morti seppeliscano i loro morti", erano morti dal punto di vista di Gesù e quindi del Padre

Ma essere morti per Dio significa che quando questi muore, muore per sempre.La morte spirituale è l'anticamera, la premessa della morte eterna nella sua totalità,perchè la vita è un dono che è solo per chi esercitarà infine fede, e si discute di Vita , Vita , poichè si discute di risurrezione dell'ultimo giorno, della risurrezione di Lazzaro

Perchè se sei morto dal punto di vista della legge spirituale di Dio, chi ti ricorderà per essere riportato in vita?? Non esiste nessuna tomba commemorativa, piuttosto si è esposti all'aria, agli uccelli del cielo al vento, per l'eternità come polvere , fumo al vento che ascende per sempre ..Rivelazione

Gli ingiusti che saranno risuscitati sono quegli ingiusti che sono privi della giusta fede che li giustifica agli occhi di Dio, così che egli può considerarli viventi, perchè giustificati dalla fede, fiducia che si è meritata Cristo .

NOn sono gli ingiusti della geenna, come i farisei, perchè essi sapevano hanno visto, e hanno rinnegato
VVRL
00mercoledì 3 luglio 2013 14:37
Re:
Caro Barnabino,


La morte spirituale non ha nulla a che vedere con questo passo né in generale con il discorso che sta facendo Gesù, qui da nessuna parte parla di spirito, né in Luca né in Matteo si parla di morte dello "spirituale" o di una morte "interiore", sei tu che confondi i termini "spirito" e "anima" che non sono certo usati come sinonimi. Qui Gesù è molto terreno, non a caso prende come esempio la Geenna la cui finzione di bruciare i cadaveri era ben nota.


Intanto "qui" sista parlando di Giacomo 5:20. Ora,se per te si parla della morte fisica e non di una morte spirituale dell'anima, devo desumere che chi si ravvede dei suoi peccati non muore mai in senso fisico, quando sai benissimo che muoioni i giusti e gli ingiusti? Poi non capisco perchè non ci si deve riferire alla morte spirituale quando è evidente per tutti che la Bibbia contempla anche questo tipo di morte. PEr di più questa morte viene accostata ai peccati e sappiamo tutti che è proprio il peccato che produce la morte spirituale.


Appunto, per cui vedi che non siamo noi testimoni di Geova i legalisti che ritengono che le opere siano necessarie alla salvezza ma siete voi cattolici. Per noi è solo la fede nel sacrificio di Gesù che salva, le opere sono la conseguenza della fede. Fatto è che secondo la tua tesi chiunque, con o senza fede, che manifesti o meno amore o odio per Dio ed il prossimo, sarà risorto con in corpo glorioso... mica male come tutto sommato, considerando l'alternativa!


Non credo proprio, il comandamento più grande è l'amore (per Dio e i fratelli) e anche se tu hai fatto finta di niente lo stesso Paolo ha detto che l'amore è più importante della fede (1Cor. 13:13). Inoltre lo stesso Gesù in Mt 25:40 ha chiaramente fatto intendere che chi si prodica per opere di carità nei confronti dei fratelli bisognosi si guadagna la vita eterna e questo lo capisci proprio dal fatto che i giusti in questione non hanno la consapevolezza di aver fatto comunque un'opera di bene nei confronti dello stesso Gesù. Quindi la tua affermazione che solo chi ha fede si salva è errata per quello che attestano le Scritture.


Non si parla di quelli che sono nella "geenna" ma di tutti quelli che sono nelle "tombe commemorative", la cosa è differente, questi sono gli "ingiusti" di Atti che non avranno comunque una "risurrezione di vita" ma piuttosto riceveranno il giudizio avverso di Cristo riservati al lago che brucia con fuoco e zolfo, allo stroncamento eterno.


Ma cosa dici, tutti vanno a finire nelle tombe commemorative, anche gli empi meritevoli della geenna. Dove vedi scritto che gli empi non vanno nelle tombe ma finiscono direttamente nella geenna? Anche i vostri santi sono finiti nella tomba, eppure sono dei giusti.



Guarda, non fare lo gnorri che hai capito benissimo... io non parlo della mia relazione con Dio, ma di quella di chi non crede, non ha mai creduto e oggi vive benissimo senza Dio, che non ha mai conosciuto e non vuole conoscere. Per questi che punizione sarebbe continuare a vivere esattamente nella stessa situazione attuale per di più eternamente e con un corpo glorioso? Non aveva ragione Satana, sicuramente voi non morirete? Satana non ha promesso la felicità ma ha promesso che l'uomo avrebbe in eterno vissuto come un dio, senza dover rendere conto al creatore... non è questo che prospettate voi cattolici ai senza Dio?


