sapete perchè credo? e sono Cristiano?

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olmo
00giovedì 18 luglio 2013 17:12
Per una "INDAGINE" ermeneutica della Bibbia. L'Analisi parte dalla vicenda quando Gesù venne portato davanti a Caifa, (Tribunale rabinico) ed il Sommo sacerdote gli disse che se avesse dichiarato di essere un "uomo" anzichè il figlio di Dio, aveva salva la vita. Gesù dichiarò invece di essere il figlio di Dio.
E' questo l'elemento della Rivelazione del figlio di Dio, il passaggio dall'essere uomo all'essere divino. D
di credere, cioè al fatto che sia veramente il figlio di Dio, poichè sfiderei qualsiasi uomo di fronte ad un tribunale, sapendo che verrà ucciso a dichiare il "contrario" ed andare incontro alla morte. Anche xchè poco prima Gesù, fù effettivamnete un essere umano, poichè qualche ora prima dichiarò al Padre: "allontana da me questo calice" cioè (la vera natura umana con annessa l'uso dell'emozione della paura).
Aquila-58
00giovedì 18 luglio 2013 18:08
Re:
olmo, 18/07/2013 17:12:

Per una "INDAGINE" ermeneutica della Bibbia. L'Analisi parte dalla vicenda quando Gesù venne portato davanti a Caifa, (Tribunale rabinico) ed il Sommo sacerdote gli disse che se avesse dichiarato di essere un "uomo" anzichè il figlio di Dio, aveva salva la vita. Gesù dichiarò invece di essere il figlio di Dio.



ma manco per sogno....il Sommo Sacerdote gli chiede se fosse IL CRISTO, IL FIGLIO DI DIO (che per i giudei è un titolo puramente messianico, visto che è accostato a Cristo, cioè a Messia, a Re Messianico) e Cristo gli dice di si, si identifica con IL CRISTO, IL FIGLIO DI DIO (Mt. 26:63-64), oltre che con il Figlio dell' uomo di Daniele 7:13 e con Colui che è seduto alla destra di Dio del Salmo 110:1!


dom@
00giovedì 18 luglio 2013 18:13

Olmo E' questo l'elemento della Rivelazione del figlio di Dio, il passaggio dall'essere uomo all'essere divino. D


Essere "divino" con la d, o con la D, non ti fa padrone del Universo [SM=g27987]
olmo
00giovedì 18 luglio 2013 19:43
Re:
dom@, 18/07/2013 18:13:


Olmo E' questo l'elemento della Rivelazione del figlio di Dio, il passaggio dall'essere uomo all'essere divino. D


Essere "divino" con la d, o con la D, non ti fa padrone del Universo [SM=g27987]




Non sono padrone di nulla, dell'universo ne gusto le meraviglie e le contemplo poichè grandi cose ha fatto il Signore! [SM=g1871112]



Ponzio
00giovedì 18 luglio 2013 20:02
Re:
olmo, 18/07/2013 17:12:

Per una "INDAGINE" ermeneutica della Bibbia. L'Analisi parte dalla vicenda quando Gesù venne portato davanti a Caifa, (Tribunale rabinico) ed il Sommo sacerdote gli disse che se avesse dichiarato di essere un "uomo" anzichè il figlio di Dio, aveva salva la vita. Gesù dichiarò invece di essere il figlio di Dio.
E' questo l'elemento della Rivelazione del figlio di Dio, il passaggio dall'essere uomo all'essere divino. D
di credere, cioè al fatto che sia veramente il figlio di Dio, poichè sfiderei qualsiasi uomo di fronte ad un tribunale, sapendo che verrà ucciso a dichiare il "contrario" ed andare incontro alla morte. Anche xchè poco prima Gesù, fù effettivamnete un essere umano, poichè qualche ora prima dichiarò al Padre: "allontana da me questo calice" cioè (la vera natura umana con annessa l'uso dell'emozione della paura).




