sul sangue

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filipponi
00martedì 17 ottobre 2017 12:27
Una persona che ha fatto donazioni di sangue, e che ha beneficiato di trasfusioni di sangue che gli hanno salvato la vita,può diventare testimone di Geova ?
Dio lo perdonerà ?
Grazie per le risposte
EverLastingLife
00martedì 17 ottobre 2017 12:29
Re:
filipponi, 17/10/2017 12.27:

Una persona che ha fatto donazioni di sangue, e che ha beneficiato di trasfusioni di sangue che gli hanno salvato la vita,può diventare testimone di Geova ?




Sì.


Dio lo perdonerà ?



Può saperlo solo Lui.
filipponi
00martedì 17 ottobre 2017 12:39
Re: Re:
EverLastingLife, 17/10/2017 12.29:



Sì.


Dio lo perdonerà ?



Può saperlo solo Lui.




Scusami, ma se non vi è alcuna certezza a che serve abbracciare un credo ?
Se Gesù , con certezza perdono il ladrone penitente, perchè manca certezza di perdono per chi ha beneficiato di una trasfusione...?
ciao
EverLastingLife
00martedì 17 ottobre 2017 12:49
Re: Re: Re:
filipponi, 17/10/2017 12.39:




Scusami, ma se non vi è alcuna certezza a che serve abbracciare un credo ?
Se Gesù , con certezza perdono il ladrone penitente, perchè manca certezza di perdono per chi ha beneficiato di una trasfusione...?
ciao



Tu e io non siamo Gesù. Il giudizio non spetta agli uomini, ma a Dio e questo è appunto un aspetto fondanentale di quello che chiami "Credo" (Atti 17:31; Romani 14:4, 12).

Secondo me è stato perdonato, come si perdona ogni peccato commesso precedentemente al battesimo. Inoltre la congregazione lo accoglie come peccatore pentito. Rimane il fatto che io e te non abbiamo "certezza" di un giudizio che non è emesso da nessuno di noi due.

filipponi
00martedì 17 ottobre 2017 13:01
EverLastingLife, 17/10/2017 12.49:

filipponi, 17/10/2017 12.39:




Scusami, ma se non vi è alcuna certezza a che serve abbracciare un credo ?
Se Gesù , con certezza perdono il ladrone penitente, perchè manca certezza di perdono per chi ha beneficiato di una trasfusione...?
ciao



Tu e io non siamo Gesù. Il giudizio non spetta agli uomini, ma a Dio e questo è appunto un aspetto fondanentale di quello che chiami "Credo" (Atti 17:31; Romani 14:4, 12).

Secondo me è stato perdonato, come si perdona ogni peccato commesso precedentemente al battesimo. Inoltre la congregazione lo accoglie come peccatore pentito. Rimane il fatto che io e te non abbiamo "certezza" di un giudizio che non è emesso da nessuno di noi due.



Quindi a tuo dire, per i peccati commessi dopo il battesimo, quì vi è incertezza di perdono ?
ciao
EverLastingLife
00martedì 17 ottobre 2017 13:34
Re:
filipponi, 17/10/2017 13.01:

EverLastingLife, 17/10/2017 12.49:



Tu e io non siamo Gesù. Il giudizio non spetta agli uomini, ma a Dio e questo è appunto un aspetto fondanentale di quello che chiami "Credo" (Atti 17:31; Romani 14:4, 12).

Secondo me è stato perdonato, come si perdona ogni peccato commesso precedentemente al battesimo. Inoltre la congregazione lo accoglie come peccatore pentito. Rimane il fatto che io e te non abbiamo "certezza" di un giudizio che non è emesso da nessuno di noi due.



Quindi a tuo dire, per i peccati commessi dopo il battesimo, quì vi è incertezza di perdono ?
ciao



E pensare che i tdg sono accusati di avere troppe sicurezze e nessun dubbio.... ora arrivi te e vuoi costringermi a dire che sono "certo" di un giudizio che spetta a Dio e solo a lui.

La congregazione può "perdonare" un peccatore che si dice e sembra pentito. Questo avviene per mezzo degli anziani e quando avviene crediamo che il perdono sia anche di Geova. Se cioè un trasgressore sbaglia e si pente, gli anziani sotto preghiera e dopo aver esaminato con attenzione i fatti concludono che Geova deve averlo perdonato e decidono di conseguenza, non espellendolo dalla congregazione.

