Tutto si fa per poter portare al 587bc la distruzione di Gerusalemme e dell suo tempio....
Nel quarto anno di Dario I (Istaspe) tramite Zaccaria, fu rivolta a Geova una domanda.
Dovevano continuarsi a fare i digiuni per il quinto e settimo mese?
Il Quarto anno di Dario I era nel secolare 519/518bc. Se fossero contati settanta anni da allora, si giungerebbe al 588bc e non al 587bc. ma il motivo della domanda è strumentalizzata... poteva tale richiesta dimostrare che Gerusalemme fosse stata distrutta durante il 587bc invece che del 607bc?
Rispondono in merito le stesse scritture.
(Zaccaria 7:3) 3
dicendo ai sacerdoti che appartenevano alla casa di Geova degli eserciti, e ai profeti, sì, dicendo: “Piangerò nel quinto mese, praticando astinenza, come ho fatto per tutti questi anni?”
"tutti questi anni"... erano... 88 anni"
A dire che il digiuno "fu" fatto (giustamente) per
70 anni, era Geova stesso.
(Zaccaria 7:4, 5) ...: 5 “Di’ a tutto il popolo del paese e ai sacerdoti: ‘Quando digiunaste e si fece lamento nel quinto [mese] e nel settimo [mese], e questo per settant’anni,
digiunaste realmente per me, proprio per me?
Perché Geova non rispose dicendo. "per tutti questi anni"?
Per il fatto che con la liberazione dalla prigionia e relativo ritorno in patria del popolo Giudaico, il "motivo" di tale digiuno era diventa incoerente, fuori luogo.
Dopo i settanta anni, o dopo il 537bc, tale digiuno era solo continuato ad essere fatto, ma solo in modo
commemorativo. Non era più per
Geova, ma era per loro stessi, in commemorazione.
Da 18 anni stavano continuando un digiuno che non era più necessario, ma non lo capivano ancora. Geova li sollevò di quell'usanza commutandola in modo appropriato.
(Zaccaria 8:18, 19) 18
E la parola di Geova degli eserciti continuò a essermi rivolta, dicendo: 19 “Geova degli eserciti ha detto questo: ‘Il digiuno del quarto [mese], e il digiuno del quinto [mese], e il digiuno del settimo [mese], e il digiuno del decimo [mese] diverranno per la casa di Giuda esultanza e allegrezza e buoni periodi festivi. Amate dunque la verità e la pace’.
Avrebbero così commemorato in modo festoso e non triste che quella settantennale prigionia era
finita, assieme al lutto che comportava.
Indicando la "generazione" che avrebbe beneficiato della fine di questo digiuno non più necessario, fatto coerentemente per settantanni ma poi non più necessario, la scrittura anche ricorda:
(Zaccaria 8:4, 5) 4 “Geova degli eserciti ha detto questo: ‘Vecchi e vecchie sederanno ancora nelle pubbliche piazze di Gerusalemme, ciascuno pure col suo bastone in mano a causa dell’abbondanza dei [suoi] giorni. 5 E le stesse pubbliche piazze della città si riempiranno di ragazzi e ragazze che giocheranno nelle sue pubbliche piazze’”.
Sì anche coloro che "cominciarono" quel commemorativo digiuno, quando erano solo appena nati o fanciulli, ora ne erano esentati pure nella loro vecchiaia di 88 anni circa.
No,
sinceramente non potrei dire che il quarto anno di Dario I possa essere usato per dimostrare il 587bc, piuttosto è più coerente mentre dimostra che erano passati 88 anni dalla distruzione della città e del suo tempio occorsa durante il 607bc durante il 18° di Nabucodonosor II.
monseppe
[Modificato da monseppe2 17/06/2017 21:35]
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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.