A pag. 50-51 dei suoi "Elementi di politica" il Croce cosi' commenta la presa di posizione realistica del Machiavelli:
"Ma quel che di solito non viene osservato è l'acre amarezza con la quale il Machiavelli accompagna questa asserzione della politica e della sua intrinseca necessità. 'Se gli uomini fossero tutti buoni' (egli dice), questi precetti 'non sariano buoni'. Ma gli uomini sono 'ingrati, volubili, fuggitori di pericoli, cupidi di guadagno'; sicché conviene pensare piuttosto a farsi temere che amare, provvedere prima al timore e poi, se è possibile, all'amore.
Bisogna imparare 'a essere non buoni'; bisogna che tu manchi di fede quando ti giovi, perché altrimenti gli altri ne mancherebbero a te; bisogna disfare chi aspetta il momento buono per disfare te. L'anelito del Machiavelli va verso un'inattingibile società di uomini buoni e puri; ed ei la sogna nei passati tempi lontani, e intanto
preferisce i popoli meno culti ai piu' culti, quelli della Magna e i montanari della Svizzera agli italiani, francesi, spagnuoli (allora in auge), che sono la '
corruttela del mondo'".
Arguto il Machiavelli, e anche il Croce!
Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 21/01/2012 22:04]