Naturalmente esiste una possibilità, per quanto teorica e remota, che gli anziani sbaglino. Uno può fare mostra di pentimento senza essere davvero rammaricato e magari continuare a sbagliare volontariamente malgrado sia stato trattato con misericordia dagli anziani. Cosa sia scritto in fondo al cuore di un uomo, e soprattutto quale sia il pensiero di Geova al di là di ogni dubbio, non è umanamente possibile saperlo.



barnabino
00martedì 17 ottobre 2017 14:25
Se il pentimento è sincero sarà certamente perdonato, ma solo il peccatore e Dio possono saperlo con certezza, non chi giudica dall'esterno.

Shalom
filipponi
00martedì 17 ottobre 2017 14:29
EverLastingLife, 17/10/2017 13.34:

filipponi, 17/10/2017 13.01:

EverLastingLife, 17/10/2017 12.49:



Tu e io non siamo Gesù. Il giudizio non spetta agli uomini, ma a Dio e questo è appunto un aspetto fondanentale di quello che chiami "Credo" (Atti 17:31; Romani 14:4, 12).

Secondo me è stato perdonato, come si perdona ogni peccato commesso precedentemente al battesimo. Inoltre la congregazione lo accoglie come peccatore pentito. Rimane il fatto che io e te non abbiamo "certezza" di un giudizio che non è emesso da nessuno di noi due.



Quindi a tuo dire, per i peccati commessi dopo il battesimo, quì vi è incertezza di perdono ?
ciao



E pensare che i tdg sono accusati di avere troppe sicurezze e nessun dubbio.... ora arrivi te e vuoi costringermi a dire che sono "certo" di un giudizio che spetta a Dio e solo a lui.

La congregazione può "perdonare" un peccatore che si dice e sembra pentito. Questo avviene per mezzo degli anziani e quando avviene crediamo che il perdono sia anche di Geova. Se cioè un trasgressore sbaglia e si pente, gli anziani sotto preghiera e dopo aver esaminato con attenzione i fatti concludono che Geova deve averlo perdonato e decidono di conseguenza, non espellendolo dalla congregazione.

Naturalmente esiste una possibilità, per quanto teorica e remota, che gli anziani sbaglino. Uno può fare mostra di pentimento senza essere davvero rammaricato e magari continuare a sbagliare volontariamente malgrado sia stato trattato con misericordia dagli anziani. Cosa sia scritto in fondo al cuore di un uomo, e soprattutto quale sia il pensiero di Geova al di là di ogni dubbio, non è umanamente possibile saperlo.





Quindi un proclamatore battezzato, cade nell'adulterio... e si pente sinceramente, non viene espulso..; stesso modo, nella necessità per suo figlio in ospedale, un altro, in coscienza non riesce a negargli una trasfusione " per la poca maturità spirituale..", e cede a questa , la quale salva il bambino da morte certa, non viene espulso dalla congregazione , se manifesta che si pente perchè non è riuscito ad ottemperare a quanto insegnato dall'organizzazione ?
ciao
I-gua
00martedì 17 ottobre 2017 15:16
Per una stessa medesima cosa alcuni saranno perdonati, e altri no

Così come si può perdonare più facilmente una bugia da un bambino, che da un adulto.

Tutto sta anche nella consapevolezza del trasgressore
Dal contesto, dal pentimento o meno, dal desiderio di perseverare nella giustizia..


Grazie al sacrificio di Gesù possiamo avere una buona coscienza di fronte al Padre, a certe condizioni.

Se uno non conosce e ignora leggi e principi divini, è un conto
Se non li accetta è un altro

Ogni caso è singolare
Non spetta a noi giudicare

EverLastingLife
00martedì 17 ottobre 2017 15:31
Re:


Quindi un proclamatore battezzato, cade nell'adulterio... e si pente sinceramente, non viene espulso..; stesso modo, nella necessità per suo figlio in ospedale, un altro, in coscienza non riesce a negargli una trasfusione " per la poca maturità spirituale..",



Più che di maturità è questione di fede. Di nuovo comunque non è possibile giudicare dall'esterno un episodio in cui tenere i nervi saldi e affidarsi completamente a Geova è difficilissimo. Quella che descrivi è una situazione di tensione estrema e gli anziani non possono non tenerne conto. Ben difficilmente si arriva all'espulsione, la quale scatta se l'individuo protesta di essere nel giusto, di aver agito correttamente e non solo per una umana, e comprensibile, debolezza.



e cede a questa , la quale salva il bambino da morte certa,



Questo è un salto logico. Nessuno può affermare che una trasfusione di sangue salva la vita al di là di ogni dubbio. È solo un presidio medico soggetto, come ogni altro, ad una probabilità di fallire. Si può morire ugualmente malgrado una "trasfusione salvavita" e si può anche morire come diretta conseguenza di una trasfusione.



non viene espulso dalla congregazione , se manifesta che si pente perchè non è riuscito ad ottemperare a quanto insegnato dall'organizzazione ?



