Non è nuovo a questo genere di cose.
E' già la terza volta
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FINE DEL MONDO IL 21 OTTOBRE, HAROLD CAMPING HA SBAGLIATO ANCORA. E IL WEB SI SCATENA
21 ott 2011 —
Terza previsione sbagliata (di fila, e non potrebbe essere diversamente) per Harold Camping, il pastore che aveva previsto per oggi, 21 ottobre, la fine del mondo.
Aveva già toppato nel 1994 e 5 mesi fa: ora il web lo prende in giro, da Facebook a Twitter
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Fine del mondo il 21 ottobre, l'ironia del web
La fine del mondo prevista dal pastore Harold Camping per il 21 ottobre non è arrivata: per lui è il terzo errore di fila nella previsione dell'Armageddon. Ecco alcune foto, prese in Rete, che ironizzano su come sarebbe stata la fine del mondo, con il "rapimento" dei corpi verso l'Inferno o il Paradiso come rpevisto da Camping...
Fine del mondo il 21 ottobre, l'ironia del web
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Harold Camping s'è svegliato, stamattina: e, come altre due volte nella sua lunga vita, non s'è sentito affatto bene. Perché era ancora vivo. E perché il mondo, intorno a lui, era ancora lì.
Per la terza volta, questo pastore che diffonde il suo messaggio su una radio cristiana americana (Family Radio) ha sbagliato a indicare il giorno in cui il mondo avrebbe dovuto vedere la sua ultima alba. Ci aveva provato nel 1994: niente da fare. Erano finiti i Nirvana, ma il mondo è sopravvissuto. Aveva rifatto i calcoli e - sicurissimo - aveva detto: sarà il 21 maggio. E invece. Scornatissimo, il profeta guercio dell'Apocalisse ha provato ad abbassare i toni ("probabilmente avverrà", "forse ci sarà"), ha riletto la Bibbia, e ha sparato: il 21 ottobre è la data giusta. Sarà la volta buona (per lui, forse).
E invece siamo ancora qua. Tutti. Internet compreso. Ed è lì che l'ironia sulle profezie di Camping ha preso piede, e alla grande. Su Facebook, ma soprattutto su Twitter, hanno iniziato a circolare battute (le trovate con l'hashtag #rapture o #rapturebomb) e fotografie di chi si immaginava il mondo dopo la "scomparsa improvvisa" degli eletti. Le forto sono in alto. Quella che manca, per ora, è quella con la faccia di Harold Camping, triste per la terza volta in novant'anni, di prima mattina, dopo aver capito di essere ancora qui.