gambe di Dio

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ballerina
00sabato 2 gennaio 2016 14:56
In Genesi 3,8-10 si legge:
"Verso sera l'uomo e la donna sentirono che Dio, il Signore, passeggiava nel giardino. Allora, per non incontrarlo, si nascosero tra gli alberi del giardino. Ma Dio, il Signore, chiamò l'uomo e gli disse:
- Dove sei?
L'uomo rispose:
- Ho udito i tuoi passi nel giardino. Ho avuto paura perché sono nudo e mi sono nascosto."

Se Dio passeggia ha allora piedi e gambe, e quindi un corpo? Il fatto che Adamo ed Eva si nascondino fisicamente tra gli alberi, sottraendosi così alla vista del Signore per non "incontrarlo", sembrerebbe confermare questa lettura. Voi cosa ne pensate? Grazie
barnabino
00sabato 2 gennaio 2016 15:13

Se Dio passeggia ha allora piedi e gambe, e quindi un corpo? Il fatto che Adamo ed Eva si nascondino fisicamente tra gli alberi, sottraendosi così alla vista del Signore per non "incontrarlo", sembrerebbe confermare questa lettura. Voi cosa ne pensate? Grazie



Dio viene spesso descritti in termini antropomorfi, come se avesse mani, braccia, dita, ecc... mi si tratta solo di un linguaggio simbolico per indicare aziono o caratteristiche divine. D'altronde Dio è uno spirito e nessun uomo ha mai visto Dio. Inoltre quando nelle Scritture egli compare alla vista degli uomini si tratta di visioni o di apparizioni angeliche, l'angelo di Geova che agisce da messaggero divino.

Shalom
(garoma)
00sabato 2 gennaio 2016 16:52
Un essere umano non potrebbe mai capire l'essenza di un essere spirituale, per cui, Dio molto spesso si impersonifica in qualcosa di umano comprensibile a noi. Un esempio, quando diede i dieci comandamenti la Bibbia dice che fu "il dito di Dio a scriverli" ma fu realmente tale? No

Prova a immaginare però se Geova avesse descritto il processo spirituale con cui agì, avrebbe mai potuto l'uomo carnale capire ciò?
ballerina
00sabato 2 gennaio 2016 17:56
Re:
barnabino, 02/01/2016 15:13:


Dio viene spesso descritti in termini antropomorfi, come se avesse mani, braccia, dita, ecc... mi si tratta solo di un linguaggio simbolico



Quindi quanto è descritto in quei versetti non è mai accaduto alla lettera? Voglio dire, Dio non ha mai passeggiato nel giardino, nè Adamo ha realmente udito i suoi passi? Se ciò non è avvenuto mi sfugge allora il significato simbolico di quella descrizione.




Giandujotta.50
00sabato 2 gennaio 2016 18:11
simbolico è il linguaggio usato per descrivere ciò che Adamo udì.
reale invece è il 'rumore' che Adamo sentì e che gli fece dire la frase che hai citato "ho udito i tuoi passi"
Aquila-58
00sabato 2 gennaio 2016 20:04
Re: Re:
ballerina, 02/01/2016 17:56:

barnabino, 02/01/2016 15:13:


Dio viene spesso descritti in termini antropomorfi, come se avesse mani, braccia, dita, ecc... mi si tratta solo di un linguaggio simbolico



Quindi quanto è descritto in quei versetti non è mai accaduto alla lettera? Voglio dire, Dio non ha mai passeggiato nel giardino, nè Adamo ha realmente udito i suoi passi? Se ciò non è avvenuto mi sfugge allora il significato simbolico di quella descrizione.








si trattò molto probabilmente di un angelo, come accadde nel roveto ardente per Mosè (Esodo 3:1-9) o nel caso di Giacobbe che "lottò con Dio" (Gen. 32:24-30).
Ti rammento che nessuno aveva mai visto e udito la voce di Dio fino al tempo di Gesù, secondo le parole del Signore (Gv. 1:18 ; 5:37)!
ballerina
00sabato 2 gennaio 2016 20:07
Re:
Giandujotta.50, 02/01/2016 18:11:

simbolico è il linguaggio usato per descrivere ciò che Adamo udì.