No,sei tu che non capisci, lo vuoi capire che la felicità vera dell'uomo è il suo rapporto di comunione con Dio? Dove non c'è questa comunione c'è la disperazione, fattene una ragione. I tuoi amici atei si illudono di essere felici, ma nel loro cuoro in realtà non lo sono. Questa situazione sarà infinitamente amplificata dopo la morte, quando i giusti staranno con Gesù e gli ingiusti saranno privati di questa relazione di amore.

Shalom




barnabino
00mercoledì 3 luglio 2013 15:14
Caro VVRL,


Intanto "qui" sista parlando di Giacomo 5:20. Ora,se per te si parla della morte fisica e non di una morte spirituale dell'anima, devo desumere che chi si ravvede dei suoi peccati non muore mai in senso fisico, quando sai benissimo che muoioni i giusti e gli ingiusti?



Appunto, se parliamo di morte "spirituale" allora cerchiamo di essere precisi, questa riguarda lo spirito, che è appunto un aspetto dell'anima, dell'individuo, non è la morte "dell'anima" che è la fine della della vita.


Poi non capisco perchè non ci si deve riferire alla morte spirituale quando è evidente per tutti che la Bibbia contempla anche questo tipo di morte



Infatti non ho mai detto che non si parli mai di morte in senso spirituale, ma l'espressione "salverà la sua anima" nelle Scritture significa banalmente salvare la "vita" (letterale) di qualcuno e non il suo spirito dalla morte spirituale. Se non capisci neppure queste ovvietà del linguaggio biblico sarà difficile che puoi afferrare il senso di molti passi che stiamo citando.


Non credo proprio, il comandamento più grande è l'amore (per Dio e i fratelli) e anche se tu hai fatto finta di niente lo stesso Paolo ha detto che l'amore è più importante della fede (1Cor. 13:13)



Si, e con questo? Sei tu che affermi che chi non ha fede e non manifesta nessun amore né per Dio né per il prossimo sopravviverà anima e corpo glorioso, come quello di Cristo, alla risurrezione indipendentemente da fede e amore. Noi invece riteniamo che sia necessario esercitare fede in Dio e in Cristo, fede che sorge dall'amore che proviamo per lui e che si manifesta con opere degne di fede. Non vedo nulla di legalistico come tu volgarmente ci accusi...


No,sei tu che non capisci, lo vuoi capire che la felicità vera dell'uomo è il suo rapporto di comunione con Dio?



Si, io lo capisco, ma dal punto di vista di un ateo o un non cristiano che dal nostro punto di vista non alcuna comunione con il vero Dio le cose resteranno tale e quali, non peggioreranno rispetto a oggi, anzi, miglioreranno perché oggi vive con la prospettiva della morte, invece risorto vivrà in eterno con un corpo glorificato esattamente come oggi, forse non felice ma certamente in quella mediocritas in cui vivono la maggior parte di umani... come detto per la media degli esseri umani non è poi una prospettiva così terribile.

Shalom [SM=g27985]
barnabino
00mercoledì 3 luglio 2013 15:21
Caro VVRL,


Ma cosa dici, tutti vanno a finire nelle tombe commemorative, anche gli empi meritevoli della geenna. Dove vedi scritto che gli empi non vanno nelle tombe ma finiscono direttamente nella geenna?



Dove lo leggi? Dire "tomba commemorativa" in greco non è dire "ades" o tomba, ed entrambi non sono la geenna... per altro vedi che nella Geenna ci va a finire pure il corpo e non solo l'anima ("piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna") questo mal si adatta alla tua idea che la Geenna è semplicemente uno stato di morte spirituale perenne e definitiva, qui (dato che Gesù per te è diventato dualista) dovresti fargli dire che anche il corpo partecipa a questa morte spirituale e non solo l'anima..

Shalom
VVRL
00mercoledì 3 luglio 2013 15:51
Re:
Caro Barnabino,



Dove lo leggi? Dire "tomba commemorativa" in greco non è dire "ades" o tomba, ed entrambi non sono la geenna...


Come dove lo leggo? E' lo stesso Gesù a dire che tutti quelli che sono nelle tombe commemorative sentiranno la sua voce e tra questi ci sono tutti, sia i giusti che gli ingiusti (Gv 5:28-29). Cosa fai, neghi quanto dice Gesù?

per altro vedi che nella Geenna ci va a finire pure il corpo e non solo l'anima ("piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna") questo mal si adatta alla tua idea che la Geenna è semplicemente uno stato di morte spirituale perenne e definitiva, qui (dato che Gesù per te è diventato dualista) dovresti fargli dire che anche il corpo partecipa a questa morte spirituale e non solo l'anima..


