siate più chiari

L'espressione "Listino Prezzi" è impropria in quanto in realtà si trattava di un listino dei costi di produzione.
La letteratura veniva data a chiunque ne facesse richiesta ed era cura del richiedente domandare il costo di produzione, dopo di che se intendeva contribuire lo faceva inserendo il denaro nella cassetta di contribuzioni messa in un angolo della sala. In modo anonimo.
Oggi avviene la medesima cosa, con la differenza che non si conosce piu il costo sostenuto per produrre quel determinato articolo e si agisce secondo coscienza.


molto soddisfacente come risposta(secondo me incompleta) ma il fatto che è "sparito" il costo di produzione, nn ho avuto risposta, i "maligni" dicono che c'è qualcosa do "losco"dietro a questa soria

I maligni troveranno qualcosa di losco in qualunque cosa... francamente nel fatto che per produrre materiali cartaceo, o di qualunque altro genere, ci sono dei costi non mi pare un segreto, così non mi pare in segreto che i TdG contribuiscono per la diffusione dell'opera a livello mondiale, dunque anche se contribuissimo di più del costo della carta e dell'inchiostro quello che è importante è che il denaro sia usato per lo scopo della nostra opera e non per altro.

In che senso, secondo lei, la risposta sarebbe incompleta? Le risulta che del denaro proveniente dalle contribuzioni sia speso in modo diverso da quello per cui dovrebbe essere usato, cioè lo sviluppo dell'opera profetizzata in Matteo 24,14?

Shalom

PS. Vedo che era già intervenuto: se vuole aprire un dibattito si iscriva al forum (l'iscrizione è gratuita) grazie. Questa è una sezione solo per veloci risposte a domande.

In un articolo uscito nei primi anni della pubblicazione della Torre di Guardia si scrisse che il giorno che non saremmo piu stati in grado di pubblicare la rivista, avremmo capito che questo strumento non era piu adatto e forse non aveva piu la benedizione di Geova. (cito a memoria, fu riportata in una rivista di decenni fa).
Da allora ci sono stati dei cambiamenti sotto molti aspetti ma si è sempre riusciti a stampare e distribuire. Migliorata la grafica, la carta, l'esposizione, la qualità in generale. Eppure nonostante i maggiori costi sostenuti si è sempre riusciti a coprire il costo di produzione.
Togliendo l'informazione del costo di produzione ora si può davvero essere "donatori allegri" e dare quel che si desidera...non riesco ad immaginare cosa ci possa mai essere di losco nel permettere di contribuire spontaneamente al ricevimento del prodotto, senza condizionamenti di sorta.
Sintomatico che proprio dopo aver escluso il listino, le riviste siano migliorate in qualità.

Comunque, per avere una risposta ufficiale, consiglio di girare la domanda alla filiale del paese.
Nel caso, ci farebbe piacere conoscere la risposta