Mercoledì 15 febbraio
Le labbra di chi è stupido entrano in lite. — Prov. 18:6.
Se è vero che abbiamo bisogno di essere gentili e controllarci quando parliamo con colleghi di lavoro o nel ministero con persone che non conosciamo, lo stesso vale in congregazione e in famiglia. Sfogare la propria rabbia senza preoccuparsi delle conseguenze può avere ripercussioni serie sia sul proprio benessere spirituale, emotivo e fisico che su quello degli altri. (Prov. 18:7) I sentimenti negativi, frutto della nostra natura imperfetta, devono essere controllati. Linguaggio offensivo, scherni, osservazioni sprezzanti, collera e astio sono cose sbagliate. (Col. 3:8; Giac. 1:20) Possono distruggere la preziosa relazione che si ha con il prossimo e con Geova. Gesù spiegò: “Chiunque continua ad essere adirato verso il suo fratello dovrà rendere conto al tribunale; ma chiunque si rivolge al suo fratello con un’indicibile parola di disprezzo dovrà rendere conto al Tribunale Supremo; mentre chi dice: ‘Spregevole stolto!’ sarà soggetto alla Geenna ardente”. — Matt. 5:22. w10 15/6 4:7