Trovo questa polemica triviale, grossolana nonché assolutamente superflua. E' arcinoto, senza consultare alcuna rivista, che i testimoni di Geova possono tranquillamente entrare in chiesa pur non partecipando alla cerimonia, così come non mi pare che ci sia da fare il processo ad una persona che resta fuori dalla chiesa mentre il prete fa la sua omelia per motivi di coscienza, quello che è importante non mi pare sia l'entrare o meno in una edificio di culto ma se in vita la figlia ha rispettato la madre, l'ha curata e gli ha voluto bene.
Poi, detto molto chiaramente, quelle di umici mi sembrano solo i pettegolezzi della comari di un paesino che trovano da ridire su inezie di questo tipo... ripeto: l'amore ed il rispetto di una persona per i genitori non hanno nulla a che vedere con l'entrare o meno in chiesa ad ascoltare un'omelia in cui non si crede, anzi, il contrario.
Alla perdita di una madre questa persona non è assolutamente in stato di fare questa scelta. Vero che nessuno è qui per giudicarla ma resta il fatto che sarà fortemente influenzata a non andare al funerale in chiesa
Quello sarà un problema di chi l'ha influenzata (sapendo di
non avere il diritto di farlo) e della persona stessa, non è certo il problema delle "comari del paesino" che non si capisce bene a che titolo possano giudicare quanto una persona sia stata "influenzata", per di più senza un motivo, perché i testimoni di Geova
non hanno comunque problemi ad essere presenti ad una cerimonia funebre.
Shalom