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Domande retoriche di monseppe2

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2019 13:19
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11/07/2012 21:02
 
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monseppe2 risponde a domande retoriche possibilmente semplici
In questo Thread, monseppe2 farà domande retoriche sul Vat 04956 alle quali darà una risposta di carattere informativo.
Per motivi di praticità, consiglio ai foristi di non postare commenti in questo Thread.
Eventuali richieste di ciarimenti, potranno essere fatte nel Thread dove monseppe risponde a domande. Grazie.


Domanda 1. L'anno registrato sul Vat 04956 (P421595) segna un 37° o un 38° anno?

Risposta 1. Nella Prima riga , parte frontale del reperto, le unità in cuneiforme relative all'anno del re sono segnate in modo anomalo. Vi si può leggere sia un ovvio "37° anno", sia un possibile "38° anno", a motivo di un segno che identifica un valore di 8, ma che fu apposto in modo anomalo. Tale segno che identificava il valore "otto" per le unità, fu apposto spostato poco più sopra, sovrapponendosi ai preesistenti segni 5 e 6, che non furono cancellati in quanto il segno non fu compresso come solitamente era uso fare; (lo scriba si rese conto di aver appoggiato più in alto lo stilo di scrittura).
[Modificato da monseppe2 11/07/2012 21:13]

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Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
11/07/2012 21:04
 
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Domanda 2
Domanda 2. Se tale segno anomalo esiste veramente, perché finora ne parli solo tu, monseppe2?

Risposta 2. Come ricercatore, analizzando le foto del reperto, ho osservato l'anomalia che sto facendo conoscere. Tale anomalia è evidente per tutti. Che gli addetti ai lavori abbiano preferito non parlarne, è cosa che devono spiegare loro stessi. Il segno che giustifica la lettura di un 8 esiste e autorizza a prendere in esame anche un possibile 38° anno del re in merito al tempo della stesura e osservazione originaria del diario Astronomico.

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11/07/2012 21:09
 
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Domanda 3

Domanda 3. Anche ammesso che sia possibile un 38° anno, se il reperto è ora stimato per il 568bc, il possibile anno alternativo da aseminare non sarebbe il 567bc?

Risposta 3. Vero.
Seguendo le informazioni che sono riportate (così come sono state registrate anticamente) su diversi reperti, si dovrebbe stimare tale periodo 568bc/567bc.
E' anche ovvio che nel 567bc, le corrisppondenze astronomiche non possono essere in accordo con il diario perché in un anno, il calendario lunare perde circa 11 giorni rispetto a quello solare, e pure Marte si troverrebbe oltre 160 gradi più a Est rispetto all'anno precedente.
Pertanto, il possibile 38° anno non può essere attribuibile al 567bc. Ciò rende necessario considerare l'ipotesi di una diversa data di osservasione per suddetto diario rispetto a quella per il 568bc ora accreditata.

[Modificato da monseppe2 11/07/2012 21:10]

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Domanda 4
Domanda 4. Su quali basi, allora, si potrebbe identificare una diversa data, se i reperti sopra citati sembrano indicare quella del 568bc?

Risposta 4. Prevalentemente è in base alla Bibbia (libro anche storico), che con le sue informazioni discorda con una possibile datazione al 568bc.
Le stesse discrepanze cronologiche che si riscontrano confrontando diversi storici e diversi reperti antichi, portano a concludere che sia possibile stimare un diverso tempo per la datazione del reperto archeologico e diario astronomico Vat 04956.

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11/07/2012 21:24
 
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Domanda 5

Domanda 5. Con quali criteri sarebbe possibile stimare una ragionevole ma diversa data per il diario astronommico in questione?

Risposta 5. Dal momento che nel reperto archeologico è indubbiamente registrato il nome di Nabucodonosor, l'arco di tempo nel quale verificare una diversa data va dall'inizio del periodo Neobabilonese, o dal 645/625bc, alla morte del re Nabucodonosor stimabile in tal caso nel periodo 582 o 562bc.
Aiuta, in questa stima, il fatto che Faraone Neco (citato nella bibbia) in quel tempo intraprese un'azione di guerra contro Nabopolassar e contro il sorgente erede al trono Nabucodonosor II per aiutare l'alleato, il re di Assiria, Assur-Uballit.
Successivamente, dopo la sconfitta e morte di Neco a Carchemis (in una citatazione da Giuseppe Flavio),  contro il re di Babilonia Nabucodonosor, intervenne il Faraone successore (Hofra o Apries) che fu lasciato regnare in Egitto da Nabucodonosor stesso.
Il Faraone Hofra (pure lui citato nella Bibbia) è quello che poi nel 610/609bc si oppose a Nabucodonosor durante il suo 16/17° anno di regno.
Tali eventi sopra citati, sono collocabili dopo la distruzione di Ninive (632bc o 612bc attualmente accreditato).
Inoltre, considerando l'editto di Ciro che nel 538bc libera i popoli che erano in esilio o prigionieri in Babilonia, i 70 anni registrati storicamente per il popolo d'Israele nella bibbia, si possono stimare fra il 537bc (arrivo in patria degli esuli liberati) e la precedente deportazione di massa (Gerusalemme fu resa del tutto priva di abitanti e distrutta). In tal caso, contando 70 anni prima del 537bc, si giunge nel 607bc, o durante il 18/19° anno di regno del re di Babilonia.

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11/07/2012 21:34
 
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Domanda 6

Domanda 6
. Come arrivi a stimare il 587bc per la datazione del reperto archeologico Vat 04956, se tutti gli addetti ai lavori attualmente considerano che in tale data occorse la distruzione della città e non l'osservazione del diario in oggetto?

Risposta 6. Un ovvio conto è che dal 607bc = 18° anno del re al suo 37/38° anno, sono 20 anni (quelli cancellati al re Evil-Merodac) e conducono al 587bc.
Inoltre una discrepanza fra Bibbia e documentazione archeologica, rafforza questa diversa data da stimare. Il re di Giuda, Ioiachin, fu portato prigioniero in Babilonia, secondo la cronologia ora riconosciuta, nell'estate del 597bc.
la bibbia specifica che nel suo 37° anno di prigionia, quando il re Evil-Merodac "divenne re", fu liberato e fatto stare alla corte de re stesso.
Il semplice conto: 597bc (ora accreditato) più 37 anni, porta alla data del 560bc che è la data ufficialmente riconosciuta  della "morte" di Evil-Merodac (anche in accordo con la bibbia) e  non della sua accesa al regno.
Diversamente, contando secondo i veri tempi suggeriti dalla bibbia, il re Ioiachin fu fatto prigioniero nell'estate del 617bc e, 37 anni dopo, si giunge al 580bc, appunto quando realmente Evil-Merodac ascende al potere, ed è poi riconociuto ufficialmente re su Babilonia (nella primavera dopo il 580bc). Dopo i 20 anni di regno "realmente regnato" (579bc primo anno, 560bc ventesimo anno), seppure, molto probabilmente, non si trovino documentazioni perché facilmente furono distrutte anticamente dalla regina Adda Gruppi le documentazioni che lo riguardavano. Evil-Merodac morirà, appunto dopo l'estate del 560bc, come accreditato ora da tutti (e in accordo pure alle informazioni storiche della Bibbia).