Tu forse prendi troppo alla lettera il termine geenna. Ti ho già detto che la geenna è un simbolo di morte che applicato all'anima comporta la morte spirituale e applicato al corpo comporta la morte fisica. Se vogliamo qui Gesù sta dicendo che Dio ha il potere sia di far morire l'uomo in senso fisico,sia di far morire la sua anima, mentre l'uomo può far morire solo il corpo. Solo quelli come te che mettono la testa soto la sabbia non vedono la visione duale dell'essere uomo. Se la morte del corpo coincide con la morte dell'anima, mi spieghi che motivo ha Gesù di specificare la morte dell'uno e dell'altro.
Nella Bibbia inoltre è evidente che la morte dell'anima è una morte altra diverso a quella fisica. Mi rifaccio al vostro famoso motto: "Chi pecca morirà". Visto che per voi la morte dell'anima è in realtà una morte di tipo fisico dovremmo arrivare alla paradossale conclusione che chi non pecca non muore mai, evindete contraddizione con il fatto che muoino tutti, addirittura è morto pure Gesù che di sicuro non aveva neanche un peccato!!!

Shalom




barnabino
00mercoledì 3 luglio 2013 16:15
Caro VVRL,


Come dove lo leggo? E' lo stesso Gesù a dire che tutti quelli che sono nelle tombe commemorative sentiranno la sua voce e tra questi ci sono tutti, sia i giusti che gli ingiusti (Gv 5:28-29). Cosa fai, neghi quanto dice Gesù?



No, ma constato che non leggi il testo, visto che in quel passo specifico non si parla di Ades o di tomba...


Tu forse prendi troppo alla lettera il termine geenna



Non mi pare, se lo prendessi letteralmente dovrei pensare che si trattasse della valle di Innom.


Ti ho già detto che la geenna è un simbolo di morte che applicato all'anima comporta la morte spirituale e applicato al corpo comporta la morte fisica



Ma qui voi sostenete che anche chi finisce nella Geenna sarà risorto con il corpo glorioso, dunque non è neppure una morte fisica eterna... [SM=g27985]


Se vogliamo qui Gesù sta dicendo che Dio ha il potere sia di far morire l'uomo in senso fisico,sia di far morire la sua anima, mentre l'uomo può far morire solo il corpo



Ma neppure l'anima cessa di vivere per te, semplicemente rimane in attesa del corpo del dannato con cui si ricongiungerà alla risurrezione. Non mi pare molto diverso da quello che succede ai giusti, se non il non essere in comunione con Dio, cosa di cui dannati comunque non godevano neppure prima della morte fisica, dato che erano già morti spiritualmente, Dio uccide già un cadavere spirituale. Capisci che il concetto di "morte" diventa un po' vago...


Solo quelli come te che mettono la testa soto la sabbia non vedono la visione duale dell'essere uomo. Se la morte del corpo coincide con la morte dell'anima, mi spieghi che motivo ha Gesù di specificare la morte dell'uno e dell'altro



Questo tuo commento mi pare paradigmatico, te l'abbiamo detto mille volte che corpo e anima nell'antropologia semitica NON COINCIDONO affatto, sei tu nella tua ignoranza di questi concetti nella Bibbia che lo pensi. Che devo dirti, studia.


Nella Bibbia inoltre è evidente che la morte dell'anima è una morte altra diverso a quella fisica. Mi rifaccio al vostro famoso motto: "Chi pecca morirà". Visto che per voi la morte dell'anima è in realtà una morte di tipo fisico dovremmo arrivare alla paradossale conclusione che chi non pecca non muore mai, evindete contraddizione con il fatto che muoino tutti, addirittura è morto pure Gesù che di sicuro non aveva neanche un peccato!!!



Di nuovo la tua ignoranza dei concetti semitici... ovvio che in Ezechiele non vi è alcun dualismo, banalmente sta dicendo che la persona che pecca muore, muore perché il peccatore volontario era messo a morte, muore perché tutti siamo peccatori (Romani 3,23). Gesù è morto non perché era peccatore ma "per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti" (Matteo 20,28). "Per questo il Padre mi ama, perché cedo la mia anima, affinché la riceva di nuovo. Nessuno me l’ha tolta, ma la cedo di mia propria iniziativa" (Gv 10,18). Vedi tu di che anima parliamo...

Shalom
VVRL
00mercoledì 3 luglio 2013 16:43
Re:
Caro Barnabino,



No, ma constato che non leggi il testo, visto che in quel passo specifico non si parla di Ades o di tomba...