Personalmente non scorgo un vero simbolismo. Nel senso che non vedo espressioni o parole che simboleggiano contenuti altri.




reale invece è il 'rumore' che Adamo sentì e che gli fece dire la frase che hai citato "ho udito i tuoi passi"


Cioè, se ho inteso bene, Adamo sente dei rumori ma nella realtà non c'è nessuno che sta camminando... Una sorta di allucinazione?

Aquila-58
00sabato 2 gennaio 2016 20:16
Re: Re:
ballerina, 02/01/2016 20:07:


Cioè, se ho inteso bene, Adamo sente dei rumori ma nella realtà non c'è nessuno che sta camminando... Una sorta di allucinazione?





Ballerina, puoi leggere il mio post n. 6 e commentare?
Ti ringrazio...
barnabino
00sabato 2 gennaio 2016 20:19

Personalmente non scorgo un vero simbolismo. Nel senso che non vedo espressioni o parole che simboleggiano contenuti altri



Si parla di antropomorfismi, si attribuisco a Dio forme umane per descriverne certe qualità o azioni.


Cioè, se ho inteso bene, Adamo sente dei rumori ma nella realtà non c'è nessuno che sta camminando... Una sorta di allucinazione?



E' possibile che nelle teofanie fosse un angelo, l'angelo di Geova, che agisse da messaggero di Dio, non sappiamo che cosa "vedesse" Adamo, di certo poteva dialogare con Dio. Le Scritture dico che nessun uomo, dunque neppure Adamo, può vedere Dio letteralmente. Le Scritture non entrano nei dettagli dunque è inutile speculare.

Shalom
Giandujotta.50
00sabato 2 gennaio 2016 20:19

simobolico in questa accezione:
(dal treccani)
"Qualsiasi elemento (segno, gesto, oggetto, animale, persona) atto a suscitare nella mente un’idea diversa da quella offerta dal suo immediato aspetto sensibile, ma capace di evocarla attraverso qualcuno degli aspetti che caratterizzano l’elemento stesso, il quale viene pertanto assunto a evocare in partic. entità astratte, di difficile espressione"

Dio, e gli angeli, sono spirito... come è già stato spiegato, per far comprendere agli uomini, il creatore fa usare un linguaggio che gli umani possano riconoscere...per cui si legge, per esempio, del "dito di Dio" che scrive i 10 comandamenti...

tu dici, un'allucinazione... in genere l'allucinazione è visiva...
non sappiamo come Dio abbia prodotto il rumore, fatto sta che Adamo senti come un rumore di passi.
(SimonLeBon)
00sabato 2 gennaio 2016 20:27
Re:
ballerina, 1/2/2016 2:56 PM:

In Genesi 3,8-10 si legge:
"Verso sera l'uomo e la donna sentirono che Dio, il Signore, passeggiava nel giardino. Allora, per non incontrarlo, si nascosero tra gli alberi del giardino. Ma Dio, il Signore, chiamò l'uomo e gli disse:
- Dove sei?
L'uomo rispose:
- Ho udito i tuoi passi nel giardino. Ho avuto paura perché sono nudo e mi sono nascosto."

Se Dio passeggia ha allora piedi e gambe, e quindi un corpo? Il fatto che Adamo ed Eva si nascondino fisicamente tra gli alberi, sottraendosi così alla vista del Signore per non "incontrarlo", sembrerebbe confermare questa lettura. Voi cosa ne pensate? Grazie



Beh è un po' come la giovane monaca che faceva il bagno con la tunica, perché altrimenti sarebbe stata vista dal buon Dio.
E cosi' anche loro si nascosero tra gli alberi, perché Dio notoriamente non puo' vedere... tra gli alberi! [SM=g2037509]

Simon
BRAUNSCHWEIG
00sabato 2 gennaio 2016 20:47
in un’occasione, “verso l’ora del giorno in cui soffia la brezza”, Adamo ed Eva ‘udirono la voce di Geova Dio’. Secondo alcuni qui è sottinteso che Geova era solito comunicare con Adamo a quell’ora, forse ogni giorno
ballerina
00sabato 2 gennaio 2016 20:49
Re: Re: Re:
Aquila-58, 02/01/2016 20:04:




si trattò molto probabilmente di un angelo, come accadde nel roveto ardente per Mosè (Esodo 3:1-9) o nel caso di Giacobbe che "lottò con Dio" (Gen. 32:24-30).