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11/07/2012 21:41
 
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Domanda 7
Domanda 7. Scusa, monseppe2, tu parli di 20 anni, ma la distanza segnata del diario, dal 587bc al 568bc è di 19 anni. Non dovresti contare dal 568bc meno 20 anni uguale 588bc?

Risposta 7. Nulla mi costringe a contare tale tempo partendo da una datazione che già è messa in forse. Sarebbe stato errato non farlo, se la datazione fosse assolutamente certa.
Le discrepanze sopra riportate la rendono incerta. Pertanto il mio riferimento temporale si appoggia a una data più affidabile, quella del 523bc, o identificata dallo Strassmaier Cambise n° 400 (BM 33066), che permette di considerare ben attendibile la data del 539bc che segna la caduta di Babilonia.
I 70 anni segnati nella bibbia e più volte ribaditi da Giuseppe Flavio,  mi portano al 607bc come 18/19° anno del re.
Da qui, il suo 37° o 38° anno è da stimare al 588bc o 587bc.
Ritengo decisamente errato, infatti, fare il semplice conto: 568bc meno 20 anni = 588bc. Questo, per lo stesso motivo esposto alla Risposta 3.
Marte e Luna non troverebbero riscontri sufficientemente corretti dal punto di vista astronomico.
Marte, per esempio, sarebbe spostato (nel 588bc) più a Ovest di 160 gradi circa, essendo un anno addietro e non un anno in avanti, la data del 588bc rispetto a quella realmente osservata per il diario nel 587bc.

[Modificato da monseppe2 11/07/2012 21:50]

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11/07/2012 22:17
 
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TdG
Posso? Per amor di conoscenza, perchè non tutti quelli che leggono questi post riescono a capire di cosa si parla....aono argomenti avvincenti e potrebbero interessare vivamente anche ai non addetti ai lavori....ecco quindi una foto grande del reperto di cui monseppe2 stà parlando....



Ottimo lavoro!



''Poiché ci sono molti uomini insubordinati, inutili chiacchieroni e ingannatori della mente...A questi è necessario chiudere la bocca, poiché questi stessi uomini continuano a sovvertire intere case, insegnando cose che non dovrebbero....''(TITO 1:10,11)


Forum Testimoni di Geova
12/07/2012 08:33
 
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Specifiche importanti.

torlok, 11/07/2012 22.17:

Posso? Per amor di conoscenza, perchè non tutti quelli che leggono questi post riescono a capire di cosa si parla....aono argomenti avvincenti e potrebbero interessare vivamente anche ai non addetti ai lavori....ecco quindi una foto grande del reperto di cui monseppe2 stà parlando....



Ottimo lavoro!



Grazie.
Su quella foto (mi riferisco alla "foto" e non al suo link che permette di vederla, c'è il copyrigth; chi la copiasse come "foto", dovrebbe tenerne conto e richiedere il permesso al CDLI per un eventuale uso. In questo caso, l'immagine è solo "mostrata tramite un Link del sito originale," e quindi il Copyright non è attivo; credo che possa essere lasciata. Ricordo, copiare questa immagine come foto, è sotto "Copyrigth".

Nella parte frontale, (il reperto in alto, sotto la foto del bordo) nella prima riga di segni, al terzo segno cuneiforme, si identifica benissimo il segno che avvalora una possibile lettura come "otto", ma che si guarda bene, esso fu posto col tratto orizzontale partendo dalla riga sovrastante di cunei (sovrapponendosi ai segni 5 e 6).
Per questo il segno orizzontale appare decisamente più marcato.
Quel segno, non può essere negato. C'è!
Di quel segno devono dare spegazione gli addetti ai lavori del perché non ne sia mai stato fatto cenno prima che ne parlasse "monseppe".






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12/07/2012 08:46
 
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Domanda 8

Domanda 8. E tutte le concordanze con la luna che A. Sachs e H. Hunger hanno pubbblicato in www.caeno.org per il 568bc, sarebbero allora secondo te, tutte sbagliate o inventate?

Risposta 8. Assolutamente NO! Il motivo di tale eclatante "similitudine o corrispondenza" nelle verifiche, sta proprio nel fatto che le due date in oggetto distino fra loro un tempo esatto di 19 anni e non di 20 anni.
La differenza storica per la durata del regno di Evil-Merodac è di 18 + 2 = 20 anni, mentre la differenza temporale per le due date in oggetto al diario è di 19 anni.
Con 19 anni, due date entrano in sincrono di ciclo Metonico. Luna e Sole, a distanza di 19 anni, sono sincronizzati come calendario, in quanto i giorni delle lunazioni durante i 19 anni sono uguali a quelli dei 19 anni solari. Uniche differenze che si potranno rilevare astronomicamente, saranno per gli Apogei e Perigei lunari, che anno cicli di circa 8 anni e per i nodi della Luna che formano le eclissi riposizionandosi ogni 18 anni e 11 giorni circa.


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12/07/2012 08:59
 
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Domanda 9

Domanda 9. Allora, non potrebbe esssere che sia il 587bc a "benefiaciare" del ciclo di Metone, trovando qulle "similitudini" grazie ai 19 anni dal 568bc?

Risposta 9. Apparentemente potrebbe solo "sembrare". Astronomicamente, è vero il contrario.
E' solo il 568bc che poteva "beneficiare" delle "osservazioni" realmente effettuate durante il 587bc, trovando riscontri tipici di un ciclo di Metone.
Il contrario, è decisamente più difficile. Infatti, se il 587bc non fosse stato realmente osservato, un diario che fosse stato "ricostruito" su eventuali osservazioni di 19 anni dopo (nel 568bc) ma poi datato per il 587bc, non potrebbe trovare le precise evidenze (anche riguardo ai pianeti) che nella mia relazione ho ampiamente mostrato e messo a disposizione in questo stesso forum e nel forum:  http://monseppe2.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10011883 

Gli studiosi A. Sachs e H. Hunger, seguendo giustamente le informazioni archeologiche e storiche accreditate e a loro disposizione, riscontrarono per il 568bc le corrispondenze sopra citate. Il fatto che essi abbiano trascurato le alternative informazioni storiche della bibbia, che suggeriva una possibile e diversa datazione, non ha permesso loro di rendersi prontamente conto di trovarsi in un anno in ciclo metonico con il reale anno di osservazione del reperto archeologico Vat 04956, che è l'anno 587bc.


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12/07/2012 09:17
 
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Domanda 10


Domanda 10
. Esattamente, che cos'è il "VAT 04956"?

