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Il quarto giorno - Si facciano luminari nella distesa dei cieli

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2013 12:08
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18/09/2013 11:37
 
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per VVRL
Ciao VVRL

Non ho trovato il thread che ti dicevo, ma ho trovato delle nostre pubblicazioni che parlano dell’argomento. Possiamo sicuramente mettere la discussione nella sezione “Scienza e fede” parlando di creazione.

I versetti che dobbiamo prendere in esame sono i seguenti:

E Dio proseguì, dicendo: “Si facciano luminari nella distesa dei cieli per fare una divisione fra il giorno e la notte; e dovranno servire come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni. E dovranno servire come luminari nella distesa dei cieli per risplendere sopra la terra”. E così si fece. E Dio faceva i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte, e anche le stelle. Così Dio li pose nella distesa dei cieli per splendere sopra la terra, e per dominare di giorno e di notte e per fare una divisione fra la luce e le tenebre. Quindi Dio vide che [era] buono. E si faceva sera e si faceva mattina, un quarto giorno. Genesi 1:14-19.

Nel libro “Tutta la scrittura è utile” pagg. 327 – 331 paragrafo 10, edito dai testimoni di Geova, c’è scritto quanto segue:

Studi sulle Scritture ispirate e informazioni relative

Studio numero 8: Vantaggi della “Traduzione del Nuovo Mondo”


10 La coerenza della Traduzione del Nuovo Mondo ha ottenuto molti riconoscimenti in discussioni di carattere tecnico nel campo biblico. Per esempio, alcuni anni fa, una società di liberi pensatori di New York chiese alla Watch Tower Society di mandare due oratori perché parlassero al loro gruppo su argomenti biblici, richiesta che fu accolta. Quei dotti si attenevano alla massima latina falsum in uno falsum in toto, secondo cui l’argomento che risulta fallace in un punto lo è anche nell’insieme. Durante l’incontro, uno di loro sfidò i testimoni di Geova sull’attendibilità della Bibbia. Chiese che si leggesse ai presenti Genesi 1:3, e ciò fu fatto dalla Traduzione del Nuovo Mondo: “E Dio diceva: ‘Si faccia luce’. Quindi si fece luce”. Con sicurezza egli chiese poi che si leggesse Genesi 1:14, e anche questo passo fu letto dalla Traduzione del Nuovo Mondo: “E Dio proseguì, dicendo: ‘Si facciano luminari nella distesa dei cieli’”. “Alt”, disse lo sfidante, “che cosa sta leggendo? La mia Bibbia dice che Dio fece la luce il primo giorno, e di nuovo il quarto giorno, e questa è un’incoerenza”. Quantunque asserisse di conoscere l’ebraico, gli si dovette mostrare che la parola ebraica tradotta “luce” al versetto 3 era ‘ohr, mentre la parola del versetto 14 era ma’òhr, che indica un corpo luminoso, cioè una fonte di luce. L’erudito si mise a sedere sconfitto.* La Traduzione del Nuovo Mondo, con la sua fedele coerenza, aveva avuto la meglio, a riprova che la Bibbia è fidata e utile.

Nel libro “Perspicacia” vol. 2 pag. 160 edito dai testimoni di Geova, c’è scritto quanto segue:

LUMINARE

Nella Bibbia, fonte di luce; lampada; corpo celeste che illumina la terra.

In Genesi si legge che durante il quarto “giorno” creativo Dio disse: “Si facciano luminari nella distesa dei cieli”. (Ge 1:14, 19) Questo non si riferisce alla venuta all’esistenza della luce (ebr. ‘ohr) stessa, poiché è spiegato che esisteva già. (Ge 1:3) E neanche dimostra che il sole, la luna e le stelle siano stati creati in quell’occasione. Il primo versetto della Bibbia dice: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Ge 1:1) Quindi i cieli con i loro corpi celesti, incluso il sole, esistevano già da un indeterminato periodo di tempo precedente ai processi e agli avvenimenti verificatisi durante i sei periodi creativi descritti nei successivi versetti del primo capitolo di Genesi.

Va notato che mentre Genesi 1:1 dice che Dio nel principio “creò” (ebr. Barà’) i cieli e la terra, nei versetti 16 e 17 si legge che, durante il quarto “giorno” creativo, “Dio faceva [ebr., forma di ‘asàh] i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte, e anche le stelle. Così Dio li pose nella distesa dei cieli per splendere sopra la terra”. Il verbo ebraico ‘asàh, spesso tradotto “fare”, può anche significare nominare (2Sa 7:11), stabilire (De 15:1), plasmare (Ger 18:4) o preparare (Ge 21:8).

