 27/02/2013 00:03 |
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EverLastingLife, 26/02/2013 11:20:
A me non piace molto, sono allergico al genere strappalacrime. Non sono ovviamente incapace di commuovermi, ma preferirei che la commozione non passasse per mezzi facili come questo. Nelle istruzioni per discorsi pubblici riservate ai nominati, la Società sconsiglia l'impiego di materiale che gira indiscriminatamente su Internet realizzato da fratelli pur volenterosi, contenenti poesiole, presentazioni con versetti biblici sovrapposte a immagini da cartolina etc. etc. che un sorvegliante di assemblea di recente ha definito 'filastrocche evangeliche'.
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Anche se mi rendo conto che non tutti la pensano allo stesso modo anzi, gli oratori "strappalacrime" piacciono a tanti... ma i gusti sono gusti e non discuto, questa è solo la mia personalissima opinione.
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Non porrò di fronte ai miei occhi nessuna cosa buona a nulla. Ho odiato il fare di quelli che apostatano; Non si attacca a me. (Salmo 101:3)
Forum Testimoni di Geova Online
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| 27/02/2013 16:36 |
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(garoma), 26/02/2013 16:01:
Condivido quello che dici ma, credo che l'argomento sia piuttosto soggettivo. Insegnare, come del resto ben sai, significa toccare il cuore, i sentimenti degli altri, toccare le corde dell'amore, cosa che non potrebbe mai fare un discorso freddo, sterile e distaccato.
Ovvio però che se l'oratore vuole solo fare sfoggio della sua bravura e per farlo solletica i sentimenti dell'uditorio, dimostra solo di non aver capito molto. Del resto, nelle nostre pubblicazioni vi sono tante esperienze utili, inoltre, come sai, lo schema a volte ti rimanda ad esperienza riportate su specifiche pubblicazioni che possono essere inserite nel discorso.
Concordo:
Toccare il cuore, stimolare l'emotività, far emergere sentimenti profondi sono cose importanti ma per far questo può essere veicolo più adatto l'inserire esperienze di vita vissuta nelle pubblicazioni come negli annuari (che io amo molto anche per questo) ma l'adunanza pubblica, che si rivolge anche ad un pubblico che ha bisogno di cibo solido e sostanzioso ritengo sia ben più utile utilizzare il tempo a disposizione per spiegare le scritture, analizzarle a fondo e per aiutare ad applicarne i contenuti nella vita quotidiana.
Le esperienze toccanti sono belle e raggiungono il loro apice quando si raccontano tra fratelli, allo scopo di incoraggiarsi.
Si tocca veramente il cuore quando, al termine dell'adunanza, ci si sente carichi di spiritualità con il desiderio di fare di più per Geova, di impegnarsi maggiormente nell'opera.
![[SM=g1876480]](https://im1.freeforumzone.it/up/18/80/1362324480.gif)
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| 27/02/2013 19:04 |
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gianluca martini, 27/02/2013 16:36:
Concordo:
Toccare il cuore, stimolare l'emotività, far emergere sentimenti profondi sono cose importanti ma per far questo può essere veicolo più adatto l'inserire esperienze di vita vissuta nelle pubblicazioni come negli annuari (che io amo molto anche per questo) ma l'adunanza pubblica, che si rivolge anche ad un pubblico che ha bisogno di cibo solido e sostanzioso ritengo sia ben più utile utilizzare il tempo a disposizione per spiegare le scritture, analizzarle a fondo e per aiutare ad applicarne i contenuti nella vita quotidiana.
Le esperienze toccanti sono belle e raggiungono il loro apice quando si raccontano tra fratelli, allo scopo di incoraggiarsi.
Si tocca veramente il cuore quando, al termine dell'adunanza, ci si sente carichi di spiritualità con il desiderio di fare di più per Geova, di impegnarsi maggiormente nell'opera.
Hai ragione, infatti gli schemi dei discorsi hanno questo obiettivo e lo schiavo incoraggia a seguirne le indicazioni. Alcuni schemi indirizzano ad esperienze narrate in alcune pubblicazioni ma esse hanno stretta relazione col tema e l'argomento del discorso. Inoltre, un bravo oratore, già deve fare molta fatica a rimanere nel tempo, benché esso sia già suddiviso nella schema, se poi ci vuole aggiungere informazioni personali, per quanto possano essere interessante, è costretto poi a togliere qualcosa dello schema stesso per restare nel tempo.
Questa scelta sarebe poco saggia perché l'oratore deve attenersi allo schema. Il punto dell'argomento però mi sembra che sia quello dello strappalacrime, su questo la questione è molto soggettiva. Conosco sorelle che piangono nel sentire un bel discorso anche se l'oratore non ha usato termini o modi da strappalacrime. Quindi la discussione è molto soggettiva, alcuni possono essere così sensibili pur di fronte ad un oratore non strappalacrime, altri invece sono stimolati da certi oratori strappalacrime.
Come già detto, è vero che le verità devono toccare i sentimenti più profondi ma non vanno solleticati i sentimenti per potersi far dire di essere un bravo oratore.
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”. (Isaia 41:10)
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