funerale

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umici
00venerdì 13 aprile 2012 11:18
come può una figlia tdg rifiutare di andare al funerale della madre solo perche non è tdg? c'è una scrittura in proposito?

(PS per l'altra mia domanda ho avuto la risposta da uno specialista)
Seabiscuit
00venerdì 13 aprile 2012 11:43
Re:
umici, 13.04.2012 11:18:

come può una figlia tdg rifiutare di andare al funerale della madre solo perche non è tdg? c'è una scrittura in proposito?




non esiste una scrittura che vieta o sconsiglia ad un tdG di presentarsi al funerale dei propri genitori, anche se questi non sono della stessa fede della figlia.

Come non esiste una scrittura che obbliga una persona a farlo.

Quindi si tratta di decisioni personali e se vuoi una risposta esauriente per comprenderne i motivi della sua mancata presenza, dovresti chiedere direttamente a lei e non a noi



umici
00venerdì 13 aprile 2012 12:05
i motivi di lei sono "noi non si va in chiesa"
quando dice "noi" sta per l'organisazione dientro di lei non ci vedo decisioni personali
Giandujotta.50
00venerdì 13 aprile 2012 12:16
ti riporto un paragrafo di una nostra pubblicazione 15/5/02

"Quando la cerimonia riguarda un parente stretto, possono esserci ulteriori pressioni da parte della famiglia. In ogni caso il cristiano deve soppesare bene tutti i fattori. In certe circostanze potrebbe concludere che non sorgeranno difficoltà se assistesse come osservatore a un funerale o a un matrimonio in chiesa. In altre circostanze però gli svantaggi — per quanto riguarda il danno per la propria coscienza o per quella altrui — potrebbero superare i vantaggi dell’essere presenti. Qualunque sia la situazione, il cristiano dovrebbe assicurarsi che la sua decisione gli consenta di mantenere una buona coscienza davanti a Dio e agli uomini."

La scelta la fa la persona, in base alla sua coscienza.
Come dice S.Paolo, parlando di coscienza in Romani 14:4 "Chi sei tu da giudicare il domestico di un altro? Egli sta in piedi o cade al suo proprio signore. In realtà, sarà fatto stare in piedi, poiché Geova può farlo stare in piedi."

Resta quindi la scelta personale di questa persona di cui hai parlato.

Seabiscuit
00venerdì 13 aprile 2012 12:22
Re:
umici, 13.04.2012 12:05:

i motivi di lei sono "noi non si va in chiesa"
quando dice "noi" sta per l'organisazione dientro di lei non ci vedo decisioni personali


errato, parla a titolo personale se quelle sono le sue parole

io in chiesa ci sono entrato sia per un matrimonio che per un funerale

quindi se ne sei convinto dovresti riuscire a provarlo che è una direttiva del organizzazione.
Fuori la pubblicazione [SM=g27987]



umici
00venerdì 13 aprile 2012 12:30
se non sbaglio a titolo personale si dice "io non vado in chiesa"
non si usa la parola "noi"
la pubblicazione è stata citata sopra.

Seabiscuit
00venerdì 13 aprile 2012 12:35
Re:
umici, 13.04.2012 12:30:

se non sbaglio a titolo personale si dice "io non vado in chiesa"
non si usa la parola "noi"
la pubblicazione è stata citata sopra.




ma come le leggi le pubblicazioni?

io leggo:
"In certe circostanze potrebbe concludere che non sorgeranno difficoltà se assistesse come osservatore a un funerale o a un matrimonio in chiesa. In altre circostanze però gli svantaggi — per quanto riguarda il danno per la propria coscienza o per quella altrui — potrebbero superare i vantaggi dell’essere presenti. Qualunque sia la situazione, il cristiano dovrebbe assicurarsi che la sua decisione gli consenta di mantenere una buona coscienza davanti a Dio e agli uomini."

adesso, dato che tu asserisci l'esatto contrario, mi citi la rivista dove dice che non può assistere al funerale e che tale decisione vale per tutti i tdG come hai asserito in questo post:

quando dice "noi" sta per l'organisazione dientro di lei non ci vedo decisioni personali