Non mi pare che nel passo in oggetto si parli di angeli, è invece sempre Dio il soggetto delle azioni. Non pensi che se Dio avesse voluto far "scendere in campo" un angelo lo avrebbe fatto scrivere, come avviene appunto nel passo di Esodo da te citato?



Ti rammento che nessuno aveva mai visto e udito la voce di Dio fino al tempo di Gesù, secondo le parole del Signore (Gv. 1:18 ; 5:37)!


In Gv1:18 si parla di vedere, mentre nel passo in oggetto si parla di udire. In Gv5:37 Gesù dice che nessuna delle persone dell'uditorio lì presente ha mai udito la voce di Dio, non sta parlando di Adamo.



barnabino
00sabato 2 gennaio 2016 21:04
Cara Ballerina,


Non mi pare che nel passo in oggetto si parli di angeli, è invece sempre Dio il soggetto delle azioni. Non pensi che se Dio avesse voluto far "scendere in campo" un angelo lo avrebbe fatto scrivere, come avviene appunto nel passo di Esodo da te citato?



Nelle teofanie Dio è sempre il soggetto delle azioni, l'angelo di Geova è quello porta il nome di Dio, nel senso che quando agiva quell'angelo è come se agisse Geova, il narratore molte volte non distingue tra l'angelo di Geova e Geova stesso.


In Gv1:18 si parla di vedere, mentre nel passo in oggetto si parla di udire. In Gv5:37 Gesù dice che nessuna delle persone dell'uditorio lì presente ha mai udito la voce di Dio, non sta parlando di Adamo



E' possibile che Adamo parlasse con Dio e non con un angelo, ma non vedo grande differenza rispetto a quello che chiedi: Dio non ha gambe, braccia, testa o altro, è un essere spirituale.

Scusami la franchezza... ma non si capisce che cosa ci chiedi, evita di farci perdere tempo e vai al dunque, grazie.

Shalom

Aquila-58
00sabato 2 gennaio 2016 21:48
Re: Re: Re: Re:
ballerina, 02/01/2016 20:49:

Aquila-58, 02/01/2016 20:04:




si trattò molto probabilmente di un angelo, come accadde nel roveto ardente per Mosè (Esodo 3:1-9) o nel caso di Giacobbe che "lottò con Dio" (Gen. 32:24-30).


Non mi pare che nel passo in oggetto si parli di angeli, è invece sempre Dio il soggetto delle azioni. Non pensi che se Dio avesse voluto far "scendere in campo" un angelo lo avrebbe fatto scrivere, come avviene appunto nel passo di Esodo da te citato?




nel passo di Esodo si parla di angelo e si parla di Dio, se noti bene, ma Gesù disse che nessuno aveva udito la voce di Dio fino al suo tempo, ergo era un angelo.
Del resto, tutta la Legge fu data per mezzo di angeli, confronta Esodo 19:18-20 ; 20:1 con Atti 7:38 e Gal. 3:19.
Quindi vedi tu...

Nel passo della Genesi Giacobbe dice di aver visto Dio (Gen. 32:30), ma in Esodo 33:20 lo stesso Geova dice che nessuno può vederlo e vivere e in Gv. 1:18 viene detto che nessuno ha visto Dio.
Per cui, vedi tu di nuovo..

ballerina, 02/01/2016 20:49:




Ti rammento che nessuno aveva mai visto e udito la voce di Dio fino al tempo di Gesù, secondo le parole del Signore (Gv. 1:18 ; 5:37)!


