Dunque, io sto cercando di capire con il v/s aiuto, come mai, secondo voi (cioè secondo gli intendimenti che la v/s fede ha dei testi biblici), l’umanità possa avere due prospettive, una terrena ed una celeste.
A parte il fatto che io non sostengo (qui) che tutti vadano in cielo o che tutti restino in un paradiso in terra, perché non è questo il tema (ma che, comunque, semplicemente adesso non mi pongo il problema …), avrei preferito una risposta con un solo preciso riferimento biblico e non un insieme di riferimenti (appartenenti a contesti diversi) che a parere di chi li legge in tal guisa (cioè voi, nel senso della v/s fede) farebbero concludere che le speranze debbano essere due e non una (dovunque essa sia: in cielo o in terra, non è questo Il punto, come dicevo).
Penso, infatti, che un principio così importante non possa che essere tratto da un solo testo, dove per es. Gesù o gli Apostoli, chiaramente abbiano enunciato l’esistenza futura di tali diverse prospettive.
Finora non mi pare di aver avuto una risposta simile alla mia domanda, ma solo ribattute e precisazioni alle mie parole.
Es.:
dice Aquila che non si tratta di interpretazioni umane, ma di “lasciarsi guidare dallo spirito e pregare per restare all'insegnamento di Cristo e apostolico e non uscire dal seminato (come pensiamo abbiano fatto molte chiese della cristianità)”, come se chi la pensi diversamente perché legge semplicemente, tema per tema, i testi biblici (senza costruire intendimenti, collegando vari testi), non possa essersi lasciato guidare dallo Spirito, restando all’insegnamento di Cristo e non uscendo dal seminato ?
Sembrerebbe invece che ad uscire dal seminato sia proprio colui o coloro che per affermare un principio biblico debbano collegare necessariamente vari testi biblici.
In Diritto si dice “combinato disposto” …
Aggiunge Barnabino che “non sono ragionamenti umani” perché “la promessa fatta da Dio … ai patriarchi … era quella di ereditare la terra”, anche perché la medesima “promessa fatta ad Adamo ed Eva era terrena e non celeste”, con il comando di riempirla, ecc…
Appunto, quindi, se terrena doveva essere, come si arriva alla 2^ speranza per alcuni, destinati da Dio, non si sa come, ma non certo per i loro meriti terreni, mi pare di capire.
Se così doveva essere, che bisogno ci sarebbe di avere l'apporto degli unti, quando Dio e per Lui Gesù ha già a disposizione i suoi angeli per governare la terra?
Dice ancora Aquila di aver “spiegato tante volte che la nostra non è una "denominazione": siamo esattamente ciò che erano i discepoli del I secolo, cristiani testimoni di Geova e appartenenti alla Congregazione Cristiana”.
Ringrazio per l’ennesima “spiegazione” che non avevo colto in precedenza, vista la mia mancanza di assiduità in questo forum, ma per quanto mi riguarda (forse per mia ignoranza) si tratterebbe pur sempre di una vostra affermazione soggettiva, non biblicamente fondata. O no?
Non vado oltre perché mi riesce difficile rispondere a innumerevoli spezzettamenti del mio discorso, ma aspetto un riscontro che mi faccia, almeno, comprendere il vostro intendimento in questione.
Grazie ancora.
[Modificato da Gioacchino59 01/08/2018 20:07]
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... e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi” (Giovanni 8:31, 32).
«Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! (Luca 21:8)
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