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I Testimoni di Geova 1870-1879.

Ultimo Aggiornamento: 21/07/2017 23:20
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14/06/2012 17:46
 
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LA PROVA FUTURA
Articolo apparso su Watch Tower History il 10 maggio 2012. Autore dell'articolo “Jerome”. Per gentile concessione dei proprietari di Watch Tower History.
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L'influenza di Storrs su Russell

...CONTINUAZIONE
In più la posizione di Storrs non era propriamente la stessa degli altri che la credevano. Egli definì la sua posizione come “Ages-to-Come” (cioè Epoche Future, notate che è al plurale). Tale termine somigliava molto a “Age-to-Come” (cioè Epoca Futura, ma al singolare) e supponeva anch’esso la credenza nei mille anni letterali per gli uomini sulla terra durante i quali ci sarebbe stata la prova per coloro in vita in quel periodo, ma la somiglianza finiva lì, Storrs concepiva la Prova Futura molto più articolata nel tempo, anzi nei tempi. Egli parlò di epoche perché non credeva che la prova per i morti sarebbe stata durante il millennio, ma piuttosto dopo il millennio, in quella che egli chiamò “una successione di epoche” o Ages-to-Come (BE ottobre 1874 articolo “The Ages to Come”). Egli credeva che non tutti sarebbero stati risuscitati e ruppe con la Life and Advent Union riguardo alla credenza della risurrezione dei malvagi, ciò nonostante il numero dei risuscitati sarebbe stato tale che avrebbe richiesto più epoche (Ages). Alcuni di quelli risuscitati avrebbero perso la vita, ma sarebbero stati una minoranza.

Per Storrs una scrittura chiave era Rivelazione 20:5 “Il resto dei morti non venne alla vita finché i mille anni non furono finiti”. Nel suo articolo “A suo tempo” (BE agosto 1876) usò questa scrittura per ragionare che la loro risurrezione e prova sarebbero avvenute dopo il millennio. Altri poterono interpretare questo versetto nel senso che si perviene alla vita piena nella perfezione solo alla fine dei mille anni. Altri ancora che si opponevano a tale idea in qualsiasi forma fosse elaborata, rigettarono il versetto considerandolo un’interpolazione.

Storrs fu il maggiore ispiratore di Charles Taze Russell. Il giovane Charles scelse le colonne del Bible Examiner per quello che è conosciuto come il suo primo lavoro scritto, e nella Torre di Guardia del 1 maggio 1890, citò il nome di George Storrs (insieme a George Stetson) per una speciale menzione prima di raccontare come il suo intendimento sul riscatto e la restituzione si erano pienamente sviluppati. Nella Torre di Guardia del 1 maggio 1890 pagina 4 (originale, non ristampa) leggiamo CTR spiegare quanto segue: “Nel 1873 cominciai a esaminare il soggetto della restituzione dal punto di vista del prezzo del riscatto dato dal nostro Signore Gesù per il peccato di Adamo, e conseguentemente per tutti coloro perduti in Adamo, fu compreso pienamente il motivo della restituzione, e ciò ci diede completa assicurazione che TUTTI devono essere liberati dalla morte adamica e condotti a una chiara conoscenza della verità e alla più piena opportunità di vita eterna in Cristo”
Quando CTR ristampò il summenzionato articolo nell’opuscolo “A Conspiracy Exposed and Harvest Sifting” (un numero speciale della Torre di guardia del 1894), fece diverse correzioni al summenzionato paragrafo (che si trova alla pagina 96), inclusa la data, che viene spostata dal 1873 al 1872. Tutte le successive ristampe includeranno queste revisioni inclusa quella del 15 giugno 1906 (pagina 3821 della ristampa).
Ma ciò di cui parlava Russell in quell'articolo era la Prova Futura. Senza soffermarci sui dettagli, quello che predicava Russell era il messaggio basilare che in precedenza era stato predicato dalle colonne del Bible Examiner.
Storrs ridiede vita al Bible Examiner nel tardo 1871, dopo aver rotto con quelli della Life and Advent Union. Non sappiamo se CTR riceveva già allora il giornale di Storrs, perché i primi due anni del risuscitato Bible Examiner risultano introvabili. Era un giornale settimanale e potrebbe semplicemente non essere sopravvissuto fino ai nostri giorni. Ma dall’ottobre 1873 divenne un mensile che poteva essere rilegato in volumi. Questi sono giunti fino a noi, e i Russell sono fra i lettori fin dall’inizio. Comunque, ovviamente, in ogni caso essi avrebbero potuto conoscere Storrs per la sua reputazione. I nomi dei Russell compaiono anche tra le lettere ricevute del “Advent Christian Times” e il “World’s Crisis” nei primissimi anni dopo il 1870, e specialmente quest’ultimo giornale era conosciuto perché attaccava vigorosamente le idee di Storrs in quel tempo.

CTR avrebbe dichiarato nella Torre di Guardia del 1 maggio 1890, pagina 4, che egli fece conoscere questa dottrina a Nelson Barbour. “quando ci incontrammo per la prima volta, egli ebbe molto da imparare da me sulla pienezza della restituzione basata sulla sufficienza del riscatto pagato per tutti”

Tutto questo ci aiuta a capire perché nell’ottobre 1877 Storrs selezionò e menzionò solo “L’Araldo del Mattino, un giornale pubblicato dal dott. Barbour di Rochester, N.Y.” come il solo giornale che egli riteneva supportare la sua dottrina. (nota di roberto - Charles Taze Russell nell’ottobre 1877 era già vicedirettore dell’Araldo)

Barbour aveva già mandato un articolo al Bible Examiner che appoggiava la Prova Futura e che fu pubblicato nel settembre 1876 … CONTINUA
28/06/2012 11:19
 
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LA PROVA FUTURA
Articolo apparso su Watch Tower History il 10 maggio 2012. Autore dell'articolo “Jerome”. Per gentile concessione dei proprietari di Watch Tower History.
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L'influenza di Storrs su Russell

...CONTINUAZIONE
Barbour aveva già mandato un articolo al Bible Examiner che appoggiava la Prova Futura e che fu pubblicato nel settembre 1876. Nell’articolo “L’opera di redenzione progressiva: o epoche necessarie per realizzarla” Barbour disse: “ci sono tante esplicite scritture … che dimostrano che ci deve essere una prova nel mondo che deve venire, per tutti coloro che non sono stati raggiunti dalla conoscenza della verità in questo mondo, e che di conseguenza hanno commesso un peccato imperdonabile”

Mentre l’articolo era favorevole alle idee di Storrs in linea di principio, c’erano alcune differenze nei dettagli. E guardando da vicino questi dettagli troveremmo delle differenze importanti tra le idee di Storrs e quelle che avevano Barbour e Russell. Come già scritto, Storrs parlava di Epoche Future, e guardava oltre il millennio per la prova futura che doveva esserci. In contrasto, sia Barbour che Russell, avevano un’idea più tradizionale, e cioè che il millennio sarebbe stato il “giorno” del giudizio e che i mille anni sarebbero stati sufficienti.

Nel libro di Barbour “I tre mondi” (in collaborazione con Russell) per esempio, leggiamo a pagina 10 e 66 “Ci sono molte chiare scritture… che attestano che ci sarà una prova nell’epoca millenniale, o mondo futuro, per tutti coloro che non sono stati portati alla conoscenza della verità in questo mondo, e hanno commesso il peccato imperdonabile… ne consegue che la prova deve finire con i mille anni”.