Giandujotta.50
00venerdì 13 aprile 2012 12:37
Hai ragione, a titolo personale si dovrebbe dire 'io'
Se questa persona ha detto noi, dovresti domandarle perchè ha parlato a nome collettivo.
La rivista è chiara: decisione personale tenendo conto di tutti i fattori. Infatti Sea ti ha appena detto che è stato ad un funerale in chiesa. Potrei dirti altrettanto di me.
La tua amica/conoscente avrà avuto i suoi buoni motivi per non andare in chiesa. Chi siamo noi per giudicarla?
Il vissuto di ciascuno è insondabile rispetto alle conseguenze che si ripercuotono su decisioni così intime.
GIOVANNI C.
00venerdì 13 aprile 2012 14:47
Re:
Giandujotta.50, 13/04/2012 12.16:

— per quanto riguarda il danno per la propria coscienza o per quella altrui — potrebbero superare i vantaggi dell’essere presenti.




io sono daccordo nel tutelare la mia coscenza, ma quella altrui cosa centra
umici
00venerdì 13 aprile 2012 14:50
Dunque scritture in proposito non ci sono. Siamo d’accordo.

non credo che questa persona, che ha perso la madre poco tempo fà, il suo primo riflesso sia stato di andare personalmente a rileggere una pubblicazione di 10 anni fà. A questo a prontamente proveduto un anziano

alla domanda ma come le leggi le pubblicazioni?

c’è chi la può interpretare in questo modo :

"In certe circostanze potrebbe concludere che non sorgeranno difficoltà se assistesse come osservatore a un funerale o a un matrimonio in chiesa. In altre circostanze però gli svantaggi — per quanto riguarda il danno per la propria coscienza o per quella altrui — potrebbero superare i vantaggi dell’essere presenti. Qualunque sia la situazione, il cristiano dovrebbe assicurarsi che la sua decisione gli consenta di mantenere una buona coscienza davanti a Dio e agli uomini."


come c’è chi la può interpretare in quest’altro modo (in questo caso l’anziano citato sopra) :

"Quando la cerimonia riguarda un parente stretto, possono esserci ulteriori pressioni da parte della famiglia. In ogni caso il cristiano deve soppesare bene tutti i fattori. In certe circostanze potrebbe concludere che non sorgeranno difficoltà se assistesse come osservatore a un funerale o a un matrimonio in chiesa. In altre circostanze però gli svantaggi — per quanto riguarda il danno per la propria coscienza o per quella altrui — potrebbero superare i vantaggi dell’essere presenti. Qualunque sia la situazione, il cristiano dovrebbe assicurarsi che la sua decisione gli consenta di mantenere una buona coscienza davanti a Dio e agli uomini."


Quando viene citato che la scelta la fa la persona, in base alla sua coscienza è errato ! Alla perdita di una madre questa persona non è assolutamente in stato di fare questa scelta. Vero che nessuno è qui per giudicarla ma resta il fatto che sarà fortemente influenzata a non andare al funerale in chiesa.
Seabiscuit
00venerdì 13 aprile 2012 14:50
Re:
Giandujotta.50, 13.04.2012 12:37:

Hai ragione, a titolo personale si dovrebbe dire 'io'




se però col "noi" si riferisce a lei ed ai famigliari della sua casa, il noi ci stà, senza doverlo estenderlo a tutti i tdG


umici
00venerdì 13 aprile 2012 14:52
no il "noi" si riferiva a "noi tdg"
Seabiscuit
00venerdì 13 aprile 2012 14:55
Re:
umici, 13.04.2012 14:52:

no il "noi" si riferiva a "noi tdg"



se è così, ha sbagliato a dirlo e lo confermano le pubblicazioni che "noi" tdG siamo liberi di scegliere in queste circostanze come comportarci.

Un anziano le ha detto che non può andare? Questo sarebbe da dimostrare e se risultasse vero, sbaglia anche tale anziano ad esprimersi così.

Ma come ho detto fin dal primo post, noi non abbiamo nessun modo di verificare, ne ci interessa farlo, perchè le pubblicazioni sono chiare e chi va oltre, lo fa a titolo personale


cassiopea64
00venerdì 13 aprile 2012 14:58
Re:
umici, 13/04/2012 11.18:

come può una figlia tdg rifiutare di andare al funerale della madre solo perche non è tdg? c'è una scrittura in proposito?

