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Palo o Croce

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20/08/2013 11:26
 
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Le testimonianze
In riferimento alla eterna diatriba palo/croce, qualcuno sa indicarmi testimonianze storiche scritte che attestano in modo incontrovertibile che il metodo utilizzato in quell'epoca era il paolo di trortura e non la croce. O anche viceversa?

Per testimonianze storiche mi riferisco a scritti che vanno dal 3° secolo aev al 3 ev



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Salaam
AlfaCentauri2013
20/08/2013 11:38
 
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In realtà non vi sono testimonianze incontrovertibili, né dalla parte del palo né da quella della croce. Vista la scarsità di testimonianze archeologiche, noi abbiamo preferito utilizzare la forma linguisticamente più primitiva della parola greca "stauros", ovvero "palo". Quindi la nostra motivazione è perlopiù linguistica. Inoltre, nel corso del tempo, sulla classica forma della croce si è costruito un castello di superstizioni, miti e riti idolatrici che noi desideriamo evitare.

Insomma, per noi la forma della croce è pressoché ininfluente per la nostra adorazione e se venisse fuori qualche testimonianza incontrovertibile che lo stauros sul quale morì Gesù fosse una croce a due bracci, non avremmo alcun problema ad adottare quella forma nelle nostre pubblicazioni. Fino ad allora, però, preferiamo continuare ad usare il "palo" come strumento generico.


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«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
20/08/2013 11:50
 
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Barnaba1977, 20/08/2013 11:38:

e se venisse fuori qualche testimonianza incontrovertibile che lo stauros sul quale morì Gesù fosse una croce a due bracci, non avremmo alcun problema ad adottare quella forma nelle nostre pubblicazioni. Fino ad allora, però, preferiamo continuare ad usare il "palo" come strumento generico.




Esatto ma comunque non ce le metteremmo mai al collo o appesa al muro cosi come non lo facciamo con il palo

20/08/2013 11:52
 
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Re:
Barnaba1977, 20/08/2013 11:38:

In realtà non vi sono testimonianze incontrovertibili, né dalla parte del palo né da quella della croce. Vista la scarsità di testimonianze archeologiche, noi abbiamo preferito utilizzare la forma linguisticamente più primitiva della parola greca "stauros", ovvero "palo". Quindi la nostra motivazione è perlopiù linguistica. Inoltre, nel corso del tempo, sulla classica forma della croce si è costruito un castello di superstizioni, miti e riti idolatrici che noi desideriamo evitare.

Insomma, per noi la forma della croce è pressoché ininfluente per la nostra adorazione e se venisse fuori qualche testimonianza incontrovertibile che lo stauros sul quale morì Gesù fosse una croce a due bracci, non avremmo alcun problema ad adottare quella forma nelle nostre pubblicazioni. Fino ad allora, però, preferiamo continuare ad usare il "palo" come strumento generico.



Ma all'epoca dei Romani la pena di morte non era eseguita con la crocifissione? Dico se era quella la prassi perchè non dovette avvenire nello stesso modo per Cristo?

Inoltre, a parte le superstizioni e i riti idolatrici che si sono formati nel corso del tempo, in mancanza di testimonianze archeologiche da ambdue le parti non è errato credere che Cristo sia morto sulla croce? O sbaglio?

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AlfaCentauri2013
20/08/2013 12:18
 
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Re: Le testimonianze
AlfaCentauri2013, 20/08/2013 11:26:

In riferimento alla eterna diatriba palo/croce, qualcuno sa indicarmi testimonianze storiche scritte che attestano in modo incontrovertibile che il metodo utilizzato in quell'epoca era il paolo di trortura e non la croce. O anche viceversa?

Per testimonianze storiche mi riferisco a scritti che vanno dal 3° secolo aev al 3 ev





ma che significa "il palo di tortura e non la croce"?
Innanzitutto partiamo da due dati: il sostantivo greco stauros significa "piolo, palo", secondo non ci sono testimonianze storiche risalenti al I secolo riguardanti la Palestina di una crocifissione mediante una crux immissa o commissa.
I romani chiamavano questo stumento di morte con il sostantivo crux (da cui croce) ma distinguevano due tipi di crux: la crux simplex (un palo verticale) e la crux composita ( stipes + patibulum)...