Quando CTR iniziò a pubblicare da solo, egli presentò lo stesso punto di vista. Da “Oggetto e maniera del ritorno del Signore” (1877) a pagina 26 leggiamo: “Nel loro giorno di giudizio, quando saranno provati per ottenere la vita eterna, il “loro giorno del giudizio” (non un giorno di 24 ore, ma il millennio o epoca di giudizio) sarà migliore che per i giudei…” Egli elaborò ulteriormente il pensiero nel “Cibo per i cristiani riflessivi” del 1881 dove alla pagina 95 scrive: “è il loro giorno del giudizio, mille anni. Durante quel tempo, la verità di Dio, come una spada a doppio taglio, starà pacificamente facendo, proprio come ora, un lavoro di separazione… la grande massa dell’umanità imparerà le vie di Dio, e si delizierà nel camminare in esse. Dio chiamerà queste persone sue pecore (seguaci), e durante quel periodo essi saranno gradualmente radunati alla sua destra.”

Guardano complessivamente alla teologia di Charles Taze Russell, questo era il suo principale messaggio, un’eredità lasciatagli da Storrs, nello spirito se non nei dettagli. Si, la seconda presenza di Cristo era un tema principale nella sua elaborazione cronologica. Si, gettare acqua sulle fiamme dell’inferno e la dottrina dell’immortalità condizionata erano aspetti importanti. Si, c’erano dottrine che sbattevano contro quelle del corpo principale della cristianità come ad esempio riguardo alla trinità. Nondimeno, nella mente di CTR in quel tempo, la prova futura, unito al grido “Un riscatto per tutti” era quello che egli riteneva essere il messaggio principale della Bibbia. Ed egli fece certamente quanto il più possibile per farlo conoscere.

FINE DELL'ARTICOLO

Articolo scritto da "Jerome" su Watch Tower History il 10 maggio 2012. Vietata la riproduzione anche parziale.
10/07/2012 23:01
 
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Chi sono oggi gli eredi dei gruppi della "Age-to-come"? (Epoca futura)

Nei precedenti post si è spesso parlato di congregazioni della "Age-to-come", questi sono gli eredi diretti:

- I Cristadelfiani
- La Chiesa di Dio (settimo giorno) General Conference of the Church of God (Seventh-Day)
- Church of God General Conference (CoGGC)
- Church of the Blessed Hope

Spesso sono confusi con le denominazioni avventiste. Loro stessi oggi si identificano come avventisti. Ma al tempo in cui Russell tra il 1870 e 1879 ad Allegheny e Pittsburgh formava la sua congregazione, avventisti e "age-to-come" si fronteggiavano aspramente sul piano dottrinale.




26/07/2012 14:13
 
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STABILIRE COSA ERANO NEL MOMENTO IN CUI PARLAVANO, AGIVANO, SCRIVEVANO

Per gentile concessione di B.W. Shulz e Madam Rachael de Vienne, estratto da Truthhistory2.blogspot.com pubblicato il 16 dicembre 2010. Il contenuto di questo articolo non può essere copiato e diffuso senza preventiva autorizzazione dei possessori di Watch Tower History 2.

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PREMESSA DI ROBERTO
Questo è il primo di tre articoli che serviranno non tanto a ripercorrere gli avvenimenti storici quanto a capire e fissare alcuni punti già trattati e che ancora lo saranno.
Un’ultima cosa. Fate attenzione durante la lettura di questo articolo, ma anche quando leggete i passati e i futuri, a non confondere quanto segue:

- Millenaristi e Milleriti. I Millenaristi sono coloro che credono nel millennio. I Milleriti sono i seguaci di Miller che poi nel tempo diedero forma a vari gruppi denominati avventisti. Attenti perciò a leggere bene la parola e a non confondere i due gruppi.

- Avventisti e Avventisti del Settimo Giorno. Avventisti sono diverse chiese e organizzazioni derivate dagli insegnamenti del Miller e altri. Gli Avventisti del Settimo Giorno sono una di quelle chiese. Per cui quando negli articoli trovate “avventisti”, non si sta parlando degli Avventisti del Settimo Giorno. Se li confondete, capirete ben poco.

- Age-to-Come. Letteralmente Età-che-Viene o Epoca-Futura. Erano varie congregazioni americane che possono far risalire le loro origini ai millenaristi inglesi. Credevano anch’essi nel vicino ritorno di Cristo. Erano pochi di numero e non organizzati, spesso si riunivano con gli appartenenti a varie associazioni avventiste. Come le loro controparti avventiste non avevano una dottrina univoca su dottrine come la trinità (ma la maggior parte erano anti-trinitari) l’anima (ma quasi tutti ritenevano che l’anima morisse) e altre. Ciò che identificava, diciamo etichettava, i credenti nella Age-to-Come era ciò che essi si aspettavano che accadesse al ritorno di Cristo. Questo era molto diverso da ciò che si aspettavano gli avventisti. Quando tra il 1870 e il 1880 L’associazione Cristiana Avventista diventò la Chiesa Cristiana Avventista, i credenti nella Age-to-Come cessarono di riunirsi con gli avventisti, si separarono definitivamente e formarono diversi gruppi. Il principale di questi gruppi, così che potete farvi una vaga idea di ciò in cui credono è la Church of God General Conference en.wikipedia.org/wiki/Church_of_God_General_Conference . Un altro gruppo Age-to-Come sono i Cristadelfiani it.wikipedia.org/wiki/Cristadelfiani.
FINE DELLA PREMESSA

Ma ecco quanto Bruce W. Shulz ha scritto su Watch Tower History 2 il 16/12/2010 in risposta a una mail.

“Di seguito è riportato un estratto di una mail che ho inviato in risposta ad alcuni quesiti. Sto postando la maggior parte del contenuto, lasciando fuori solo alcuni commenti personali. Questo risolve alcuni dubbi sollevati nei post precedenti.

Credere nel secondo avvento di Gesù non rende una persona Avventista. Storrs si chiamò al di fuori dell’avventismo. Questo non gli impedì di frequentare gli Avventisti. Molti degli associati con la Life and Advent Union erano o erano stati membri della Advent Christian Association. Un esempio è Rufus Wendell, nipote di Jonas Wendell, che per un lasso di tempo fu editore del World’s Crisis.

Si può capire molto dai numeri del Bible Examiner del periodo 1850-1860. So che abbiamo sollevato la questione quando abbiamo postato un frammento di un capitolo del prossimo libro. E in tutta franchezza devo confessare, che Rachael mi aveva avvisato che sarebbe successo. La situazione è simile al mettere palline di gomma, di marmo e di altro materiale dentro una contenitore e scuoterli tutti insieme per alcuni minuti. Tutti questi oggetti messi insieme e nel movimento che fanno si assomiglieranno. Anche la pallina di marmo rimbalzerà un po’ come quelle di gomma sebbene non abbia la stessa elasticità. Voi potete chiamare tutti quegli oggetti messi insieme “cugini”, ma non sono la stessa cosa. Nel nostro caso la questione è complicata dal fatto che i credenti nel secondo avvento erano divisi in: 1)Avventisti nel senso di seguaci di Miller; 2) credenti nella Age-to-Come; 3)Millenaristi. Non si tratta di stabilire cosa erano, ma cosa erano nel momento in cui parlavano, agivano, scrivevano.