No, a quanto insegnato da Dio.


I-gua
00martedì 17 ottobre 2017 16:39
Re: Re: Re:
filipponi, 17.10.2017 12:39:




Scusami, ma se non vi è alcuna certezza a che serve abbracciare un credo ?
Se Gesù , con certezza perdono il ladrone penitente, perchè manca certezza di perdono per chi ha beneficiato di una trasfusione...?
ciao




Non basta abbracciare un credo per avere delle certezze, di che certezze parli, della vita eterna?

anche i demoni credono in Dio, eppure... sono condannati
I-gua
00martedì 17 ottobre 2017 17:05
ma cosa c'entra la domanda iniziale



Una persona che ha fatto donazioni di sangue, e che ha beneficiato di trasfusioni di sangue che gli hanno salvato la vita,può diventare testimone di Geova ?
Dio lo perdonerà ?



con la dissociazione?

[SM=g2037509]
Anonimo
00martedì 17 ottobre 2017 17:13
No, non saranno perdonati,troppo semplice e non funziona cosi.
Certo ci piacerebbe, tanto Gesù ci perdonerà....forse si o forse no, chi siamo noi per saperlo, vero?
Allora non andate in giro a cercare di convincere le persone con degli insegnamenti che risultano ERRATI.

Punto.
I-gua
00martedì 17 ottobre 2017 18:27
[SM=g7393]


gli insegnamenti sono biblici.

per verificare se gli insegnamenti sono biblici o meno, l'unica cosa da fare è accertarsene personalmente.

come?

attraverso uno studio biblico. Leggendo di testa propria la bibbia e confrontando questa con le dottrine dei tdG, si potrà trarre le proprie conclusioni.

[SM=g1871112]
barnabino
00martedì 17 ottobre 2017 19:35
Caro Anonimo,


No, non saranno perdonati,troppo semplice e non funziona cosi



Invece funziona così, solo il peccato contro lo spirito santo non sarà perdonato, Dio non vuole che nessuno muoia che me tutti vengano salvati e giungano al pentimento, dunque Egli desidera il nostro sincero pentimento.


Certo ci piacerebbe, tanto Gesù ci perdonerà....forse si o forse no, chi siamo noi per saperlo, vero?



Dio ci perdonerà certamente in virtù del sacrificio di Cristo, si chiama "immeritata" benignità, perché nessuno se la può meritare, però è necessario che chi pecca chieda perdono a Dio, si penta sinceramente e smetta di avere di avere una condotta sbagliata.


Allora non andate in giro a cercare di convincere le persone con degli insegnamenti che risultano ERRATI



Qui, veramente, l'unico che sta dicendo cose ERRATE sei tu... renditene conto.

Shalom
(SimonLeBon)
00martedì 17 ottobre 2017 23:14
Re:
filipponi, 10/17/2017 2:29 PM:

...
Quindi un proclamatore battezzato, cade nell'adulterio... e si pente sinceramente, non viene espulso..; stesso modo, nella necessità per suo figlio in ospedale, un altro, in coscienza non riesce a negargli una trasfusione " per la poca maturità spirituale..", e cede a questa , la quale salva il bambino da morte certa, non viene espulso dalla congregazione , se manifesta che si pente perchè non è riuscito ad ottemperare a quanto insegnato dall'organizzazione ?
ciao




Caro Filipponi,
il caso verrà esaminato da un comitato di persone mature che terranno conto della situazione nel suo insieme.

Ci sono principi e leggi generali, di fronte alle quali esiste la nostra realtà di poveri esseri umani imperfetti e peccatori di fronte alla bontà di un Dio perfetto e onnipotente.

Simon
I-gua
00mercoledì 18 ottobre 2017 08:06
ma di che vuoi parlare?
Caro Filipponi,

ma tu vuoi parlare delle leggi divine in relazione all'uso del sangue, di adulterio, di battesimo, dell'immeritata benignità del Creatore che ha previsto il sacrificio del Figlio per la nostra salvezza e redenzione, del pentimento e del perdono...oppure dell'amorevole provvedimento della dissociazione?


