Interessante come gli oppositori - i quali a questo punto devo pensare che siano analfabeti, e avremmo buoni motivi per crederlo, visti numerosi precedenti -
non hanno neanche letto l'opinione di Fontaine e già parlano di recensione non attendibile: sono schiavi del loro continuo bisogno di screditare i tdG, una vera e propria 'droga' per non avere rimorsi di coscienza.
Di conseguenza il solo leggere "recensione di Didier Fontaine" fa loro irrigidire i muscoli corporei, e produrre le solite critiche forgiate a scopo di autoconvincimento ("l'oste non può dire che il vino è acido" e via con le banalità) ormai vecchie anche se paragonate al cibo ritrovato in una tomba egiziana.
Se avessero davvero letto la recensione avrebbero notato diverse critiche e punti non condivisi da Fontaine, il quale si discosta anche dalle conclusioni esposte nella letteratura WTS: ma poiché Fontaine è un tdG allora ha sempre torto, anche quando critica gli autori di questo libro...in che razza di corto circuito mentale si son cacciati? Non sono neanche liberi di dire "Fontaine ha capito i punti deboli del libro", poiché così facendo renderebbero autorevole Fontaine, e quindi "rischierebbero" di dover accettare anche altre sue conclusioni.
Altro che mentalmente liberi, nel loro cervello c'è il meccanismo di un flipper anni '70
[Modificato da admintdg3 04/06/2014 21:24]
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