Abbiamo accennato a John B. Cook parecchie volte. Jan Stilson mi ha mandato la più completa biografia di Cook oggi disponibile e io correggerò alcune parti di ciò che finora abbiamo scritto. Ciò significherà aggiungere non più di una o due note in calce e alcune frasi, ma sono importanti. Cook è un ottimo esempio delle persone che incontrerete leggendo il libro. Lui fu un seguace di Miller (Millerita). Poi si spostò verso il Sabbatarismo e fu tra coloro che contribuirono al formarsi di quella che oggi conosciamo come Chiesa Avventista del Settimo Giorno. Lasciò quel gruppo di persone prima che si fossero pienamente organizzati, e ritrattò dalla convinzione che si dovesse osservare il Sabato. Si fece coinvolgere in un gruppo che credeva che Cristo fosse già venuto nel 1843 e da allora invisibilmente presente. Poi abbandonò quella convinzione adottando la dottrina della Age-to-Come. Si associò con T. Wilson e Stedman diventando un predicatore del Restitution (una rivista Age-to-Come). Quando i seguaci della Age-to-Come e gli associati alla Chiesa Avventista si scontrarono l’uno contro l’altro egli rimase saldamente nel campo della rivista Restitution. Quello che lui era, ciò in cui credeva, variò nel tempo, ma in tutti quegli anni rimase un credente nell’imminente ritorno di Cristo. Egli non rimase un Secondo Avventista nel senso di seguace di Miller (Millerita).

Chiamare Avventisti i credenti nella Age-to-Come richiede che ignoriamo la definizione che essi stessi si davano. Molti di essi avevano alcune dottrine in comune con i fratelli avventisti. Ma essi rifiutavano la definizione di avventisti perché non li identificava correttamente, dandogli l’impressione di apparire una setta e perché la loro dottrina era diversa da quella Avventista Millerita.

Ci sarebbe molto di più da dire al riguardo. Dovete avere un po’ di pazienza. Alcune cose erano molto conosciute nel diciannovesimo secolo ma per i ricercatori e le parti interessate di oggi è un terreno poco familiare. Con Jan Stilson ci siamo attivamente scambiati del materiale di ricerca. Quando il suo libro verrà dato alla stampa, probabilmente lo vorrete comprare. Ci sono delle vere gemme nelle sue brevi biografie. Noi useremo qualcosa del suo materiale e la stiamo aiutando a rivedere alcuni aspetti fondamentali con piccole correzioni provenienti dalle nostre ricerche.

Abbiate pazienza ancora un po’”


Bruce W. Shulz - Watch Tower History 2, 16/12/2010
01/08/2012 12:55
 
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RUSSELL: UN AVVENTISTA?

Per gentile concessione di B.W. Shulz e Madam Rachael de Vienne, estratto da Truthhistory2.blogspot.com pubblicato il 26 dicembre 2010. Il contenuto di questo articolo non può essere copiato e diffuso senza preventiva autorizzazione dei possessori di Watch Tower History 2.

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PREMESSA DI ROBERTO
Questo è il secondo di tre articoli che serviranno non tanto a ripercorrere gli avvenimenti storici quanto a capire e fissare alcuni punti già trattati e che ancora lo saranno. Per comodità l'ho diviso in tre parti.
Ecco quanto è apparso Watch Tower History 2 il 26/12/2010 in risposta a un visitatore. (Questo secondo Blog è visualizzabile solo su invito)



Rachael de Vienne: - Bruce mi ha chiesto di pubblicare questo articolo. In questo momento lui non può perché sta avendo problemi di accesso al Blog. Il suo computer è “malato”.

David M. ha fatto questa osservazione:

"Mi rendo conto che ogni storico ha il suo approccio alla classificazione e all'etichettatura, ma permettetemi una parola di cautela: in ultima analisi spetta allo storico classificare o definire movimenti e sistemi di credenze, non è un compito che spetta agli individui o ai movimenti oggetto di studio. Dico questo perché le persone vissute in passato, non possono vedere il futuro, né sono imparziali durante l'esame e l'etichettatura di se stessi. Così, per esempio, se si parlasse con un terrorista dei nostri giorni, ed egli dicesse che non è un terrorista ma un fedele servitore di Dio, forse anche usando il termine "Servo di Dio" come un titolo, non lo dovremmo più chiamare terrorista? Utilizzeremmo l’espressione "Servo di Dio" per classificare quella persona? Questo è un compito che spetta allo storico e non a quella persona.
Pensate a certi periodi storici. Gli storici etichettano certi periodi del passato dandogli dei nomi, ma questi nomi non necessariamente esistevano nel momento in cui avvennero i fatti. I nomi sono inventati per la convenienza dello storico. Una persona vissuta 300 anni fa poteva chiamare la sua epoca "moderna", ma non è questo il termine che lo storico di oggi userebbe per indicare quel tempo.
Oppure, supponiamo che uno storico classifichi la cristologia di una persona come "ariana". Se la sua definizione è corretta, ha il diritto di utilizzare quel termine, anche se la persona di cui si parla non usava per se stessa il termine Ariano, sì, anche se quella persona esplicitamente rifiutava il termine ariano.
Quindi penso che nel vostro libro sarebbe necessario che nell'introduzione definiate il termine "avventista" come le persone di oggi lo intenderebbero nei suoi vari significati, anche riguardo alle persone di cui state scrivendo. Se riservaste il termine anche solo per i Milleriti e i Cristiani Avventisti, direste già tanto. Ma non lasciatelo indefinito."


Rachael de Vienne: - Bruce, col suo consueto tipico brontolare (Scusami Bruce, scherzo) risponde così.

“Sì, uno storico deve definire (classificare) i movimenti e i gruppi di cui parla, ma se ignoriamo la definizione che essi danno di stessi perdiamo contatto con la storia. Insegneremmo ai nostri lettori delle cose sbagliate .... CONTINUA

01/08/2012 13:48
 
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RUSSELL: UN AVVENTISTA?

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CONTINUAZIONE

“Sì, uno storico deve definire (classificare) i movimenti e i gruppi di cui parla, ma se ignoriamo la definizione che essi danno di se stessi perdiamo contatto con la storia. Insegneremmo ai nostri lettori delle cose sbagliate

Sono stati fatti molti tentativi per definire i gruppi che stiamo studiando. Il grafico di LeRoy Froom è ampiamente referenziato. Meno noto è il più esaustivo (e migliore) grafico di Jan Stilson. C'è anche la terminologia inventata da E.T. Clark negli anni 30, ora universalmente abbandonata. Egli coniò l’espressione “Sette Pessimistiche” per classificare alcuni movimenti religiosi, motivato dal fatto che egli considerava la credenza nel prossimo ritorno di Cristo e il conseguente giudizio, come una visione pessimistica del mondo. Egli affibbiò tale termine ai Milleriti (e per estensione agli Avventisti Evangelici), ai Cristiani Avventisti, alla Chiesa di Dio (avventista), alla Chiesa di Dio del Settimo Giorno, alla Chiesa di Dio Conferenza Generale, All’Unione della Vita e dell’Avvento, ai Testimoni di Geova e per estensione ai vari gruppi di Studenti Biblici.

