Venerdì 10 febbraio
Le benedizioni sono per la testa del giusto. — Prov. 10:6.
Poco prima che gli israeliti entrassero nella Terra Promessa, Geova rivelò che, se avessero ubbidito alla sua voce, avrebbero goduto di un notevole grado di prosperità e protezione. (Deut. 28:1, 2) Le benedizioni di Geova avrebbero inevitabilmente ‘raggiunto’ chi era ubbidiente. Con quale atteggiamento dovevano ubbidire gli israeliti? La Legge mosaica dichiarava che Dio avrebbe disapprovato i suoi servitori se non lo avessero servito “con allegrezza e gioia di cuore”. (Deut. 28:45-47) Geova merita più di un’ubbidienza forzata a ordini specifici, simile a quella che possono manifestare persino gli animali o i demoni. (Mar. 1:27; Giac. 3:3) La vera ubbidienza a Dio è un’espressione d’amore. È caratterizzata dalla gioia che scaturisce dall’aver fede nel fatto che i comandamenti di Geova non sono gravosi e che egli “è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. — Ebr. 11:6; 1 Giov. 5:3. w10 15/9 1:3, 4