Anonimo, 12/04/2010 18.58:
Ho fatto delle ricerche nelle pubblicazioni della WTS, ma purtroppo, non spiegano nel dettaglio perchè i 4 componenti del sangue equivalgono al stesso sangue. Dicono semplicemente che i TdG se ne astengono, ma non ne danno una motivazione. D'altro canto, trovo che spiegano bene la questione delle frazioni che, condivido e mi pare assai logica.
Caro fratello,
le domande che ti poni sono più che legittime tanto che una nostra pubblicazione chiedeva di riflettere su questa domanda:
Come spiegherei la differenza tra i quattro componenti principali del sangue e le loro frazioni? - Mantenetevi nell’amore di Dio cap. 7 p. 81
Una risposta a questa domanda è stata data nella torre di guardia del 15/06/2004 pp. 21-22 parr. 11-12 (il grassetto o la sottolineatura in questa e in altre pubblicazioni citate sono da me aggiunti per evidenziare parti importanti in riferimento al tema):
«11 Già decenni fa i testimoni di Geova chiarirono la loro posizione. Per esempio, prepararono un articolo che fu pubblicato nella rivista dell’Associazione Medica Americana (The Journal of the American Medical Association, 27 novembre 1981; ristampato in Salvare la vita col sangue: In che modo?, pagine 27-9). L’articolo citava passi di Genesi, Levitico e Atti, e diceva: “Pur non essendo questi versetti espressi in termini medici, per i Testimoni essi escludono la trasfusione di sangue intero, di eritrociti concentrati e di plasma, nonché la somministrazione di globuli bianchi e di piastrine”. Alla voce “Composizione del sangue”, un manuale di pronto soccorso dice: “Il sangue ha diversi componenti: plasma, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine”. (Emergency Care, 2001) Perciò, in conformità con i dati scientifici, i Testimoni rifiutano sia le trasfusioni di sangue intero che quelle di uno qualsiasi dei suoi quattro componenti principali.12 L’articolo medico aggiungeva: “L’intendimento religioso dei Testimoni, però, non vieta categoricamente l’uso di parti come albumina, immunoglobuline e preparati per l’emofilia; ciascun Testimone deciderà personalmente se accettarli”. Dal 1981 a oggi sono state isolate molte frazioni (parti più piccole derivate da uno dei quattro componenti principali) che vengono impiegate in medicina. A questo proposito La Torre di Guardia del 15 giugno 2000 conteneva utili informazioni nella rubrica “Domande dai lettori”. A beneficio dei milioni di lettori odierni, la risposta è stata ristampata alle pagine 29-31 di questa rivista. Include vari dettagli e argomentazioni, ma noterete che ciò che dice concorda in sostanza con quanto detto nel 1981.»
Come puoi leggere i dati scientifici fanno pensare che i globuli rossi e bianchi, le piastrine e il plasma
sono così basilari alla funzione del sangue che possono essere definiti i suoi quattro componenti principali nel senso che in mancanza anche di uno solo di essi non si potrebbe parlare di sangue e neppure della sua funzione vitale nell'organismo; indi per cui assumere uno o più dei quattro componenti principali è come assumere sangue intero!
A questo punto però il testimone di Geova deve rispondere in coscienza anche a questo quesito: assumere il sangue diviso nelle sue frazioni derivate dai quattro componenti principali o assumerlo immediatamente da questi che differenza fa? Se non è lecito assumerlo come componenti pricipali perchè dovrebbe esserlo frazionato?
Ecco che la domanda dai lettori della torre di guardia del 15/06/04 pp. 29-31 ci è venuta in aiuto (anche se a dire il vero informazioni del 2000 ed anche precedenti ad ok non mancavano)
*** w04 15/6 pp. 29-31 Domande dai lettori ***
Domande dai lettori
I testimoni di Geova accettano i derivati del sangue?
La risposta che segue è ristampata dalla Torre di Guardia del 15 giugno 2000.
La risposta basilare è che i testimoni di Geova non accettano il sangue. Credono fermamente che la legge di Dio sul sangue non sia suscettibile di modifiche per adeguarsi alle mutevoli opinioni. Ciò nonostante, si presentano aspetti nuovi per il fatto che ora il sangue può essere diviso sia nei suoi quattro componenti principali che in frazioni di tali componenti. Nel decidere se accettare queste sostanze, il cristiano non dovrebbe limitarsi a considerare i possibili benefìci e rischi di carattere medico. Dovrebbe tenere conto di ciò che dice la Bibbia e dell’effetto che la sua scelta potrebbe avere sulla sua relazione con l’Iddio Onnipotente.
