Mercoledì 8 febbraio
Dite la verità ciascuno al suo prossimo, perché siamo membra appartenenti gli uni agli altri. — Efes. 4:25.
Poiché siamo uniti come “membra appartenenti gli uni agli altri”, di certo non dobbiamo essere tortuosi o cercare deliberatamente di indurre i fratelli a credere una cosa per un’altra, il che equivarrebbe a mentire loro. Chi persistesse in una condotta del genere finirebbe per perdere la propria relazione con Dio. (Prov. 3:32) Le parole e le azioni ingannevoli possono minare l’unità della congregazione. Perciò, dovremmo assomigliare al profeta Daniele, un uomo degno di fiducia in cui non si trovò niente di corrotto. (Dan. 6:4) Dovremmo inoltre ricordare ciò che Paolo dice ai cristiani che hanno la speranza celeste: ogni componente del “corpo del Cristo” appartiene a tutti gli altri e ha bisogno di rimanere unito agli integerrimi seguaci unti di Gesù. (Efes. 4:11, 12) Se abbiamo la speranza di vivere per sempre sulla terra paradisiaca, anche noi dobbiamo dire la verità e così contribuire all’unità della nostra fratellanza mondiale. w10 15/5 4:7, 8