L'indagine dovrebbe cominciare da una corretta lettura dei versetti interessati che, evidentemente, tu non hai fatto:

(Matteo 26:63, 64)" Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: “Per l’Iddio vivente ti pongo sotto giuramento di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio!” Gesù gli disse: “Tu stesso [lo] hai detto. E vi dico: Da ora in poi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza e venire sulle nubi del cielo”.



barnabino
00giovedì 18 luglio 2013 20:05
Caro Olmo,


L'Analisi parte dalla vicenda quando Gesù venne portato davanti a Caifa, (Tribunale rabinico) ed il Sommo sacerdote gli disse che se avesse dichiarato di essere un "uomo" anzichè il figlio di Dio, aveva salva la vita



E dove leggi che Gesù disse di essere "figlio di Dio"? Caifa gli chiede se è "figlio di Dio" e lui risponde "vedrete il figlio dell'uomo". Come la mettiamo, figlio dell'uomo può significare solo uomo... analisi, esegesi, si, ma corretti.

Shalom [SM=g27985]
olmo
00venerdì 19 luglio 2013 10:36
Re: Re:
Ponzio, 18/07/2013 20:02:




L'indagine dovrebbe cominciare da una corretta lettura dei versetti interessati che, evidentemente, tu non hai fatto:

(Matteo 26:63, 64)" Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: “Per l’Iddio vivente ti pongo sotto giuramento di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio!” Gesù gli disse: “Tu stesso [lo] hai detto. E vi dico: Da ora in poi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza e venire sulle nubi del cielo”.







Allora perchè Caifa si straccia le vesti e lo condanna a morte?
sarebbe bastato che avesse dichiarato di essere un uomo "normale" per avere salva la vita: (Matteo 26:61) Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» 62 Gesù disse: «IO SONO; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo» Quindi dichiara di essere il figlio di Dio!(IO SONO). Poi ti ricordo che in ambito esegetico la frase " il figlio dell'uomo" è riferito al fatto che, l'evangelista, quando scrive questo versetto, si riferisce alla caduta di oppressione politica del regime tirannico dell'Impero Romano, e non al senso letterale della frase! Al versetto "e venire sulle nubi del cielo" le nubi, non sono il veicolo, ma il contesto che avvolge il figlio dell'uomo cioè l'appartenenza alla sfera divina. [SM=g1871112]
Spock
00venerdì 19 luglio 2013 11:28
Re: Re: Re:
olmo, 19/07/2013 10:36:




Allora perchè Caifa si straccia le vesti e lo condanna a morte?
sarebbe bastato che avesse dichiarato di essere un uomo "normale" per avere salva la vita: (Matteo 26:61) Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» 62 Gesù disse: «IO SONO; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo» Quindi dichiara di essere il figlio di Dio!(IO SONO). Poi ti ricordo che in ambito esegetico la frase " il figlio dell'uomo" è riferito al fatto che, l'evangelista, quando scrive questo versetto, si riferisce alla caduta di oppressione politica del regime tirannico dell'Impero Romano, e non al senso letterale della frase! Al versetto "e venire sulle nubi del cielo" le nubi, non sono il veicolo, ma il contesto che avvolge il figlio dell'uomo cioè l'appartenenza alla sfera divina. [SM=g1871112]



Il punto centrale dell'episodio non è l'espressione "figlio dell'uomo' ma il fatto che Gesù non smentisce, anzi lo afferma decisamente, d'essere il Figlio di Dio, ammissione che per i capi religiosi equivale a bestemmia e quindi sulla base dei loro parametri, passibile di morte, come si comprende con chiarezza nel vangelo parallelo di Luca 22:70, 71 Allora tutti dissero: “Sei tu, dunque, il Figlio di Dio?” Egli disse loro: “Voi stessi dite che lo sono”.  Essi dissero: “Che bisogno abbiamo di ulteriore testimonianza? Poiché noi stessi [lo] abbiamo udito dalla sua propria bocca”.

“il Figlio dell’uomo” è espressione che nei Vangeli ricorre quasi 80 volte, e in ogni caso si riferisce a Gesù Cristo, che la usa parlando di se stesso. A parte i Vangeli, ricorre in Atti 7:56; Ebrei 2:6 e Rivelazione 1:13; 14:14.

Il fatto che Gesù applicasse a se stesso questa espressione indicava chiaramente che il Figlio di Dio era davvero un essere umano, dato che era ‘divenuto carne’ (Gv 1:14), essendo ‘nato da una donna’, la vergine ebrea Maria che l’aveva concepito e partorito.

La designazione “Figlio dell’uomo” serve dunque anche a sottolineare lo stretto legame di parentela esistente fra Gesù Cristo e il genere umano.
Gesù infatti è identificato come Colui che ha il potere di riscattare il genere umano liberandolo dalla schiavitù del peccato e della morte.

