La macellazione senza stordimento è una pratica dolorosa, vietata dall’attuale legislazione per la tutela degli animali, che però prevede una deroga nel caso sia richiesta da particolari culti religiosi come quello musulmano ed ebraico.
La legge islamica – si legge sul sito della Lav, Lega Anti Vivisezione - prescrive, infatti, una serie di regole da seguire per rendere la carne commestibile ai suoi fedeli. Le caratteristiche del procedimento di uccisione dell'animale sono riassunte nel termine Halal (lecito). Anche i precetti ebraici per ottenere della carne Kosher non accettano lo stordimento preventivo. Il metodo è di fatto identico: gli animali devono essere coscienti al momento dell'uccisione che deve avvenire tramite recisione di trachea ed esofago.
Ecco che allora, in Italia come negli altri Paesi Ue, è consentita solo ed esclusivamente a scopo rituale in macelli autorizzati. Il ministro svedese Eskil Erlandsson ha però condannato l’uso che alcuni Stati membri fanno di questo sistema fuori dai confini stabiliti, approfittando dell’esenzione per motivi religiosi.
Da qui la richiesta di intensificare i controlli da parte dell’Ufficio alimentare della Commissione per verificare che l’esenzione venga applicata correttamente e di specificare in etichetta – come sottolinea il Belgio – quale carne sia ottenuta da macellazione rituale per maggiore trasparenza nei confronti dei consumatori.
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