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Le nostre mani,secondo la scienza

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2012 13:50
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26/12/2012 17:14
 
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Perché le nostre mani hanno questa forma?
A spiegarlo due scienziati dell'Università dello Utah che hanno condotto una ricerca sull'evoluzione della struttura dell'arto


La forma della mano umana così com'è oggi conosciuta è il frutto di una lunga mutazione, provocata principalmente dall'arte della lotta. Secondo uno studio condotto presso l'Università dello Utah, attraverso la misurazione della forza e dell'accelerazioni impressi nel colpire un sacco da boxe, si è scoperto che lo schema meccanico dello sferrare il colpo aumenta la capacità delle nocche di modificarsi e di cambiare il modo di trasmettere forza al pugno.

La domanda di partenza per lo studio pubblicato sul Journal of Experimental Biology è stata: "Puoi colpire più forte con un pugno o con il palmo aperto?". A spiegarlo David Carrier, co-autore del lavoro. "Il colpo sferrato col pugno non è più forte rispetto a quello dato con il palmo. La misurazione sul sacco ce lo ha confermato". Tuttavia la superficie colpita con un pugno è più piccola per cui impatta maggiormente sul sacco: "La forza applicata all'area colpita è più alta se sferrata con un pugno: ed è questo colpo che provoca i danni nei tessuti", dichiara il professor Carrier che poi ha specificato il vero scopo di questo studio, ossia calcolare se le proporzioni della mano umana permettano alla stessa di rinforzarsi. Infatti dare dei pugni permette la formazione di rinforzi cutanei e ossei che vanno a proteggere le ossa delicate della mano. Dare un pugno incrementa la compattezza della seconda metà del metacarpo falangiale. Inoltre raddoppia la capacità delle parti prossime a questa zona di trasmettere forza esplosiva nel pugno.

Nel loro lavoro il professor Carrier e Michael H. Morgan hanno scoperto che la mano umana si è strutturato per la destrezza manuale. Ma sostengono anche che molte differenti proporzioni manuali sono compatibili con l'abilità avanzata di manipolare oggetti. "Ma solo poche proporzioni scheletriche possono permettere all'arto di essere sia un meccanismo di precisione manuale che un'arma da combattimento".

"La rilevanza evoluzionistica di questa scoperta sta nell'aver provato la coesistenza di queste due incompatibili ma inestricabili attività umane".

I parenti più prossimi della specie umana come scimpanzé e gorilla non sferrano pugni, ma se arricciano le dita sono capaci solo di congiungerle in una forma che ricorda le ciambelle.

Per il professor Carrier è incredibile come non ci fosse alcun lavoro che avesse documentato 30 o 40 anni fa questo processo evolutivo. Alla domanda se l'aggressione abbia giocato un ruolo chiave nell'evoluzione del corpo umano, il professor Carrier risponde: "Oggi questo elemento è molto più attivo che in passato. C'è un sacco di resistenza nell'accettare l'idea che gli umani sono, a certi livelli, degli animali naturalmente aggressivi. Penso che si farebbe meglio ad accettare che abbiamo forti emozioni e che talvolta queste prevalgono su di noi fino a sfociare in comportamenti violenti. Penso che se fossimo capaci di ammettere questa verità potremmo essere in grado di prevenire la violenza in futuro".

it.notizie.yahoo.com/perch%C3%A9-le-nostre-mani-hanno-questa-forma--174644...
26/12/2012 17:15
 
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Le nostre mani,secondo la creazione! [SM=g28002]

La mano: ‘L’organo più efficiente ed elegante’


ERA un caso urgente. All’ingresso dell’ospedale c’era una ragazzina con l’arteria principale della gamba destra troncata in seguito a un incidente con la moto. A portata di mano non c’era nessuno strumento chirurgico per fermare il sangue che usciva a fiotti dalla ferita. Cosa poteva fare il medico?

“Usai la mano come pinza”, rammenta il prof. Napier nel suo libro Hands, “stringendo l’arteria come meglio potevo fra il pollice e l’indice. Infine presi un pezzetto di spago — non c’era altro — lo girai attorno all’arteria e lo annodai. Il sangue smise di sgorgare. . . . Solo con le mani si sarebbe potuto risolvere quel caso urgente in modo così efficiente e rapido. Pochi pazienti . . . si renderanno mai conto di come, durante un’operazione, un dito messo nel punto giusto ha salvato loro la vita”.

Cose di questo genere sarebbero impossibili se non fosse per l’articolazione a sella del pollice. (Vedi figura). Il modo in cui è fatta permette quasi tutti i movimenti consentiti dall’articolazione emisferica della spalla, ma, a differenza di quest’ultima, l’articolazione a sella non ha bisogno del sostegno di una circostante massa di muscoli. Il pollice, perciò, può eseguire movimenti delicati insieme alla punta delle dita.