In Gv1:18 si parla di vedere, mentre nel passo in oggetto si parla di udire. In Gv5:37 Gesù dice che nessuna delle persone dell'uditorio lì presente ha mai udito la voce di Dio, non sta parlando di Adamo.






chi ti ha detto che "Gesù dice che nessuna delle persone dell'uditorio lì presente"? E' semplicemente una tua inferenza, io non lo leggo...

Gesù si sta rivolgendo ai giudei e sta dicendo che in nessun tempo hanno udito nè visto Dio, mi dispiace.

La frase "in nessun tempo" non avrebbe senso se si parlasse solo dell' uditorio lì presente...

Ciao.


[SM=g1871112]


dom@
00domenica 3 gennaio 2016 00:19
Se Dio cammina nel giardino , come Mai non guarda il suo Albero Della vita? ! Che manda un Angelo a fare quel lavoro? Pensaci un po' ballerina ...

Genesi 3: 24 E così cacciò l’uomo e pose* ad oriente del giardino di Eden+ ""i cherubini+ e la fiammeggiante lama di una spada che roteava continuamente per custodire la via dell’albero della vita.
[SM=g10765]
(garoma)
00domenica 3 gennaio 2016 08:06
Scusami ballerina ma non capisco dove vuoi arrivare con questa tua personale interpretazione della scrittura.

Vuoi forse dire che Dio ha un corpo e delle gambe? Allora Gesù disse il falso quanto disse: Giovanni 4:24 Dio è uno Spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo con spirito e verità”.

Se così non fosse allora vuoi insinuare che la bibbia mente o è pura fantasia?
ballerina
00domenica 3 gennaio 2016 17:47
Ho letto con interesse le vostre risposte. Vi ho notato due orientamenti diversi che non si armonizzano del tutto quando riguardano uno stesso racconto. Cioè da una parte si dice che la Bibbia usa un linguaggio figurato, dall'altra si dà invece un'interpretazione 'realistica' delle cose narrate, con la precisazione che non è Dio a passeggiare ma un angelo. Vi chiedo allora: quando vi accostate a una pagina della Bibbia, sulla base di cosa decidete che essa va interpretata in senso figurato oppure in senso letterale?
barnabino
00domenica 3 gennaio 2016 20:24
Cara ballerina,


Ho letto con interesse le vostre risposte. Vi ho notato due orientamenti diversi che non si armonizzano del tutto quando riguardano uno stesso racconto. Cioè da una parte si dice che la Bibbia usa un linguaggio figurato, dall'altra si dà invece un'interpretazione 'realistica' delle cose narrate, con la precisazione che non è Dio a passeggiare ma un angelo



Perché le Scritture non entrano nei dettagli, dunque alcuni aspetto possono essere intesi in senso figurativo oppure si può ipotizzare che anche in quell'occasione sia apparso l'angelo di Geova, anche se come tu dici non viene detto che essi "videro" Dio ma che lo "udirono".


Vi chiedo allora: quando vi accostate a una pagina della Bibbia, sulla base di cosa decidete che essa va interpretata in senso figurato oppure in senso letterale?



Come chiunque altro... non abbiamo un metodo magico e infallibile: in genere si analizza il contesto immediato, poi quello allargato e infine la teologia.

Shalom
Aquila-58
00domenica 3 gennaio 2016 21:54
Re:
ballerina, 03/01/2016 17:47:

dall'altra si dà invece un'interpretazione 'realistica' delle cose narrate, con la precisazione che non è Dio a passeggiare ma un angelo.




Ballerina, non mi dire che non hai mai sentito parlare delle teofanie!