Risposta 10. Il VAT 04956 è un diario astronomico redatto su ordine del re Nabucodonosor II durante il suo 37/38° anno di regno o durante il secolare anno 587/586bc). Il Diario, osservato e originariamente scritto in Babilonia, registra le posizioni dei corpi celesti durante i mesi di Aprile, Maggio, Giugno e Luglio del 587bc (o del 568bc ora accreditato, ma in ciclo metonico) e dei mesi di Febbraio/Marzo dell'anno successivo.

Il reperto pervenutoci, sembra essere una copia redatta durante il periodo Seleucide. E' in un discreto e abbastanza buono stato di conservazione, con poche parti lacunose (o parti mancanti). La tavoletta (mostrata dalla foto linkata sopra), misura 77 cm di altezza per 80 cm di larghezza.
Originariamente fu ritrovata prima del 1908 o nel secolo scorso e fu inizialmente tradotta e pubblicata (in tedesco) nel Maggio del 1915 da Neugebauer e da Weidner, che la stimarono per l'anno astronomico -567/66 (o 568/567bc).
Successivamente, col ritrovamento di ulteriori reperti, come la stele di Harran (Nabonedo H1, B) che registra un testamento dell'assira regina madre di Nabonedo, Adda-gruppi, e con l'avvento dei computer, A. Sachs poté fare un'accurata verifica astronomica (col programma "TheSky") sempre basata sugli anni 568/567bc. Il lavoro fu poi completato e pubbicato nel sito www.caeno.org da H. Hunger e reso recentemente pubblico per la consultazione.

Oggi, il reperto è archiavato nel CDLI come segue:

CDLI number                        P421595
Genre                                     Astronomical
Height                                   77
Material                                 clay
Museum number                   VAT 04956
Object type                            tablet
Owning Institution                Vorderasiatisches Museum, Berlin, Germany
Period                                    Neo-Babylonian (ca. 626-539 BC)
Primary publication author   Sachs, Abraham Primary publication citation Astronomical Diaries no. 567
Primary publication date       1908
Width                                     80

Da quanto osservo io, Il diario fu prima scritto nella parte retro (Reverse) e poi nella parte frontale. Sul bordo basso, è una dicitura che A. Sachs interpreta come il primo giorno del 38° anno del re. Più facilmente, si tratta di una nota correttiva apposta dallo scriba per correggerre l'errore di apposizione del valore otto per il numero dell'anno del re.

Questo diario astronomico, seppure nelle molte controversie che sta suscitando, sembra essere importante al fine di determinare, assieme al più vecchio BM 32312 e al BM 33066 del 523bc, una data assoluta per il periodo Neobabilonese.
Le informazioni astronomiche registrate in tale diario, ecludono nel modo più catorigo che possa essere un falso o che sia stato alterato nelle informazioni ivi registrate. Lo ritengo quindi decisamente attendibile, specialmente se stimato e verificato per la sua reale data di osservazione che si collocherebbe al 587/586bc (-586/85 astronomico).
Nel contesto di osservazione per il 587bc = 38° anno di Nabucodonosor II, il diario astronomico Vat 04956 è in accordo con i tempi storici registrati poi nella bibbia in relazione al popolo giudaico.


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Domanda 11


Domanda 11
. Su quali basi supponi che il diario astronomico VAT 04956 non possa essere stato "osservato" durante il 568/567bc?

Risposta 11. Basilarmente, oltre tutte le altre evidenze, sono gli errori e approssimazioni che risultano in alcune righe quando esse siano interpretate per il 568bc.
Esempio tipico è la luna del nono giorno del primo mese (terzo rigo, parte frontale), che nel 568bc non trova una posizione astronomica compatibile con la descrizione del diario, costringendo lo stesso Sachs a considerare un "errore dello scriba" la registrazione di "nono giorno" in luogo di "ottavo giorno", secondo lo studioso.
Come sopra detto, nella fasi intermedie a piena e a nuova, la luna, a motivo di questioni di Nodi lunari e di Perigeo e Apogeo lunari, a 19 anni di distanza, pur corrispondendo la fase della luna non sempre ne corrisponde pure la stessa posizione rispetto a una stella di 19 anni prima. Inoltre, ci sono errori e incertezze su Marte, che solo per "ridondanza" orbitale (19 diviso 1,881 = 10,10 orbite complete più un decimo di orbita) è nel 568bc in posizione simile a 19 anni prima, ma con almeno una ventina di gradi spostato più a Est rispetto al 587bc originario.

Inoltre, il mese intercalare applicato e descritto dal diario Vat 04956, sembra diversamente inserito nel 587bc rispetto al 568bc.
Nel 568bc, tale mese intercalare sarebbe inserito come XII/2 (Addaru II) del 36° anno del re ma in tal caso avrebbe dovuto essere registrato normalmente come SE-DIR, mentre nel reperto, al rigo sesto frontale, è diversamnte registrato come DIR-SE.
Infatti quel mese intercalare, non fu aggiunto alla fine del XII mese Addaru, come normalmente era fatto, restando quindi registrato nell'anno precedente del re ma, nel caso dell VAT 04956, fu inserito a seguito della successiva osservazione della stella Hamal dell'Ariete, ovvero il mattino dopo la sera del primo giorno del primo mese (Nisannu) del 38° anno del re, quindi durante l'iniziato 38° anno del re, facendo divenire il primo giorno di Nisannu del 38° anno = il primo giorno del mese aggiunto (o 1/2 intercalato).
La differenza, in ordine di tempi, sarebbe di un solo giorno (o 12 ore), ma in ordine di registrazione di anno del re, tale mese intercalare è registrato cone essere inserito durante il 38° anno del re e non durante il 37° del suo regno. La cosa è complessa ma, in tal modo, la catena intercalare degli anni dal 625bc al 587bc corrisponde perfettamente, mentre si avrebbero lacune e discrepanze per la catena intercalare dal 606bc al 568bc. Inoltre, la stessa prima riga, trova nel 587bc valori astronomici riferibili ai 14 gradi relativi a Marte; valori che non si riscontrano nel 568bc (vedi per questo la relazione informativa acclusa in questo stesso forum).


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Domanda 12

Domanda 12
: Esiste un documento o informazione storica che Evil-Merodac avesse regnato per più di 2 anni?

Risposta 12. Non mi aspetto che ci sia specificamente come reperto, essendo facilmente tali documentazioni distrutte già anticamente da Adda-gruppi e da Nabonedo.
Esistorno però dei riferimenti che discordano con la generale convinzione (storica e archeologica) dei due anni di regno per Evil-Merodac principalmente riferiti da Beroso Tolomeo e da Adda.
Oltre la Bibbia, che suggerisce tempi diversi da quelli ora ufficiali, c'è Giuseppe Flavio che, pur riportando i riferimenti storici di Beroso con 2 anni di regno per Evil-Merodac, accenna in una sua opera ad almeno 18 anni di regno per tale re. In realtà, gli anni di regnanza o successione di Evil-Merodac, furono 22 e vanno dalla morte di suo padre (582bc) alla sua stessa morte (560bc).