Le questioni fondamentali sono abbastanza semplici. Per capirle, considerate alcune informazioni di carattere biblico, storico e sanitario.
Geova Dio disse al nostro comune antenato Noè che il sangue andava trattato in maniera speciale. (Genesi 9:3, 4) Successivamente le leggi che Dio diede a Israele rispecchiavano la santità del sangue: “In quanto a qualunque uomo della casa d’Israele o a qualche residente forestiero . . . il quale mangi qualsiasi sorta di sangue, certamente porrò la mia faccia contro l’anima che mangia il sangue”. Violando la legge di Dio, un israelita avrebbe potuto contaminare altri, per cui Dio aggiunse: ‘In realtà lo stroncherò di fra il suo popolo’. (Levitico 17:10) In seguito, a un’adunanza tenuta a Gerusalemme, gli apostoli e gli anziani decretarono che dobbiamo ‘astenerci dal sangue’. Ciò è essenziale quanto astenersi dall’immoralità sessuale e dall’idolatria. — Atti 15:28, 29.
A quel tempo, cosa poteva significare ‘astenersi’? I cristiani non mangiavano sangue, né fresco né rappreso, e non mangiavano la carne di animali non dissanguati. Non mangiavano nemmeno cibi a cui era stato aggiunto sangue, come le salsicce a base di sangue. Assumere sangue in uno qualsiasi di questi modi avrebbe costituito una violazione della legge di Dio. — 1 Samuele 14:32, 33.
Anticamente per la maggioranza delle persone mangiare sangue non era un problema, come si nota dagli scritti di Tertulliano (II-III secolo E.V.). Rispondendo alle false accuse secondo cui i cristiani si nutrivano di sangue, Tertulliano menzionò tribù che suggellavano le alleanze bevendo sangue. Accennò pure a “coloro che, per guarire dall’epilessia, succhiano, durante uno spettacolo di gladiatori, con avidità sitibonda, il sangue ancor caldo scorrente dalla gola dei prigionieri sgozzati”. — Apologia del cristianesimo, IX, 10, 13, 14, trad. di L. Rusca, Rizzoli, Milano, 1956.
Per i cristiani quelle pratiche (anche se certi romani le seguivano per scopi terapeutici) erano sbagliate: “Non consideriamo il sangue degli animali neppure come cibo ammesso nei pranzi”, scrisse Tertulliano. I romani mettevano alla prova l’integrità dei veri cristiani offrendo loro cibi che contenevano sangue. Tertulliano aggiunse: “Come potete mai credere bevano sangue umano coloro [i cristiani] che siete ben persuasi abbiano orrore di quello degli animali?”
Oggi poche persone penserebbero che siano chiamate in causa le leggi dell’Iddio Onnipotente quando un medico dice loro che hanno bisogno di sangue. I testimoni di Geova, pur volendo certamente continuare a vivere, sono decisi a ubbidire alla legge di Geova sul sangue. Cosa significa questo alla luce dell’odierna pratica medica?
Quando dopo la seconda guerra mondiale le trasfusioni di sangue intero entrarono nell’uso, i testimoni di Geova capirono che erano contrarie alla legge di Dio, e ne sono ancora convinti. Tuttavia col tempo la medicina è cambiata. Oggi la maggioranza delle trasfusioni non sono di sangue intero ma di uno dei suoi componenti principali: (1) globuli rossi, (2) globuli bianchi, (3) piastrine, (4) plasma (siero), la parte fluida. A seconda delle condizioni del paziente, i medici possono prescrivere globuli rossi, globuli bianchi, piastrine o plasma. La possibilità di trasfondere questi componenti principali permette di suddividere una sola unità di sangue fra più pazienti. I testimoni di Geova sostengono che accettare sangue intero o uno qualsiasi di questi quattro componenti principali del sangue va contro la legge di Dio. Fatto significativo, attenendosi a questa posizione basata sulla Bibbia i Testimoni sono stati protetti da molti rischi, fra cui quello di contrarre malattie come l’epatite e l’AIDS, che si possono trasmettere col sangue.Comunque, dato che il sangue può essere lavorato oltre tali componenti principali, sorgono domande sulle frazioni derivate dai suoi componenti principali. Come vengono usate tali frazioni e cosa dovrebbe valutare il cristiano prima di decidere in merito?