Per esempio, se io nella Genesi leggo questo (traggo tutto dal testo della CEI):

"23 Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici bambini e passò il guado dello Iabbok. 24 Li prese, fece loro passare il torrente e portò di là anche tutti i suoi averi. 25 Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. 26 Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. 27 Quello disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!». 28 Gli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «Giacobbe». 29 Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!». 30 Giacobbe allora gli chiese: «Svelami il tuo nome». Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?». E qui lo benedisse. 31 Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuèl: «Davvero - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva». " (Gen. 32:23-31)

e in Osea leggo questo:

"3 Il Signore è in causa con Giuda
e punirà Giacobbe per la sua condotta,
lo ripagherà secondo le sue azioni.
4 Egli nel grembo materno soppiantò il fratello
e da adulto lottò con Dio,
5 lottò con l'angelo e vinse
,
pianse e domandò grazia.
Lo ritrovò a Betel
e là gli parlò.
" (Osea 12:3-5)


che conclusione dovrei trarre?
dom@
00lunedì 4 gennaio 2016 08:19
Re:
ballerina, 1/3/2016 5:47 PM:

Ho letto con interesse le vostre risposte. Vi ho notato due orientamenti diversi che non si armonizzano del tutto quando riguardano uno stesso racconto. Cioè da una parte si dice che la Bibbia usa un linguaggio figurato, dall'altra si dà invece un'interpretazione 'realistica' delle cose narrate, con la precisazione che non è Dio a passeggiare ma un angelo. Vi chiedo allora: quando vi accostate a una pagina della Bibbia, sulla base di cosa decidete che essa va interpretata in senso figurato oppure in senso letterale?



Cara ballerina be' Ronbo la Mia langetta Al suo favore? Ma Voglio darti una Illustrazione

Geova Dio crea tutto , e tutto e' buone . Fino a questa passeggio nel giardino?!

Amettiamo Che Dio e' il padrone di azzienda umana. Che un nuovo prodotto. Ma Questo prodotto fallisce , qualche inpiegato a tradito l'azzienda? L'npreditore, rimane in azzienda fino a questi problemi. E final mente ,? Linprenditore, decide andare a casa e riposare.
E conclude, con questa sentenza.

C.E.I.:
Genesi 3:15
Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
14 Versi 14, 15

Dio comincia a condannare colui da cui il peccato ha avuto [SM=x1408447]
(garoma)
00lunedì 4 gennaio 2016 09:23
Cara ballerina, mi viene in mente un'espressione che a volte si sente dire da coloro che sono ricercati o avvertono che qualcuno li sta cercando, essi dicono:
"sento il suo fiato sul mio collo"

Ora ti chiedo: essi sentono letteralmente il fiato di chi li cerca sul loro collo o è un modo di dire che avvertono la vicinanza di chi li cerca?
ballerina
00lunedì 4 gennaio 2016 15:03
Re: Re:
Aquila-58, 03/01/2016 21:54:



se io nella Genesi leggo questo (traggo tutto dal testo della CEI):
(Gen. 32:23-31)
e in Osea leggo questo:
(Osea 12:3-5)
che conclusione dovrei trarre?



Non saprei quale conclusione ne trai. Forse intendi che se tu fossi stato lì presente avresti visto Giacobbe dimenarsi nel combattimento con qualcuno? Avresti potuto, tanto per capirci, fare un video della scena?


'Andros'
00lunedì 4 gennaio 2016 17:21
Re:
Beh, io oggi sono "caduto dalle nuvole" e, subito dopo, ho "camminato sulle uova": Ma è normale sentire "il fiato sul collo" quando "si sveglia il can che dorme" e dopo "averlo menato per l'aia".

barnabino
00lunedì 4 gennaio 2016 17:29
Cara Ballerina,

Mi pare che tu non capisca che per capire se un passo è letterale, simbolico o se si usano solo metafore e similitudini lo può stabilire solo il contesto. Nel caso delle teofania il presupposto è che Dio è uno spirito, e nessun uomo ha mai visto Dio. Geova stesso dice: "nessun uomo può vedermi e vivere". Spesso nei passi in cui pare apparire Geova in altri paralleli lo scrittore precisa che si trattava dell'Angelo di Geova, colui che porta su di sé il nome di Dio, agendo e parlando nel suo nome al punto che le due figure sembrano confondersi.

Però non ho ancora capito bene quale sia esattamente il tuo quesito.