Situazioni esegetico-storiche mostrano che alla morte di Nabucodonosor (o durante la sua stessa malattia che lo avrebbe portato alla morte), ci fu un forte tentativo della donna Assira Adda-gruppi, madre di Nabonedo che, forte del legame matrimoniale di suo figlio con una figlia di Nabucodonosor (Nitocri?), colse l'occasione d'invalidare la successione diretta di Evil-Merodac al trono, avvalendosi della sua nota attitudine troppo favorevole (una stretta amicizia) con il prigioniero re Giudeo Ioiachin.
Sembra che essa riuscì, con questioni di diritto, ad impedire che tale re ascendesse al potere per quasi un paio di anni (582-580bc), mentre fosse chiarita in tal tempo la questione legale (o di diritto o di idoneità).
Di fatto quello di Adda-gruppi era un forte tentativo di colpo di stato, molto probabilmente impedito dalla potente e fedelissima guardia del corpo di Nabucodonosor stesso, da lui costituita certamente dopo il suo decimo anno di regno, e che protesse il figlio da ogni pericolo al riguardo.
Fallito il tentativo di Adda-gruppi, il figlio di Nabucodonosor II "divenne re" ascendendo al trono durante l'estate del 580bc e fu riconosciuto ufficialmente come re dai babilonesi (tramite Akitu) nella primavera del 579bc iniziando  il suo primo anno di regno.
Allego uno schema da me ricomposto, degli effettivi tempi regnati dai re di quel periodo e che dovrebbe riassumere il difficile quadro che mediante i 20 anni tolti a Evil-merodac (580/579-560bc) si presenta a chi cerca di comprendere la storia di quel periodo. In sostanza, la regina Adda-gruppi riconobbe, per motivi giuridici, e registrò soltanto gli anni 582/580 (ora accreditati come 562/560bc) come se fossero stati i soli due regnati dal figlio di Nabucodonosor il quale, non avendo ancora potere regale, non registravano nei suoi confronti nessun gesto da ricordare storicamente.

Cronologia Neobabilonese


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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
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16/07/2012 21:32
 
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Domanda 13a

Domanda 13.
I 70 anni registrati nella bibbia, non sono da riferirsi al re di "Babilonia" a partire dal 609bc, piuttosto che al popolo ebraico che, è accreditato, partendo dal 587bc, restò prigioniero in essa solo per cinquant'anni?

Risposta 13a. Il periodo di 70 anni registrato nella Bibbia, è riferibile a diverse etinie. L'intero popolo di Geova, rappresentato da "Gerusalemme", per la sua ribellione a Geova come loro sovrano, avrebbe dovuto scontare 70 anni di esilio a Babilonia prima che potesse tornare, con una sua rappresentanza, in Gerusalemme per riedificarne il tempio e successivamente la città.
Il "re" di Babilonia (come governante di Babilonia), avrebbe dovuto attendere pure lui 70 anni prima che Geova richiedesse giustizia contro il re allora regnante e a quel popolo, per l'attacco con intento distruttivo sia del tempio sia della città "santa" Gerusalemme.
Gli altri popoli, che osteggiarono Israele, pure essi sarebbero stati in diversi modi servitori del re di Babilonia per uno stesso periodo di 70 anni. In Geremia 1:3, è specificato, riguardo al popolo giudaico, l'inizio del suo esilio settantennale:
"finché Gerusalemme andò in esilio nel quinto mese".
Alcuni additerebbero quel "quinto mese" durante il 587bc. Lo fanno, male interpretando Giuseppe Flavio che, in relazione a una cronologia basata sui re Fenici (di Tiro), conteggia che il tempio era, al momento inteso dallo storico, da 50 anni che giaceva in uno stato di desolazione.
Il conto fatto da Flavio, parte appunto dal re di Tiro che dopo 13 anni di assedio, iniziato nel suo settimo anno di regno, fu sconfitto. Tale attacco contro Tiro, occorse dopo la distruzione di Gerusalemme. SE così fosse, se tale attacco occorse nel 587/586bc, meno 50 anni porterebbero al 537/536bc. Ciò è assolutamente errato, in quanto lo stesso Giuseppe Falvio poi registra che: (riporto un estratto della mia ricerca):

"sotto il suo regno (di Hirom), Ciro divenne re di “Persia” (durante il 14° anno di Hirom, che regnò per venti anni). Da inizio assedio di Tiro, sono quindi: 13 + 10 + 1 + 6 + 1 + 4 + 14 + tre mesi, a che “Ciro diventa re dei Persiani”. Sono in tutto 49 anni e tre mesi. Infatti, 558/559bc (Ciro “riconosciuto” come re su di loro anche dai Persiani, poiché sui Medi lo era già da qualche anno), - 49/50 anni = 607/606bc; e, tre mesi prima, si è dopo l’estate del 607bc! Quelli sono i circa 50 anni (evidentemente arrotondati a interi) durante i quali Flavio poi rammenta che il tempio giaceva “nell’oscurità”, e lo sarebbe stato fino all’avvento di quel “Ciro il Grande” additato dalla Bibbia, che circa vent’anni dopo (o sul finire dei 70 anni) ne avrebbe permesso il ritorno in patria dell'esiliato popolo ebraico."

Se si contasse l'attacco di Tiro al 587/586bc, Ciro sarebbe diventato "re dei Persiani" solo nel 537/536bc.
Ciò evidenzia che interpretare in 50 anni l'esilio, da Gerusalemme distrutta a caduta di Babilonia, è decisamente non solidale con le testimonianze storiche e archeologiche del tempo e sopratutto della Bibbia. Che dire del "re" di babilonia?


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16/07/2012 21:36
 
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Domanda 13b


Un apparente conto: 609bc meno 70 anni = 539bc, lo fa sembrare riferito al periodo ora accreditato come la fine dell'impero egemonico Assiro (sconfitta di Assur-uballit dopo la caduta di Ninive). Ciò non ha il minimo senso se la data del 609bc è associata a tale evento politico. Allora, il "re" di Babilonia sarebbe stato, come ora accreditato, Nabopolassar. Tale re, non fu affatto responsabile della distruzione del tempio, della città di Gerusalemme, e della relativa deportazione dell'intero popolo ebraico rimanente in Babilonia. Specificamente, nella bibbia è registrato:

(Geremia 25:12) 12 “‘E deve accadere che quando i settant’anni si saranno compiuti chiederò conto al re di Babilonia e a quella nazione’, ...