Nessun gruppo degli Studenti Biblici si vede o percepisce avventista o pessimista. La Soteriologia Russellita in prospettiva è quasi universalista. Russell credeva nella salvezza di molti e la restaurazione del paradiso. Questo non è pessimistico. I Testimoni di Geova credono in un giudizio finale in cui la maggioranza degli esseri umani oggi viventi moriranno senza salvezza finale. Questa è una visione più pessimistica. Ma anche i Testimoni di Geova ritengono la convinzione che la maggioranza di tutti gli esseri umani che siano mai vissuti alla fine saranno salvati, esclusi solo quelli che sono morti come conseguenza diretta del giudizio divino. Pochi testimoni di Geova si considerano seguaci di una religione pessimista. La classificazione di Clark è errata per diversi motivi, non ultimo il fatto che accomuna organismi religiosi con dottrine significativamente diverse e con una diversa percezione di se stessi.

Lasciatemi fare un altro esempio. I seguaci di Edward Irving cosa sono? Edward Irving era un presbiteriano. Molti dei suoi seguaci provenivano dalla Chiesa d'Inghilterra. In America gli Irvinghiti venivano dai movimenti estatici e da vari gruppi avventisti. Chiamarono la loro chiesa la “Chiesa Cattolica Apostolica”. Sarebbe giusto, del tutto accurato, definirli presbiteriani, anglicani, pentecostali, o avventisti? Forse cattolici? I Presbiteriani lo sospesero privandolo delle funzioni sacerdotali. Gli Anglicani lo deplorarono per la piccola perdita di membri che confluirono nel suo movimento. Alcuni avventisti gli diedero un posto a denti stretti al loro tavolo per l’enfasi che egli dava alle profezie degli ultimi tempi, ma la maggior parte lo guardava con un occhio piuttosto ostile. Nessun cattolico sano di mente lo annoverebbe fra i suoi. Gli Invinghiti svolsero un ruolo nelle discussioni dottrinali che condussero al pensiero di Russell.

Ora, naturalmente definiremo questi movimenti, studieremo le loro interrelazioni e le loro differenze, e vi dettaglieremo alcune delle loro controversie (questo argomento occuperà un intero capitolo e parti di altri) Noi non definiremo avventista coloro che non lo erano più. Essi non si vedevano in quel modo. Questo è importante per capire ciò che Russell e altri hanno detto e di come questi gruppi si si relazionavano fra loro. Senza questa distinzione siamo portati fuori strada quando cerchiamo le radici della sua dottrina.

Ecco un altro esempio pratico: durante il processo di Norimberga contro i criminali nazisti il procuratore francese definì i testimoni di Geova "una setta della Chiesa cattolica." Questo non era in nessun modo minimamente accurato. Perché disse così? Perché in Francia, quasi tutti i testimoni provenivano dalla chiesa cattolica. A lui sembrava logico definirli cattolici, sebbene aderenti a una strana setta all'interno della chiesa.
Le sue considerazioni erano fuori contesto e fu portato fuori strada. Se facciamo lo stesso con i vari individui e movimenti, li strappiamo dal loro contesto. Perdiamo il contatto con ciò che realmente accadde fra loro. Frasi, ripensamenti, critiche e denunce perdono la loro forza e sapore.

Da qualche parte in uno dei commenti apparsi in questo blog o in quello più vecchio, un visitatore ha sostenuto che Storrs fosse un avventista ben rispettato. Questa affermazione ha la stessa correttezza che si avrebbe guardando gli oggetti dalla parte sbagliata del cannocchiale. Storrs scrisse quali erano le sue differenze con gli avventisti e ci dice esattamente il motivo per cui non rimase con loro dopo il 1844. Non era affatto rispettato fra gli avventisti come qualcuno sostiene. Egli fu perseguitato da un gran numero dei suoi ex compagni. Molto di questo è dettagliato nelle pagine del Bible Examiner e in articoli scritti nel giornale avventista World’s Crisis che lo attaccavano con la stessa metodicità di un cecchino ben addestrato. Oggi Storrs è rispettato dagli avventisti. Ma a quel tempo no. Questo cambiamento nel considerare George Storrs è il risultato dell’aver raccontato in modo parziale la storia da parte di LeRoy Froom (un avventista del settimo giorno). Uno storico che ha colorito, esagerato, la storia per soddisfare la sua convinzione che la sua era l'unica vera fede.

Dovremmo dire che Storrs era avventista quando egli non si vedeva più come uno di loro? Perché dovremmo? Perché credeva ancora nel prossimo ritorno di Cristo? Storrs aveva più in comune con alcuni millenaristi inglesi che con gli avventisti. Lo classificheremo allora un Millenarista? Storrs mantenne alcune delle sue simpatie metodiste. Descriveremo allora, coloro che leggevano il Bible Examiner "membri di una setta metodista"?

... CONTINUA
01/08/2012 13:58
 
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RUSSELL: UN AVVENTISTA?

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Rachael e io stiamo cercando di mantenere i nostri rispettivi punti di vista dottrinali, (diversi, ma non poi così tanto) al di fuori del libro. Sono sicuro che in qualche modo traspariranno ugualmente (Nota di Roberto – Bruce W. Shulz, che è un nome di fantasia, è testimone di Geova fin dagli anni 50 e lo è tuttora, la sua famiglia si associava a Russell fin dal 1879 e anche prima, i nomi di alcuni suoi familiari appaiono nei primi numeri della Torre di Guardia. Rachael De Vienne, anche questo uno pseudonimo, non è testimone di Geova ma ha più volte pubblicamente scritto di essere una nostra simpatizzante, è una storica che lavora nel mondo accademico nonché scrittrice di successo). In quei luoghi dove questo accade, abbiamo cercato di rendere chiaro qual è il nostro punto di vista, e ci rifiutiamo di omettere parti della storia per lusingare quelli che potremmo favorire. "Verruche" e "difetti" rendono la storia molto più interessante, comunque.

Come ho detto prima, siate pazienti. Il capitolo che dettaglia tutto questo sarà lungo nella scrittura. Dobbiamo valutare quanti e quali dettagli inserire in uno spazio ragionevole. Non stiamo scrivendo l’enciclopedia storica di tutti i gruppi e persone millenariste del 19° secolo. Qualcun altro può farlo. (Sicuramente meglio di ciò che ha fatto LeRoy Froom è il libro di Daniel T. Taylor. Si potrebbe desiderare di leggerlo).

Russell fu esposto a diversi filoni di pensiero.

1. Visitò le principali chiese protestanti di Pittsburgh, traendone una chiara definizione delle teologie arminiane e calviniste. Egli avrebbe cercato di armonizzarle. Ne risultò anche un certo rispetto per gli autori Battisti da cui citava liberamente.

2. Fu esposto all’ avventismo attraverso Wendell e altri. Imparò la dottrina dell'immortalità condizionata da questa fonte. Esaminò varie ramificazioni dell’avventismo incluso quello sabbatariano principalmente rappresentato da piccoli gruppi separatisi dall’eresia di E. G. White.

