neutralità cristiana

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Niculin-ca-pettl-afor
00mercoledì 25 gennaio 2012 20:53
vorrei che mi spiegaste in cosa consiste la neautralità cristiana nell'ambito dottrinale dei testimoni e come si manifesta. Oltre all'obiezione di coscienza per le attività militari e al non occuparsi di politica andando a votare in quali altri modi si esprime e si estrinseca questa neutralità? Un tdG può supportare con le proprie competenze professionali lo svolgimento di un' assemblea o di un congresso di partito ad esempio traducendo in diretta per l'uditorio i lavori dell'assemblea o del congresso partito con il linguaggio LIS?
F.Delemme
00mercoledì 25 gennaio 2012 22:22
Re:
Niculin-ca-pettl-afor, 25/01/2012 20.53:

vorrei che mi spiegaste in cosa consiste la neautralità cristiana nell'ambito dottrinale dei testimoni e come si manifesta. Oltre all'obiezione di coscienza per le attività militari e al non occuparsi di politica andando a votare in quali altri modi si esprime e si estrinseca questa neutralità? Un tdG può supportare con le proprie competenze professionali lo svolgimento di un' assemblea o di un congresso di partito ad esempio traducendo in diretta per l'uditorio i lavori dell'assemblea o del congresso partito con il linguaggio LIS?







freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10095248
fratello
00giovedì 26 gennaio 2012 08:24
ma che sta dicendo?
Scusate, io fui ripreso perchè mi videro guardare delle bancarelle alla festa dell'unità e il signor Delemme dice che un anziano può lavorare come traduttore in una assemblea di un partito politico?
Ma che stte dicendo?????
Seabiscuit
00giovedì 26 gennaio 2012 08:48
Re: ma che sta dicendo?
fratello, 26.01.2012 08:24:

Scusate, io fui ripreso perchè mi videro guardare delle bancarelle alla festa dell'unità e il signor Delemme dice che un anziano può lavorare come traduttore in una assemblea di un partito politico?
Ma che stte dicendo?????



qua nessuno dice bugie e non le permetto di accusare altri, solo perchè non è in grado di argomentare.

Ci dimostri con le pubblicazioni ufficiali che non è com'è stato spiegato da Delemme




Niculin-ca-pettl-afor
00giovedì 26 gennaio 2012 08:51
In sostanza Delemme ha detto si, che si può fare, vero?
Seabiscuit
00giovedì 26 gennaio 2012 09:01
Re:
Niculin-ca-pettl-afor, 26.01.2012 08:51:

In sostanza Delemme ha detto si, che si può fare, vero?



no, ha detto che uno deve decidere secondo coscienza se svolgere il suo lavoro in quel ambito

come un fotografo TdG deciderà in coscienza dove svolgere il suo mestiere


(garoma)
00giovedì 26 gennaio 2012 09:11
È chiaro che c’è una differenza tra il fare un lavoro che è utile ad altri semplicemente come nostri simili e un lavoro che incoraggia direttamente o sostiene pratiche errate. Facciamo un’illustrazione: Non vogliamo che altri ci facciano violenza, avvelenino il nostro corpo, ci inducano a commettere immoralità o a rendere adorazione idolatra. Quindi non possiamo certo svolgere un lavoro che richieda di fabbricare, vendere o propagandare cose specificamente destinate a tali scopi, come nocive droghe che danno luogo ad assuefazione, materiale pornografico, immagini idolatriche e simili. Come potremmo insegnare ad altri che secondo le Scritture è errato usare tali cose e nello stesso tempo fare un lavoro che ne implica la produzione diretta o ne incoraggia l’uso? Tale lavoro sarebbe errato in se stesso.

Non mi sembra, da quello che ha detto, e che si sarebbe detto in altro forum, ricorrano i presupposti per dire che vi sia una produzione diretta o un diretto incoraggiamento alla partecipazione attiva a qualche partito politico. Mi consenta una domanda: sembrerebbe che chi abbia raccontato questa esperienza, tutta da verificare, abbia anche affermato che l’anziano implicato lo avrebbe addirittura supplicato di non rovinarlo.

