Giacomo2018, 11/07/2018 10.27:
"Vedo che non riesci proprio a sgombrare il volgare pregiudizio dalla discussiine. La congregazione non "scarica" alcuna responsabilità, non capisci che laddove le Scritture non sono esplicite non è possibile dire nulla, o meglio, nulla di definitivo che non vada oltre le opinioni personali. La Congregazione non può andare oltre le Scritture o sostituirla, questo non è "scaricare" ma coscienza".
carissimi,
tutto era partito dall'affermazione di Aquila 58 che l'uso profano del sangue va contro la legge di santità del sangue, esso va versato.
La domanda era: se io, tdg, assumo questi prodotti ottenuti non in conformità con tale legge di santità, non versando il sangue a terra, mi rendo o no partecipe di questa opera?
Voi dite, NO: la Congregazione afferma che anche se ottenute in QUEL modo, esse sono parti accettabili(questa è la dicitura adottata) e la Bibbia su di esse non si pronuncia, quindi scegli tu.
Come avrebbe potuto pronunciarsi su di esse? Era impensabile ottenerle in quell'epoca. Ma ora la risposta vostra mi è chiara. Non insisto più davvero.
il principio fondamentale, come ti ho spiegato, è che scritturalmente parlando, è lecito un solo uso del sangue, quello relativo al culto e ai sacrifici.
Il sacrificio perenne di Cristo nel vero Tempio, il celeste, ha quindi chiuso per sempre la questione.
La Congregazione Cristiana non vuole andare oltre ciò che è scritto e il comando è quello di astenersi dal sangue.
Punto.
Tutto quello che riguarda le frazioni, visto l' esempio della madre e del feto che ti ho già fatto, è comunque qualcosa che esula dalla Sacra Scrittura e non conta che all' epoca la Bibbia non avrebbe potuto pronunciarsi, giacchè la Bibbia espone quello che è un principio universale su un determinato soggetto (la santità del sangue, in questo caso...) e a quello e solo a quello noi dobbiamo attenerci.
Il
di più può portare - come è accaduto - lo schiavo fedele e saggio a ragionare sull' opportunità o meno dell' assunzione di frazioni del sangue.
Ma ragionamento è e resta: la scelta spetta alla coscienza del singolo.
Quando si è capito quello che è il principio fondamentale relativo alla santità del sangue e la si rispetta, non facendo alcun uso profano del sangue medesimo, il resto sono dettagli che non vanno in alcun modo a intaccare il principio base.
Ciao
[Modificato da Aquila-58 11/07/2018 19:03]