3. Fu esposto al pensiero della Age-to-Come e alla dottrina “One Faith” attraverso l'associazione con Stetson, Storrs, Clowes e altri. In quel tempo gli appartenenti alla “Associazione Cristiana Avventista” riconoscevano il clero di altre religioni, se condividevano alcune credenze basilari. Un esempio è Warren J. Hobbs che era un ministro della Christian Connexion e allo stesso tempo attivo per la Conferenza di New York della “Associazione Cristiana Avventista”. Stetson, in particolare, aveva i piedi in più di un movimento. Stetson aveva la licenza di predicare per conto della Conferenza dell’Ohio della “Associazione Cristiana Avventista”. Scriveva per il giornale “Restitution” e sosteneva la dottrina della One Faith. Dal 1873 aveva anche i piedi saldamente piantati negli insegnamenti dei millenaristi britannici, sostenendo alcuni di loro e incoraggiando altri ad abbonarsi alla rivista Rainbow e forse anche alla Bible Echo. Russell avrebbe letto e attinto da Joseph Marsh e John Thomas. (In seguito sia Rutherford che Franz lessero il libro “Eureka: An Exposition of the Apocalypse” di John Thomas. L’ossatura del libro “Luce” di Rutherford viene appunto dal libro “Eureka” di John Thomas. Il quadro profetico di Russell deve molto invece a Thomas Newton. Verso la fine degli anni 20 del 1900 ci fu un cambiamento nell’interpretazione profetica degli scrittori della Watch Tower. Questo fu particolarmente vero per Rutherford che ben presto divenne quasi l'unica voce della Watch Tower in quegli anni)

4. In un modo negativo Russell fu anche influenzato dall'esposizione al movimento estatico. Era disposto a considerare le guarigioni per fede come un segno probabile del progredire della restituzione. Ma considerava la glossolalia (Nota Roberto – il parlare in lingue) come emotività irrazionale, priva di sostegno scritturale. Respinse completamente il cattolicesimo, e sembra che non abbia mai visitato una chiesa cattolica.

5. Leggeva ampiamente tra gli scrittori inglesi e americani profetici non-avventisti. A un certo punto dice che questi lo influenzarono ma gli avventisti no.

6. Poiché l’interesse per le religioni orientali era di moda e ampiamente diffuso, Russell trascorse qualche tempo a leggere qualcosa di loro, trovandoli irrazionali.

7. In maniera molto limitata, Russell fu influenzato dai Trascendentalisti americani (Nota Roberto – questo non era un movimento spiritista, ma come dice l’Enciclopedia Treccani “Movimento poetico e filosofico nordamericano … Il t. volle essere insieme ribellione all’ortodossia unitariana e affermazione dell’originalità della cultura americana in confronto alla cultura europea. Per il t. l’unica realtà è quella trascendentale, che impronta di sé ogni altra realtà: in sostanza, fu una reazione al razionalismo e alle posizioni, anche morali, religiose e sociali che a esso più o meno direttamente s’ispiravano; e, insieme, un’esaltazione dell’individuo nei suoi rapporti con la natura e la società. Il t. è l’aspetto americano del romanticismo e del romanticismo americano rappresenta il vertice ideologico e anche artistico.”) Russell amava la poesia e la saggistica. Ci sono una serie di elementi comuni con il trascendentalismo americano che trovano il loro posto nel suo pensiero (Nota Roberto – ad esempio lo sviluppo del carattere cristiano). Siamo in grado di tracciare attraverso i suoi riferimenti a citazioni e allusioni alcune delle sue letture extra-religiose. E, ovviamente, il movimento trascendentalista (che ancora non era passato al tempo in cui visse Russell) era religioso in origine. Questo è un buon posto per suggerire che Russell fu anche influenzato da altri scritti “poetici”. Gli piacevano Whittier e Cowper. Cowper (pronunciato Cooper) era un millenarista. Credo che queste connessioni più che altro letterarie non siano documentate in nessun altro posto. Naturalmente non pensiamo per niente che queste letture abbiano avuto un ruolo così importante nel pensiero di Russell, tuttavia sono interessanti abbastanza da meritare almeno dei brevi accenni.

Poiché le origini della teologia di Russell sono così storicamente complesse, definire tali origini “avventiste” è completamente fuorviante

Né Rachael né io siamo intenzionati a dibattere ora. Attendete i prossimi Post. Sarà un’attesa lunga, temo. Poiché si tratta di un capitolo complesso e contiene molto di nuovo per coloro che raccontano di Russell, ci stiamo prendendo tutto il tempo che serve. E prima abbiamo tre capitoli che richiedono una certa attenzione.


FINE DELL'ARTICOLO
02/08/2012 01:08
 
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Caro Roberto,

hai dato vita a un 3D troppo bello, complimenti e grazie per il fatto che condividi con noi queste informazioni.

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Non porrò di fronte ai miei occhi nessuna cosa buona a nulla. Ho odiato il fare di quelli che apostatano; Non si attacca a me. (Salmo 101:3)

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Questo è l’ultimo della serie di tre articoli che aiutano a meglio identificare l’ambiente religioso in cui si muoveva Charles Taze Russell.
Se qualcuno ha delle domande, dubbi, o semplici curiosità, (comprendo che alcune argomenti, gruppi religiosi e personaggi possono essere completamente nuovi per il lettore), per quanto mi sarà possibile risponderò
Articolo apparso su Watch Tower History 2 in data 7 giugno 2011. Ringrazio Bruce W. Shulz e Rachael de Vienne per il permesso accordato. Vietata la riproduzione in qualsiasi forma anche se parziale.




Una distinzione essenziale di Rachael de Vienne

"Sono davvero stressata riguardo al capitolo che stiamo cercando di scrivere. Non ho il blocco dello scrittore. Ho l’angoscia dello scrittore. Il blocco dello scrittore è quando un bel giorno vi ritrovate a pensare: "che diamine dico ora". L’angoscia dello scrittore è invece "so cosa voglio dire, ma non so come dirlo nel modo migliore". Ed è qui che noi siamo.

Siamo arrivati in un posto dove stiamo andando a mettere in evidenza i punti deboli di ciò che quasi tutti hanno scritto fin dal 1920. Questo aspetto meriterebbe da solo la scrittura di un intero libro, ma noi abbiamo forse dieci pagine per poterlo fare. Ogni cosa che scriviamo ci sembra come una zuppa di piselli vecchia di dieci giorni. Non si tratta di mancanza di documentazione. Non abbiamo bisogno di altra documentazione. Abbiamo così tanta documentazione che ci sta uscendo fuori dal naso e dalle orecchie. Abbiamo bisogno di un modo davvero convincente per dirlo senza offendere le persone che ci hanno aiutato (e che si sono semplicemente sbagliate). Ma che si prendano un colpo al naso coloro che pur conoscendo i fatti storici continuano a perpetuare un mito per favorire le loro favole. Rachael odia le favole.

Ci sono molteplici filoni della fede millenarista. Per questa storia solo due hanno realmente importanza. I due gruppi erano intrecciati, ma insegnavano dottrine diverse e non erano la stessa cosa.