Lei ha tratto da questi la sua domanda? O ne è l’autore? Sempre se ciò che mi è stato riferito corrisponda al vero.
Seabiscuit
00giovedì 26 gennaio 2012 09:22
Re:
(garoma), 26.01.2012 09:11:

Mi consenta una domanda: sembrerebbe che chi abbia raccontato questa esperienza, tutta da verificare, abbia anche affermato che l’anziano implicato lo avrebbe addirittura supplicato di non rovinarlo.




non avevo letto che si trattava di un anziano.
Se si tratta di un nominato, forse la cosa potrebbe essere diversa, non per una colpa diretta, ma per l'esempio che da.





(garoma)
00giovedì 26 gennaio 2012 09:36
Re: Re:
Seabiscuit, 26/01/2012 09.22:



non avevo letto che si trattava di un anziano.
Se si tratta di un nominato, forse la cosa potrebbe essere diversa, non per una colpa diretta, ma per l'esempio che da.







Ma infatti, il nostro niculin non lo ha detto qui che si trattava di un anziano, io ho ricevuto una mail che mi ha riportato quanto affermato su altro forum. Ecco perchè ho posto la domanda se era lui l'autore di questa esperienza su altro forum, perchè se così fosse, allora lui sarebbe un ex.


fratello
00giovedì 26 gennaio 2012 09:48
riformulo la domanda:
Un anziano dei testimoni di Geova può fare da traduttore ad una conferenza di rifondazione comunista?
E che dire di un fratello normale?
Se un anziano dovesse perdere gli incarichi se venisse scoperto a fare una cosa del genere, non è ovvio che anche un fratello senza incarichi sarebbe per lo meno ripreso se venisse scoperto a svolgere un lavoro del genere?
Infine se non si può andare ad una festa dell'unità perchè sarebbe compromessa la nostra neutralità, come è possibile che si possa addirittura svolgere un lavoro in quella festa?
Niculin-ca-pettl-afor
00giovedì 26 gennaio 2012 09:53
Re: Re: Re:
(garoma), 26/01/2012 09.36:

ho posto la domanda se era lui l'autore di questa esperienza



No.


(garoma)
00giovedì 26 gennaio 2012 10:01
Re: riformulo la domanda:
fratello, 26/01/2012 09.48:

Un anziano dei testimoni di Geova può fare da traduttore ad una conferenza di rifondazione comunista?
E che dire di un fratello normale?
Se un anziano dovesse perdere gli incarichi se venisse scoperto a fare una cosa del genere, non è ovvio che anche un fratello senza incarichi sarebbe per lo meno ripreso se venisse scoperto a svolgere un lavoro del genere?
Infine se non si può andare ad una festa dell'unità perchè sarebbe compromessa la nostra neutralità, come è possibile che si possa addirittura svolgere un lavoro in quella festa?


Non era il caso che la riformulasse perchè era già chiara prima, ha solo aggiunto il dettaglio che era un anziano, dettaglio che già ci era stato portato a conoscenza in anonimato.

La risposta è stata data e riformulo a lei la stessa domanda posta a niculin.

Le riporto la risposta nel caso le fosse sfuggita:


È chiaro che c’è una differenza tra il fare un lavoro che è utile ad altri semplicemente come nostri simili e un lavoro che incoraggia direttamente o sostiene pratiche errate. Facciamo un’illustrazione: Non vogliamo che altri ci facciano violenza, avvelenino il nostro corpo, ci inducano a commettere immoralità o a rendere adorazione idolatra. Quindi non possiamo certo svolgere un lavoro che richieda di fabbricare, vendere o propagandare cose specificamente destinate a tali scopi, come nocive droghe che danno luogo ad assuefazione, materiale pornografico, immagini idolatriche e simili. Come potremmo insegnare ad altri che secondo le Scritture è errato usare tali cose e nello stesso tempo fare un lavoro che ne implica la produzione diretta o ne incoraggia l’uso? Tale lavoro sarebbe errato in se stesso.