Shalom [SM=g2037509]

Aquila-58
00lunedì 4 gennaio 2016 18:19
Re: Re: Re:
Cara Ballerina,

ballerina, 04/01/2016 15:03:

Aquila-58, 03/01/2016 21:54:



se io nella Genesi leggo questo (traggo tutto dal testo della CEI):
(Gen. 32:23-31)
e in Osea leggo questo:
(Osea 12:3-5)
che conclusione dovrei trarre?



Non saprei quale conclusione ne trai. Forse intendi che se tu fossi stato lì presente avresti visto Giacobbe dimenarsi nel combattimento con qualcuno? Avresti potuto, tanto per capirci, fare un video della scena?





No, certamente non avrei potuto fare video da mettere magari su you tube [SM=g27985] , ma ne avrei tratto la conclusione che ogni ebreo ne avrebbe tratto.
Che si sarebbe trattato di una teofania (dal greco theophaneia, cioè l' apparire, la comparsa della Divinità).

Due esempi classici, che traggo ancora dal testo della CEI.

Giosuè 5:13-15 ; 6:1-2 CEI:

"13 Quando fu presso Gerico, Giosuè alzò gli occhi e vide un uomo in piedi davanti a sé, che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiese: «Tu sei dei nostri o dei nostri nemici?». 14 Rispose: «No, io sono il capo dell'esercito del Signore. Giungo proprio ora». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che ha da dire il mio signore al suo servo?». 15 Rispose il capo dell'esercito del Signore a Giosuè: «Togliti i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo sul quale tu stai è santo». Giosuè così fece. "
"1 Ora Gerico era sbarrata e sprangata davanti agli Israeliti; nessuno usciva né entrava. 2 Disse il Signore a Giosuè: «Vedi, consegno in mano tua Gerico e il suo re, pur essendo essi prodi guerrieri"

Altro esempio classico, tra i tantissimi

Giudici 13:19-23 CEI

"19 Manòach prese il capretto e l'offerta e sulla pietra li offrì in olocausto al Signore che opera cose misteriose. Manòach e la moglie stavano guardando: 20 mentre la fiamma saliva dall'altare al cielo, l'angelo del Signore salì con la fiamma dell'altare. Manòach e la moglie, che stavano guardando, si gettarono allora con la faccia a terra 21 e l'angelo del Signore non apparve più né a Manòach né alla moglie. Allora Manòach comprese che quello era l'angelo del Signore. 22 Manòach disse alla moglie: «Moriremo certamente, perché abbiamo visto Dio». 23 Ma sua moglie gli disse: «Se il Signore avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'offerta, non ci avrebbe mostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire proprio ora cose come queste». "

Ti chiedo di riflettere..
ballerina
00martedì 5 gennaio 2016 11:26
Re:
(garoma), 04/01/2016 09:23:

Cara ballerina, mi viene in mente un'espressione che a volte si sente dire da coloro che sono ricercati o avvertono che qualcuno li sta cercando, essi dicono:
"sento il suo fiato sul mio collo"

Ora ti chiedo: essi sentono letteralmente il fiato di chi li cerca sul loro collo o è un modo di dire che avvertono la vicinanza di chi li cerca?



Naturalmente un parlante di lingua italiana conosce il senso figurato di questa espressione, ma potrebbe non conoscerlo un parlante straniero. Che esista un uso del linguaggio figurato è pacifico, il punto è come possiamo essere sicuri di sapere sempre distinguere questo da un senso letterale e realistico. Perchè se tu fossi, per esempio, un nativo eschimese non è detto che afferreresti il senso di quell'espressione. Prendi per es. l'espressione "destra di Dio". Puoi intenderla in senso fisico-spaziale, oppure in senso metaforico per dire l'importanza e l'onore di qualcuno che siede alla destra del regnante. Immagino che tu la intenda in questo secondo senso. Ma allora prendi l'ascensione di Gesù. Dice Mc16,19: "Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio". Se la "destra di Dio" è metaforico prechè non potrebbe esserlo anche "assunto in cielo"? Oppure intenderemo "assunto in cielo" in senso realistico e lasceremo il senso metaforico alla sola espressione "sedette alla destra di Dio"?
Aquila-58
00martedì 5 gennaio 2016 11:36
Re: Re:
ballerina, 05/01/2016 11:26:

(garoma), 04/01/2016 09:23:

Cara ballerina, mi viene in mente un'espressione che a volte si sente dire da coloro che sono ricercati o avvertono che qualcuno li sta cercando, essi dicono:
"sento il suo fiato sul mio collo"

Ora ti chiedo: essi sentono letteralmente il fiato di chi li cerca sul loro collo o è un modo di dire che avvertono la vicinanza di chi li cerca?