[SM=g1871115]


filipponi
00mercoledì 18 ottobre 2017 16:03
(SimonLeBon), 17/10/2017 23.14:

filipponi, 10/17/2017 2:29 PM:

...
Quindi un proclamatore battezzato, cade nell'adulterio... e si pente sinceramente, non viene espulso..; stesso modo, nella necessità per suo figlio in ospedale, un altro, in coscienza non riesce a negargli una trasfusione " per la poca maturità spirituale..", e cede a questa , la quale salva il bambino da morte certa, non viene espulso dalla congregazione , se manifesta che si pente perchè non è riuscito ad ottemperare a quanto insegnato dall'organizzazione ?
ciao




Caro Filipponi,
il caso verrà esaminato da un comitato di persone mature che terranno conto della situazione nel suo insieme.

Ci sono principi e leggi generali, di fronte alle quali esiste la nostra realtà di poveri esseri umani imperfetti e peccatori di fronte alla bontà di un Dio perfetto e onnipotente.

Simon


Certo , ma il principio di DIO è principalmente quello dell'Amore, che tutela la vita, e non quello della Legge.
Esempio: Gesu conosceva la Legge mosaica, e contrariamente alla Legge fatta di regole..., di fronte alla necessità di salvare una vita umana , dichiara senza mezzi termini, che era lecito far del bene in giorno di sabato , per salvare una vita umana. Marco 3,4
Dio ha fatto la legge e i comandamenti per l'uomo e non l'uomo per la legge..
Per Gesù aveva più valore la vita umana che il precetto della legge del sabato, visto che lo violava salvando una vita, ponendo innanzi il principio dell'amore, e questo dovreste rivedere....
Stesso modo col precetto del sangue, dove vi è salva la vita beneficiando di tale pratica, non ci si può fossilizzare sul precetto in vista di una vita che può essere salvata da morte , attraverso tale pratica sanitaria.
Lo è di esempio Gesù che opera di sabato..
ciao
barnabino
10mercoledì 18 ottobre 2017 16:37
Caro Filipponi,


Certo , ma il principio di DIO è principalmente quello dell'Amore, che tutela la vita, e non quello della Legge



Qui infatti non è in gioco una Legge ma un principio che è quello proprio del rispetto della Vita, non la vita del singolo ma la Vita come principio superiore.


Esempio: Gesu conosceva la Legge mosaica, e contrariamente alla Legge fatta di regole..., di fronte alla necessità di salvare una vita umana , dichiara senza mezzi termini, che era lecito far del bene in giorno di sabato , per salvare una vita umana. Marco 3,4



Il punto è che salvare una vita umana di Sabato non andava contro la Legge, Gesù in questo caso non deroga alla Legge Mosaica.


Per Gesù aveva più valore la vita umana che il precetto della legge del sabato, visto che lo violava salvando una vita, ponendo innanzi il principio dell'amore, e questo dovreste rivedere....



Dipende cosa intendi, lo stesso Gesù dice: "Poiché chi vuol salvare la sua vita la perderà; ma chi perde la sua vita per amor mio e della buona notizia la salverà". Per Gesù esistevano valori più alti della vita terrena e l'amore per la vita terrena e mondana era subordinato a quello per Dio, basti vedere come lui stesso e i discepoli sacrificarono la loro vita per un principio superiore.

Shalom

Aquila-58
10giovedì 19 ottobre 2017 06:11
Re:
filipponi, 18/10/2017 16.03:

(SimonLeBon), 17/10/2017 23.14:




Caro Filipponi,
il caso verrà esaminato da un comitato di persone mature che terranno conto della situazione nel suo insieme.

Ci sono principi e leggi generali, di fronte alle quali esiste la nostra realtà di poveri esseri umani imperfetti e peccatori di fronte alla bontà di un Dio perfetto e onnipotente.

Simon


Certo , ma il principio di DIO è principalmente quello dell'Amore, che tutela la vita, e non quello della Legge.




Caro Filipponi,

per il cristiano viene prima di tutto il principio divino, ancor prima della propria vita.
Così era per i primi cristiani, che erano disposti al martirio, pur di non trasgredire la fede e il comando divino.
Perchè questo è l' amore di Dio, obbedire ai suoi comandamenti (1 Giovanni 5:3)

Vi è un comando divino, di astenersi dal sangue, come dall' idolatria.
Quanti cristiani sono morti martiri per obbedire al comando di non idolatrare un imperatore o altre pratiche idolatriche pagane?
Eppure quei cristiani hanno anteposto il principio divino alla loro stessa vita, morendo martiri......
Pertanto, vi è un principio superiore: l' obbiedienza al comando divino, che va oltre perfino la propria vita....se vogliamo salvarla, la perderemo (Luca 17:33)

Ciao.
filipponi
00giovedì 19 ottobre 2017 13:54

Qui infatti non è in gioco una Legge ma un principio che è quello proprio del rispetto della Vita, non la vita del singolo ma la Vita come principio superiore.


