Ciao Aquila e grazie a te.
Quando scrivi:
"""Naturalmente, la tesi di Egesippo, come abbiamo visto, ha minor valore dei Vangeli, non avendo il loro sostegno. Insomma Diego, qui è un po' come l' iscrizione della tomba di Arsinoe. Insomma, per noi il valore del Vangelo è superiore a qualunque testimonianza extra-evangelica e se tale tradizione non trova sostegno scritturale, per noi non può essere accettata, o comunque non può avere la stessa valenza della prova biblica, mi capisci Diego?"""
Ma nemmeno i Vangeli possono confutare senza alcun dubbio Egesippo.
Vedi Aquila io sono d'accordo con te quando affermi che bisogna dare ai vangeli un valore superiore a qualunque testimonianza extra-evangelica.
Ma alcune volte è la tradizione che ci illumina su argomenti galleggianti nell'incertezza dell’interpretazione da secoli, Vedi l'esempio da te riportato sull’argomento del “ primogenito” riferita alla importantissima scoperta archeologica della tomba di Arsinoe e anche il ritrovamento avvenuto nei secoli di antichi scritti meticolosamente preservati come quelli di Egesippo. Per farla breve io ritengo caro Aquila, e non me ne volere, che in molti casi la tradizione millenaria nella religione in genere e nella Chiesa cattolica è aimè necessaria. Essa pertanto, in alcuni casi "illumina" la Sacra Scrittura per antichità di contenuti e certezza di dati storici, e da ciò consegue logicamente che si deve accettare la Scrittura anche in forza della tradizione. Se ci pensi caro Aquila anche i Vangeli in un certo qual senso fanno parte della tradizione ed anch'essi sono stati "tramandati" nei secoli, Questo per dire che se si esclude la Tradizione a priori, non si potrebbe avere certezza nemmeno riguardo alla Scrittura considerata per tradizione essere “Divina."
Perdonami ma non è un facile pensiero da trascrivere, Spero sia stato chiaro e non frainteso.
Un caro saluto a te Aquila.
[Modificato da DIEGO.1966 26/05/2012 00:53]