Quindi il versetto in questione dice che il sole, la luna e le stelle già esistenti assunsero in quel momento un ruolo in relazione al pianeta Terra. Evidentemente il primo “giorno” la luce (ebr. ‘ohr) penetrò gradatamente negli strati di nuvole che avvolgevano ancora la terra e sarebbe stata visibile a un osservatore terreno, se fosse stato presente. (Ge 1:3) Il quarto “giorno” le cose cambiarono. La dichiarazione che in quel giorno “Dio li pose nella distesa dei cieli” descrive il fatto che Dio rese visibili nello spazio le sorgenti di luce (ebr. Ma’òhr), cioè il sole, la luna e le stelle. Dovevano servire “per fare una divisione fra il giorno e la notte” e “come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni”. Oltre a essere un segno dell’esistenza e della maestà di Dio, con il loro movimento questi luminari permettevano all’uomo di distinguere le stagioni, i giorni e gli anni. — Ge 1:14-18; Sl 74:16; 148:3.

Lo stesso termine ebraico (ma’òhr) è usato a proposito del sistema di illuminazione del tabernacolo mediante lampade a olio. (Eso 25:6; 27:20; 35:8, 14, 28; Le 24:2; Nu 4:9) In Proverbi 15:30 è usato figurativamente nell’espressione “luminosità degli occhi”. L’Egitto fu profeticamente avvertito che non ci sarebbe stata più luce perché Geova avrebbe oscurato e coperto di nuvole “tutte le fonti [forma di ma’òhr] di luce [‘ohr] nei cieli”. — Ez 32:2, 7, 8.

Ciao
anto_netti
18/09/2013 12:10
 
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Re: per VVRL
anto_netti, 18/09/2013 11:37:

Ciao VVRL

Non ho trovato il thread che ti dicevo, ma ho trovato delle nostre pubblicazioni che parlano dell’argomento. Possiamo sicuramente mettere la discussione nella sezione “Scienza e fede” parlando di creazione.

I versetti che dobbiamo prendere in esame sono i seguenti:

E Dio proseguì, dicendo: “Si facciano luminari nella distesa dei cieli per fare una divisione fra il giorno e la notte; e dovranno servire come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni. E dovranno servire come luminari nella distesa dei cieli per risplendere sopra la terra”. E così si fece. E Dio faceva i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte, e anche le stelle. Così Dio li pose nella distesa dei cieli per splendere sopra la terra, e per dominare di giorno e di notte e per fare una divisione fra la luce e le tenebre. Quindi Dio vide che [era] buono. E si faceva sera e si faceva mattina, un quarto giorno. Genesi 1:14-19.

Nel libro “Tutta la scrittura è utile” pagg. 327 – 331 paragrafo 10, edito dai testimoni di Geova, c’è scritto quanto segue:

Studi sulle Scritture ispirate e informazioni relative

Studio numero 8: Vantaggi della “Traduzione del Nuovo Mondo”


10 La coerenza della Traduzione del Nuovo Mondo ha ottenuto molti riconoscimenti in discussioni di carattere tecnico nel campo biblico. Per esempio, alcuni anni fa, una società di liberi pensatori di New York chiese alla Watch Tower Society di mandare due oratori perché parlassero al loro gruppo su argomenti biblici, richiesta che fu accolta. Quei dotti si attenevano alla massima latina falsum in uno falsum in toto, secondo cui l’argomento che risulta fallace in un punto lo è anche nell’insieme. Durante l’incontro, uno di loro sfidò i testimoni di Geova sull’attendibilità della Bibbia. Chiese che si leggesse ai presenti Genesi 1:3, e ciò fu fatto dalla Traduzione del Nuovo Mondo: “E Dio diceva: ‘Si faccia luce’. Quindi si fece luce”. Con sicurezza egli chiese poi che si leggesse Genesi 1:14, e anche questo passo fu letto dalla Traduzione del Nuovo Mondo: “E Dio proseguì, dicendo: ‘Si facciano luminari nella distesa dei cieli’”. “Alt”, disse lo sfidante, “che cosa sta leggendo? La mia Bibbia dice che Dio fece la luce il primo giorno, e di nuovo il quarto giorno, e questa è un’incoerenza”. Quantunque asserisse di conoscere l’ebraico, gli si dovette mostrare che la parola ebraica tradotta “luce” al versetto 3 era ‘ohr, mentre la parola del versetto 14 era ma’òhr, che indica un corpo luminoso, cioè una fonte di luce. L’erudito si mise a sedere sconfitto.* La Traduzione del Nuovo Mondo, con la sua fedele coerenza, aveva avuto la meglio, a riprova che la Bibbia è fidata e utile.

Nel libro “Perspicacia” vol. 2 pag. 160 edito dai testimoni di Geova, c’è scritto quanto segue:

LUMINARE

Nella Bibbia, fonte di luce; lampada; corpo celeste che illumina la terra.

