Mirco:
Nessuno di questi individualmente sa se la sua risurrezione sarà stata per avere vita eterna o morte eterna
Perché dovrebbero forse saperlo? Il passo di Daniele non è mica scritto dalla prospettiva del defunto (che non ha aspettative in quanto i morti sono inconsci), è scritto da una prospettiva divina.
Se leggi il contesto del brano da te citato scopri già nel primo verso del capitolo 12 che la visione si riferisce
all’intero periodo degli ultimi giorni iniziati, secondo la profezia biblica, nel 1914.
Paolo scrive che la risurrezione di
"quelli che appartengono al Cristo" sarebbe avvenuta
"durante la sua presenza" (1Co 15:23, 52), ovvero proprio
"in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore del tuo popolo" (Da 12:1). E specifica che tale risurrezione sarà speciale perché chi verrà destato sarà “incorruttibile”, ovvero immortale.
Il passo di Giovanni 5, invece, non si applica al "tempo della fine" ma ad un tempo futuro: "verrà il tempo in cui..." e per ora non si è visto nessuno (tantomeno "
tutti quelli che sono nelle tombe" di cui parla Gesù) uscire dal sepolcro e tornare alla vita.