(PS per l'altra mia domanda ho avuto la risposta da uno specialista)




Due mesi fa è venuta a mancare mia madre ed ho fatto il funerale in chiesa, so che a lei avrebbe fatto piacere e io l'ho fatto.
Non vedo tutte queste difficoltà, ma so di una sorella della mia congregazione che non ce l'ha fatta a rimanere in chiesa quando è morta la sua.
Non sono stata criticata nè ripresa da nessuno, nè io nè la sorella....
Se poi una sorella/fratello non se la sente, sta fuori dalla chiesa, come vedo ai funerali tanti "cattolici" se ne stanno fuori a fare delle chiacchiere mentre aspettano che la bara esca dalla chiesa...
barnabino
00venerdì 13 aprile 2012 15:03
Trovo questa polemica triviale, grossolana nonché assolutamente superflua. E' arcinoto, senza consultare alcuna rivista, che i testimoni di Geova possono tranquillamente entrare in chiesa pur non partecipando alla cerimonia, così come non mi pare che ci sia da fare il processo ad una persona che resta fuori dalla chiesa mentre il prete fa la sua omelia per motivi di coscienza, quello che è importante non mi pare sia l'entrare o meno in una edificio di culto ma se in vita la figlia ha rispettato la madre, l'ha curata e gli ha voluto bene.

Poi, detto molto chiaramente, quelle di umici mi sembrano solo i pettegolezzi della comari di un paesino che trovano da ridire su inezie di questo tipo... ripeto: l'amore ed il rispetto di una persona per i genitori non hanno nulla a che vedere con l'entrare o meno in chiesa ad ascoltare un'omelia in cui non si crede, anzi, il contrario.


Alla perdita di una madre questa persona non è assolutamente in stato di fare questa scelta. Vero che nessuno è qui per giudicarla ma resta il fatto che sarà fortemente influenzata a non andare al funerale in chiesa



Quello sarà un problema di chi l'ha influenzata (sapendo di non avere il diritto di farlo) e della persona stessa, non è certo il problema delle "comari del paesino" che non si capisce bene a che titolo possano giudicare quanto una persona sia stata "influenzata", per di più senza un motivo, perché i testimoni di Geova non hanno comunque problemi ad essere presenti ad una cerimonia funebre.

Shalom
(SimonLeBon)
00venerdì 13 aprile 2012 21:04
Re:
umici, 13.04.2012 11:18:

come può una figlia tdg rifiutare di andare al funerale della madre solo perche non è tdg? c'è una scrittura in proposito?

(PS per l'altra mia domanda ho avuto la risposta da uno specialista)



Complimenti allo specialista.
Purtroppo io ci sono dovuto passare poco tempo fa.
Eravamo tutti in chiesa, rispettosamente seduti, senza partecipare al rito.

Simon
barnabino
00venerdì 13 aprile 2012 21:20
Si... ma, mi chiedo, che "scandalo" ci sarebbe a non andare in chiesa? Mi chiedo: sono tanto ipocriti e superficiali da giudicare l'amore per i genitori da un gesto tanto superficiale quanto assistere ad una cerimonia in cui non si crede?

Umici ti prego RISPONDIMI, perché non posso credere che esistano uomini tanto superficiali, dimmi che lo hai scritto solo per fare sterile polemica!

Shalom [SM=g2037509]

umici
00sabato 14 aprile 2012 16:04
Re:
barnabino, 13.04.2012 21:20:

Si... ma, mi chiedo, che "scandalo" ci sarebbe a non andare in chiesa? Mi chiedo: sono tanto ipocriti e superficiali da giudicare l'amore per i genitori da un gesto tanto superficiale quanto assistere ad una cerimonia in cui non si crede?

Umici ti prego RISPONDIMI, perché non posso credere che esistano uomini tanto superficiali, dimmi che lo hai scritto solo per fare sterile polemica!

Shalom [SM=g2037509]





si può scherzare su tante cose ma non sul funerale di una madre !!
admintdg2
00sabato 14 aprile 2012 16:36
Re: Re:
umici, 14/04/2012 16.04:




si può scherzare su tante cose ma non sul funerale di una madre !!




Secondo te un Tdg che decide di non partecipare alla funzione religiosa in occasione del funerale di sua madre, lo fa per scherzo?
Lungosonno
00sabato 14 aprile 2012 19:15
Re:
umici, 13/04/2012 11.18:

come può una figlia tdg rifiutare di andare al funerale della madre solo perche non è tdg? c'è una scrittura in proposito?

