figlio maggiorenne disassociato ribelle

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iome
00martedì 1 gennaio 2013 19:46
che vive in casa

in jw.org online non ho trovato nulla

come comportarsi con un figlio ribelle maggiorenne che è disassociato e che vive in casa? bisogna ignorarlo? bisogna sbatterlo fuori di casa?
bisogna sopportarlo?
Aquila-58
00martedì 1 gennaio 2013 20:00
Re: che vive in casa
iome, 01/01/2013 19:46:


in jw.org online non ho trovato nulla

come comportarsi con un figlio ribelle maggiorenne che è disassociato e che vive in casa? bisogna ignorarlo? bisogna sbatterlo fuori di casa?
bisogna sopportarlo?



Nulla di tutto ciò, dato che il padre deve provvedere ai suoi, pena rinnegare la fede (1 Tim. 5:8)....la sola cosa da fare è interrompere completamente i rapporti di carattere spirituale con lui, il che è ben diverso.......


iome
00martedì 1 gennaio 2013 20:05

e no caro aquila troppo comodo cosi

il figlio lavora quindi è indipendente esce ed entra quando vuole

la madre/padre non sono servi

il figlio è disubbidiente rientra quando vuole

una volta ho sentito un discorso che diceva che dietro la porta di casa
c'e' scritto il TUO cognome riferito al padre e che se il figlio non rispetta le regole lo puoi sbattere fuori benissimo
EverLastingLife
00martedì 1 gennaio 2013 20:13
Re:
iome, 01/01/2013 20:05:


e no caro aquila troppo comodo cosi

il figlio lavora quindi è indipendente esce ed entra quando vuole

la madre/padre non sono servi

il figlio è disubbidiente rientra quando vuole

una volta ho sentito un discorso che diceva che dietro la porta di casa
c'e' scritto il TUO cognome riferito al padre e che se il figlio non rispetta le regole lo puoi sbattere fuori benissimo



Che idiozie. Fonte? Posta qui la Torre di Guardia (o altro) in cui c'è scritto testualmente 'LO PUOI SBATTERE FUORI DI CASA' e ne riparleremo.

I genitori dell'ex-testimone hanno ogni libertà decisionale. Possono tenersi il figlio disassociato, maggiorenne, in casa, col rischio di vedersi portare fuori dalla congregazione gli altri figli (e quello di perdere i privilegi di servizio se ne hanno, ma questo è un aspetto del tutto secondario della questione), oppure decidere che vada a vivere da un'altra parte. In nessun caso sono costretti né incoraggiati a scegliere una strada piuttosto che un'altra.

Molto dipende dall'attitudine dell'individuo e dal suo grado di collaborazione (magari è un tipo relativamente 'tranquillo'). Certo se è uno che va a donne e incoraggia i suoi fratelli a fare lo stesso, oppure uno che si diverte a stampare materiale apostata e a sparpagliarlo per casa, nessuna meraviglia che i genitori preferirebbero fargli cambiare aria.
Aquila-58
00martedì 1 gennaio 2013 20:19
Re:
iome, 01/01/2013 20:05:


e no caro aquila troppo comodo cosi

il figlio lavora quindi è indipendente esce ed entra quando vuole

la madre/padre non sono servi

il figlio è disubbidiente rientra quando vuole

una volta ho sentito un discorso che diceva che dietro la porta di casa
c'e' scritto il TUO cognome riferito al padre e che se il figlio non rispetta le regole lo puoi sbattere fuori benissimo



hai sentito questo discorso dove, esattamente? [SM=g27987] [SM=g2037509]


iome
00martedì 1 gennaio 2013 20:19
Re: Re:
EverLastingLife, 01/01/2013 20:13:



Che idiozie. Fonte? Posta qui la Torre di Guardia (o altro) in cui c'è scritto testualmente 'LO PUOI SBATTERE FUORI DI CASA' e ne riparleremo.

I genitori dell'ex-testimone hanno ogni libertà decisionale. Possono tenersi il figlio disassociato, maggiorenne, in casa, col rischio di vedersi portare fuori dalla congregazione gli altri figli (e quello di perdere i privilegi di servizio se ne hanno, ma questo è un aspetto del tutto secondario della questione), oppure decidere che vada a vivere da un'altra parte. In nessun caso sono costretti né incoraggiati a scegliere una strada piuttosto che un'altra.