In Genesi si legge che durante il quarto “giorno” creativo Dio disse: “Si facciano luminari nella distesa dei cieli”. (Ge 1:14, 19) Questo non si riferisce alla venuta all’esistenza della luce (ebr. ‘ohr) stessa, poiché è spiegato che esisteva già. (Ge 1:3) E neanche dimostra che il sole, la luna e le stelle siano stati creati in quell’occasione. Il primo versetto della Bibbia dice: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Ge 1:1) Quindi i cieli con i loro corpi celesti, incluso il sole, esistevano già da un indeterminato periodo di tempo precedente ai processi e agli avvenimenti verificatisi durante i sei periodi creativi descritti nei successivi versetti del primo capitolo di Genesi.

Va notato che mentre Genesi 1:1 dice che Dio nel principio “creò” (ebr. Barà’) i cieli e la terra, nei versetti 16 e 17 si legge che, durante il quarto “giorno” creativo, “Dio faceva [ebr., forma di ‘asàh] i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte, e anche le stelle. Così Dio li pose nella distesa dei cieli per splendere sopra la terra”. Il verbo ebraico ‘asàh, spesso tradotto “fare”, può anche significare nominare (2Sa 7:11), stabilire (De 15:1), plasmare (Ger 18:4) o preparare (Ge 21:8).

Quindi il versetto in questione dice che il sole, la luna e le stelle già esistenti assunsero in quel momento un ruolo in relazione al pianeta Terra. Evidentemente il primo “giorno” la luce (ebr. ‘ohr) penetrò gradatamente negli strati di nuvole che avvolgevano ancora la terra e sarebbe stata visibile a un osservatore terreno, se fosse stato presente. (Ge 1:3) Il quarto “giorno” le cose cambiarono. La dichiarazione che in quel giorno “Dio li pose nella distesa dei cieli” descrive il fatto che Dio rese visibili nello spazio le sorgenti di luce (ebr. Ma’òhr), cioè il sole, la luna e le stelle. Dovevano servire “per fare una divisione fra il giorno e la notte” e “come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni”. Oltre a essere un segno dell’esistenza e della maestà di Dio, con il loro movimento questi luminari permettevano all’uomo di distinguere le stagioni, i giorni e gli anni. — Ge 1:14-18; Sl 74:16; 148:3.

Lo stesso termine ebraico (ma’òhr) è usato a proposito del sistema di illuminazione del tabernacolo mediante lampade a olio. (Eso 25:6; 27:20; 35:8, 14, 28; Le 24:2; Nu 4:9) In Proverbi 15:30 è usato figurativamente nell’espressione “luminosità degli occhi”. L’Egitto fu profeticamente avvertito che non ci sarebbe stata più luce perché Geova avrebbe oscurato e coperto di nuvole “tutte le fonti [forma di ma’òhr] di luce [‘ohr] nei cieli”. — Ez 32:2, 7, 8.

Ciao
anto_netti


Caro anto_netti
intanto ti ringrazio per questa tua solerte ricerca da cui si evince che sei una persona alla ricerca autentica e sincera della verità. Bravo.
Ho letto con attenzione quanto da te postato ed ho un dubbio che secondo me dobbiamo approfondire.
La WTS come fa a dire che il creare il cielo e la terra presuppone automaticamente che nel cielo c'erano gia le stelle, la luna e il sole?
Non poteva infatti essere che un ipotetico osservatore sulla terra guardando il cielo (senza la coltre di nuvole) vedesse solo il buio poichè le stelle, il sole e la luna non erano ancora stati creati?
Insomma, perchè la volta celeste non poteva essere vuota?
Ciao e grazie.


[Modificato da VVRL 18/09/2013 12:11]
18/09/2013 12:39
 
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Re: Re: per VVRL
VVRL, 18/09/2013 12:10:



La WTS come fa a dire che il creare il cielo e la terra presuppone automaticamente che nel cielo c'erano gia le stelle, la luna e il sole?
Non poteva infatti essere che un ipotetico osservatore sulla terra guardando il cielo (senza la coltre di nuvole) vedesse solo il buio poichè le stelle, il sole e la luna non erano ancora stati creati?
Insomma, perchè la volta celeste non poteva essere vuota?
Ciao e grazie.





Non vedo dove possa essere il problema. A me sembra molto chiaro il discorso.

Inanzitutto, abbiamo la ricerca scientifica che ci dice che gli astri hanno miliardi di anni.

Secondo, il verbo 'ohr che viene usato nei primi versetti della Bibbia, significa che la luce fu creata. Quindi si riferisce ad un tempo molto anteriore, appunto miliardi di anni, in perfetto accordo con la scienza. Mentre il verbo ma'òhr che viene usato nei versetti che dobbiamo esaminare, significa scoprire o rendere visibili, sorgenti di luce che già esistevano. Quindi anche in questo caso siamo in perfetto accordo con ciò che dice la scienza in quanto questi astri erano stati creati molto tempo prima.