Il più anziano di questi gruppi è il millenarismo europeo. Questo è forse in gran parte di origine apostolica (lo scrivo con qualche riserva). Ma sicuramente fa risalire la sua origine moderna a uomini come il commentatore tedesco Johannes Piscator e il teologo olandese Campeius Vitringa. In Inghilterra Joseph Mede aveva idee simili. Alla fine, il millenarismo di questo genere fu identificato dagli studenti americani profetici soprattutto con i commentatori britannici. Essi avevano una interpretazione letterale della Bibbia, rifiutando fantasiose interpretazioni profetiche che spiritualizzavano le parole originali. Alla fine del 18° secolo e all'inizio del 19° venivano chiamati letteralisti. Il punto di vista letteralista fu la posizione comune tra gli espositori americani dal periodo coloniale in poi.

Il secondo filone è il millerismo Avventista. Mentre oggi è visto da molti come la radice della moderna dottrina degli ultimi-tempi, in realtà non lo è. L’avventismo è un ramo. Non è il tronco principale dei gruppi profetici. I Milleriti erano disposti a spiritualizzare in modi che i Millenaristi non facevano. I Milleriti tentarono di “mettere le mani” sui letteralisti inglesi che decisamente respinsero l'associazione. Negli Stati Uniti ci fu invece un interscambio tra i letteralisti e gli avventisti. Molti dei primi e più importanti esponenti del movimento avventista provenivano dall’ambiente letteralista, e alcuni di essi vi fecero ritorno dopo i fallimenti del 1843 e il 1844. Poiché alcuni dei più importanti personaggi del movimento letteralista erano stati avventisti per un periodo, hanno continuato a essere dipinti con il pennello dell’avventismo. Questo travisa quello che erano nella realtà.

Se uno era un battista, ma è diventato un avventista, non è rimasto un battista, vero? E se uno è passato dal Battismo all’Avventismo e poi al Letteralismo americano, non è rimasto neanche Avventista, giusto? I Letteralisti americani (o millenaristi, credenti nel millennio) sono stati chiamati credenti Age-to-Come. Le dottrine Age-to-Come e Avventista erano compatibili solo perché entrambe erano in attesa del prossimo ritorno di Cristo. Il principale gruppo Age-to-Come alla fine adottò il nome “One Faith”. Oggi è meglio rappresentato dalla “Chiesa di Dio - Conferenza Generale (Fede Abramitica)”, ma ci sono altri gruppi più piccoli e congregazioni indipendenti che appartengono a quel patrimonio.

Quando l’Associazione Cristiana Avventista fu fondata, la base per la comunione era la semplice credenza nel prossimo ritorno di Cristo. Così i membri di entrambi i gruppi si ritrovarono all'interno di tale Associazione, e qualcuno della One Faith anche. Ma i Cristiani Avventisti in gran parte rifiutavano l’amicizia di quelli della One Faith. Non avrebbero assistito alle loro conferenze e non erano contenti quando quelli della One Faith assistevano alle conferenze della Chiesa Avventista. Nel 1874 le controversie tra di loro erano gravi, e dal 1878 o giù di lì la separazione era stata completa. In ogni caso gli anni di associazione erano stati brevi e tormentati. Le congregazioni della One Faith in genere rifiutavano il nome Avventista. Era raro che una congregazione One Faith accettasse il nome avventista, e quelli che lo hanno fatto erano quelle poche congregazioni in cui entrambi i gruppi avevano un luogo comune in un edificio in cui si riunivano.

Tre o quattro cose sono servite a confondere i due gruppi nelle menti degli estranei e, infine, tra gli stessi aderenti. Nel 19° secolo pochi scrittori che erano estranei ai due gruppi, in particolare i direttori dei giornali, sono stati attenti a distinguere tra di loro. L'unico posto dove si trova questa accurata distinzione è in una parte della stampa religiosa. Nel 1874 Isaac Wellcome scrisse una “Storia del messaggio del Secondo Avvento.” Per cercare legittimità storica presentò una lunga lista di espositori profetici antecedenti il messaggio avventista, come se fossero stati tutti aderenti alla dottrina avventista. Nella realtà dei fatti, molti, o addirittura tutti, erano Letteralisti Millenaristi che non avrebbero accettato l'inclusione di Wellcome nell’elenco di gruppi pre-avventisti. Successivamente Johnson preso in prestito questo mito da Wellcome e lo perpetuò. Entro il 1920 gli avventisti avevano fissato l’idea che praticamente tutti i commentatori profetici che li avevano preceduti appartenevano al loro patrimonio. Questa idea era, ed è, un travisamento.

La tesi di May Beulah Bowden dal titolo “Storia della Chiesa Cristiana Avventista” (University of Wisconsin, 1920) ha contribuito a perpetuare il mito. Lei affermava acriticamente che negli Stati Uniti c'erano sei diversi corpi avventisti, includendo nella lista la “Chiesa di Dio” e la “Chiese di Dio in Gesù Cristo”, entrambe due chiese Age-to-Come che storicamente aveva respinto sia la dottrina Millerita che il nome avventista. Lei presenta una lista simile a quelle fatte da Johnson e Wellcome di predecessori degli avventisti, ma questi presunti predecessori non avrebbero trovato la dottrina Millerita compatibile con le proprie convinzioni.

Anche LeRoy Froom ha contribuito al mito. La sua monumentale “Fede Profetica dei nostri Padri” non fa una attenta distinzione tra millenarismo (letteralismo) e avventismo quando parla degli espositori che precedettero il Miller. Egli discute la questione piuttosto malamente in appendice al volume quattro, ma il risultato è indifferente alle vicende storiche.

Pochi o nessuno di quelli appartenenti alle congregazioni della Age-to-Come o One Faith si vedevano come avventisti. I due corpi anche durante il periodo di relativa tolleranza erano antagonisti sebbene la One Faith tendeva a essere più tollerante rispetto alla controparte Avventista. Le varie chiese One Faith non mostrarono lo stesso interesse per la loro storia come avevano fatto gli avventisti. Il periodo di risveglio e di interesse per la loro storia comincia nel 1940, e a causa della dipendenza dalle fonti avventiste furono disposti ad assumere il nome Avventista. Ciò avrebbe sollevato una levata di scudi solo quaranta anni prima. Nel 1980 cominciò a essere pubblicato qualche articolo riguardante il loro rifiuto storico del nome avventista, ma poiché alcuni dei loro primi e più importanti esponenti erano stato Milleriti per qualche tempo, molti dei loro scrittori continuarono a utilizzare il termine avventista. Questo è un errore. Noi non siamo avventisti. Noi non crediamo nella dottrina di Miller.

Il nostro lavoro, nel piccolo spazio che abbiamo, è quello di restituire alla storiografia moderna la distinzione originaria tra l’Avventismo e la One Faith. Questa distinzione aveva importanza nel 1870 in un modo che non sembra avere importanza per gli scrittori moderni. Poiché è importante fare questa distinzione quando raccontiamo delle persone di cui tracceremo il profilo, si tratta di una distinzione essenziale e una parte importante della storia che racconteremo. Gli “storici” avventisti hanno distorto la storia, e molti hanno provato piacere a bere una rappresentazione dei fatti contaminata. Noi non siamo disposti a seguire lo stesso infido e distorto percorso.

Scriverlo, e scriverlo bene è la sfida.

Dr. de Vienne"
[Modificato da roberto.testimonidigeova 03/08/2012 10:45]
08/08/2012 09:54
 
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Chi erano? Che tipo di associazione ebbero con Russell?