Geova si riferiva forse a "Nabopolassar" che nel 609bc diventava il re della dominante potenza medio orientale (il mondo antico)? A me non sembra; poco prima, Dio stesso aveva ben specificato a chi si riferisse proferendo:

(Geremia 25:7-11) 7 “‘Ma voi non mi ascoltaste’, è l’espressione di Geova, ‘con l’intento di offendermi con l’opera delle vostre mani, a vostra calamità’. 8 “Perciò Geova degli eserciti ha detto questo: ‘“Per la ragione che non ubbidiste alle mie parole, 9 ecco, mando e certamente prenderò tutte le famiglie del nord”, è l’espressione di Geova, “sì, [mandando] a [chiamare] Nabucodorosor re di Babilonia, mio servitore, e certamente le farò venire contro questo paese e contro i suoi abitanti e contro tutte queste nazioni all’intorno; e certamente li voterò alla distruzione e ne farò oggetto di stupore e qualcosa a cui fischiare e luoghi devastati a tempo indefinito. 10 E certamente distruggerò da essi il suono di esultanza e il suono di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa, il suono della macina a mano e la luce della lampada. 11 E tutto questo paese deve divenire un luogo devastato, un oggetto di stupore, e queste nazioni dovranno servire il re di Babilonia per settant’anni”’.

Perché Geova chiama prima "Nabucodonosor" suo "servitore" per poi chiedegli conto del suo operato se questo era voluto da Dio stesso? Qui si comprende come furono contati i 70 anni "per" il re di Babilonia.

Proprio nel 610/609bc Nabucodonosor II inizia una campagna punitiva contro le nazioni che si erano ribellate a lui appoggiandosi sull'aiuto di Egitto, e inizia un primo assedio contro Gerusalemme. Evidentemente, nel suo intento (nel suo cuore) il re di Babilonia già aveva determinato di distruggere sia il tempio che la citttà di Gerusalemme; cosa che non era secondo la volontà di Dio il quale voleva solo che il suo disubbidiente popolo ricevesse la sua punizione con un esilio di 70 anni per la sua ribellione. Questo intento del re di Babilonia, di distruggere il tempio e la città, fu per Geova come un atto di "lesa maestà", del quale il re di Babilonia, se pure usato come servitore, avrebbe dovuto rendere conto a suo tempo (dopo 70 anni). Infatti, in questo contesto, se si conta: 610/609bc (primo assedio di Gerusalemme) meno 70 anni, si giunge al 539bc, quando appunto Ciro (come "unto di Geova"), Conquista la città, esegue la sentenza giudiziaria sul re di Babilonia (allora Baldassarre, discendente diretto di Nabucodonosor) e successivamente emana l'editto che libera i popoli in esilio a Babilonia (2° Cronache 26:22-23), ponendo anche fine al periodo dei 70 anni "per il popolo ebraico" che giunse in patria per ricostruire il tempio nell'ottobre del 537bc. Dopo aver assediato Gerusalemme nel 610/609bc, gli egiziani, (durante il 17° anno di Nabucodonosor quindi) raccolsero un forte esercito sotto l'allora faraone Hofra (o Apires) che richiamò il suo esercito anche dalle isole del mare, impegnato in guerre contro Tiro e Cirene, per venire in aiuto ai Giudei assediati. Nabucodonosor tolse allora l'assedio a Gerusalemme e con tutto il suo esercito d'invasione combatté contro gli egiziani, sconfiggendoli.  Giuseppe Favio così registra quell'evento: Libro X:109 Quando il re di Babilonia venne a conoscenza di questo, si mosse contro di lui: saccheggiò la  regione, occupò le guarnigioni e marciò contro la stessa Città di Gerusalemme e l'assediò.  Libro X:110 Udito questo, il re d'Egitto, conscio dell'impegno della sua alleanza con Sacchia, allestì una vasta forza e venne nella Giudea per porre fine all'assedio. Allora il re di Babilonia lasciò Gerusalemme e andò incontro agli Egiziani: li incontrò in battaglia, li sconfisse, li mise in fuga e li inseguì lungo tutta la Siria.  Riprese quindi l'assedio a Gerusalemme nei primi mesi del 609bc; assedio che stavolta durò poi 18 mesi continuati, fino alla caduta della città nel quinto mese e distruggendola a partire dal 9 Agosto del 607bc (data calcolata a stronomciamente).

In conclusione, sarebbe anche corretto "per il re di Babilonia", che i 70 anni siano contati dal 609bc al 539bc,  mentre è decisamente inesatto che tale data, il 609bc, corrisponda alla sconfitta dell'ultimo re di Assiria. Tale re, Assur-uballit, se mai, fu sconfitto nel 629bc, o circa tre anni dopo  la caduta e distruzione di Ninive nel 632bc per mano di Nabopolassar e del suo alleato Ciassare, figlio di Fraorte.

Scusate la lunga risposta; non potevo sintetizzarla ulteriormente,, e ho dovuta inseririla in due parti (limite 10.000 caratteri).


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Domanda 14
Domanda 14. La bibbia, non dice pure che i giudei che erano in Media sotto Dario stavano facendo cordoglio per la presa di Gerusalemme, molti anni dopo il 537bc, indicando che i 70 anni di esilio non erano ancora finiti nel quarto anno sotto Dario I?

Risposta 14. La Bibbia dice ciò che dice, non ciò che qualcuno vorrebbe farle dire. Essa, al riguardo, registra:

(Zaccaria 7:1-3) 7 Inoltre, avvenne che nel quarto anno di Dario il re la parola di Geova fu rivolta a Zaccaria, il quarto [giorno] del nono mese, [cioè] chislev. 2 E Betel mandava Sarezer e Reghem-Melec e i suoi uomini a placare la faccia di Geova, 3 dicendo ai sacerdoti che appartenevano alla casa di Geova degli eserciti, e ai profeti, sì, dicendo: “Piangerò nel quinto mese, praticando astinenza, come ho fatto per tutti questi anni?”

Si noti, che nella domanda diretta, non si fa riferimento a uno specifico periodo di tempo, appunto a 70 anni. solo è chiesto se dovevano continuare a fare come avevano fatto: "per tutti questi anni". Interessante è la risposta che Geova pone mediante una domanda:

(Zaccaria 7:4, 5) 4 E la parola di Geova degli eserciti continuò a essermi rivolta, dicendo: 5 “Di’ a tutto il popolo del paese e ai sacerdoti: ‘Quando digiunaste e si fece lamento nel quinto [mese] e nel settimo [mese], e questo per settant’anni, digiunaste realmente per me, proprio per me?

In questo versetto, è specificato lo scopo e pure il tempo che motivava il digiuno: i 70 anni di esilio, ovvero da quando Gerusalemme fu assediata, presa, e poi distrutta, a quando appunto il popolo di Dio poté fare ritorno in partia nel 537bc. Qui Geova ne parla come di una cosa "ormai adempiuta da tempo": "digiunaste realmente per me, proprio per me?", "e questo per settant'anni" il periodo dei 70 anni, per Geova, era stato già completato (in Babilonia, e non nella Media)  sin dal 537bc.

Il precedente tentativo (forse ancora causa o motivo di cordoglio) di impedire la ricostruzione del tempio (dopo la fine dei 70 anni di esilio), era ormai stato sventato, come ricorda la Bibbia.