[Modificato da Aquila-58 20/08/2013 12:22]
20/08/2013 12:36
 
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Re: Le testimonianze
AlfaCentauri2013, 8/20/2013 11:26 AM:

In riferimento alla eterna diatriba palo/croce, qualcuno sa indicarmi testimonianze storiche scritte che attestano in modo incontrovertibile che il metodo utilizzato in quell'epoca era il paolo di trortura e non la croce. O anche viceversa?

Per testimonianze storiche mi riferisco a scritti che vanno dal 3° secolo aev al 3 ev



Ciao Alfa,

puoi prendere Tito Livio, contemporaneo del Cristo, Ab urbe condita libri, libro 28 par. 29:

"nudi in medium protrahebantur et simul omnis apparatus supplicii expromebatur. deligati ad palum uirgisque caesi et securi percussi, adeo torpentibus metu qui aderant ut non modo ferocior uox aduersus atrocitatem poenae sed ne gemitus quidem exaudiretur."

La domanda che tu fai è pero' poco significativa: in quell'epoca si metteva a morte nei modi piu' diversi e, anche tra i romani, non esisteva una procedura unica di esecuzione capitale.
Il "metodo utilizzato" dipendeva dalle circostanze.

Simon
20/08/2013 12:39
 
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Re: Re:
AlfaCentauri2013, 8/20/2013 11:52 AM:



Ma all'epoca dei Romani la pena di morte non era eseguita con la crocifissione? Dico se era quella la prassi perchè non dovette avvenire nello stesso modo per Cristo?

Inoltre, a parte le superstizioni e i riti idolatrici che si sono formati nel corso del tempo, in mancanza di testimonianze archeologiche da ambdue le parti non è errato credere che Cristo sia morto sulla croce? O sbaglio?



L'unica testimonianza archeologica di uomo crocifisso presenta segni dei chiodi nei piedi, inchiodati di lato, e nessun segno nelle braccia.

Quella che tu chiami "prassi" è in effetti un'invenzione posticcia dei fanatici della "croce": i romani non conoscevano nessuna "prassi".

Tu cosa ne dici?

Simon
20/08/2013 13:18
 
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AquilA 58 Innanzitutto partiamo da due dati: il sostantivo greco stauros significa "piolo, palo

"Stauros" significa piolo, o palo ma in posizione eretta; un palo lasciato orizzontale per terra non era uno "stauros".
20/08/2013 16:22
 
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"Circa il tipo di croce e la modalità di esecuzione del supplizio ci furono nel tempo delle varianti. Il colpevole poteva essere legato o inchiodato a un albero, a un palo o a quella che generalmente viene considerata la croce". (Dizionario di Dottrine Bibliche (1990) Edizioni AdV)

Tertulliano in Apologetico, XII, 3 dice: "voi attaccate cristiani a delle croci, a dei pali" (Crucibus et stipitibus imponitis Christianos) che farebbe pensare piuttosto alla crux simplex e non a una croce vera e propia.

"La forma della [croce a due bracci] ebbe origine nell'antica Caldea, ed era usata come simbolo del dio Tammuz (essendo a forma del mistico Tau, iniziale del suo nome) in quel paese e nei paesi limitrofi, incluso l'Egitto. Verso la metà del III secolo d.C. le chiese si erano ormai dipartite da certe dottrine della fede cristiana o le avevano travisate. Per accrescere il prestigio dei sistemi ecclesiastici apostati, i pagani erano ricevuti nelle chiese indipendentemente dalla rigenerazione per mezzo della fede ed era largamente permesso loro di ritenere i loro segni e simboli pagani. Perciò il Tau o T, nella sua forma più frequente, con il pezzo in croce abbassato, fu adottato come simbolo della croce di Cristo". (An Expository Dictionary of New Testament Words (ristampa del 1966) W. E. Vine, vol. I, p. 256)