Non mi sembra, da quello che ha detto, e che si sarebbe detto in altro forum, ricorrano i presupposti per dire che vi sia una produzione diretta o un diretto incoraggiamento alla partecipazione attiva a qualche partito politico. Mi consenta una domanda: sembrerebbe che chi abbia raccontato questa esperienza, tutta da verificare, abbia anche affermato che l’anziano implicato lo avrebbe addirittura supplicato di non rovinarlo.

Lei ha tratto da questi la sua domanda? O ne è l’autore? Sempre se ciò che mi è stato riferito corrisponda al vero.





(garoma)
00giovedì 26 gennaio 2012 10:09
La matura applicazione dei princìpi biblici riguarda anche il proprio lavoro. Benché sappia che Dio esige che provveda alla sua famiglia, l’individuo comprende che i princìpi biblici devono essere applicati anche al lavoro che svolge. (1 Tim. 5:8) Perciò quando diviene cristiano capisce subito che, anche se il datore di lavoro lo esige, egli non può mentire né truffare il prossimo. (Apoc. 21:8; Efes. 4:28; Deut. 25:13-16) Può anche comprendere che il suo lavoro è in diretto contrasto con la Parola di Dio; quindi per servire Dio in modo accettevole può dover lasciare tale occupazione e cercarsi un altro lavoro, anche se da un punto di vista finanziario non è altrettanto rimunerativo.

Forse altri si rendono conto che, benché il loro lavoro in genere non sia in disaccordo coi princìpi biblici, devono fare alcune cose che suscitano un conflitto con la coscienza. Dapprima ragionano che essi non promuovono tali cose, che provvedono solo merci o servizi richiesti da altri. Ma man mano che uno cresce verso la maturità e applica in pieno i princìpi biblici riscontra che può essere più felice se dispone di svolgere un’attività in qualche altro ramo della sua professione o cercando lavoro altrove. (1 Tim. 1:18, 19; 1 Piet. 3:21) Chi deve decidere? Né la Società Torre di Guardia né altri fratelli cristiani possono decidere per lui. È il suo carico di responsabilità ed egli dovrebbe poter portare tale carico senza essere criticato.

Vedere La Torre di Guardia del 1° settembre 1963, pagine 538-540.

Paranoid
00giovedì 26 gennaio 2012 10:12

Se un anziano dovesse perdere gli incarichi se venisse scoperto a fare una cosa del genere, non è ovvio che anche un fratello senza incarichi sarebbe per lo meno ripreso se venisse scoperto a svolgere un lavoro del genere?



No, non è necessariamente ovvio.


Infine se non si può andare ad una festa dell'unità perchè sarebbe compromessa la nostra neutralità, come è possibile che si possa addirittura svolgere un lavoro in quella festa?



Festa dell'Unità?
(garoma)
00giovedì 26 gennaio 2012 10:35
Re: riformulo la domanda:
fratello, 26/01/2012 09.48:

Un anziano dei testimoni di Geova può fare da traduttore ad una conferenza di rifondazione comunista?
E che dire di un fratello normale?
Se un anziano dovesse perdere gli incarichi se venisse scoperto a fare una cosa del genere, non è ovvio che anche un fratello senza incarichi sarebbe per lo meno ripreso se venisse scoperto a svolgere un lavoro del genere?
Infine se non si può andare ad una festa dell'unità perchè sarebbe compromessa la nostra neutralità, come è possibile che si possa addirittura svolgere un lavoro in quella festa?