(Esdra 6:1-5) 6 Fu allora che Dario il re emanò l’ordine, e fecero un’investigazione nella casa delle registrazioni dei tesori depositati là a Babilonia. 2 E a Ecbatana, nel luogo fortificato che era nel distretto giurisdizionale di Media, fu trovato un rotolo, e c’era scritta una memoria in questo senso: 3 “Nel primo anno di Ciro il re, Ciro il re emanò l’ordine riguardo alla casa di Dio a Gerusalemme: Sia riedificata la casa come posto in cui devono offrire sacrifici, e se ne devono fissare le fondamenta, essendo la sua altezza di sessanta cubiti, e la sua larghezza di sessanta cubiti, 4 con tre strati di pietre rotolate [sul posto] e uno strato di legname; e la spesa sia sostenuta dalla casa del re. 5 E anche i vasi d’oro e d’argento della casa di Dio che Nabucodonosor tolse dal tempio che era a Gerusalemme e portò a Babilonia siano restituiti, affinché pervengano al tempio che è a Gerusalemme al suo posto e siano depositati nella casa di Dio.

Se allora quei Giudei erano ancora in "esilio" o prigionieri, che senso avrebbe avuto il permesso di Ciro che era del 538bc? Chi sostiene che i 70 anni ancora dovessero essere scontati durante il quarto anno di Dario, non sta tenendo conto degli avvenimenti storici precedenti ai fatti citati in relazione a Zaccaria. Solo due anni dopo la richiesta di quei giudei, se continuare un digiuno ormai obsoleto e anacronistico, nel sesto anno di Dario, il tempio fu completato, come ricorda bene la Bibbia; notate i re citati e il loro ordine.

(Esdra 6:13-15) 13 Quindi Tattenai il governatore oltre il Fiume, Setar-Bozenai e i loro colleghi, proprio come Dario il re aveva mandato [a dire], così fecero prontamente. 14 E gli anziani dei giudei edificavano e facevano progresso sotto il profetizzare di Aggeo il profeta e di Zaccaria nipote di Iddo, e [la] edificarono e [la] finirono a motivo dell’ordine dell’Iddio d’Israele e a motivo dell’ordine di Ciro e di Dario e di Artaserse re di Persia. 15 E completarono questa casa il terzo giorno del mese lunare di adar, cioè nel sesto anno del regno di Dario il re.

Per tale motivo Geova rispose alla domanda che era stata fatta in questi termini:

(Zaccaria 8:14, 15) 14 “Poiché Geova degli eserciti ha detto questo: ‘“Proprio come avevo pensato di farvi ciò che era calamitoso perché i vostri antenati mi fecero indignare”, ha detto Geova degli eserciti, “e non provai rammarico, 15 così in questi giorni certamente ho di nuovo pensato di fare il bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda. Non abbiate timore”’.

In pratica, quei residenti Giudei che erano in Media, sotto Dario, vi erano forse per loro convenienza o per comando del re dominante (al suo servizio), ma non erano certamente come esiliati o prigionieri. Eppure, da ciò che riportano i versetti sopra, essi stavano continuando (ancora da dopo il 537bc) a fare i digiuno del quinto e del settimo mese. Ovviamente cominciavano a chiedersi se tale cordoglio fosse ancora appropriato, visto che il tempio stava per essere completamente ricostruito. Geova non negò la "continuità" di tale commemorazione, anche dopo i 70 anni, ma la rese appropriatamente occasione di allegrazza, e non i cordoglio, comandando a Quei giudei della Media (e al popolo giudeo):

(Zaccaria 8:18, 19) 18 E la parola di Geova degli eserciti continuò a essermi rivolta, dicendo: 19 “Geova degli eserciti ha detto questo: ‘Il digiuno del quarto [mese], e il digiuno del quinto [mese], e il digiuno del settimo [mese], e il digiuno del decimo [mese] diverranno per la casa di Giuda esultanza e allegrezza e buoni periodi festivi. Amate dunque la verità e la pace’.

La Bibbia dice ciò che dice, non ciò che qualcuno vorrebbe farle dire.


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domanda 15a


Domanda 15
. Perché asserite che è in Ottobre del 1914 che il regno del genere umano fu dato nelle mani di Gesù?

Risposta 15. Perché a dirlo è la Bibbia. La Bibbia, ovviamente, non indica nello specifico l'anno ma fornisce importanti informazioni per comprendere che è nel 1914 che Gesù riceve da Geova il potere regale del regno, sospeso con la distruzione della sua rappresentanza terrena che era in Gerusalemme e dal suo tempio.

La fine del regno con rappresentanza terrena (un re umano regnava sul trono di Gerusalemme come rappresentante regale di Geova stesso), è chiaramente sancita con queste scritture:

*** Documento estratto *** (Ezechiele 21:26) il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Rimuovi il turbante, e togli la corona. Questa non sarà la stessa. Innalza pure ciò che è basso, e abbassa pure l’alto. (Ezechiele 21:27) Una rovina, una rovina, una rovina ne farò. Anche in quanto a questa, certamente non diverrà [di nessuno] finché venga colui che ha il diritto legale, e a lui [lo] devo dare’.

Sopra, è riferita la "rappresentanza terrena" di un re che regnava per conto di Geova. E' pure registrato che tale sospensione non sarebbe stata definitiva; sarebbe dovuta divenire eredità di "Colui che ha il diritto legale". Per illustrare questo importante evento, Geova fece una profezia che si appoggia a un'illustrazione reale. Usò un sovrano che avrebbe rappresentato il periodo di dominio terreno senza contrasto da parte del regno di Dio.

*** Documento estratto *** (Daniele 4:25) E ti cacceranno dagli uomini, e la tua dimora sarà con le bestie della campagna, e la vegetazione è ciò che daranno da mangiare anche a te proprio come ai tori; e ti bagnerai con la rugiada dei cieli, e passeranno su di te sette tempi, finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che lo dà a chi vuole.

Quei sette tempi (sette anni) letterali, si adempirono sull'orgoglioso re di Babilonia Nabucodonosor II. Al suo "risveglio", il trono gli fu ritornato, e pertanto se fosse lui l'adempimento della profezia, avrebbe dovuto ricevere il regno in rappresentanza di Geova, ma Nabucodonosor essendo un Babilonese, adorava Marduc, non certo Geova; pertanto esso "non aveva il diritto legale" al regno riferito nei versi sopra.

A chi apparteneva "il diritto legale" al regno che doveva essere ripristinato? A dirlo è la Bibbia.

(Genesi 49:8-12) 8 “In quanto a te, Giuda, i tuoi fratelli ti loderanno. La tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici. I figli di tuo padre si prostreranno davanti a te. 9 Giuda è un leoncello. Certamente salirai dalla preda, figlio mio. Si è chinato, si è steso come un leone e, come un leone, chi osa farlo levare? 10 Lo scettro non si allontanerà da Giuda, né il bastone da comandante di fra i suoi piedi, finché venga Silo; e a lui apparterrà l’ubbidienza dei popoli. 11 Legato il suo asino adulto a una vite e la prole della sua propria asina a una vite scelta, certamente laverà la sua veste nel vino e il suo abito nel sangue dell’uva. 12 I suoi occhi sono color rosso scuro dal vino, e la bianchezza dei suoi denti è dal latte.