"Palmer in Expository Times (gennaio 1902) ha dato una nuova spiegazione di questa frase portar la croce. Egli fa osservare che la parola tradotta qui per croce, ha il senso più generale di tronco d'albero; e quindi più che uno strumento di supplizio, potrebbe designare qualsiasi pezzo di legno gregio. Ora Gesù pronunziò queste parole in Galilea, e presso Cesarea di Fipoli avevano sotto gli occhi lunghe file di operai intenti ogni giorno a far scendere dai monti e a portare grossi tronchi di alberi per imbarcarli sul Giordano o sul lago…". (Il Nuovo Testamento commentato dal P. Marco M. Sales O. P., Volume 1 (1911) Torino. Nota a Matteo 10:38)

23/08/2013 01:08
 
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AlfaCentauri2013, 20/08/2013 11:26:

In riferimento alla eterna diatriba palo/croce, qualcuno sa indicarmi testimonianze storiche scritte che attestano in modo incontrovertibile che il metodo utilizzato in quell'epoca era il paolo di trortura e non la croce. O anche viceversa?

Per testimonianze storiche mi riferisco a scritti che vanno dal 3° secolo aev al 3 ev



Non è esattamente quello che cerchi, però è interessante... [SM=g27987]

www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibbia/domande/ges%C3%B9-mor%C3%AC-su-un...

[SM=g1944981]


______________________________________________
Non porrò di fronte ai miei occhi nessuna cosa buona a nulla. Ho odiato il fare di quelli che apostatano; Non si attacca a me. (Salmo 101:3)

Forum Testimoni di Geova Online
23/08/2013 19:41
 
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Strana come rappresentazione vero? [SM=g1871110]

Cos è questa imparzialità? O tutti o nessuno! [SM=g7393]
23/08/2013 19:49
 
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Re:
persoinaltomare, 23/08/2013 19:41:



Strana come rappresentazione vero? [SM=g1871110]

Cos è questa imparzialità? O tutti o nessuno! [SM=g7393]




Lui era speciale o per dirla alla celentano ... era ROCK

Quindi ci misero un pezzo di legno in più

[SM=g1871112]
23/08/2013 23:18
 
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La Bibbia coi riferimenti della Watchtower alla fine ha degli argomenti notevoli e all'argomento 5C riporta:

"Nel greco classico la parola stauròs significava semplicemente un palo verticale, come quelli usati per le fondamenta. Il verbo stauròo significava recintare con pali, o fare una palizzata. Gli ispirati scrittori delle Scritture Greche Cristiane scrissero nel greco comune (koinè) e usarono la parola stauròs con lo stesso significato del greco classico..".....

... W. E. Vine, nella sua opera An Expository Dictionary of New Testament Words (ristampa del 1966), vol. I, p. 256, dichiara "STAUROS (σταυρός) indica principalmente un’asta o palo diritto, sul quale i malfattori venivano inchiodati per l’esecuzione"
......

P. W. Schmidt, che fu docente presso l’Università di Basilea, nella sua opera Die Geschichte Jesu (La storia di Gesù), vol. 2, Tubinga e Lipsia, 1904, pp. 386-394, fece uno studio dettagliato della parola greca stauròs. A p. 386 della sua opera disse: “σταυρός [stauròs] significa ogni palo o tronco d’albero in posizione eretta"

Fine citazioni dalla Bibbia coi riferimenti

jwfelix in questa discussione riporta che "Palmer in Expository Times (gennaio 1902) ha dato una nuova spiegazione di questa frase portar la croce. Egli fa osservare che la parola STAUROS tradotta qui per croce, ha il senso più generale di tronco d'albero; e quindi più che uno strumento di supplizio, potrebbe designare qualsiasi pezzo di legno gregio. Ora Gesù pronunziò queste parole in Galilea, e presso Cesarea di Fipoli avevano sotto gli occhi lunghe file di operai intenti ogni giorno a far scendere dai monti e a portare grossi tronchi di alberi per imbarcarli sul Giordano o sul lago…". (Il Nuovo Testamento commentato dal P. Marco M. Sales O. P., Volume 1 (1911) Torino. Nota a Matteo 10:38)"

Nella definizione di Palmer appena riportata c'è una contraddizione poichè mentre dice che ha il senso generale di tronco di albero......(quindi fermo in posizione verticale come sta l'albero) aggiunge....... potrebbe designare qualsiasi pezzo di legno greggio (anche di forma non di palo o anche lasciato per terra, non verticale).