Chiamandolo “Figlio dell’uomo” si richiama l’attenzione sul fatto che appartiene alla razza umana in virtù della sua nascita carnale; chiamandolo “Figlio di Dio” si dà risalto alla sua origine divina, al fatto che non è un discendente del peccatore Adamo né ha ereditato da lui l’imperfezione, ma è pienamente giusto agli occhi di Dio.

[SM=g1944981]

barnabino
00venerdì 19 luglio 2013 13:02
Caro Olmo,


Allora perchè Caifa si straccia le vesti e lo condanna a morte?



Perché l'espressione "figlio dell'uomo" era un chiaro riferimento a Daniele dove si parla del "figlio dell'uomo" come giudice escatologico, dunque non solo un generico messia o unto di Dio, ma colui che aveva "accesso presso l’Antico di Giorni" e a cui Dio stesso avrebbe dato "dominio e dignità e regno".


sarebbe bastato che avesse dichiarato di essere un uomo "normale" per avere salva la vita



Ma Gesù non era un "uomo normale", che cosa te lo farebbe pensare? Egli non poteva dichiarare il falso al sommo sacerdote, la sua origine infatti era certamente divina.

Shalom
olmo
00venerdì 19 luglio 2013 13:20
Re: Re: Re: Re:
Spock, 19/07/2013 11:28:



Il punto centrale dell'episodio non è l'espressione "figlio dell'uomo' ma il fatto che Gesù non smentisce, anzi lo afferma decisamente, d'essere il Figlio di Dio, ammissione che per i capi religiosi equivale a bestemmia e quindi sulla base dei loro parametri, passibile di morte, come si comprende con chiarezza nel vangelo parallelo di Luca 22:70, 71 Allora tutti dissero: “Sei tu, dunque, il Figlio di Dio?” Egli disse loro: “Voi stessi dite che lo sono”.  Essi dissero: “Che bisogno abbiamo di ulteriore testimonianza? Poiché noi stessi [lo] abbiamo udito dalla sua propria bocca”.

“il Figlio dell’uomo” è espressione che nei Vangeli ricorre quasi 80 volte, e in ogni caso si riferisce a Gesù Cristo, che la usa parlando di se stesso. A parte i Vangeli, ricorre in Atti 7:56; Ebrei 2:6 e Rivelazione 1:13; 14:14.

Il fatto che Gesù applicasse a se stesso questa espressione indicava chiaramente che il Figlio di Dio era davvero un essere umano, dato che era ‘divenuto carne’ (Gv 1:14), essendo ‘nato da una donna’, la vergine ebrea Maria che l’aveva concepito e partorito.

La designazione “Figlio dell’uomo” serve dunque anche a sottolineare lo stretto legame di parentela esistente fra Gesù Cristo e il genere umano.
Gesù infatti è identificato come Colui che ha il potere di riscattare il genere umano liberandolo dalla schiavitù del peccato e della morte.

Chiamandolo “Figlio dell’uomo” si richiama l’attenzione sul fatto che appartiene alla razza umana in virtù della sua nascita carnale; chiamandolo “Figlio di Dio” si dà risalto alla sua origine divina, al fatto che non è un discendente del peccatore Adamo né ha ereditato da lui l’imperfezione, ma è pienamente giusto agli occhi di Dio.

[SM=g1944981]




Se Caifa, avesse ragionato, considerando Gesù appartenente alla razza umana, per i principi della logica,"principio di non contraddizione" il tribunale rabinico, non l'avrebbe condannato a morte!
Infatti dalla parole di Caifa, (Matteo:26,63-66)
63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «TI SCONGIURO per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio».
Caifa, usa il verbo (scongiurare), cerca cioè di esortare Gesù per allontanarlo, per scansarlo dal pericolo di non dichiarare e rivelare pubblicamente la sua "divinità", tantomeno penso a questo punto che Gesù si sia voluto suicidare. Proprio per questo motivo "razionale" Credo in Cristo, come ho premesso in questa pagina di Forum.
barnabino
00venerdì 19 luglio 2013 14:01
Caro Olmo,


Se Caifa, avesse ragionato, considerando Gesù appartenente alla razza umana, per i principi della logica,"principio di non contraddizione" il tribunale rabinico, non l'avrebbe condannato a morte!