Quell' "avente diritto" si presentò al popolo ebraico come profetizzato, ma da tale popolo fu pure rigettato quando lo misero al palo. Pur ucciso nella forma fisica, esso (Gesù) restava il "Silo" o "Colui al qual appartiene" il regno. Tale regno, non fu quindi ripristinato nella sua autorità regale in tale tempo, essendo ormai passati almeno 640 anni da quando il regno con rappresentanza terrrena fu rimosso da Geova. Gesù, semplicemente riconosce e conferma il lungo tempo di attesa per tale regno, dicendo:

(Luca 21:20-24) 20 “Inoltre, quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti accampati, allora sappiate che la sua desolazione si è avvicinata. 21 Quindi quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti, e quelli che sono in mezzo ad essa si ritirino, e quelli che sono nelle campagne non vi entrino, 22 perché questi sono giorni per fare giustizia, affinché tutte le cose scritte siano adempiute. 23 Guai alle donne incinte e a quelle che allattano in quei giorni! Poiché ci sarà grande necessità nel paese e ira su questo popolo, 24 e cadranno sotto il taglio della spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; e Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni, finché i tempi fissati delle nazioni non siano compiuti.

Al tempo di Gesù, "i tempi fissati delle nazioni" ancora, "non (erano) compiuti". Quanti sarebbero stati questi "tempi"? Sopra lo dichiara chiaramente: "Sette tempi". Si comprende, da quanto analizzato sopra, che tali "tempi" non sono anni letterali (7), ma includono un periodo più grande, superiore ai circa 640 anni che già al tempo di Gesù erano trascorsi.
Essendo dei "tempi" profetici, è stolto considerare tali tempi (anni) della durata di 365 giorni o di un anno lunare. Tali tempi sono composti ovviamente da 12 mesi per 30 giorni = 360 giorni. A questa durata, si giunge anche dal conteggio dei tempi di Rivelazione, dove 3 tempi e mezzo sono valutati in 1260 giorni, e conseguentemente, sette tempi sono valutati in 2520 giorni. Ovviamente, nel caso della profezia presa in esame, in merito al regno, tali 2520 (giorni) sarebbero anacronistici se intesi letteralmente.
Essendo la sospensione del regno di Dio sul genere umano una punizione, questa è a causa di un giudizio avverso da Dio sui ribelli sudditi (I Giudei in questo caso, in origine). Nella sua questione giudiziaria, pur riassumento in giorni tali tempi, Geova stessa dà una regola che ci aiuta a comprendere quanto lunghi siano in realtà questi "Sette tempi".

Segue .. . .


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Domanda 15b


(Ezechiele 4:6, 7) ...“E la seconda volta devi giacere sul tuo fianco destro, e devi portare l’errore della casa di Giuda per quaranta giorni. Un giorno per un anno, un giorno per un anno, ti ho dato. 7 E all’assedio di Gerusalemme volgerai la tua faccia, col tuo braccio denudato, e dovrai profetizzare contro di essa.

Quei 40 anni cominciarono dal 12/13° anno di Giosia (647bc). Applicando necessariamente, (non essendo possibili giorni letterali) la regola di un giorno per un anno, a 7 tempi o a 7 anni, per 360 giorni sono appunto 2520 anni. Essendo quello rappresentato dalla Gerusalemme terrena un regno che era condannato a finire, è ovvio che tale regno finì con la distruzione della città e del suo tempio, nel 607bc. In termini astronomici, il 607bc è segnato come -606 e + 2520 anni segnalano il secolare (e astronomico) 1914.
Da quest'anno indicato o suggerito dalla Bibbia, si sono verificati eventi che aiutano a confermare che "i fissati tempi delle Nazioni" erano ora finiti e che il regno del genere umano sarebbe stato dato a "Colui che ne ha il diritto legale", il "Silo", o resuscitato Gesù?
Lo stesso Gesù fornisce utili riferimenti.

(Luca 21:10, 11) 10 Quindi proseguì, dicendo loro: “Sorgerà nazione contro nazione, e regno contro regno; 11 e ci saranno grandi terremoti, e in un luogo dopo l’altro pestilenze e penuria di viveri; e ci saranno paurose visioni e dal cielo grandi segni.

Questi luttuosi eventi, seppure occorsi spesso singolarmente in altre epoche, sono ben documentati e riscontrabili dal 1914, quando con quella che allora fu chiamata, per la sua eccezionale portata, "la grande guerra"  diede inizio a uno sconvolgimento della vita del genere umano rispetto a come era stata vissuta fino ad allora. Un secondo conflitto mondiale, ancora peggiore del primo, fece coniare a quell'evento del 1914 il termine di "Prima guerra mondiale".
Un evento di portata unica, dal punto di vista storico-religioso, è però ciò che Gesù annunciò che si sarebbe svolto in seguito al suo ritorno come re del genere umano:

(Matteo 24:12-14) ...e a causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si raffredderà. 13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 14 E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine.
Mentre in passato era predicato un Vangelo del regno, o un regno che doveva venire, con queste parole Gesù identifica una speciale opera di predicazione unica nel suo genere, che poteva avere luogo solo allo scadere dei fissati tempi delle nazioni: la predicazione del regno di Dio, nelle mani di Gesù, ora come re del genere umano dal 1914/1918 (data riferita alla "guerra in cielo").
Non si annunciava più un regno che doveva venire, ma un regno operante, al potere e reale, seppure non visibile da occhio umano. E' lo stesso regno profetizzato in Salmo 2, che qui riporto intero per la sua importanza.

(Salmo 2:1-12) 2 Perché sono state in tumulto le nazioni E gli stessi gruppi nazionali borbottavano una cosa vuota?  2 I re della terra prendono posizione E gli stessi alti funzionari si sono ammassati come un sol uomo Contro Geova e contro il suo unto,  3 [Dicendo:] “Strappiamo i loro legami E gettiamo via da noi le loro funi!”  4 Il Medesimo che siede nei cieli riderà; Geova stesso si farà beffe di loro.  5 In quel tempo parlerà loro nella sua ira E acceso di sdegno li turberà,  6 [Dicendo:] “Io, sì, io ho insediato il mio re Sopra Sion, mio monte santo”.  7 Lasciate che mi riferisca al decreto di Geova; Egli mi ha detto: “Tu sei mio figlio; Io, oggi, ti ho generato.  8 Chiedimi, affinché io ti dia le nazioni come tua eredità E le estremità della terra come tuo proprio possedimento.  9 Le spezzerai con uno scettro di ferro, Le frantumerai come un vaso di vasaio”. 10 E ora, o re, esercitate perspicacia; Lasciatevi correggere, o giudici della terra. 11 Servite Geova con timore E gioite con tremore. 12 Baciate il figlio, affinché Egli non si adiri E voi non periate [dalla] via, Poiché la sua ira divampa facilmente. Felici sono tutti quelli che si rifugiano in lui.

