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Isaia 9:6 Si Riferisce al re Ezechia?

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2017 19:01
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02/11/2012 19:28
 
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Secondo la chiesa Chiesa Cristiana in Italia
Isaia 9:6 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace,
Il versetto dice sarà chiamato e non sarà. Queste parole furono prima di tutto attribuite a un re umano probabilmente Ezechia. Quindi se Gesù è Dio, perché alcuni vogliono identificarlo in questa profezia, allora dovremmo essere pronti a dire che anche Ezechia era Dio.
Preso dal sito:
www.chiesadifrosinone.it/Trinità.html
03/11/2012 19:00
 
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Re: Secondo la chiesa Chiesa Cristiana in Italia
webwbbr1924, 02/11/2012 19:28:

Isaia 9:6 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace,
Il versetto dice sarà chiamato e non sarà. Queste parole furono prima di tutto attribuite a un re umano probabilmente Ezechia. Quindi se Gesù è Dio, perché alcuni vogliono identificarlo in questa profezia, allora dovremmo essere pronti a dire che anche Ezechia era Dio.
Preso dal sito:
www.chiesadifrosinone.it/Trinità.html




Che in quel caso si riferisca a Ezechia, lo credono anche gli ebrei.

In che modo Ezechia doveva essere chiamato Padre eterno o Dio potente?
Inoltre non aveva stabilito fermamente “il trono di Davide” né vi si era seduto per sempre.

Isaia 9:6 è una scrittura profetica che si riferisce al messia.

Che venga chiamato Dio, non vuol dire che era l'Iddio onnipotente. El Gibbor(dio potente) è riferito spesso agli uomini
[Modificato da Theokratik 03/11/2012 19:09]
______________________________________________________________________
Il più grande nemico della conoscenza, non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza!
Forum Testimoni di Geova
03/11/2012 20:10
 
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Re: Re: Secondo la chiesa Chiesa Cristiana in Italia
Theokratik, 03/11/2012 19:00:




Che in quel caso si riferisca a Ezechia, lo credono anche gli ebrei.

In che modo Ezechia doveva essere chiamato Padre eterno o Dio potente?
Inoltre non aveva stabilito fermamente “il trono di Davide” né vi si era seduto per sempre.

Isaia 9:6 è una scrittura profetica che si riferisce al messia.

Che venga chiamato Dio, non vuol dire che era l'Iddio onnipotente. El Gibbor(dio potente) è riferito spesso agli uomini



ma ci vuole tanto a capire che non esiste nessuna trinità, che è stato soltanto un pastrocchio senza ne testa ne coda da parte di quei furbacchioni corrotti che si sono venduti a Costantino e al paganesimo.

Tanto che figlio di Dio significherebbe per logica, se saprebbero che cosa vuol dire la logica, figlio della trinità, poichè Dio per loro come soggetto nonè divisibile, di conseguenza non si può pronunciare Dio senza pensare a tre personaggi indivisibili, pertanto figlio di Dio sarebbe figlio della trinità.

Cristo celeste sarebbe figlio della trinità , questo se saprebbero che cosa significa essere coerenti .

Non solo ma SE sono indivisibili come è che Cristo ricevette la terza persona solo al battesimo??

si vede che il cristo uomo venne posseduto solo al battesimo dai tre,ma era lo stesso sempre vero Dio anche prima che i tre lo avrebbero incarnato in tal battesimo, questop come è possibile? , eh, mistero [SM=x1408438] [SM=x1408438]

E mi piace che poi verrebbero qua pretendendo di voler ragionare, ma di che cosa devono mai ragionare, che su questo sono solo illusi di ragionare,

basterebbe che il loro papa si inventasse la quaternità come ulteriore interpretazione e questi appresso a ciò pensando di poterlo spiegare o provare addirittura scritturalmente.