(PS per l'altra mia domanda ho avuto la risposta da uno specialista)




sono Tuoi affari?
fa parte della nuova economia emergente?

siccome mi interesso di processi neuronali durante fase in cui
l'individuo formula dei pensieri
apparentemente corretti...
vorrei saperne di più
mi interessa l'opinione o risposta dello specialista
in merito cosi da capire meglio
lo stato di decadenza di cui TUTTI stiamo vivendo
barnabino
00sabato 14 aprile 2012 19:57
Caro Umici,


si può scherzare su tante cose ma non sul funerale di una madre !!



Infatti noi siamo serissimi, l'indignazione, se permetti, è per certi sciacalli (è il caso di dirlo) che non hanno rispetto neppure per il dolore di una figlia. Ripeto: il vero amore e rispetto si manifesta con l'ipocrita presenza ad una rito in cui non si crede o con il rispetto e l'amore mostrato in vita? A te la risposta, che non mi pare certo uno scherzo.

Shalom [SM=x1408427]
(SimonLeBon)
00sabato 14 aprile 2012 20:33
Re: Re:
umici, 14.04.2012 16:04:



si può scherzare su tante cose ma non sul funerale di una madre !!



Se vuoi che prendiamo posizione su un caso specifico dovremmo informarci e conoscere le circostanze.
Siccome non lo possiamo fare, ti diciamo che in generale non è affatto vietato andare al funerale di conoscenti (anche molto meno della propria madre!) di altre religioni.
Come ho già detto, non partecipiamo a nessun rito, nel caso di fosse.

Simon
umici
00domenica 15 aprile 2012 14:22
Re: Re:
Lungosonno, 14.04.2012 19:15:




sono Tuoi affari?
fa parte della nuova economia emergente?

siccome mi interesso di processi neuronali durante fase in cui
l'individuo formula dei pensieri
apparentemente corretti...
vorrei saperne di più
mi interessa l'opinione o risposta dello specialista
in merito cosi da capire meglio
lo stato di decadenza di cui TUTTI stiamo vivendo




non ho capito il tuo post ? [SM=g2037509]

il PS era per l'atro mio 3D che è stato chiuso
albertguiacco
00domenica 21 febbraio 2016 18:03
Sono d'accordo, non esiste alcuna scrittura che indichi ad un fedele di non recarsi al funerale di un proprio acro
solitary man
00domenica 21 febbraio 2016 18:30
Re:
senza dilungarmi in citazioni ecc.. ecc...

anche io recentemente sono entrato in chiesa in due distinte occasioni per i funerali di miei parenti ... Vari fratelli e sorelle della mia congregazione lo sanno ... e nessuno, ripeto nessuno, mi ha contestato alcun che.

Ergo ... nessun divieto .. chi dice ci sia lo fa perchè in passato qualche tdg "troppo" zelante ma poco studioso dei principi biblici e delle pubblicazioni sosteneva che fosse vietato, e qualche altro tdg "troppo" zelante ma poco studioso e che non aveva imparato a esercitare "la propria capacità di pensare" (coscienza) per distinguere il bene dal male se ne stava perchè più comodo che pensare.
'Andros'
00domenica 21 febbraio 2016 19:07
Re:
albertguiacco, 21/02/2016 18:03:

Sono d'accordo, non esiste alcuna scrittura che indichi ad un fedele di non recarsi al funerale di un proprio acro




E nemmeno direttive che vietino di entrare in un edificio di culto: Il punto è che la coscienza individuale e le relative scelte rispettate. O pensi che per 'salvare la faccia' e non far criticare 'la gente' si possa calpestare la propria dignità?

immanente
00domenica 21 febbraio 2016 19:49
Re:

xxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxxxxxxx


ti è già stato detto: usa argomenti e non asserzioni.
vedi tu se vuoi continuare così...
Aquila-58
00domenica 21 febbraio 2016 21:14
Re:
albertguiacco, 21/02/2016 18:03:

Sono d'accordo, non esiste alcuna scrittura che indichi ad un fedele di non recarsi al funerale di un proprio acro




è una questione di coscienza, come afferma chiaramente anche la Torre di Guardia del 15/10/2007. Ognuno ha la sua.
Dopo aver ripetutamente pregato Geova e aver riflettuto a lungo, ho deciso, nel 2014, di partecipare al funerale di mio padre in chiesa (così desiderava mia sorella, mio padre non è mai stato cattolico, tutt' altro!) e l' ho fatto puramente come osservatore, ovviamente non partecipando a nessun atto o gesto che riguardasse la liturgia cattolica.