Prendete il caso di un postino. Anche se fra gli edifici del quartiere in cui consegna la posta ci fosse una chiesa o una clinica specializzata in aborti, difficilmente si potrebbe pensare che egli stia promuovendo una pratica condannata. Dio fornisce la luce del sole che risplende attraverso le finestre di tutti gli edifici, chiese e cliniche abortiste comprese. (Atti 14:16, 17) Un portalettere cristiano potrebbe concludere che egli sta rendendo quotidianamente un servizio umano a tutti indistintamente. La stessa cosa potrebbe pensare il cristiano che interviene in un’emergenza, come un idraulico chiamato a risolvere il problema di un allagamento in una chiesa o l’addetto a un’ambulanza chiamato a soccorrere una persona che si è sentita male durante una funzione religiosa. Potrebbe considerare il suo intervento un servizio umanitario, svolto casualmente in quel luogo.

In che misura è coinvolta la persona? Torniamo all’esempio del negozio. Probabilmente il dipendente incaricato di lavorare alla cassa o di riempire gli scaffali maneggia solo di tanto in tanto sigarette o articoli religiosi; è una piccola parte del suo lavoro complessivo. Com’è diversa la situazione del dipendente dello stesso negozio che invece è addetto alla vendita delle sigarette! Tutto il suo lavoro, giorno dopo giorno, consiste in qualcosa di contrario ai princìpi cristiani. (2 Corinti 7:1) Questo illustra perché, prima di decidere in merito a un impiego, occorre valutare anche in che misura si verrà coinvolti o si avrà a che fare con una determinata attività.

w99 15/4 29

Partecipare alla festa dell’Unità è un lavoro o una libera scelta di partecipare ad una festa di cui si conosce le origini e la finalità?



fratello
00giovedì 26 gennaio 2012 10:48
Re: Re: riformulo la domanda:
(garoma), 26/01/2012 10.35:



Prendete il caso di un postino. Anche se fra gli edifici del quartiere in cui consegna la posta ci fosse una chiesa o una clinica specializzata in aborti, difficilmente si potrebbe pensare che egli stia promuovendo una pratica condannata. Dio fornisce la luce del sole che risplende attraverso le finestre di tutti gli edifici, chiese e cliniche abortiste comprese. (Atti 14:16, 17) Un portalettere cristiano potrebbe concludere che egli sta rendendo quotidianamente un servizio umano a tutti indistintamente. La stessa cosa potrebbe pensare il cristiano che interviene in un’emergenza, come un idraulico chiamato a risolvere il problema di un allagamento in una chiesa o l’addetto a un’ambulanza chiamato a soccorrere una persona che si è sentita male durante una funzione religiosa. Potrebbe considerare il suo intervento un servizio umanitario, svolto casualmente in quel luogo.

In che misura è coinvolta la persona? Torniamo all’esempio del negozio. Probabilmente il dipendente incaricato di lavorare alla cassa o di riempire gli scaffali maneggia solo di tanto in tanto sigarette o articoli religiosi; è una piccola parte del suo lavoro complessivo. Com’è diversa la situazione del dipendente dello stesso negozio che invece è addetto alla vendita delle sigarette! Tutto il suo lavoro, giorno dopo giorno, consiste in qualcosa di contrario ai princìpi cristiani. (2 Corinti 7:1) Questo illustra perché, prima di decidere in merito a un impiego, occorre valutare anche in che misura si verrà coinvolti o si avrà a che fare con una determinata attività.

w99 15/4 29

Partecipare alla festa dell’Unità è un lavoro o una libera scelta di partecipare ad una festa di cui si conosce le origini e la finalità?