Aveva ragione Paolo quando li identificò con la follia 2 Timoteo 3:9... basti pensare al grado di follia che sono trascesi durante tutto il medioevo, peggio di quelli che erano i pagani di un tempo.

Ragionare sulla trinità sembrano in delirio non rendendosene conto di quante sciochezze incoerenti scaricano di continuo.


Ba lasciamo perdere , mi scoccia e mi noia l'argomento, scusatemi ma credo di essere andato troppo dietro a queste futilità, non di meno comunque empie.

SE penso che per imporlo ne hanno perseguitato e ucciso chissà quanta povera gente.

saluti




04/11/2012 00:44
 
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Isaia 9:6 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace,.............per sostenerlo fermamente mediante il diritto e la giustizia da ora fino a tempi indefiniti il medesimo zelo di Geova degli eserciti farà questo.


Qui ci sono diversi tempi. "da ora fino a tempi indifiniti" stabilisce un futuro che coimincia da ora (quando viene emessa la parola di Geova della profezia di Isaia 9:6) e vengono usati i verbi al futuro.

Sono anche al futuro il dominio principesco e sarà chiamato consigliere ammirabile, dio potente, padre eterno, principe della pace e si riferiscono ad un futuro dopo la profezia di isaia 9:6.

Invece si riferiscono al passato, già avvenuto quindi al momento della profezia di isaia 9:6:

" un figlio ci è stato dato" vuol dire che Geova aveva deciso di dare all'umanità un suo figlio per la redenzione,

"un bambino ci è nato" è una descrizione simbolica, come una nascita avvenuta, di quello che Geova aveva già fatto per salvarel'umanità.

E qui i tempi tornano.
06/11/2012 15:28
 
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"Un bambino ci è nato" più facilmente si riferisce alla creazione-nascita di Gesù in cielo dove avrebbe poi aiutato nella formazione di tutte le altre creature.
18/01/2017 13:47
 
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Ma quindi perché qui di usa il passato?Alcuni mi hanno detto che è per far capire quanto sia Certa la profezie,come se sia già avvenuta.
Qua però leggo che poteva riferirsi all'esistenza pre-umana.
Voi che dite?
18/01/2017 15:16
 
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Non so, il testo pare parlare più del re messianico che del Logos preumano, certamente ha avuto un primo adempimento (le identificazioni sono molteplici) ma pare più essere una profezia che riguarda la nascita terrena del messia, specie se messo in relazione con Isaia 7:14.

Shalom
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18/01/2017 15:38
 
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Perché ho notato che anche nel capitolo 53 di isaia si parla ql passato riguardo al messia,non riuscivo effettivamente a comprendere questo aspetto.
18/01/2017 15:43
 
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18/01/2017 17:05
 
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,ma l' apostolo Paolo fa un reasunto di tutto come deve Succedere in 1 Corinzi 15:24 a.....1 Corinzi
24 Poi, la fine,* quando avrà consegnato il regno al suo Dio e Padre, quando avrà ridotto a nulla ogni governo e ogni autorità e potenza.+

25 Poiché egli deve regnare finché [Dio]* non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.+

26 Come ultimo nemico, sarà ridotta a nulla* la morte.+

27 Poiché [Dio] “ha posto tutte le cose sotto i suoi piedi”.+ Ma quando dice che ‘sono state sottoposte tutte le cose’,+ è evidente che è a eccezione di colui che gli ha sottoposto tutte le cose.+

28 Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte,+ allora anche il Figlio stesso si sottoporrà* a Colui+ che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti.*

Questo reasunto Che fa Paolo vi basta ? [SM=x1408438]
18/01/2017 19:09
 
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Re:
Luca Jeff Ricci, 18/01/2017 13.47:


Qua però leggo che poteva riferirsi all'esistenza pre-umana.
Voi che dite?




lo escluderei....il contesto di Isaia 9:6-7 è chiaramente messianico e quindi relativo al Regno, non mi pare proprio che ci siano le condizione per "vedervi" il Cristo preesistente....