Appunto , ma non applicate la legge dell'amore come Gesù per salvare una vita, attraverso una pratica sanitaria.

Il punto è che salvare una vita umana di Sabato non andava contro la Legge, Gesù in questo caso non deroga alla Legge Mosaica.

La legge richiedeva che non si facesse alcu lavoro, e quindi tirare da un pozzo un animale od un fanciullo, anche ciò era lavorare e violare il sabato, ma ecco che Gesù applica la legge dell'amore

la scrittura riporta:
Matteo 22, 36 «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» 37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».
I farisei avevavno una concezione simile ala vostra, circa l'interpretazione delle scritture e loro applicazione.
Un giorno portano davanti a Gesù la donna adultera, essa per la legge doveva essere lapidata, ma il Signore applica la Legge del Perdono e dell'Amore; ha violato forse il Principio , ha trasgredito ?Tutt'altro , ha fatto prevalere quella dell'Amore e non quella della lettera morta.
Circa il sangue, per esempio:
Un figliolo cade in un pozzo di sabato, e i farisei sebbene era sabato tiravano fuori il fanciullo salvandogli la vita non aspettavano il giorno dopo, eppure così facendo si trasgrediva il sabato, ma Gesù disse che era lecito fare del bene di sabato per salvare una vita.
Ora applicandolo al sangue , la terapia sanitaria ,salva ogni giorno migliaia e migliaia se non milioni di persone da morte.. " ora non si demonizzi ,per i risibili casi di infezione..", se fosse un principio anche interpretato bene quello vostro, in vista di una vita salvata beneficiando di tale pratica sanitaria, dovreste applicare la legge dell'amore come insegna Gesù, ecco salvando una vita da morte, invece come i farisei, applicate la legge morta della lettera, rendendovi colpevoli della vita di tali vittime.
Ora chiedo: quello della donna adultera,
quello di Davide che mangia i pani consacrati che non gli era lecito ..., e non viene giudicato da Gesù , che aggiunge :
Dio ha creato la legge per l'uomo e non viceversa..
Matteo 12, 4 7 Se sapeste che cosa significa: "Voglio misericordia e non sacrificio", non avreste condannato gli innocenti; 8 perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
quello del bambino caduto in un pozzo in giorno di sabato,
e quello di salvare una vita beneficiando di tale pratica sanitaria, non si assomigliano , e quindi dovreste agire per salvare una vita applicando la legge dell'amore .., invece di lasciarla morire , applicando la legge della lettera che è morte ?

ciao
barnabino
10giovedì 19 ottobre 2017 14:35
Caro Filipponi,


Appunto , ma non applicate la legge dell'amore come Gesù per salvare una vita, attraverso una pratica sanitaria



Quello che mi pare non ti sia chiaro è che per Gesù la legge dell'amore non significa salvare la vita terrena ad ogni costo, ti ripeto le sue parole: "Poiché chi vuol salvare la sua vita la perderà; ma chi perde la sua vita per amor mio e della buona notizia la salverà". Per Gesù esistevano valori più alti della vita terrena e l'amore per la vita terrena e mondana era subordinato a quello per Dio.


La legge richiedeva che non si facesse alcun lavoro, e quindi tirare da un pozzo un animale od un fanciullo, anche ciò era lavorare e violare il sabato, ma ecco che Gesù applica la legge dell'amore



La Legge non diceva da nessuna parte che tirare fuori dal pozzo un animale o un fanciullo di Sabato fosse un lavoro, dove lo leggi? Neppure i farisei arrivavano a tanto, salvando l'animale caduto nel pozzo. Forse, anche qui, non ti è affatto chiaro il senso di quell'episodio evangelico.


I farisei avevavno una concezione simile ala vostra, circa l'interpretazione delle scritture e loro applicazione



Non mi pare, noi non siamo legalisti, diciamo solo che i principi divini eterni sono più importanti della nostra vita terrena, Gesù fu disposto a sacrificare la propria vita per un principio superiore, e non era certo un legalista fariseo.