Mi pare appropriata l'osservazione che la parola Stauros detta da Gesù presso il lago alla vista dei lavoratori che trascinavano tronchi non significhi in quel contesto "palo di tortura", che un greco avrebbe immaginato molto lontanamente sentendo allora la parola stauros;

significava invece palo, (all'interno di un lavoro organizzato con dirigenti), che doveva essere trascinato e trasportato prima via terra e poi via lago;

ma il fine ultimo, nel contesto del discorso, e voglio stare allo Schmidt, era quello di metterlo, su ordine, in posizione verticale, come per fare una palizzata che era l'elemento primario di organizzazione del campo militare romano.

Nel contesto di quel discorso di Gesù l'elemento centrale non è il singolo palo, e neanche il palo di tortura del singolo uomo, ma l'ordine specifico dato da un dirigente (Gesù) per un lavoro organizzato di diverse persone, per costruire un elemento principale di difesa.
24/08/2013 10:58
 
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Si, anche a me pare un po' forzata l'accezione di un qualunque pezzo di legno per stauros, poteva certo essere una metafora usata da Gesù per dire che come quegli uomini portavano faticosamente uno xylon i cristiani avrebbero portato quello xylon particolare, lo stauros, che era ancora più dolorso e pesante...

Shalom
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26/08/2013 12:21
 
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Si tratta di un peso messo sulle tue spalle da Gesù, dietro suo ordine: "rinuncia(re) alla proprietà di te stesso prendere il tuo palo e seguirmi di continuo".

In questo caso, poiché di peso si tratta e non di carico,: "il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero"; siamo nell'ambito della piacevolezza; non nell'ambito della tortura.
26/08/2013 21:20
 
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In questo caso capisci l'accezione data di stauros sarebbe poco conforme, visto che nel I secolo (a differenza di xylon) aveva comunque una connotazione legata all'uso come tortura più che ad un servizio piacevole.

Shalom

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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
26/08/2013 22:23
 
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Barnabino In questo caso capisci l'accezione data di stauros sarebbe poco conforme, visto che nel I secolo (a differenza di xylon) aveva comunque una connotazione legata all'uso come tortura più che ad un servizio piacevole.

Per Barnabino forniscimi per favore prove, non neotestamentarie e possibilmente del primo secolo, in cui che Stauros aveva una connotazione legata all'uso come tortura.

Contribuire a portare e piantare un palo su ordine ammetto che possa non essere leggero, ma posso immaginare sia almeno, biblicamente, piacevole come la piacevolezza che avevano quelli che ricostruivano le mura di Gerusalemme al ritorno da Babilonia, o quelli che servono ora Geova in varie situazioni difficili

Matteo 11: 28-29
28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, poiché io sono d’indole mite e modesto di cuore, e troverete ristoro per le anime vostre. 30 Poiché il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero”..

Non ci vedo tortura. Il termine tortura in italiano per me ha una connotazione fortemente negativa.

Mt 16:24 24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo.

Chi vuole essere mio seguace, rinneghi la proprietà di sè stesso (non è più libero di fare quel che vuole) prenda il suo palo (Gesù gli dà ordine di prendere un palo suo personale), che verrà piantato "stauros", da lui stesso o da un insieme organizzato di lavoratori , ma è sempre Gesù, il capo esercito-cantiere che gli dice quale palo prendere, quanto portarlo, dove lasciarlo; Gesù non fa portare pali di tortura, ma pali piacevoli. Diversa era l'angheria dei soldati romani che imposero al cirenaico di portare il palo di Gesù che non credo il cirenaico portò con piacere.