Come non si parla di tomba. Il sepolcro non è una tomba?
Cosa centra l'Ades che comunque arrivai ad un certo punto diventa un luogo di dimora dei morti a prescindere dal luogo di sepoltura del corpo. Forse non hai capito che qui Gesù sta parlando della resurrezione dei corpi. Quando tu un giorno morirai, visto che sei un giusto, il tuo corpo risorgerà uscendo dal loculo del cimitero del tuo paese. Qui banalmente Gesù sta parlando della tomba che contiene il corpo fisico. A me sembra chiarissimo, non capisco cosa centri il tuo riferimento alla geenna che riguarda tutt'altro concetto


Ma qui voi sostenete che anche chi finisce nella Geenna sarà risorto con il corpo glorioso, dunque non è neppure una morte fisica eterna... [SM=g27985]


E quindi? E' chiaro che Dio ha il potere anche di non risuscitare i corpi. Forse non hai capito che qui l'affermazione ha un carattere paradossale, del resto in nessun altro passo della Bibbia si dice che il corpo venga gettato nella geenna.


Ma neppure l'anima cessa di vivere per te, semplicemente rimane in attesa del corpo del dannato con cui si ricongiungerà alla risurrezione. Non mi pare molto diverso da quello che succede ai giusti, se non il non essere in comunione con Dio, cosa di cui dannati comunque non godevano neppure prima della morte fisica, dato che erano già morti spiritualmente, Dio uccide già un cadavere spirituale. Capisci che il concetto di "morte" diventa un po' vago...


Si,ma che risorgono anche gli ingiusti lo dice Gesù non lo affermiano certo noi cattolici.

Questo tuo commento mi pare paradigmatico, te l'abbiamo detto mille volte che corpo e anima nell'antropologia semitica NON COINCIDONO affatto, sei tu nella tua ignoranza di questi concetti nella Bibbia che lo pensi. Che devo dirti, studia.


Mi fai morire. Prima mi accusi di essere infarcito di filosofia greca che vede l'anima come un'entità distinta dal corpo, adesso avalli questa tesi poichè affermi che non coincidono. Forse sei tu che devi studiare per chiarirti le idee. [SM=x1408447]


Di nuovo la tua ignoranza dei concetti semitici rispende in modo superlativo... ovvio che in Ezechiele non vi è alcun dualismo, banalmente sta dicendo che la persona che pecca muore, muore perché il peccatore volontario era messo a morte, muore perché tutti siamo peccatori. Gesù è morto non perché era peccatore ma "per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti" (Matteo 20,28). "Per questo il Padre mi ama, perché cedo la mia anima, affinché la riceva di nuovo. Nessuno me l’ha tolta, ma la cedo di mia propria iniziativa" (Gv 10,18).


Ma scusa, se tutti comunque dobbiamo morire, pecchiamo pure, magari facciamo delle mega feste peccaminose con i tuoi amici atei!!! [SM=g7350]


barnabino
00mercoledì 3 luglio 2013 17:42
Caro VVRL,


Come non si parla di tomba. Il sepolcro non è una tomba?



Non ho detto che non è una tomba, ho detto che non è l'Ades.


Forse non hai capito che qui Gesù sta parlando della resurrezione dei corpi. Quando tu un giorno morirai, visto che sei un giusto, il tuo corpo risorgerà uscendo dal loculo del cimitero del tuo paese



Gesù non parla di corpi, è una tua inferenza, nelle Scritture i corpi dei morti normalmente sono nell'Ades, qui Gesù usa un termine differente.


E quindi? E' chiaro che Dio ha il potere anche di non risuscitare i corpi. Forse non hai capito che qui l'affermazione ha un carattere paradossale, del resto in nessun altro passo della Bibbia si dice che il corpo venga gettato nella geenna



Si, dici giusto, la tua lettura porta al paradosso: Gesù dice che Dio ha il potere di non risuscitare i corpi ma poi la dottrina dice che risusciterà comunque i corpi dei dannati, che dunque non finiranno nella Geenna ma saranno comunque risorti con un corpo gloriosa. Non si capisce perché ci sarebbe da preoccuparsi, allora, se tanto i dannati che i beati saranno comunque risorti...


Si,ma che risorgono anche gli ingiusti lo dice Gesù non lo affermiano certo noi cattolici



Gli ingiusti, che non sono i dannati, saranno risorti per essere giudicati ed eventualmente gettati nella Geenna, vale a dire la morte eterna o la seconda morte.


Prima mi accusi di essere infarcito di filosofia greca che vede l'anima come un'entità distinta dal corpo, adesso avalli questa tesi poichè affermi che non coincidono. Forse sei tu che devi studiare per chiarirti le idee



No, guarda, non ti offendere ma sei proprio tu quello che non capisce l'antropologia semitica e frasi di questo tipo lo confermano, come confermano anche che non sai leggere, perché non ho mai parlato di "entità".


Ma scusa, se tutti comunque dobbiamo morire, pecchiamo pure, magari facciamo delle mega feste peccaminose con i tuoi amici atei!!!



Il tuo non è un pensiero nuovo, Paolo dice: "Se i morti non sono destati, “mangiamo e beviamo, poiché domani moriremo”.  Non siate sviati. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini".

Shalom



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