Cercate di sollevare un piccolo oggetto o anche di girare le pagine di questa rivista senza usare il pollice. Un medico sudafricano ha detto: “Ho steccato parecchi pollici fratturati, e di solito quando i pazienti tornano mi dicono che non si erano accorti di quanto avevano bisogno del pollice”.

La mano umana con il pollice opponibile è uno strumento sorprendentemente versatile. Senza le mani come fareste a scrivere una lettera, fare una fotografia, battere un chiodo, usare il telefono o infilare un ago? Grazie alle mani, i pianisti suonano pezzi stupendi, i pittori dipingono bei quadri e i chirurghi eseguono operazioni delicate. “Le scimmie, che hanno i pollici corti e le dita lunghe, sono in svantaggio in confronto alla delicata destrezza delle mani”, afferma la New Encyclopædia Britannica.

C’è un’altra importante differenza tra la mano di un uomo e quella di una scimmia. Circa un quarto dell’area motrice della corteccia cerebrale dell’uomo è deputata ai muscoli delle mani. L’area motrice della corteccia umana, spiega il prof. Guyton in un manuale di fisiologia medica (Textbook of Medical Physiology), “è molto diversa da quella degli animali inferiori” e offre “un’eccezionale capacità di usare la mano, le dita e il pollice per eseguire lavori manuali di estrema abilità”.

Inoltre, i neurochirurghi hanno scoperto un’altra regione del cervello umano che chiamano “area delle abilità manuali”. Per essere abili le mani hanno bisogno di recettori sensoriali. Queste minuscole terminazioni nervose abbondano nella mano umana, specie nel pollice. Un medico intervistato da Svegliatevi! ha detto: “Quando si perde anche solo un po’ di sensibilità nella punta del pollice, è difficile collocare piccoli oggetti come le viti”. Le braccia hanno altri tipi di recettori sensoriali che permettono di portare le mani al punto giusto anche nella completa oscurità. Così di notte, mentre siete a letto, potete grattarvi il naso senza darvi un pugno in faccia.

Anche un gesto così semplice come prendere un bicchier d’acqua è una cosa che suscita meraviglia. Se la stretta è troppo debole potete far cadere il bicchiere. Se la stretta è troppo forte, potreste romperlo, tagliandovi le dita. Come fate a tenerlo stretto con la giusta pressione? La mano è dotata di pressorecettori che inviano messaggi al cervello, il quale a sua volta manda appropriate istruzioni ai muscoli del braccio steso e della mano.

Subito, senza che dobbiate guardare, il bicchiere viene appoggiato delicatamente alle labbra. Forse intanto state guardando la televisione o conversando con gli amici. “Il fatto che il bicchiere sia portato alle labbra senza mandarlo in frantumi contro il viso”, afferma il dott. Miller nel suo libro The Body in Question, “sottolinea le capacità dell’arto disteso di valutare con esattezza il peso. E il fatto che il bicchiere resti vicino alla bocca mentre diminuisce di peso via via che è svuotato mostra con quanta precisione le informazioni vengono aggiornate”.

Non è strano che la mano umana abbia suscitato meraviglia in persone riflessive! “Se non ci fossero altre prove”, scrisse il famoso scienziato sir Isaac Newton, “il solo pollice mi convincerebbe dell’esistenza di Dio”. “Siamo in grado di mandare uomini sulla luna”, dice il prof. Napier, “ma nonostante tutti i nostri prodigi meccanici ed elettronici, non possiamo produrre un indice artificiale che sia in grado di avere sensibilità tattile oltre che di fare cenni”. La mano dell’uomo, dice la New Encyclopædia Britannica, è probabilmente “l’organo biologico più efficiente ed elegante”, che “distingue [l’uomo] da tutti gli altri primati viventi”.

Fonte:g 8/6/88
[Modificato da Amalia 52 26/12/2012 17:16]
27/12/2012 13:50
 
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Complimenti Amalia, per aver fatto questo splendido paragone, fra ciò che dice questo scienziato e ciò che ci suggerisce la creazione.
[SM=g28002]

Trovo la conclusione di questo scienziato alquanto insensata. Anche se magari fare boxe o allenarsi per il karate a spaccare tavolette o mattoni può sicuramente rafforzare le nocche. Ma tutto il corpo può rafforzarsi con determinati allenamenti. Che le mani si siano evolute per effetto dell'uso dei pugni la trovo una grande sciocchezza.

E' chiaro che le mani sono il frutto di un progetto intelligente. Servendo per fare tante cose di alta precisione, non possono che essere state create per questo scopo.

Ciao
anto_netti
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