Il tribunale non giudicava certo la razza di appartenenza di Gesù, piuttosto ma giudicava le sue affermazioni di Gesù di essere il giudice escatologico di origine divina, vale a dire la sua pretesa messianica.

In Matteo l'accusa di Caifa è chiara: "Per l’Iddio vivente ti pongo sotto giuramento di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio!". Dunque l'espressione "figlio di Dio" non viene usata per indicare alcuna "razza" ma come sinonimo di "Cristo" o "Messia". Quella era l'accusa che si rivolgeva a Gesù, quelle essersi indebitamente e indegnamente "fatto" messia.


Caifa, usa il verbo (scongiurare), cerca cioè di esortare Gesù per allontanarlo, per scansarlo dal pericolo di non dichiarare e rivelare pubblicamente la sua "divinità"



Non leggo che si parli di divinità, qui "figlio di Dio" è usato come sinonimo di Cristo, il re d'Israele. L'affermazione era forte: Gesù affermava di essere non solo il legale discendente di Davide, ma anche di essere il giudice celeste nominato alla destra di Dio nei cieli: "E vi dico: Da ora in poi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza". Ce n'era abbastanza...


Proprio per questo motivo "razionale" Credo in Cristo, come ho premesso in questa pagina di Forum



Beh, certo, che il messia dovesse essere messo a morte dai suoi venne immediatamente riconosciuta come una profezia messianica e Gesù non avrebbe certo affermato il falso quando era in pericolo la sua vita: razionalmente possiamo dire che egli era realmente convinto di essere "il Cristo, il Figlio di Dio".

Shalom
olmo
00venerdì 19 luglio 2013 19:07
Re:
barnabino, 19/07/2013 14:01:

Caro Olmo,


Se Caifa, avesse ragionato, considerando Gesù appartenente alla razza umana, per i principi della logica,"principio di non contraddizione" il tribunale rabinico, non l'avrebbe condannato a morte!



Il tribunale non giudicava certo la razza di appartenenza di Gesù, piuttosto ma giudicava le sue affermazioni di Gesù di essere il giudice escatologico di origine divina, vale a dire la sua pretesa messianica.

In Matteo l'accusa di Caifa è chiara: "Per l’Iddio vivente ti pongo sotto giuramento di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio!". Dunque l'espressione "figlio di Dio" non viene usata per indicare alcuna "razza" ma come sinonimo di "Cristo" o "Messia". Quella era l'accusa che si rivolgeva a Gesù, quelle essersi indebitamente e indegnamente "fatto" messia.


Caifa, usa il verbo (scongiurare), cerca cioè di esortare Gesù per allontanarlo, per scansarlo dal pericolo di non dichiarare e rivelare pubblicamente la sua "divinità"



Non leggo che si parli di divinità, qui "figlio di Dio" è usato come sinonimo di Cristo, il re d'Israele. L'affermazione era forte: Gesù affermava di essere non solo il legale discendente di Davide, ma anche di essere il giudice celeste nominato alla destra di Dio nei cieli: "E vi dico: Da ora in poi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza". Ce n'era abbastanza...


Proprio per questo motivo "razionale" Credo in Cristo, come ho premesso in questa pagina di Forum



Beh, certo, che il messia dovesse essere messo a morte dai suoi venne immediatamente riconosciuta come una profezia messianica e Gesù non avrebbe certo affermato il falso quando era in pericolo la sua vita: razionalmente possiamo dire che egli era realmente convinto di essere "il Cristo, il Figlio di Dio".

Shalom




Ringrazio il moderatore per le riflessioni sull'argomento,ho trovo interessante sia il dialogo ricco dispunti per la meditazione, che il richiamo dei versetti bibblici.
Studiare la Bibbia anche sotto l'aspetto "dell'indagine conoscitiva alla montalbano",mi passi pure il termine ,la trovo veramente interessante. Spero che anche altri fratelli si accostino a questo "metodo" di studio specie per i giovani.
In ogni caso, quando avrò modo di continuare sull'argomento lo farò volentieri.Al momento devo sospendere per qualche giorno per assistere mio padre, il quale necessita di chemioterapia.
Saluti.
Aquila-58
00venerdì 19 luglio 2013 19:43
Re: Re: Re:
olmo, 19/07/2013 10:36:




Allora perchè Caifa si straccia le vesti e lo condanna a morte?
sarebbe bastato che avesse dichiarato di essere un uomo "normale" per avere salva la vita: (Matteo 26:61) Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» 62 Gesù disse: «IO SONO; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo» Quindi dichiara di essere il figlio di Dio!(IO SONO). Poi ti ricordo che in ambito esegetico la frase " il figlio dell'uomo" è riferito al fatto che, l'evangelista, quando scrive questo versetto, si riferisce alla caduta di oppressione politica del regime tirannico dell'Impero Romano, e non al senso letterale della frase! Al versetto "e venire sulle nubi del cielo" le nubi, non sono il veicolo, ma il contesto che avvolge il figlio dell'uomo cioè l'appartenenza alla sfera divina. [SM=g1871112]



Beh, l' ego eimi non c' entra nulla, perchè in Mt. 26:63-64 il sommo sacerdote si straccia le sue belle vesti pur non avendo udito alcun "ego eimi", mi pare, quindi non era certo quello il motivo....
Piuttosto, la domanda è: quale fu la bestemmia di Gesù?
Vediamo.
Per tutti i giudei l' espressione "Figlio di Dio", accostata a "Cristo" (quindi "Unto", "Messia") era solo un titolo messianico.
Farsi CRISTO, FIGLIO DI DIO per loro equivaleva a farsi Messia, re Messianico eterno sulla base di 1 Cron. 17:11-14 e Salmo 2 o perfino Dio, inteso però in senso funzionale e non ontologico, sulla base del Salmo 45:6 (che l' autore della lettera agli ebrei applica al Cristo in Ebrei 1:8, proprio in quel senso...).
Il fatto è che nessun ebreo concepiva un Cristo, un Unto, un Messia che dovesse morire, risorgere e tornare col potere regale (Gv. 12:34 ; Mt. 26:64).
Quindi non lo riconobbero come CRISTO, FIGLIO DI DIO, Re Messianico eterno e lo consideravano, facendosi (CRISTO) FIGLIO DI DIO, un bestemmiatore del Nome (Levitico 24:16) nonchè un impostore (Mt. 27:63).
Che non lo riconoscessero come re Messianico è evidente da Luca 19:36-40. Dopo un processo davanti al Sinedrio e al Sommo Sacerdote, Mt. 26:57-68 (l' accusa era di essere il Cristo, quindi il Messia, il Re messianico...), da Ciafa lo portano da Pilato (Gv. 18:28-40): l' accusa era chiaramente che Gesù fosse il re dei giudei!
In Gv. 19:7 i giudei dissero che Egli doveva morire perchè si era fatto FIGLIO DI DIO, ma in Gv. 19:12 l' accusa giudea era che Gesù si fosse fatto re contro Cesare e così anche il Gv. 19:14-15,21.
In Luca 22:67,70 CRISTO è di nuovo messo in relazione con FIGLIO DI DIO e che fosse un titolo indicante il re messianico è evidente da ciò che dicono i capi sacerdoti in Marco 15:31-32 (CRISTO, RE D' ISRAELE) e ciò che dicono capi sacerdoti, scribi e anziani in Mt. 27:40-43 (RE D' ISRAELE, FIGLIO DI DIO)


[SM=g1871112]



dispensa.
00venerdì 19 luglio 2013 22:07
per loro era bestemmia il fatto che sosteneva che lo avrebbero visto seduto sullo stesso trono di Geova, da quel momento in poi, per aver gustato la morte, alla sua destra.

Per essi equivaleva a rendersi uguale a Dio nel senso che lui voleva esercitare una sua autorità al pari di quella di Geova, facendosi figlio in modo particolare.. da belzebùù, satana,uguale a Dio

Non gliene importava nulla che Cristo gli aveva sempre ripetuto, che quella non era la sua autorità, circa il sabato o altro, ma quella di Geova stesso, perchè eseguiva la sua Volontà e nonla propria, cosa che si rifiutavano di riconoscergli anche a dispetto di quelle opere miracolose che dovevano attestare che quello che diceva proveniva dal Padre, che erano le sue opere mediante lo spirito santo, che operava sia direttamente provenendo da Dio,come nel caso della risurrrezione di Lazzaro, o indirettamente dalla sua persona ripiena di spirito santo datogli al suo battesimo dal Padre, guarendo la donna che aveva perdite da dodici anni e altri casi
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