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Palo o Croce

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2021 09:48
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18/11/2013 10:56
 
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Re: Re: Le testimonianze

salvian, 17/11/2013 07:06]
Ed inoltre in Wikipedia, secondo alcuni, pare che la tesi del palo possa venire smontata dallo stesso Vangelo:

« Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». » (Giovanni 20,24-25)

«dei chiodi» ("Tòn èlon" - originale greco) dice l'apostolo Tommaso, non «del chiodo», come avrebbe dovuto esprimersi se il Maestro fosse stato appeso al palo con le mani sovrapposte.

Ed ancora, nella stessa fonte, si parla del fatto che " ... l'iscrizione posta sulla Croce di cui parla il Vangelo secondo Matteo: "al di sopra della sua testa (di Gesù) posero la scritta dell'accusa contro di lui: Questo è Gesù, il re dei giudei"[18], indicherebbe che lo stauròs fosse fatto a forma di croce, perché se fosse stato un palo l'iscrizione sarebbe stata sopra le mani ...".

Cosa si può dire in merito a quanto su detto?
[SM=x1408424] [SM=g1944981]



Caro Salvian a queste obiezioni trovi adeguata risposta nel libro

'La Tua Parola è Verità', a cura di Hal Flemings e Anthony Byatt, Vegagraph Edizioni, 2007. Un capitolo intero è dedicato all'analisi della questione croce o palo.

A p. 171 si legge:


Nessuno può dire con certezza nemmeno quanti chiodi siano stati utilizzati nel caso di Gesù:
“L’esatto numero di chiodi utilizzati nella crocifissione di Gesù è stato oggetto di notevole speculazione. Nelle più antiche raffigurazioni della crocifissione, i piedi di Gesù appaiono inchiodati separatamente, ma in quelle successive sono accavallati e inchiodati con un solo chiodo all’elemento verticale”.
In effetti sappiamo che le sue mani o le sue braccia non erano semplicemente legate, perché in seguito Tommaso disse: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi” (Giovanni 20:25). Questo poteva voler dire un chiodo per ciascuna mano, oppure il plurale ‘chiodi’ poteva riferirsi ai segni dei chiodi nelle ‘sue mani e nei suoi piedi’ (Vedi Luca 24:39) . Non possiamo sapere con precisione in che punto i chiodi lo trafissero, anche se ovviamente dovette essere nella zona delle mani. Il racconto scritturale non fornisce dettagli precisi, né ce n’era bisogno. E se degli studiosi che hanno esaminato direttamente le ossa di Yehohanan non sono in grado di determinare con certezza nemmeno come era messo quel corpo, non se ne può certo desumere quale fosse la posizione del corpo di Gesù.



Nella nota in calce della stessa pagina si aggiunge:


L’espressione di Tommaso “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi” (Giovanni 20:25) con l’uso del plurale, è spesso usata dagli apologeti della croce come prova che non si potesse trattare di un palo. L’inconsistenza di tale obiezione è già stata spiegata nel testo. Precisiamo che anche su un palo si potrebbero usare benissimo due chiodi, semplicemente ponendo le mani ai lati del palo, inchiodandole separate, anziché sovrapposte (N.d.R.).



Illuminante anche la nota in calce 474 alle pp. 177,178 in cui si legge:


Alcuni apologeti della croce fanno riferimento all’espressione matteana: ”E al di sopra della sua testa posero la scritta dell’accusa contro di lui: ”Questo è Gesù, il re dei giudei” (Mt 27:37). La scritta posta ”al di sopra della sua testa” costituirebbe una prova della crocifissione e negherebbe l’uso di un palo verticale, poichè la scritta non è posta immediatamente sopra la testa, essendoci le mani inchiodate fra la testa e la scritta. Ma questa obiezione non ha fondamento alcuno. La descrizione usata da Matteo non esclude che si possa trattare di un palo verticale. E’ naturale da parte dello scrittore evangelico, affermare che la scritta era posta sopra la sua testa, questo a prescindere dal fatto che fra la scritta e la testa ci fossero le mani. Se noi ci mettiamo nell’ottica dello scrittore, comprendiamo che è il modo più corretto per descrivere la scena. Sarebbe stato ambiguo scrivere che la scritta si trovava sopra le mani, perché non avrebbe dato una reale indicazione topografica; avrebbe comunicato ben poco ai suoi lettori. Questo perchè le mani sono una parte mobile del corpo e quindi si possono spostare ai lati del corpo, in alto o in basso, a differenza del capo. Secondo l’evangelista, affermare che la scritta era posta sopra la testa equivaleva ad affermare che era posta nella parte sup. del legno. Tanto è vero che nel passo parallelo del Vangelo sinottico di Luca, è detto che la scritta era posta “sopra di lui”, senza specificare la testa, perché le due espressioni in tal caso si equivalgono (Lc 23:38). Oltre a ciò possiamo aggiungere che se si considera la posizione con le mani inchiodate lateralmente al palo, anzichè sovrapposte, in tal caso la scritta si troverebbe immediatamente sopra la testa (N.d.R.).



Spero troverai utili questi riferimenti. Ovviamente ti consiglio la lettura integrale del capitolo e anche del libro!

[Modificato da christofer2006 18/11/2013 11:09]
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