Luca14: 25-33 25 Ora grandi folle viaggiavano con lui, e voltatosi egli disse loro: 26 “Se qualcuno viene a me e non odia suo padre e la madre e la moglie e i figli e i fratelli e le sorelle, sì, e perfino la sua propria anima, non può essere mio discepolo. 27 Chi non porta il suo palo di tortura e non viene dietro a me non può essere mio discepolo. 28 Per esempio, chi di voi volendo costruire una torre non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla? 29 Altrimenti, potrebbe porre il fondamento ma non essere in grado di finirla, e tutti gli osservatori comincerebbero a schernirlo, 30 dicendo: ‘Quest’uomo ha cominciato a edificare ma non ha potuto finire’. 31 O quale re, andando incontro a un altro re in guerra, non si mette prima a sedere e non prende consiglio se può con diecimila soldati contendere con quello che viene contro di lui con ventimila? 32 Se infatti non può, mentre quello è ancora lontano gli manda un corpo di ambasciatori e chiede la pace. 33 Così, potete essere certi che nessuno di voi che non si separi da tutti i suoi averi può essere mio discepolo.

la guerra è una guerra simbolica di Geova con un solo combattente e capo di un esercito di un solo uomo Gesù. Se non c'è questa base le nostre decisioni vitali sono guerre perdute tutte.

La torre è una costruzione (occorrono i pali per costruire?) che Geova ha iniziato e che finirà.

Già Geova ha stabilito che vincerà con un solo combattente e un solo capomastro (Gesù)e che tutti gli altri suoi sostenitori devono separarsi da tutti i loro averi. Considerino attentamente la loro decisione come Geova e Gesù hanno considerato la loro e prendano su di sé il loro peso, assegnato da Gesù.
26/08/2013 22:23
 
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Barnabino In questo caso capisci l'accezione data di stauros sarebbe poco conforme, visto che nel I secolo (a differenza di xylon) aveva comunque una connotazione legata all'uso come tortura più che ad un servizio piacevole.

Per Barnabino forniscimi per favore prove, non neotestamentarie e possibilmente del primo secolo, in cui che Stauros aveva una connotazione legata all'uso come tortura.

Contribuire a portare e piantare un palo su ordine ammetto che possa non essere leggero, ma posso immaginare sia almeno, biblicamente, piacevole come la piacevolezza che avevano quelli che ricostruivano le mura di Gerusalemme al ritorno da Babilonia, o quelli che servono ora Geova in varie situazioni difficili

Matteo 11: 28-29
28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, poiché io sono d’indole mite e modesto di cuore, e troverete ristoro per le anime vostre. 30 Poiché il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero”..

Non ci vedo tortura. Il termine tortura in italiano per me ha una connotazione fortemente negativa.

Mt 16:24 24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo.

Chi vuole essere mio seguace, rinneghi la proprietà di sè stesso (non è più libero di fare quel che vuole) prenda il suo palo (Gesù gli dà ordine di prendere un palo suo personale), che verrà piantato "stauros", da lui stesso o da un insieme organizzato di lavoratori , ma è sempre Gesù, il capo esercito-cantiere che gli dice quale palo prendere, quanto portarlo, dove lasciarlo; Gesù non fa portare pali di tortura, ma pali piacevoli. Diversa era l'angheria dei soldati romani che imposero al cirenaico di portare il palo di Gesù che non credo il cirenaico portò con piacere.

Luca14: 25-33 25 Ora grandi folle viaggiavano con lui, e voltatosi egli disse loro: 26 “Se qualcuno viene a me e non odia suo padre e la madre e la moglie e i figli e i fratelli e le sorelle, sì, e perfino la sua propria anima, non può essere mio discepolo. 27 Chi non porta il suo palo di tortura e non viene dietro a me non può essere mio discepolo. 28 Per esempio, chi di voi volendo costruire una torre non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla? 29 Altrimenti, potrebbe porre il fondamento ma non essere in grado di finirla, e tutti gli osservatori comincerebbero a schernirlo, 30 dicendo: ‘Quest’uomo ha cominciato a edificare ma non ha potuto finire’. 31 O quale re, andando incontro a un altro re in guerra, non si mette prima a sedere e non prende consiglio se può con diecimila soldati contendere con quello che viene contro di lui con ventimila? 32 Se infatti non può, mentre quello è ancora lontano gli manda un corpo di ambasciatori e chiede la pace. 33 Così, potete essere certi che nessuno di voi che non si separi da tutti i suoi averi può essere mio discepolo.

la guerra è una guerra simbolica di Geova con un solo combattente e capo di un esercito di un solo uomo Gesù. Se non c'è questa base le nostre decisioni vitali sono guerre perdute tutte.