Un giorno portano davanti a Gesù la donna adultera, essa per la legge doveva essere lapidata, ma il Signore applica la Legge del Perdono e dell'Amore; ha violato forse il Principio , ha trasgredito ?Tutt'altro , ha fatto prevalere quella dell'Amore e non quella della lettera morta



L'episodio è palesemente un apocrifo, ma non si capisce che cosa c'entri con il ragionamento che facciamo: noi non intendiamo lapidare nessun peccatore, tanto più se come fece quella donna si è pentito. Siamo cristiani e crediamo che Gesù perdoni i nostri peccati se ci pentiamo, non siamo sotto la Legge Mosaica.


Un figliolo cade in un pozzo di sabato, e i farisei sebbene era sabato tiravano fuori il fanciullo salvandogli la vita non aspettavano il giorno dopo, eppure così facendo si trasgrediva il sabato, ma Gesù disse che era lecito fare del bene di sabato per salvare una vita



Ma il punto è che nessun punto della Legge sosteneva che salvare la vita a qualcuno di Sabato fosse un lavoro. Vorrei capire dove lo dice. Neppure i farisei sostenevano questo.


Ora applicandolo al sangue , la terapia sanitaria ,salva ogni giorno migliaia e migliaia se non milioni di persone da morte.. " ora non si demonizzi ,per i risibili casi di infezione..", se fosse un principio anche interpretato bene quello vostro, in vista di una vita salvata beneficiando di tale pratica sanitaria, dovreste applicare la legge dell'amore come insegna Gesù, ecco salvando una vita da morte, invece come i farisei, applicate la legge morta della lettera, rendendovi colpevoli della vita di tali vittime



Ripeto, il punto che ti sfugge è che la legge dell'amore non significa che sia consentito trasgredire un principio biblico per salvare la vita terrena, per Gesù è più importante preservare la vita eterna che è nelle mani di Dio. Altrimenti Gesù, Pietro, Paolo, Giacomo sarebbe "colpevoli" di non aver salvato la propria vita per non rinunciare ad un principio divino superiore. La vita terrena, per i cristiani, va preservata in quanto dono di Dio, ma non è un idolo da mettere al di sopra di Dio.


Ora chiedo: quello della donna adultera, quello di Davide che mangia i pani consacrati che non gli era lecito ..., e non viene giudicato da Gesù



Logica fallace, il fatto che in quell'episodio apocrifo Gesù perdoni il peccato dell'adultera non significa che l'adulterio sia corretto e accettabile per i cristiani. Non capisco dove tu lo deduci, non certo dalle parole di Gesù che congeda la donna dicendo: "Va; da ora in poi non praticare più il peccato". La misericordia di Gesù non diminuisce la gravità dell'adulterio, Gesù non ci autorizza a commettere adulterio come se fosse accettabile, lo stesso vale per il sangue, Gesù è pronto a perdonare chi facesse un uso errato del sangue, forse in circostanze di estrema tensione, ma la misericordia non rende accettabile quello che per la Bibbia è un peccato.

Shalom
Aquila-58
10giovedì 19 ottobre 2017 17:34
Re:
Caro Gigi,

filipponi, 19/10/2017 13.54:


Appunto , ma non applicate la legge dell'amore come Gesù per salvare una vita, attraverso una pratica sanitaria.




la legge del Cristo, cioè la legge dell' amore, non indica DA NESSUNA PARTE che si debba salvare a tutti i costi questa vita, anche a costo di andare contro il comandamento divino.
Al contrario, ciò che il cristiano deve salvare ad ogni costo è la vita eterna, poichè Gesù disse:

"33 Chi cercherà di salvare la sua vita la perderà, ma chi la perderà la preserverà." (Luca 17:33 Nuova Riveduta)

Peraltro, 1 Giovanni 5:3 parla chiaro: l' amore di Dio è ubbidire ai suoi comandamenti.



filipponi, 19/10/2017 13.54:


La legge richiedeva che non si facesse alcu lavoro, e quindi tirare da un pozzo un animale od un fanciullo, anche ciò era lavorare e violare il sabato, ma ecco che Gesù applica la legge dell'amore




Toglitelo dalla testa!
Gesù non deroga in alcun modo alla Legge Mosaica applicando la legge dell' amore (come la concepisci tu....), Gesù va solamente contro le tradizioni e le esagerazioni giudaiche.
Del resto le parole stesse di Gesù di Matteo 12:11 indicano che neppure i farisei lasciavano nella fossa, di sabato, una pecora che vi fosse caduta, prova ne sia quello che è scritto nel sinottico di Luca 14:5-6 (infatti i farisei non potevano replicare alle parole di Gesù!)


filipponi, 19/10/2017 13.54:


la scrittura riporta:
Matteo 22, 36 «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» 37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».
I farisei avevavno una concezione simile ala vostra, circa l'interpretazione delle scritture e loro applicazione.