Il sangue è una sostanza complessa. Il plasma stesso — che è per il 90 per cento acqua — contiene una quantità di ormoni, sali inorganici, enzimi e sostanze nutritizie, fra cui minerali e zucchero. Il plasma contiene anche proteine come l’albumina, fattori della coagulazione e anticorpi che combattono le malattie. Vengono isolate e impiegate varie proteine del plasma. Per esempio, agli emofilici, che sono soggetti a emorragie, viene somministrato il fattore VIII. Oppure, a una persona esposta a certe malattie i medici possono prescrivere iniezioni di gammaglobuline, estratte dal plasma sanguigno di persone che hanno già sviluppato l’immunità. In campo medico vengono usate anche altre proteine del plasma, ma quanto sopra illustra come si possono ricavare delle frazioni da un componente principale del sangue (in questo caso dal plasma).
Proprio come dal plasma sanguigno si possono ricavare varie frazioni, così anche dagli altri componenti principali (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) si possono isolare delle parti più piccole. Per esempio, dai globuli bianchi si possono ricavare interferoni e interleuchine, usati per curare certe infezioni virali e tumori. Dalle piastrine si può estrarre un fattore che favorisce la guarigione delle ferite. E sono in arrivo altri medicinali ottenuti (almeno inizialmente) da sostanze estratte da componenti del sangue. Queste terapie non consistono in trasfusioni di quei componenti principali: di solito hanno a che fare con parti o frazioni d’essi. Il cristiano dovrebbe accettare queste frazioni per scopi terapeutici? Non siamo in grado di dirlo. La Bibbia non fornisce particolari, per cui il cristiano deve decidere secondo la propria coscienza dinanzi a Dio.
Alcuni rifiutano qualunque derivato del sangue (comprese le frazioni che conferiscono una temporanea immunità passiva). Per loro questo è ciò che significa il comando di Dio di ‘astenersi dal sangue’. Il loro ragionamento è che secondo la legge che Dio diede a Israele il sangue tolto da una creatura doveva essere ‘versato al suolo’. (Deuteronomio 12:22-24) Che importanza ha questo? Ebbene, per preparare gammaglobuline, fattori coagulanti estratti dal sangue e via dicendo, è necessario raccogliere il sangue e lavorarlo. Perciò alcuni cristiani rifiutano questi prodotti, così come rifiutano le trasfusioni di sangue intero o dei suoi quattro componenti principali. La loro coscienziosa presa di posizione dovrebbe essere rispettata.Altri cristiani decidono in maniera diversa. Anch’essi rifiutano le trasfusioni di sangue intero e di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma. Tuttavia possono acconsentire che un medico li curi con una frazione estratta da uno dei componenti principali. Anche in questo caso possono esserci posizioni differenziate. Un cristiano potrebbe accettare un’iniezione di gammaglobuline, ma potrebbe non accettare un’iniezione di una sostanza estratta dai globuli rossi o dai globuli bianchi, oppure potrebbe accettarla. Tutto considerato, cosa potrebbe portare alcuni cristiani a concludere che possono accettare frazioni del sangue?
La rubrica “Domande dai lettori” della Torre di Guardia del 1° giugno 1990 osservava che certe proteine del plasma (quindi frazioni) passano dal sangue della donna incinta nel sistema circolatorio del feto. Così la madre trasmette al figlio le immunoglobuline, che gli conferiscono una preziosa immunità. Separatamente, mentre i globuli rossi del feto completano il loro normale ciclo vitale, la sostanza in essi contenuta che trasporta l’ossigeno subisce un processo di scissione. In parte diventa bilirubina, che passa nella madre attraverso la placenta e viene quindi escreta con i suoi rifiuti organici. Da ciò alcuni cristiani traggono la conclusione che, visto che frazioni del sangue passano da una persona all’altra in un contesto naturale come questo, essi possono accettare una frazione del sangue derivata dal plasma o dalle cellule ematiche.