Dopo il 1918, dalla fine del 1919 e nel Gennaio del 1920, il genere umano ribelle al regno stabilito da Dio, adempì il suo atto di ribellione profetizzato nel salmo sopra riportato. Realizzarono prima una "Lega delle Nazioni" che divenne poi l'attuale "ONU" o "Nazioni Unite". Esse, dal punto di vista umano, sono sorte con l'intento di risolvere i problemi del genere umano ma lo fanno disconoscendo l'unica fonte che potrebbe realmente aiutarli a realizzare questo loro folle progetto. Il regno di Dio. Essi, rinnegano il regno come necessaria fonte per il successo della loro utopia.

Asseriamo quindi (almeno io asserico) che nel 1914 finirono i "Tempi delle Nazioni" che sarebbero durati 2520 anni dalla caduta e distruzione di Gerusalemme e del suo tempio, nell'Agosto del 607bc. Asseriamo quindi (almeno io asserisco), che dal 1914 il regno sul genere umano fu dato da Geova a colui al quale apparteneva il diritto legale, al "Silo" profetizzato, o al suo fedele figlio, Gesù.

Gli eventi secolari confermano ciò. Gli eventi che presto si succederanno, coroneranno tale regno stabilito come operativo su tutta la terra, mentre fino ad ora, durante la completa predicazione del suo evento, regna e oprera "in mezzo ai suoi nemici".
No. Non c'inventiamo nulla.


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Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
16/07/2012 22:19
 
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Domanda 16
. L'esilio del popolo Giudeo, doveva durare 50 anni come per la violazione di un giubileo (dal 587bc al 537bc)?


Risposta 16Nello specifico, la disposizione dell'anno sabatico  era la seguente:

(Deuteronomio 15:1-5) 15 “Alla fine di ogni sette anni devi fare una remissione. 2 E questa è la maniera della remissione: da parte di ogni creditore ci sarà la remissione del debito che ha lasciato contrarre al suo prossimo. Non deve fare pressione sul suo prossimo né sul suo fratello per il pagamento, perché si deve proclamare una remissione a Geova. 3 Puoi fare pressione sullo straniero per il pagamento; ma qualunque cosa di tuo si trovi presso il tuo fratello, la tua mano faccia remissione. 4 Comunque, nessuno deve divenire povero fra te, perché Geova immancabilmente ti benedirà nel paese che Geova tuo Dio ti dà come eredità per prenderne possesso, 5 se solo ascolterai immancabilmente la voce di Geova tuo Dio in modo da aver cura di mettere in pratica tutto questo comandamento che oggi ti comando.

Era la remissione dei debbiti. Non riguardava gli straneri ma il rapporto fraterno che doveva esserci fra gli appartenenti al popolo di Geova. La schiavitù, era altra cosa. ed era trattata diversamente:

(Levitico 25:8-11) 8 “‘E devi contare per te stesso sette sabati di anni, sette volte sette anni, e i giorni dei sette sabati di anni devono ammontare per te a quarantanove anni. 9 Nel settimo mese il decimo [giorno] del mese devi far suonare il corno d’alto tono; il giorno dell’espiazione dovete far suonare il corno in tutto il vostro paese. 10 E dovete santificare il cinquantesimo anno e proclamare la libertà nel paese a tutti i suoi abitanti. Esso diverrà per voi un Giubileo, e dovete tornare ciascuno al suo possedimento e dovete tornare ciascuno alla sua famiglia. 11 Quel cinquantesimo anno diverrà per voi un Giubileo. ...

Quella legge (del giubileo) era per il popolo di Geova, non riguardava schiavitù punitive come quella dei 70 anni.

(Levitico 26:34, 35) 34 “‘In quel tempo il paese sconterà i suoi sabati, tutti i giorni che giacerà desolato, mentre voi sarete nel paese dei vostri nemici. In quel tempo il paese osserverà il sabato, giacché dovrà scontare i suoi sabati. 35 Osserverà il sabato tutti i giorni che giacerà desolato, per il fatto che non avrà osservato il sabato durante i vostri sabati quando vi abitavate.

Una enciclopedia biblica, al riguardo scrive:

*** it-1 pp. 145-146 Anno sabatico ***  (ometto il testo per limite di caratteri.. leggere dal riferimento).

Ogni sette anni, il settimo anno doveva essere per la remissione dei debiti, e al più tardi, dopo 49 anni, il cinquantesimo anno doveva essere per la liberazione degli schiavi. Ognuno doveva poter tornare al proprio possedimento, anche se esso era stato venduto, e alla sua famiglia, anche se per debiti uno si era reso schiavo di un altro. Il motivo era nobile.

(Levitico 25:23, 24) 23 “‘La terra non si deve dunque vendere in perpetuo, perché la terra è mia. Poiché dal mio punto di vista voi siete residenti forestieri e avventizi. 24 E in tutto il paese del vostro possedimento dovete concedere alla terra il diritto di ricompra.

(Deuteronomio 15:4) ...Comunque, nessuno deve divenire povero fra te, perché Geova immancabilmente ti benedirà nel paese che Geova tuo Dio ti dà come eredità per prenderne possesso

Gli israeliti, non si erano venduti come schiavi a Babilonia per loro debiti. Essi furono resi prigionieri ed esilitati da Geova stesso, proprio a motivo del loro non aver rispettato (dall'avvio della legge al 607 almeno) dovutamente gli anni sabatici. 10 anni sabatici di 7 anni cadauno, compongono un periodo di 70 anni. In senso biblico, 10 è riferito a completezza. Quindi non necessariamente deve corrispondere il numero degli anni alla lettera; ma il completo numero degli anni sabatici che furono disattesi dal popolo d'israele, furono tutti completamente riscattati con l'esilio dei settanta anni in Babilonia. La terra, godette quindi di tutti i riposi sabatici che potevano essere stati disattesi dal disubbidiente popolo di Geova.

Chi quindi cercasse di applicare il Giubileo o periodo di 50 anni dal 587bc al 537bc, lo fa certamente alterando il senso di ciò che le scritture realmente dicono. Giubileo significa anche liberazione, e Geova stesso lo associa alla liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d'Egitto, e non ha nulla a che fare con disposizioni punitive da parte di Geova.

La disubbidienza alle leggi di Dio, sarebbe stata pagata e a duro prezzo. Geova stesso lo ricorda additando un evento che può essere ricondotto anche (e non solo) alla schiavitù dei 70 anni in Babilonia.

(Deuteronomio 28:49-52) ... omissis per spazio  

(Levitico 26:27-35)  ..... Omissis per spazio

Si noti che nelle maledizioni sopra riportate per la disubbidienza del popolo, non figura il senso di "Giubileo", ma solo di "sabati" o anni sabatici, non definiti specificamente nel numero, ma resi completi nello sconto della pena, dal senso di completezza del 10 (10 volte 7 anni sabatici). La Bibbia dice ciò che dice, non ciò che noi vorremo farle dire.


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