La torre è una costruzione (occorrono i pali per costruire?) che Geova ha iniziato e che finirà.

Già Geova ha stabilito che vincerà con un solo combattente e un solo capomastro (Gesù)e che tutti gli altri suoi sostenitori devono separarsi da tutti i loro averi. Considerino attentamente la loro decisione come Geova e Gesù hanno considerato la loro e prendano su di sé il loro peso, assegnato da Gesù.
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Barnabino In questo caso capisci l'accezione data di stauros sarebbe poco conforme, visto che nel I secolo (a differenza di xylon) aveva comunque una connotazione legata all'uso come tortura più che ad un servizio piacevole.

Per Barnabino forniscimi per favore prove, non neotestamentarie e possibilmente del primo secolo, in cui che Stauros aveva una connotazione legata all'uso come tortura.

Contribuire a portare e piantare un palo su ordine ammetto che possa non essere leggero, ma posso immaginare sia almeno, biblicamente, piacevole come la piacevolezza che avevano quelli che ricostruivano le mura di Gerusalemme al ritorno da Babilonia, o quelli che servono ora Geova in varie situazioni difficili

Matteo 11: 28-29
28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, poiché io sono d’indole mite e modesto di cuore, e troverete ristoro per le anime vostre. 30 Poiché il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero”..

Non ci vedo tortura. Il termine tortura in italiano per me ha una connotazione fortemente negativa.

Mt 16:24 24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo.

Chi vuole essere mio seguace, rinneghi la proprietà di sè stesso (non è più libero di fare quel che vuole) prenda il suo palo (Gesù gli dà ordine di prendere un palo suo personale), che verrà piantato "stauros", da lui stesso o da un insieme organizzato di lavoratori , ma è sempre Gesù, il capo esercito-cantiere che gli dice quale palo prendere, quanto portarlo, dove lasciarlo; Gesù non fa portare pali di tortura, ma pali piacevoli. Diversa era l'angheria dei soldati romani che imposero al cirenaico di portare il palo di Gesù che non credo il cirenaico portò con piacere.

Luca14: 25-33 25 Ora grandi folle viaggiavano con lui, e voltatosi egli disse loro: 26 “Se qualcuno viene a me e non odia suo padre e la madre e la moglie e i figli e i fratelli e le sorelle, sì, e perfino la sua propria anima, non può essere mio discepolo. 27 Chi non porta il suo palo di tortura e non viene dietro a me non può essere mio discepolo. 28 Per esempio, chi di voi volendo costruire una torre non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla? 29 Altrimenti, potrebbe porre il fondamento ma non essere in grado di finirla, e tutti gli osservatori comincerebbero a schernirlo, 30 dicendo: ‘Quest’uomo ha cominciato a edificare ma non ha potuto finire’. 31 O quale re, andando incontro a un altro re in guerra, non si mette prima a sedere e non prende consiglio se può con diecimila soldati contendere con quello che viene contro di lui con ventimila? 32 Se infatti non può, mentre quello è ancora lontano gli manda un corpo di ambasciatori e chiede la pace. 33 Così, potete essere certi che nessuno di voi che non si separi da tutti i suoi averi può essere mio discepolo.

la guerra è una guerra simbolica di Geova con un solo combattente e capo di un esercito di un solo uomo Gesù. Se non c'è questa base le nostre decisioni vitali sono guerre perdute tutte.

La torre è una costruzione (occorrono i pali per costruire?) che Geova ha iniziato e che finirà.

Già Geova ha stabilito che vincerà con un solo combattente e un solo capomastro (Gesù)e che tutti gli altri suoi sostenitori devono separarsi da tutti i loro averi. Considerino attentamente la loro decisione come Geova e Gesù hanno considerato la loro e prendano su di sé il loro peso, assegnato da Gesù.
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Caro speculator,


Per Barnabino forniscimi per favore prove, non neotestamentarie e possibilmente del primo secolo, in cui che Stauros aveva una connotazione legata all'uso come tortura



Lo stauros nel I secolo era un universalmente considerato uno strumento di morte e tortura.

Shalom
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