Caro LDV,
fatemi capire...cosa portano gli angeli nel seno di abraamo una volta che il povero è morto?
Secondo il racconto portano tutta la persona, con il corpo... non si parla di anima, essendo una narrazione di fantasia, un apologo, è chiaro che può capitare qualunque cosa, come nel Barone di Münchhausen, in una parabola non è certo richiesto di essere realistici.
da questa parabola vediamo che dopo questa vita terrena....gli angeli portano quel che rimane (anima) in un altro luogo...e il tutto avviene istantaneamente
Si, ma non capisco da dove lo deduci, il racconto non dice che gli angeli portarono l'anima di Lazzaro in un altro luogo, vi portarono Lazzaro... a proposito hai notato che Gesù usa il nome di Lazzaro che, guarda caso, fu risuscitato come
persona?
il ricco che nel soggiorno dei morti è tormentato prega di far risuscitare lazzaro dai morti...quindi in carne ed ossa...per parlare con i suoi cinque fratelli ancora in vita... del tormento che dovranno patire se non si ravvedranno...
Si, infatti, ma non ci sono anime... il Ricco parla con Abramo. Si tratta di persone che dialogano tra loro, ripeto, in un apologo può accadere di tutto, Gesù si serve di una situazione fantastica per dare un insegnamento morale. D'altronde non è chiesto di "far risuscitare" il corpo di Lazzaro, ma di "mandarlo" dai suoi fratelli...
i farisei credevano in un qualcosa di noi che continua a vivere dopo la morte del nostro corpo umano...
Abbiamo già detto che su questo, cioè su
che cosa fosse a sopravvivere dopo la morte per i farisei, i testi sono ambigui ma è anche
del tutto ininfluente per noi cristiani, Gesù non era un fariseo e qualunque cosa credesse questa setta aristocratica non è quello in cui credeva Gesù che parla esplicitamente di credere nella
risurrezione senza mai far riferimento all'esistenza di un'anima immortale.
i sadducei non credevano nè alla risurrezione nè all'anima immortale...
Invece Gesù, per quanto ne sappiamo, dice di credere solo nella risurrezione. Non mi pare che Gesù rimproverasse ai sadducei si non credere nell'immortalità dell'anima ma di non credere alla risurrezione.
i farisei credevano alla risurrezione ma pure in un qualcosa di noi che continua a vivere dopo la morte dell'uomo carnale...
Questo, come detto, è messo in discussione da molti studiosi, per esempio il recente saggio di Martin Goodman su Rome e Gerusalemme (Laterza) ma anche tantissimi altri proprio per la difficoltà di armonizzare i testi. Comunque, ripeto, che cosa credesse un gruppo in particolare è ininfluente, dato che Gesù non era un fariseo né dice mai di approvare l'insegnamento sull'immortalità dell'anima.
probabilmente gesù rimproverava ai sadducei non solo il fatto di non credere alla risurrezione ma pure quello di non credere all'anima immortale...
Non mi risulta che Gesù rimproverasse ai sadducei di non credere nell'immortalità dell'anima, tutti i termini riguardano la risurrezione, i morti (non le anime o gli spiriti) che devono essere destati, la morte è descritta come un sonno, dunque una condizione di incoscienza.
perchè altrimenti gesù avrebbe portato un concetto del tutto nuovo per quell'epoca...sconosciuto sia a sadducei che ai farisei...
Guardi che i farisei ed i sadducei erano due gruppi elitari ed aristocratici, la credenza nella risurrezione era molto più antica, abbiamo con certezza testi dei profeti che parlano esplicitamente della risurrezione. Quando morì Lazzaro sua sorella espresse con semplicità la fede dei giudei, Marta gli disse: “
So che sorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”.
cioè sì alla risurrezione...no all'anima immortale o chiamiamola...qualcosa di noi che continua a vivere dopo la morte fisica...
E da dove lo deduce, mi scusi? L'illustrazione di Gesù (se per lei è "realistica") parla esplicitamente della sopravvivenza del Ricco e di Lazzaro in carne ed ossa, possono parlare, soffrire, gioire, persino comunicare tranquillamente con i vivi... non mi pare che si parli di "anima" o di "qualcosa di noi" ma della persona tout court, dica lei se mi sbaglio.
il seno di abraamo per i giusti...il luogo di tormento per gli empi...a questo credevano i farisei...
I farisei credevano di castighi e premi dopo la morte, peccato che nell'illustrazione di Gesù il Ricco non è un ampio (dove lo deduce? E' ricco e non peccatore!) e Lazzaro non ha fatto nulla di meritevole, è solo un mendicante... E comunque, ripeto: cosa c'entra quello in cui credeva Gesù con quello che eventualmente credevano i farisei? Erano solo una setta giudaica, nel I secolo non rappresentavano certo il pensiero comune dei giudei.
e pure lui era cresciuto in quel contesto...
Mi scusi, non capisco, lei dice che Gesù era un fariseo, cresciuto nell'ambiente farisaico? Mah...
Shalom