Ho trovato questa lettera che sembra contraddire quello che hai scritto tu:

"Cantare per intrattenere altri anche venendo pagato non sarebbe un peccato, se si trattasse semplicemente di provvedere uno svago ad altri. Potrebbe diventare sbagliato però, se oltre a provvedere uno svago, contribuissi con i tuoi servizi a promuovere una falsa pratica religiosa come una festa fatta per onorare un santo, o a promuovere gli interessi di un partito politico. Tu dici che non contribuiresti a tali aspetti, poiché non avresti niente da fare con i responsabili della festa, ma che sarebbe il tuo impresario ad interessarsi di tali rapporti. Ma puoi dire di non avere niente a che fare con la festa stessa che ha lo scopo di promuovere tali cose antiscritturali? Perché la chiesa fa la festa? Secondo l'ap. Paolo è per onorare un falso dio. (1Co 10:20, 21) Chiediamoci: da che cosa dipende il successo di tale sacrificio ai demoni? Non è il sostegno da parte della popolazione con la presenza a tale festa l'indice per misurare il successo? E quando la chiesa ti assume per cantare a tale festa religiosa, non è una contribuzione al sacrificio offerto, poiché contribuisce ad attirare le persone a venire e con la loro presenza offrire onore a tale falsa deità? Non ti lega quindi con tali falsi adoratori? (2Co 6:1417) Sarebbe una festa che farebbe onore al santo se non ci fosse musica e canzoni? Quindi, benché cantare in se stesso per offrire ricreazione ad altri non sia sbagliato, è certamente sbagliato quando sostiene o promuove una falsa adorazione, attirando la gente a sostenere tale falsa adorazione. Lo stesso ragionamento può essere fatto se la festa è di natura politica. Tale festa non è una propaganda del partito che la promuove? Non dipende il suo successo da come sarà sostenuta dalla popolazione? Noi sappiamo come Satana si serve della falsa religione e della politica per opporsi a Geova e quindi pensiamo che un cristiano non vorrebbe divenire complice di coloro che sono rappresentanti di Satana. In tali casi la coscienza dovrebbe indurre un cristiano a rifiutare tale impiego (SCC:SSF 23.5.80)"
LeonardoN
00giovedì 26 gennaio 2012 10:53
Re: Re: riformulo la domanda:
(garoma), 26/01/2012 10.35:



Partecipare alla festa dell’Unità è un lavoro o una libera scelta di partecipare ad una festa di cui si conosce le origini e la finalità?




[SM=g27988] è chiaro che vi sono mille sfumature sul termine partecipare e su che tipo di lavoro uno è tenuto a svolgere, ma generalmente sulle decisioni di coscienza non è giusto l'atteggiamento di chi va a spulciare quelle altrui per inciampare nè di chi rivendica la propria libertà e non tiene conto della coscienza altrui. Il giusto spirito è quello di rispettarsi entrambi della serie: non condivido la tua scelta ma la rispetto e non voglio importi la mia. Questo però non è facile che avvenga ecco perchè chi è più maturo tende a rinunciare ai propri diritti finchè chi ha visioni troppo rigide o troppo larghe non maturi.

Leo
barnabino
00giovedì 26 gennaio 2012 10:59
Infatti, ha ragione Leonardo, e non capisco bene il suo atteggiamento: cosa vorrebbe sapere allora? Evidentemente la coscienza di quel fratello ha ritenuto che offrire un occasionale servizio di traduzione non corrisponde a cantare alla festa per promuovere chi l'organizza e far divertire chi la frequenta attirando pubblico. D'altronde se si trattava di riparare un tubo o rianimare il conferenziere non ci sarebbe stato alcun problema. Mi pare che siano nel campo della coscienza, esattamente come è lasciato alla coscienza acquistare qualcosa sulle bancarelle di una fiera in occasione del santo patrono del paese o una Bibbia cattolica alla Libreria Vaticana. Fossi in lei non mi fare tutti questi problemi... non andiamo a fare le pulci a quello che fanno o non fanno i nostri fratelli, ma accertiamoci delle cose più importanti.

Shalom
(garoma)
00giovedì 26 gennaio 2012 11:33
Concordo con quanto detto da Leo e Barnabino, a volte certe spulciature scaturiscono da una propria ostilità o risentimento verso qualcuno in particolare.