Il fatto che le opinioni e le decisioni di coscienza possano differire significa che la questione sia irrilevante? No. È seria. Alla base c’è però un concetto semplice. Quanto sopra indica che i testimoni di Geova rifiutano trasfusioni sia di sangue intero che dei suoi componenti principali. La Bibbia comanda ai cristiani di ‘astenersi dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e dalla fornicazione’. (Atti 15:29) Al di là di ciò, quando si tratta di frazioni di uno qualsiasi dei componenti principali, ciascun cristiano, dopo aver considerato la cosa attentamente e in preghiera, deve decidere personalmente secondo coscienza.
Molte persone sarebbero disposte ad accettare qualunque terapia sembri offrire qualche beneficio immediato, anche se esistono noti rischi per la salute, come le terapie che prevedono l’uso di sangue, emocomponenti o emoderivati. Il cristiano sincero si sforza di avere una veduta più ampia ed equilibrata, che non prende in considerazione solo gli aspetti sanitari. I testimoni di Geova apprezzano gli sforzi che vengono fatti per offrire un’assistenza sanitaria di qualità e valutano il rapporto rischi/benefìci di qualunque trattamento. Ma quando si tratta di prodotti ottenuti dal sangue considerano attentamente ciò che dice Dio e la loro relazione personale con il Datore di vita. — Salmo 36:9.
Che benedizione è per il cristiano avere la stessa fiducia del salmista che scrisse: “Geova Dio è un sole e uno scudo; favore e gloria sono ciò che egli dà. Geova stesso non tratterrà alcuna cosa buona da quelli che camminano in maniera irreprensibile. O Geova . . . felice è l’uomo che confida in te”! — Salmo 84:11, 12.
[Nota in calce]
Vedi “Domande dai lettori” nella Torre di Guardia del 1° novembre 1978 e del 1° ottobre 1994. L’industria farmaceutica ha messo a punto prodotti di sintesi che non sono derivati del sangue e che possono essere prescritti al posto di certe frazioni del sangue usate nel passato.
[Riquadro/Foto a pagina 31]
DOMANDE CHE SI POTREBBERO FARE AL MEDICO
Dovendo sottoporvi a un intervento o a una terapia che potrebbe comportare l’uso di sangue, emocomponenti o emoderivati, potreste chiedere:
Tutto il personale medico interessato sa che, essendo testimone di Geova, non accetto trasfusioni di sangue (sangue intero, globuli rossi, globuli bianchi, piastrine o plasma) in nessuna circostanza?
Nel caso vi fosse prescritto un medicinale ottenuto dal plasma, dai globuli rossi, dai globuli bianchi o dalle piastrine, potreste chiedere:
È ottenuto da uno dei quattro componenti principali del sangue? In tal caso, potrebbe spiegarmene la composizione?
In che quantità e in che maniera mi verrebbe somministrato?
Se la mia coscienza mi permette di accettare questa frazione, che rischi comporta per la mia salute?
Se la mia coscienza mi spinge a rifiutare questa frazione, quale altra terapia è disponibile?
Una volta esaminata la questione, quando posso comunicarle la mia decisione?
La rivista chiarisce che quando, dopo la seconda guerra mondiale, la terapia trasfusionale entrò a piè pari nell’utilizzo medico l’applicazione del principio biblico sull’astenersi dal sangue fu molto semplice in quanto riguardava il sangue intero. L’evoluzione tecnologica applicata alla medicina trasfusionale ha reso molto più complicato l’applicazione del suddetto principio, va da se che le risposte non potevano essere né subitanee, né dogmatiche: quando una questione è complessa risposte del tipo bianco o nero non sono indice di saggezza e questo va a lode dei nostri fratelli del corpo direttivo!
Tornando alle frazioni.
Come si capisce la risposta alle domande soprascritte può essere fondamentalmente di due tipi:
1) assumere le frazioni del sangue è come assumerne i quattro componenti principali
2) assumere le frazioni del sangue non è come assumerne i quattro componenti principali altrimenti non si riscontrerebbero fenomeni fisiologici –
cioè naturali, non patologici –
di trasmissione di frazioni del sangue, da un circuito sanguigno all’altro, in ambito umano!
La prima risposta è data da chi basa le sue decisioni di coscienza sulla Bibbia e la logica.
La seconda è data da chi basa le sue decisioni di coscienza sulla Bibbia, la logica e il “libro della creazione” riferito all’ambito umano.
Entrambe le posizioni sono lasciate alla libera scelta dei testimoni di Geova che dovranno renderne conto esclusivamente a Dio delle loro azioni.