direi di no, perchè i farisei trasgredivano il comandamento di Dio, dimostrando quindi di non amarlo (1 Giovanni 5:3), basta che tu legga per esempio Matteo 15:3.
I cristiani testimoni di Geova non trasgrediscono il comandamento divino, semmai quello è un tuo problema, non nostro..

filipponi, 19/10/2017 13.54:


Un giorno portano davanti a Gesù la donna adultera, essa per la legge doveva essere lapidata, ma il Signore applica la Legge del Perdono e dell'Amore; ha violato forse il Principio , ha trasgredito ?Tutt'altro , ha fatto prevalere quella dell'Amore e non quella della lettera morta.




ha fatto prevalere la legge dell' amore, togliendo l' odiosa pratica della lapidazione per adulterio, ma non ha certo condonato l' adulterio medesimo (Giovanni 8:11, "vai e non peccare più")....
La "lettera morta" era la Legge mosaica, che infatti doveva essere tolta di mezzo con l' avvento del Cristo, non la Scrittura.
Infatti, Gesù stesso disse che è adulterio perfino guardare con passione una donna e che tutto questo conduce alla Geenna, se non "caviamo (simbolicamente) un occhio" (Matteo 5:27-30)!


filipponi, 19/10/2017 13.54:


Circa il sangue, per esempio:
Un figliolo cade in un pozzo di sabato, e i farisei sebbene era sabato tiravano fuori il fanciullo salvandogli la vita non aspettavano il giorno dopo, eppure così facendo si trasgrediva il sabato, ma Gesù disse che era lecito fare del bene di sabato per salvare una vita.




si trasgrediva il sabato solo nelle tue fantasie, giacchè i farisei sapevano benissimo che non vi era alcuna trasgressione del sabato in quel caso, ti ripeto, leggi Luca 14:5-6, i farisei non replicarono alle parole di Gesù!


filipponi, 19/10/2017 13.54:


Ora applicandolo al sangue , la terapia sanitaria ,salva ogni giorno migliaia e migliaia se non milioni di persone da morte.. " ora non si demonizzi ,per i risibili casi di infezione..", se fosse un principio anche interpretato bene quello vostro, in vista di una vita salvata beneficiando di tale pratica sanitaria, dovreste applicare la legge dell'amore come insegna Gesù, ecco salvando una vita da morte, invece come i farisei, applicate la legge morta della lettera, rendendovi colpevoli della vita di tali vittime.




ah, ma pensa tu!
Lo sai quante persone sono morte nel corso degli ultimi anni a causa della trasfusioni di sangue?
Se vuoi ti porto delle cifre, ma tu sai quantificare, invece, quanti testimoni di Geova sono morti per mancata trasfusione di sangue?
Puoi portare delle cifre documentate?

La terapia sanitaria, ammesso e non concesso che salvi una vita, può salvare "questa" vita, ma se vai contro un comandamento divino, come quello espresso in Atti 15, salverai questa vita, ma perderai la vita eterna (Luca 17:33), l' esatto contrario di quello che deve fare un cristiano...



filipponi, 19/10/2017 13.54:


Ora chiedo: quello della donna adultera,
quello di Davide che mangia i pani consacrati che non gli era lecito ..., e non viene giudicato da Gesù , che aggiunge :
Dio ha creato la legge per l'uomo e non viceversa..
Matteo 12, 4 7 Se sapeste che cosa significa: "Voglio misericordia e non sacrificio", non avreste condannato gli innocenti; 8 perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».




Non si possono prendere le parole di Gesù di Matteo 12:1-8 per sostenere che in caso di pericolo di vita, si può trasgredire il comando divino.
Questo perchè Davide e i suoi non correvano alcun pericolo di vita in quel momento, quindi il paragone non è pertinente!
Nè si può trasgredire il comando divino ogni volta che l' uomo ha fame , infatti i discepoli non trasgredirono manco lontanamente la Legge sul Sabato, piuttosto le cervellotiche tradizioni farisaiche

Sbagli!




filipponi, 19/10/2017 13.54:


quello del bambino caduto in un pozzo in giorno di sabato,
e quello di salvare una vita beneficiando di tale pratica sanitaria, non si assomigliano , e quindi dovreste agire per salvare una vita applicando la legge dell'amore .., invece di lasciarla morire , applicando la legge della lettera che è morte ?

ciao




spiegato sopra, inutile ripetere....rileggi

Stammi bene


[SM=g1871112]
Anonimo
00venerdì 20 ottobre 2017 11:25

I danni dell'uso del sangue in medicina
Riportiamo di seguito una selezione di casi di decessi (o altri danni sanitari permanenti o comunque seri) legati all'impiego del sangue in medicina.