01/02/2017 11:57
 
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Direi classica profezia tipo-antitipo dove è riferita sia al re Ezechia,figura del Messia che c'è anche nella genealogia di Cristo; sia all'ultimo Messia cioè Yeshu.

Chi ci vede una preesistenza della creatura celeste ha preso un granchio enorme perché li si parla di un bambino. Quello era un segno per allora, un segno di speranza per il popolo d'Israel ed era anche un segno di speranza sempre per il popolo d'Israel sul Messia.

Si parla al passato (ci è stato dato) semplicimente per il fatto che il Messia finale per Dio era già nato nel giorno stesso in cui il profeta da la parola. Nell'eternità di Dio,che contempla solo il presente fermo ed assoluto, tutti è già avvenuto e quindi tutto era già avvenuto nel momento stesso in cui fu dato l'oracolo. Stessa cosa per Luca 10,18 dove Dio, tramite la parola Gesù, dice di vedere Satana ''cadere dal cielo''. Davanti a Dio nel suo eterno presente quell'evento era già accaduto. Quell'evento nn significava letteralmente che Satana era caduto da qualche posto spirituale perché la Bibbia è un testo ebraico. Nn si tratta di un testo occidentale. Nell'ebraismo espressioni come cadere dal cielo significa essere rigettati da Dio oppure significa perdita di autorità oppure caduta in senso di sconfitta. Dio aveva già visto perché per lui era già accaduto anche quando Gesù disse quelle parole. E la ''caduta dal cielo'', ergo la sconfitta di Satana, era come una folgore perché quell'evento era un momento maestoso come appunto la resurrezione di Cristo. È li che Satana è ''caduto dal cielo'' cioè sconfitto definitivamente e per Dio la resurrezione di Gesù era un fatto già avvenuto anche quando Gesù disse quelle parole. Ecco spiegato il senso del passato nel passo di Isaia e nel passo Lucano. Per Dio,in base ad Ecclesiaste 3,15 tutto è già avvenuto ancor prima della fondazione del mondo.
01/02/2017 12:06
 
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Re:
ארמאנדו אלבנו, 01/02/2017 11.57:

Per Dio,in base ad Ecclesiaste 3,15 tutto è già avvenuto ancor prima della fondazione del mondo.




Armando, Eccl. 3:15 non dice questo, la tua è un' inferenza al testo.
L' Ecclesiaste è un libro che parla della futilità, della vanità della vita umana (Eccl. 1:2).
Il versetto sta solo ribadendo, laconicamente, che l' uomo non potrà fare nulla di nuovo di quanto già sia stato fatto né sarà fatto, leggi Eccl. 1:9-11....il tuo difetto è che aggiungi sempre la tua filosofia personalissima al testo sacro e questo non s' ha da fare...


[SM=g1871112]
01/02/2017 12:15
 
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Re: Re:
Aquila-58, 01/02/2017 12.06:




Armando, Eccl. 3:15 non dice questo, la tua è un' inferenza al testo.
L' Ecclesiaste è un libro che parla della futilità, della vanità della vita umana (Eccl. 1:2).
Il versetto sta solo ribadendo, laconicamente, che l' uomo non potrà fare nulla di nuovo di quanto già sia stato fatto né sarà fatto, leggi Eccl. 1:9-11....il tuo difetto è che aggiungi sempre la tua filosofia personalissima al testo sacro e questo non s' ha da fare...


[SM=g1871112]



Errato. Leggi il contesto di Ecclesiaste 3,15 dal versetto 1 in poi. Li si parla del tempo e dell'eternità. Quindi nessuna filosofia personale ma quello che dice la Bibbia al riguardo sul tempo del creatore. Per Dio nn c'è niente di nuovo sotto il sole perché egli sa tutto in quanto davanti a lui tutto è già avvenuto. Saluti.