Gli scribi e i Farisei facevano un degalogo di ciò che si poteva fare o non fare, noi lasciamo che sia la coscienza individuale a reagire ai principi di Geova nel rispetto degli stessi, della propria libertà e dal non far inciampare gli altri.

Tutto ciò che esula da questo, è solo demagogia e risentimento personale.
(garoma)
00giovedì 26 gennaio 2012 11:42
Re: Re: Re: riformulo la domanda:
fratello, 26/01/2012 10.48:



Ho trovato questa lettera che sembra contraddire quello che hai scritto tu:

"Cantare per intrattenere altri anche venendo pagato non sarebbe un peccato, se si trattasse semplicemente di provvedere uno svago ad altri. Potrebbe diventare sbagliato però, se oltre a provvedere uno svago, contribuissi con i tuoi servizi a promuovere una falsa pratica religiosa come una festa fatta per onorare un santo, o a promuovere gli interessi di un partito politico. Tu dici che non contribuiresti a tali aspetti, poiché non avresti niente da fare con i responsabili della festa, ma che sarebbe il tuo impresario ad interessarsi di tali rapporti. Ma puoi dire di non avere niente a che fare con la festa stessa che ha lo scopo di promuovere tali cose antiscritturali? Perché la chiesa fa la festa? Secondo l'ap. Paolo è per onorare un falso dio. (1Co 10:20, 21) Chiediamoci: da che cosa dipende il successo di tale sacrificio ai demoni? Non è il sostegno da parte della popolazione con la presenza a tale festa l'indice per misurare il successo? E quando la chiesa ti assume per cantare a tale festa religiosa, non è una contribuzione al sacrificio offerto, poiché contribuisce ad attirare le persone a venire e con la loro presenza offrire onore a tale falsa deità? Non ti lega quindi con tali falsi adoratori? (2Co 6:1417) Sarebbe una festa che farebbe onore al santo se non ci fosse musica e canzoni? Quindi, benché cantare in se stesso per offrire ricreazione ad altri non sia sbagliato, è certamente sbagliato quando sostiene o promuove una falsa adorazione, attirando la gente a sostenere tale falsa adorazione. Lo stesso ragionamento può essere fatto se la festa è di natura politica. Tale festa non è una propaganda del partito che la promuove? Non dipende il suo successo da come sarà sostenuta dalla popolazione? Noi sappiamo come Satana si serve della falsa religione e della politica per opporsi a Geova e quindi pensiamo che un cristiano non vorrebbe divenire complice di coloro che sono rappresentanti di Satana. In tali casi la coscienza dovrebbe indurre un cristiano a rifiutare tale impiego (SCC:SSF 23.5.80)"


Premesso che ciò che ho postato ho citato la pubblicazione che è del 99 rispetto a ciò che riporta lei dell'80. Comunque, mi sorgono alcune domande:

La sua riportata, sembra una risposta data ad una specifica domanda, per avere una visione completa bisognerebbe leggere sia la domanda che l'intera risposta.

Non vedo contraddizioni fra quello riportato nella T.G. e ciò da lei postato.

Lei come si trova una lettera personale? E' lei il diretto destinatario della lettera? Se non lo è come ne è venuto in possesso?

Potrei pensare che lei è un ex.

lenin
00giovedì 26 gennaio 2012 11:43
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
Barnaba1977
00giovedì 26 gennaio 2012 11:44
Sappiamo troppe poche cose: la natura della riunione (che fosse fatta dal partito o da qualche ente è tutto da vedere), la natura del contratto, del lavoro, ecc. Detta così non si può rispondere a questa domanda. La invito, qualora può, a non soffermarsi sul sentito dire ma di chiedere al diretto interessato, cioè il traduttore.
Barnaba1977
00giovedì 26 gennaio 2012 11:45
Ritengo l'argomento irrisolvibile. invitiamo gli anonimi a circostanziare meglio la domanda e riproporla in un altro 3D.

Il 3D è chiuso.
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