14/08/2012 12:16
 
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John H. Paton

John H. Paton insieme alla sua famiglia. Lui è il primo seduto davanti a sinistra
http://truthhistory.blogspot.it/2010/07/john-h-paton-and-family.html

John H. Paton in tarda età
http://truthhistory.blogspot.it/2010/07/john-h-paton-later-in-life.html


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24/08/2012 02:22
 
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Hugh Brown Rice


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07/09/2012 19:51
 
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Benjamin W. Keith 1835-1916

Non ho il permesso per postare la sua foto in mezzobusto, ma quella in gruppo si, solo che non so dirvi esattamente chi è in mezzo ai tanti.
Associato prima a Barbour, seguì Russell quando questi se ne separò. Per pochi anni si associò agli studenti biblici per poi separarsene. Ci sono diversi articoli a firma sua nei primi numeri della Torre di Guardia.

Da una sua intuizione, un suo studio fatto prima del 1876, Barbour e Russell adottarono una dottrina che è rimasta intatta fino ai nostri giorni fra gli studenti biblici e i Testimoni di Geova.
Bravo chi indovina qual è questa dottrina.

Sue foto in gruppo qua: truthhistory.blogspot.it/2009/10/benjamin-w-keith.html


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12/10/2012 22:32
 
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1852-1869. L’infanzia e l’adolescenza di Charles Taze Russell.

Mi sono sempre chiesto: in che misura le esperienze dell’infanzia e dell’adolescenza di Russell influirono sul suo pensiero religioso? Quanto della religione della sua famiglia o di altre religioni con cui venne a contatto nei primi anni della sua vita si possono ritrovare nell’insegnamento di Russell. Cosa è rimasto oggi dell'infanzia di Charles nella dottrina dei testimoni di Geova?

Bruce W. Shulz e Rachael De Vienne hanno completato quello che dovrebbe essere, salvo qualche dettaglio, il primo capitolo del loro prossimo libro. È il periodo che va dalla nascita di Charles Taze Russell nel 1852, al famoso episodio, tante volte raccontato, ma ancor più frainteso, del diciasettenne Charles che nel 1869 entra in una buia polverosa sala di Allegheny dei Secondi Avventisti.

Il libro è rivolto essenzialmente al mondo accademico, agli storici, racconta i fatti come sono accaduti, senza fronzoli. Tanto ricca di fonti originali, quanto essenziale nel racconto. Nulla vien detto che uno non possa verificare nei documenti originali dell’epoca.

Già, i documenti dell’epoca.

Bruce W. Shulz e Rachael De Vienne mi hanno concesso di leggere questo primo capitolo. Quando l’ho stampato in formato A5 ne son venute fuori 92 pagine, 19 immagini, e … 233 note che rimandano ai documenti originali. È un capitolo di 92 pagine che racconta un periodo della vita di Charles che normalmente viene riassunto in poche righe in qualsiasi libro finora scritto

Circa metà di questi documenti sono facilmente reperibili. Charles Taze Russell infatti, in età adulta avrebbe scritto nelle sue pubblicazioni diversi episodi legati alla sua infanzia e adolescenza. Bruce e Rachael hanno messo insieme tutti questi episodi e hanno ricostruito una parte dei primi anni di Charles.

Ma non poteva bastare.

L’altra metà della documentazione è composta da: articoli di giornali di quel tempo, censimenti, necrologi, testi religiosi dell’epoca, testimonianze di contemporanei, alberi genealogici, passaporti, archivi pubblici, archivi privati, archivi religiosi, registrazioni, manoscritti, atti giudiziari, testamenti, biografie, e molto altro. Ciò significa essersi avvalsi di diversi collaboratori negli States, significa aver impiegato moltissimo tempo per cercare, trovare e pagare personalmente tutto questo materiale, significa averlo letto una enorme mole di documenti (senza alcuna garanzia che sarebbe stato utile) per metterlo infine insieme come in un gigantesco puzzle.

Non pensavo che quegli anni di Charles fossero stati così importanti. Mi sbagliavo. È vero che alcune dottrine non sono rintracciabili nella sua gioventù (ad esempio l’anti-trinitarismo è successivo a quegli anni). Ma molte cose sono riconducibili a quel periodo. Che cosa? Per esempio l’interesse per l’opera missionaria e l’evangelismo risalgono già alla sua infanzia. Ne ho contate altre otto, ma forse qualcuna mi è sfuggita. Quando uscirà il libro le potrete leggere personalmente. Alcune di queste sono ancora fortemente rappresentate nelle pagine stampate della Watchtower

Vengono esaminate con cura le biografie del padre e della madre. La madre soprattutto. Essa instillò nel figlio un senso del dovere religioso che rimase impresso nel cuore di Charles. Attraverso tutta la sua vita Charles avrebbe ricordato con profondo affetto e devozione la madre e i suoi insegnamenti.

Vengono raccontate anche le biografie di alcuni suoi zii, dei pastori della chiesa Presbiteriana e Congregazionalista da lui frequentate. Buce e Rachael hanno identificato esattamente le chiese frequentate dal giovane Charles e i pastori che vi officiavano. Perché? Perché anche queste persone influirono sulla personalità e sul pensiero di Charles.

È stato ricostruito e documentato nel dettaglio l’ambiente che trovarono i genitori di Russell quando giunsero in America. Come erano accolti e considerati gli immigrati irlandesi. Le alterne fortune lavorative del padre di Charles. Il clima morale della città di Allegheny. Le superstizioni di quel tempo. Il desiderio di Charles di essere missionario quando sarebbe stato adulto. L’esposizione al pensiero millenarista fin da piccolo. Le scuole frequentate. La predicazione con la YMCA (Young Men's Christian Association). Viene raccontato l’episodio che scosse la sua fede. Lo studio delle religioni orientali. L’impegno nell’attività commerciale della famiglia. E infine l’episodio che ristabilisce la sua fede.

Lo stile è sobrio, essenziale. Gli autori scrivono storia, stanno ricostruendo una biografia. Le analisi potranno essere fatte da altri, e questa biografia sarà assolutamente indispensabile.

Quando la loro biografia, in qualche passaggio, non è supportata dalla documentazione, si astengono dal riempire gli spazi vuoti con ricostruzioni fantasiose. Ad esempio di recente un autore americano ha scritto che il padre di Charles, giunto in America, fece per un po’ il venditore di abiti per uomini andando di porta in porta e agli angoli della strade. Questa è una storiella affascinante ma fantasiosa, che non ha riscontro in nessuno dei tanti documenti disponibili. Infatti lo scrittore omette di dire da quale fonte ha tratto questa informazione.

Nel libro, quando non ci sono prove, ma forti indizi che certe cose siano successe, Bruce e Rachael scrivono “fino a questo momento non abbiamo prove evidenti, ma lo sospettiamo per via di quello che è scritto in questo documento e in quell’altro”.

In appendice a questo primo capitolo vi è una trattazione sulla presunta affiliazione dei Russell alla massoneria, con delle risposte ben precise.

Anche il secondo capitolo è a buon punto, quando sarà pronto, col permesso degli scrittori, vi anticiperò qualcosa.