01/02/2017 18:56
 
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Re: Re: Re:
Caro Armando,

ארמאנדו אלבנו, 01/02/2017 12.15:



Errato. Leggi il contesto di Ecclesiaste 3,15 dal versetto 1 in poi. Li si parla del tempo e dell'eternità. Quindi nessuna filosofia personale ma quello che dice la Bibbia al riguardo sul tempo del creatore. Per Dio nn c'è niente di nuovo sotto il sole perché egli sa tutto in quanto davanti a lui tutto è già avvenuto. Saluti.






non è così!
In Eccl. 3:1-15 si parla di quello che riguarda l' uomo, per cui c' è un tempo per ogni cosa.
Eccl. 3:11 afferma che Dio ha fatto a suo tempo ogni cosa bella, ponendo nel cuore dell' uomo anche l' eternità o il tempo indefinito.
In Eccl. 3:15 il qoelet afferma quanto segue, prendo il testo letterale dall' interlineare ebraico italiano del pastore evangelico Armando Vianello:

"ciò che è stato, già esso e ciò è per essere, già è stato e Dio sollecita il perseguito ", letterale dal testo ebraico.

In sostanza, il qoelet non vuole dire "che egli sa tutto in quanto davanti a lui tutto è già avvenuto", ma che al contrario dell' uomo, il vero Dio può realizzare tutto quel che vuole, mentre l’uomo non può proprio fare nulla riguardo allo stato di cose che esiste sulla terra....


[SM=g1871112]
01/02/2017 19:01
 
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Re:
ארמאנדו אלבנו, 01/02/2017 11:57:

Direi classica profezia tipo-antitipo dove è riferita sia al re Ezechia,figura del Messia che c'è anche nella genealogia di Cristo; sia all'ultimo Messia cioè Yeshu.

Chi ci vede una preesistenza della creatura celeste ha preso un granchio enorme perché li si parla di un bambino. Quello era un segno per allora, un segno di speranza per il popolo d'Israel ed era anche un segno di speranza sempre per il popolo d'Israel sul Messia.



Questo è possibilissimo. L'applicazione ad Ezechia sarebbe il Sitz im Leben delle parole di Isaia stesso, il "proto", per i critici. L'applicazione antitipica è piu' ostica.

Armando:

Si parla al passato (ci è stato dato) semplicimente per il fatto che il Messia finale per Dio era già nato nel giorno stesso in cui il profeta da la parola. Nell'eternità di Dio,che contempla solo il presente fermo ed assoluto, tutti è già avvenuto e quindi tutto era già avvenuto nel momento stesso in cui fu dato l'oracolo. Stessa cosa per Luca 10,18 dove Dio, tramite la parola Gesù, dice di vedere Satana ''cadere dal cielo''. Davanti a Dio nel suo eterno presente quell'evento era già accaduto. Quell'evento nn significava letteralmente che Satana era caduto da qualche posto spirituale perché la Bibbia è un testo ebraico. Nn si tratta di un testo occidentale. Nell'ebraismo espressioni come cadere dal cielo significa essere rigettati da Dio oppure significa perdita di autorità oppure caduta in senso di sconfitta. Dio aveva già visto perché per lui era già accaduto anche quando Gesù disse quelle parole. E la ''caduta dal cielo'', ergo la sconfitta di Satana, era come una folgore perché quell'evento era un momento maestoso come appunto la resurrezione di Cristo. È li che Satana è ''caduto dal cielo'' cioè sconfitto definitivamente e per Dio la resurrezione di Gesù era un fatto già avvenuto anche quando Gesù disse quelle parole. Ecco spiegato il senso del passato nel passo di Isaia e nel passo Lucano. Per Dio,in base ad Ecclesiaste 3,15 tutto è già avvenuto ancor prima della fondazione del mondo.



Questo è molto piu' discutibile. Dopotutto Isaia resta profeta e parlava sotto ispirazione divina, magari poco cosciente degli adempimenti futuri.

Simon


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