Mi sono comportato come questa sorella menzionata nella Torre di Guardia:


12 Rut si trova praticamente di fronte allo stesso dilemma. Rut rispetta il marito, è decisa a essere leale a Dio e segue la sua coscienza educata secondo la Bibbia. Riflette su alcuni punti simili a quelli considerati da Loide e, dopo una preghiera, esamina “Domande dai lettori” della Torre di Guardia del 15 maggio 2002. Le viene in mente che i tre ebrei ubbidirono al comando di recarsi in un luogo dove ci sarebbe stata una cerimonia idolatrica, tuttavia mantennero l’integrità non partecipandovi. (Daniele 3:15-18) Decide di accompagnare il marito ma di non compiere nessun atto di devozione, e agisce in armonia con la propria coscienza. Spiega al marito con tatto ma chiaramente ciò che la coscienza le permetterà di fare e quello che non può fare. Rut spera che egli capisca la differenza tra la vera e la falsa adorazione. — Atti 24:16.

14 Ma la decisione di Rut è forse sbagliata? Non spetta agli altri dirlo. Non spetta a loro giudicarla o criticarla perché decide di essere presente alla cerimonia senza però compiere atti di devozione. Ricordate il consiglio che diede Paolo in merito alla decisione personale di mangiare o no certi cibi: “Colui che mangia non disprezzi colui che non mangia, e colui che non mangia non giudichi colui che mangia . . . Egli sta in piedi o cade al suo proprio signore. In realtà, sarà fatto stare in piedi, poiché Geova può farlo stare in piedi”. (Romani 14:3, 4) Certo nessun vero cristiano esorterebbe qualcuno a ignorare la guida di una coscienza dovutamente educata, perché sarebbe come non ascoltare una voce che può salvarci la vita.

dipassaggio01
00domenica 21 febbraio 2016 22:05
Coscienza....dovrebbe essere un concetto facile da capire!

Ad esempio, io, che per altro sono anche anziano, ho scelto di entrare in chiesa per i funerali dei nonni e per parte del matrimonio di un paio di cugini. Ovviamente sono stato seduto senza partecipare in alcun modo alla funzione.

Per contro altri miei parenti testimoni, presenti alla stessa cerimonia, hanno scelto di non entrare: nessuno mi ha detto nulla ne io ho detto nulla a loro, perché vige un reciproco rispetto nelle scelte.

Se applichi lo stesso criterio che stai usando con noi, dovresti scandalizzati per i miei cattolicissimi parenti, che al funerale di mio padre (testimone) non sono entrati in sala (parlo di nonni e zii paterni). Ma io rispetto la loro scelta....sebbene quanto avviene in sala è ben diverso da quanto avviene in chiesa: si tratta di un discorso, contro un rito che richiede la partecipazione dei presenti!

RKj
00lunedì 22 febbraio 2016 08:24

GIOVANNI C.
[Non Registrato]

Giandujotta.50, 13/04/2012 12.16:
— per quanto riguarda il danno per la propria coscienza o per quella altrui — potrebbero superare i vantaggi dell’essere presenti.






io sono daccordo nel tutelare la mia coscenza, ma quella altrui cosa centra



Ci tenevo a dire che per amore dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, il cristiano cerca di tutelare anche la coscienza degli altri!
Non a caso, 1 Corinti 10:25-33 dice:
"Continuate a mangiare ogni cosa che si vende al macello, senza informarvi a motivo della vostra coscienza;[...] Ma se qualcuno vi dicesse: “Questa è una cosa offerta in sacrificio”, non ne mangiate a motivo di colui che ha avvertito e a motivo della coscienza. “Coscienza”, dico, non la tua, ma quella dell’altra persona. Difatti, perché sarebbe la mia libertà giudicata dalla coscienza di un’altra persona? Se io partecipo rendendo grazie, perché si deve parlare ingiuriosamente di me per quello di cui rendo grazie?
Perciò, sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio. Astenetevi dal divenire causa d’inciampo sia ai giudei che ai greci e alla congregazione di Dio, come anch’io faccio piacere a tutti in ogni cosa, non cercando il mio proprio vantaggio, ma quello di molti, affinché siano salvati."
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