Il libro sarà il secondo di una serie. Il primo dal titolo “Nelson Barbour, il profeta dimenticato del millennio è già acquistabile a questo indirizzo:

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[Modificato da roberto.testimonidigeova 12/10/2012 22:32]
13/10/2012 19:13
 
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Re:
roberto.testimonidigeova, 12.10.2012 22:32:

1852-1869. L’infanzia e l’adolescenza di Charles Taze Russell....



Ma chi sono quei due?

Simon
13/10/2012 21:42
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 13/10/2012 19.13:



Ma chi sono quei due?

Simon



Quei due chi? Bruce W. Shulz e Rachael De Vienne?
Nei post precedenti qualche piccola informazione su di loro c'è.

Sono informazioni superiori e più dettagliate di quelle che avete di me.

Io chi sono? Tu chi sei?
[Modificato da roberto.testimonidigeova 13/10/2012 21:43]
13/10/2012 21:48
 
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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14/11/2012 19:33
 
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“Our Research” (La nostra ricerca)

Articolo apparso su Watch Tower History il 19 ottobre 2012
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“Da tempo in questo Blog non postiamo più materiale chiave o estratti di capitoli del prossimo libro. Questa decisione è nata dalla vessazione causataci da alcuni che credono che tutta la ricerca storica su questi argomenti sia di competenza solo di un piccolo gruppo di persone che vivono primariamente sulla costa orientale degli Stati Uniti, ma che si sentono liberi di prendere a “prestito” il nostro lavoro senza autorizzazione, perciò abbiamo spostato tutte le nostre dettagliate ricerche in un blog privato accessibile solo su invito. Questo non è l’unico motivo. Avrete riscontrato che parte delle nostre ricerche si trovano in una pagina web che si autodefinisce il miglior sito in cui leggere una breve storia della Watch Tower, quel sito ha preso del materiale da noi e lo ha mescolato con stupide infondate speculazioni e grossolani errori.

Tuttavia riteniamo appropriato dire a coloro che regolarmente leggono questo blog a che punto siamo con le nostre ricerche.

Ora abbiamo un significativo dettagliato capitolo dei primi anni di Russell quasi completo (stiamo aspettando un microfilm). Abbiamo i dettagli della giovinezza dei suoi genitori, l’istruzione che Charles ricevette e i suoi tormenti religiosi. Questo capitolo contiene informazioni che non avete mai letto. Smentisce anche gran parte di ciò che uno scrittore, la cui l’immaginazione ha sostituito la ricerca, ha recentemente pubblicato in un libro.

Presentiamo significativi e nuovi dettagli circa l’interazione di Russell con gli avventisti, con quelli della Age-to-come (i millenaristi americani), i metodisti e altri. Praticamente niente di ciò che leggerete è mai stato pubblicato finora. Tutto è preso dalle lettere originali e dalle riviste e giornali dell’epoca dei personaggi coinvolti. Quanto avete solitamente letto su internet è semplicemente sbagliato. La storia sta nei dettagli, noi raccontiamo i dettagli.

Ora abbiamo un capitolo di circa 80 pagine che racconta i primi anni dell’originale Gruppo di Studio Biblico di Allegheny, vi diciamo quali dottrine quei componenti accettavano e perché, quali libri leggevano, con quali persone corrispondevano e quali gruppi religiosi li influenzarono. Verificherete che la comune credenza che il gruppo di Allegheny fosse primariamente ispirato dagli Avventisti è sbagliato.

Abbiamo completato il capitolo che racconta l’unione di Russell al gruppo di Barbour. Ciò include la più dettagliata biografia di John Henry Paton mai scritta. Parte di questa biografia è stata costruita grazie alle sue lettere personali e a un anno del suo diario. In questo capitolo troverete anche la biografia di B. W. Keith insieme a foto che non avete mai visto. Leggerete di S. H. Withington, di cui probabilmente non avete mai sentito parlare. Troverete un profilo di L. A. Allen che fu una delle prime collaboratrici della Watch Tower insieme a suo padre. Leggerete della turbolenta vita di Lizzie Allen dai suoi stessi scritti. Vi diremo qualcosa della vita di Avis M. Hamlin, siamo certi che non avete mai sentito nulla di lei, eppure anche lei fu importante nei primi anni della Watch Tower.
Uno dei capitoli più significativi racconta l’iniziale ministero di Russell insieme a Barbour. Sappiamo cosa predicavano, qual era il loro messaggio, chi incontrarono, cosa dissero. Questo capitolo si sofferma sui primi articoli apparsi sui giornali dell’epoca, su un numero dell’Araldo del Mattino che finora non ha mai visto nessuno, e sulle stesse parole di Russell.

A questo capitolo ne segue un altro che riporta i risultati ottenuti dal loro ministero. A persone i cui nomi apparvero solo una volta o poco più nella Torre di Guardia di Sion di quegli anni, abbiamo dato una biografia e li abbiamo messi nel contesto appropriato. Queste persone includono: Caleb Davies, un commerciante di Cleveland; William I. Mann, un ingegnere e inventore; Joshua Tavender, un industriale; J. C. Sunderlin, un ministro di culto metodista e fotografo; e altri ancora. Tra questi altri c’è Arthur Adams, anche lui ministro di culto metodista. Raccontiamo la sua storia dalle pagine di materiale originale d’archivio. Questo è il momento giusto per ricordare a tutti che non ha importanza quanto uno desideri avere qualcosa. Rubare da un archivio è sbagliato. E se la persona che ha rubato l’opuscolo “Oggetto e Maniera del Ritorno del Nostro Signore” dall’archivio che conserva questi giornali ha una qualsiasi coscienza, lo dovrebbe restituire. In questo capitolo vi raccontiamo con le parole dello stesso Sunderlin della sua dipendenza dall’oppio e come riuscì a vincerla. Raccontiamo parte della sua storia dalle stesse lettere che lui scrisse.

Possediamo qualcosa degli originali. Abbiamo anche un certo numero di foto raramente viste, e in alcuni casi mai viste, che troverete in tutti i capitoli.

Il capitolo successivo prende in considerazione la resa dei conti dopo il fallimento dell’attesa per il 1878 e la separazione in due movimenti. Dalle fonti originali, richiamiamo diverse volte l’attenzione sulla mancanza di unità dottrinale e spieghiamo l’importanza che ciò ebbe.

Ho riassunto solo i primissimi capitoli. Continuiamo a cercare nuovo materiale, spesso grazie all’aiuto di parti interessate. Abbiamo migliaia di pagine di nuovo materiale da leggere. Ci è pervenuto grazie al gentile supporto di uno dei lettori del nostro blog. Abbiamo disposto per l’acquisto di circa settanta pagine di lettere originali e altre documentazioni di uno dei primi missionari della Watch Tower in Cina. Abbiamo alcune foto di lui e di sua moglie di scarsa qualità e diverse dei loro figli. Così continuiamo a lavorare. La vera storia è molto diversa da come pensavamo prima.

Prendiamo ancora in considerazione le richieste di iscrizione al nostro blog privato, ma tendiamo a limitarne l’accesso a coloro che possono aiutarci in modo significativo. La sola curiosità potrebbe non garantirvi l’accesso”


Articolo apparso su Watch Tower History il 19 ottobre 2012
[Modificato da roberto.testimonidigeova 14/11/2012 19:40]
03/12/2012 09:37
 
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