Uno stillicidio ininterrotto di morti inutili, avvenute 'grazie' all'impiego di una metodologia medica vetusta e rischiosa in sommo grado, che si potrebbe evitare ricorrendo alle numerose alternative disponibili alle emotrasfusioni, delle quali i testimoni di Geova fanno uso da decenni.


Per un elenco di casi di cristiani curati con successo senza l'uso del sangue si veda questo link:



Porta a sostegno della sua tesi, atta a demonizzare la pratica sanitaria delle emotrasfusioni, risibili numeri di infezioni contratte attraverso queste [SM=g7556] ; per par condicio, dovrebbe riportare anche gli smisurati, enormi numeri di chi beneficiandone ha salva la vita..
Giandujotta.50
00venerdì 20 ottobre 2017 12:30
Sai perchè non si può fare quel calcolo?
perchè non è possibile, nel computo, inserire le trasfusioni ematiche inutili...e credi ce ne sono! basti considerare che gli ospedali devono in ogni caso pagare le forniture e per farlo devono attribuirne il costo a qualche ente come il SSN.... o credi che il sangue sia senza un costo?
La materia prima è gratis ma tutto ciò che concerne la lavorazione e l'uso non lo è per nulla! ogni centro trasfusionale necessita di personale laureato e tecnico sui tre turni...e questo costa. Quindi occorre 'consumare' il prodotto.

rispetto all'inutilità ti cito un fatto avvenuto nella mia famiglia.
Mia cucina dopo partorito, i medici hanno deciso che aveva bisogno di una trasfusione. Si è proceduto come di consueto..
dopo qualche minuto si è sentita male, la mamma che era al suo fianco gli è venuto d'istinto di chiudere la flebo.
il medico subito accorso ha detto che con quel gesto ha salvato la vita della figlia.
dopo di che non hanno proceduto ad alcuna altra trasfusione.
il che significa che quell'uinità era praticamente inutile, visto che senza si è ripresa benissimo.

questo non significa che non ci siano situazioni estreme in cui, allo stato attuale delle conoscenze, l'emotrasfusione sia l'unico presidio per risolvere con urgenza il problema... ma è altresì vero che come 1 unità non risolve, 1 unità è inutile...
e quante emoperfusioni da 1 singola unità si fanno nel mondo?

se avete amici infermieri, provate a domandare...
barnabino
00venerdì 20 ottobre 2017 13:13

Porta a sostegno della sua tesi, atta a demonizzare la pratica sanitaria delle emotrasfusioni, risibili numeri di infezioni contratte attraverso queste



La nostra posizione sul sangue non ha nulla a che vedere con la validità clinica delle emotrasfusioni, terapia come tu stesso dice per altro non priva di controindicazioni. Si tratta di una posizione religiosa, per cui anche se ci fosse un rischio zero non l'accetteremmo comunque. Dunque nessuna "demonizzazione" ma non si può neppure nascondere che è una terapia dove ci sono sprechi e rischi, difficile quantificare i soprattutto i primi, dato che la trasfusione spesso viene ordinata per pura precauzione e per tutelare il personale medico da eventuali denunce.

Shalom
anonimo
00venerdì 20 ottobre 2017 14:03
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
Giandujotta.50
00venerdì 20 ottobre 2017 14:21
caro anonimo, che fai il nesci? o non hai letto?
non ho demonizzato nulla, anzi, ho scritto che ci sono situazioni che, alla luce delle attuali conoscenze, si può cercar di risolvere solo con delle trasfusioni...
ma la questione che tu avevi posto e alla quale ho risposto, era la quantificazione delle vite salvate! ricordi?


per par condicio, dovrebbe riportare anche gli smisurati, enormi numeri di chi beneficiandone ha salva la vita..



e io ho cercato di spiegarti come questo calcolo sia impossibile perchè una buona percentuale di trasfusioni sono di 1 unità...il che (come dimostrato dall'esperienza che ti ho raccontato) è praticamente inutile... non serve a nulla se non a dar fondo alle scorte le cui relative fatture vanno saldate.

cmq ricorda che il sangue è un organo e come tale può essere soggetto a rigetto...anche se compatibile.

in ogni caso come ha già ben spiegato Barnabino, la nostra posizione non è medica (anche se pensandoci non è esente da rischi) ma religiosa..

rileggiti il post #26




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