l'ha detto uno in un discorso non ho detto che l'ho letto su una pubblicazione


il problema poi è un altro e cioè che questo figlio minaccia di chiamare i carabinieri perchè secondo lui i genitori non possono fare questa cosa
(garoma)
00martedì 1 gennaio 2013 20:22
Re:
iome, 01/01/2013 20:05:


e no caro aquila troppo comodo cosi

il figlio lavora quindi è indipendente esce ed entra quando vuole

la madre/padre non sono servi

il figlio è disubbidiente rientra quando vuole

una volta ho sentito un discorso che diceva che dietro la porta di casa
c'e' scritto il TUO cognome riferito al padre e che se il figlio non rispetta le regole lo puoi sbattere fuori benissimo


Scusami, hai chiesto cosa dice la Bibbia in una situazione simile, o ci stai dicendo che questi figli devono essere cacciati di casa?


barnabino
00martedì 1 gennaio 2013 20:23
I genitori agiranno come ritengono meglio per il benessere di tutta la famiglia, compreso quello del figlio disassociato. Ovviamente il capofamiglia ha il diritto e dovere di porre delle regole e farle rispettare, ma questo non ha nulla a che vedere con la religione, vale per tutti i componenti della famiglia, anche chi non è testimone di Geova... anche qui, non capisco davvero il senso della domanda che lei pone, che mi pare senza senso. Se il figlio diventa violento e picchia i genitori questo non ha nulla a che fare con la religione, ma con il buon senso.

Shalom [SM=g2037509]
iome
00martedì 1 gennaio 2013 20:25
Re: Re:
(garoma), 01/01/2013 20:22:


Scusami, hai chiesto cosa dice la Bibbia in una situazione simile, o ci stai dicendo che questi figli devono essere cacciati di casa?






voglio sapere cosa dice la Bibbia in questi casi e se i genitori possono cacciare o dare tempo al figlio di andarsene di casa perchè questo non puo' fare quello che vuole solo perchè è maggiorenne
Aquila-58
00martedì 1 gennaio 2013 20:27
Re: Re: Re:
iome, 01/01/2013 20:19:




l'ha detto uno in un discorso non ho detto che l'ho letto su una pubblicazione


il problema poi è un altro e cioè che questo figlio minaccia di chiamare i carabinieri perchè secondo lui i genitori non possono fare questa cosa




L' ha detto uno (??? [SM=g27993] ) in un discorso è del tutto generico...e poi cosa non potrebbero fare i genitori, di grazia, tanto da chiamare i tutori dell' ordine?
Se, come è stato detto, uno si porta le donnacce in casa per i carabinieri andrà tutto bene? [SM=g27993]

iome
00martedì 1 gennaio 2013 20:27
Re:
barnabino, 01/01/2013 20:23:

I genitori agiranno come ritengono meglio per il benessere di tutta la famiglia, compreso quello del figlio disassociato. Ovviamente il capofamiglia ha il diritto e dovere di porre delle regole e farle rispettare, ma questo non ha nulla a che vedere con la religione, vale per tutti i componenti della famiglia, anche chi non è testimone di Geova... anche qui, non capisco davvero il senso della domanda che lei pone, che mi pare senza senso. Se il figlio diventa violento e picchia i genitori questo non ha nulla a che fare con la religione, ma con il buon senso.

Shalom [SM=g2037509]




hai ragione anche in una famiglia atea o in una famiglia cattolica ci sono delle regole vero? in questo caso perà si parla di un disassociato ribelle
EverLastingLife
00martedì 1 gennaio 2013 20:28
Re: Re: Re:
iome, 01/01/2013 20:19:




l'ha detto uno in un discorso non ho detto che l'ho letto su una pubblicazione




Il che rende irrilevante la tua citazione. Conta solo ciò che è precisato nelle istruzioni scritte della Società.


iome, 01/01/2013 20:19:


il problema poi è un altro e cioè che questo figlio minaccia di chiamare i carabinieri perchè secondo lui i genitori non possono fare questa cosa



Come giustamente ti è stato detto, la responsabilità di promuovere la pace familiare (anche sul piano legale) ricade sul capofamiglia che ha il diritto di disporre della situazione come meglio crede.
barnabino
00martedì 1 gennaio 2013 20:30
Ti ripeto... che cosa c'entra la Bibbia? Qui si tratta di buon senso, se il comportamento di un figlio diventa pericoloso per la famiglia che cosa c'entra che sia disassociato o no? Boh... non capisco dove vuoi andare a parere e visto che meni il can per l'aia chiudo la discussione, magari impari ad essere un po' più preciso fin dall'inizio.

Ripeto, qui la Bibbia non c'entra nulla, né c'entra se un figlio è disassociato, se un figlio o un altro parente stretto ha un comportamento innaccettabile o pericoloso come comportarsi sarà una responsabilità del capofamiglia, Ma non mi pare che ci sia molto da dibattere. In ogni caso invitiamo l'utente anonimo ad iscriversi e porre le sue perplessità.

Shalom
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