Naturalmente un parlante di lingua italiana conosce il senso figurato di questa espressione, ma potrebbe non conoscerlo un parlante straniero. Che esista un uso del linguaggio figurato è pacifico, il punto è come possiamo essere sicuri di sapere sempre distinguere questo da un senso letterale e realistico. Perchè se tu fossi, per esempio, un nativo eschimese non è detto che afferreresti il senso di quell'espressione. Prendi per es. l'espressione "destra di Dio". Puoi intenderla in senso fisico-spaziale, oppure in senso metaforico per dire l'importanza e l'onore di qualcuno che siede alla destra del regnante. Immagino che tu la intenda in questo secondo senso. Ma allora prendi l'ascensione di Gesù. Dice Mc16,19: "Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio". Se la "destra di Dio" è metaforico prechè non potrebbe esserlo anche "assunto in cielo"? Oppure intenderemo "assunto in cielo" in senso realistico e lasceremo il senso metaforico alla sola espressione "sedette alla destra di Dio"?



ballerina, il paragone con quello di cui stiamo parlando (in sostanza le teofanie) non regge!
"Destra di Dio" indica certamente una posizione straordinaria di favore ma cosa intendi per "cielo"?
E perchè parli di "senso fisico/spaziale"?
Nei cieli spirituali non esiste lo "spazio/tempo", questi sono concetti appartenenti alla sfera della creazione fisica.

barnabino
00martedì 5 gennaio 2016 11:36
Cara Ballerina,


il punto è come possiamo essere sicuri di sapere sempre distinguere questo da un senso letterale e realistico



Ma li leggi i post e parliamo all'aria? Dobbiamo analizzare il contesto immediato, quello allargato e infine la concezione teologia del testo.

Inoltre che cosa intendi con avere la "sicurezza"? Stiamo parlando di una descrizione sintetica di un evento che, in sé, non è considerato importante.


Dice Mc16,19: "Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio". Se la "destra di Dio" è metaforico prechè non potrebbe esserlo anche "assunto in cielo"? Oppure intenderemo "assunto in cielo" in senso realistico e lasceremo il senso metaforico alla sola espressione "sedette alla destra di Dio"?



Infatti anche "assunto in cielo" non ha nulla di realistico, Gesù non andò nello "spazio". Il "cielo" in cui dimora Dio è da intendere in senso metaforico e, ovviamente, non ci sono né troni reali, né destra o sinistra.

Shalom
ballerina
00martedì 5 gennaio 2016 14:59
Re:
barnabino, 05/01/2016 11:36:

Dobbiamo analizzare il contesto immediato, quello allargato e infine la concezione teologia del testo.


Certo, Barnabino, ho compreso la tua risposta. Tuttavia, ti chiedo, il contesto è sufficiente a garantire un'interpretazione univoca? Ammesso (e non concesso) che ci sia accordo sul contesto di un determinato versetto o passo o capitolo..., pensi che preso un certo numero di lettori, con diverse sensibilità e diverse formazioni culturali, questi ne diano tutti la stessa interpretazione?



Stiamo parlando di una descrizione sintetica di un evento che, in sé, non è considerato importante.


Spero non sia un problema parlarne [SM=g27985]



Infatti anche "assunto in cielo" non ha nulla di realistico, Gesù non andò nello "spazio". Il "cielo" in cui dimora Dio è da intendere in senso metaforico e, ovviamente, non ci sono né troni reali, né destra o sinistra.


Ne sei sicuro? Hai provato a leggere Atti 1,9-11?
"Egli [Gesù] si mostrò ad essi [gli apostoli] vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio […] Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».".



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