Il nocciolo della Legge di Mosè erano i 10 comandamenti, le infrazioni dei primi otto di questi erano gestite dai giudici d’Israele su disposizione di Geova, mentre chi andava contro agli ultimi due – quelli che miravano alla purezza dei desideri - rendeva conto solo a Dio.
Oggi ci troviamo di fronte ad un simile scenario: dove l’applicazione del principio di astenersi dal sangue è chiara ogni eventuale infrazione è gestita dai responsabili delle congregazioni ma laddove non è possibile essere categorici ogni testimone renderà conto a Dio.
Questo per dire che i cari fratelli del nostro corpo direttivo non hanno fatto alcun compromesso sui principi lasciando a Dio giudicare le suddette due possibili scelte di coscienza.
Non finisce qui la questione!
Nella rivista svegliatevi del 08/2006 p. 11 al sottotitolo “Il vero valore del sangue” si legge:
Cosa sono i trasportatori di ossigeno a base emoglobinica?
Ogni globulo rosso contiene circa 300 milioni di molecole di emoglobina. L’emoglobina costituisce circa un terzo del volume di un globulo rosso maturo. Ogni molecola contiene una proteina, la globina, e un pigmento detto eme che contiene un atomo di ferro. Quando il globulo rosso passa attraverso i polmoni assorbe le molecole di ossigeno, che si attaccano alle molecole di emoglobina. Alcuni secondi dopo l’ossigeno viene trasportato nei tessuti, mantenendo le cellule in vita.
Alcune industrie farmaceutiche estraggono ora l’emoglobina da globuli rossi umani o bovini. L’emoglobina così ottenuta viene filtrata per rimuovere le impurità, modificata e purificata chimicamente, messa in soluzione e confezionata. Il prodotto finale, il cui uso in molti paesi non è ancora stato approvato, è chiamato trasportatore di ossigeno a base emoglobinica, o HBOC (dall’inglese hemoglobin-based oxygen carrier). Dal momento che l’eme è responsabile del colore rosso purpureo del sangue, un’unità di HBOC assomiglia a un’unità di globuli rossi, il componente principale del sangue da cui questo prodotto viene estratto.
A differenza dei globuli rossi, che devono essere conservati al fresco ed eliminati dopo poche settimane, l’HBOC può essere conservato a temperatura ambiente e utilizzato dopo mesi. E dal momento che nell’HBOC la membrana cellulare con i suoi antigeni specifici non è presente, non c’è pericolo di gravi reazioni dovute a incompatibilità tra gruppi sanguigni. Comunque per i cristiani che si sforzano in coscienza di ubbidire alla legge di Dio sul sangue, l’HBOC è più problematico rispetto ad altre frazioni del sangue. Perché? Finché l’HBOC viene ricavato dal sangue si possono muovere due obiezioni. La prima è che l’HBOC svolge la funzione fondamentale di un componente principale del sangue, cioè i globuli rossi. La seconda è che l’emoglobina, da cui viene estratto l’HBOC, rappresenta una parte significativa di tale componente. Riguardo a questo e ad altri prodotti simili, quindi, i cristiani si trovano davanti a una decisione molto seria. Devono riflettere attentamente e in preghiera sui princìpi biblici che riguardano la santità del sangue. Col vivo desiderio di mantenere una buona relazione con Geova, ognuno deve farsi guidare dalla propria coscienza addestrata secondo la Bibbia. — Galati 6:5.
e ancora
Nella torre di guardia del 15/06/2004 p.24 al par. 16 si legge:
Inoltre, alcuni derivati di uno dei quattro componenti principali possono essere così simili alla funzione del componente intero e assolvere un ruolo così vitale nell’organismo che la maggioranza dei cristiani avrebbe obiezioni ad accettarli.
Il cristiano che in coscienza decide di accettare le frazioni dei quattro componenti principali del sangue si trova davanti a degli interrogativi a cui deve in coscienza trovare risposte senza sentire di andar contro ad una logica di ragionamento che deve rimanere coerente in ogni caso perché su questo sarà giudicato da Dio.
Non pretendo di aver esaurito ogni domanda intorno a queste difficili decisioni di coscienza ma spero di esserti stato utile!
Leo
Ps per altre eventuali obiezioni su tale tema ho trovato interessante e ben fatto il 3d seguente, su di un altro forum, che ti segnalo volentieri. Buona lettura e spassionata ricerca di chiarimenti!
Seque link:
tdgstoriasoctel.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...