Ciao
anto_netti
18/09/2013 12:42
 
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Re: Re: Re: per VVRL
anto_netti, 18.09.2013 12:39:

VVRL, 18/09/2013 12:10:



La WTS come fa a dire che il creare il cielo e la terra presuppone automaticamente che nel cielo c'erano gia le stelle, la luna e il sole?
Non poteva infatti essere che un ipotetico osservatore sulla terra guardando il cielo (senza la coltre di nuvole) vedesse solo il buio poichè le stelle, il sole e la luna non erano ancora stati creati?
Insomma, perchè la volta celeste non poteva essere vuota?
Ciao e grazie.





Non vedo dove possa essere il problema. A me sembra molto chiaro il discorso.





Non per chi deve trovare a tutti i costi qualcosa da ridire


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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
18/09/2013 12:45
 
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Re: Re: per VVRL
VVRL, 18.09.2013 12:10:



Non poteva infatti essere che un ipotetico osservatore sulla terra guardando il cielo (senza la coltre di nuvole) vedesse solo il buio poichè le stelle, il sole e la luna non erano ancora stati creati?
Insomma, perchè la volta celeste non poteva essere vuota?
Ciao e grazie.






Quindi secondo te è così, che prima esisteva la terra e poi venne creato il sole e la luna

Lo trovi scientificamente comprovato?
[Modificato da Seabiscuit 18/09/2013 12:45]

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18/09/2013 13:01
 
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Re: Re: Re: per VVRL
Seabiscuit, 18/09/2013 12:45:




Quindi secondo te è così, che prima esisteva la terra e poi venne creato il sole e la luna

Lo trovi scientificamente comprovato?


Per nulla comprovato dalla scienza, infatti cerco di farvi capire che la Bibbia fa una descrizione che non è scientifica.


18/09/2013 13:16
 
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Re: Re: Re: Re: per VVRL
VVRL, 18/09/2013 13:01:


Per nulla comprovato dalla scienza, infatti cerco di farvi capire che la Bibbia fa una descrizione che non è scientifica.






Sembra non scientifica da come viene tradotta in italiano. Ma l'ebraico e il greco, sono lingue molto più complesse. Le scritture ebraiche e greche sono molto più accurate. E ti è stato dimostrato il vero significato di certi verbi.

Ciao
anto_netti


18/09/2013 13:24
 
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Se poi guardiamo attentamente la traduzione in italiano, non è che sia poi tradotta male perché dice: "si facciano luminari nella distesa dei cieli". Parlando di luminari, si deve intendere qualcosa che ci fa da luce. Non qualcosa che è stato creato da nuovo.

Se sono in uno scantinato buio, mi fornirò di un luminare per vedere (una lampada, una torcia) cose che esistono già e che non devo creare per farmi luce.

Allo stesso modo Dio ha posto come luminari per fare luce, il sole e la luna, che già esistevano da tanto tempo.

Ciao
anto_netti
[Modificato da anto_netti 18/09/2013 13:25]
18/09/2013 13:28
 
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Re: Re: Re: Re: per VVRL
VVRL, 18.09.2013 13:01:


Per nulla comprovato dalla scienza, infatti cerco di farvi capire che la Bibbia fa una descrizione che non è scientifica.





dal TUO punto di vista
dal nostro punto di vista dice proprio quello che sappiamo, che i cieli (non penserai solo al atmosfera spero!) e cio che è in essi, vennero creati prima della terra

quindi il tuo intento è dimostrare che la bibbia si sbaglia

bravo!





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18/09/2013 13:43
 
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ma quando voi cattolici iniziate a dare più affidamento alle parole di Dio anzichè al proprio intelletto? [SM=x1408438]

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18/09/2013 14:43
 
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Re: Re: Re: per VVRL


Secondo, il verbo 'ohr che viene usato nei primi versetti della Bibbia, significa che la luce fu creata. Quindi si riferisce ad un tempo molto anteriore, appunto miliardi di anni, in perfetto accordo con la scienza.


E fino a qui ci siamo.

Mentre il verbo ma'òhr che viene usato nei versetti che dobbiamo esaminare, significa scoprire o rendere visibili, sorgenti di luce che già esistevano. Quindi anche in questo caso siamo in perfetto accordo con ciò che dice la scienza in quanto questi astri erano stati creati molto tempo prima.


Guarda che il termine utilizzato per il sole, la luna e le stelle è asàh, che oltre a fare signica anche plasmare, collocale, ecc.. tutti sinonimi che si avvicinano a barà (creare) e non certo al verbo scoprire che nn viene mai citato.
Che secondo la Bibbia la luce venne creata prima non ci piove, forse quello che ti sfugge è che nella credenza del tempo nessuno sapeva che la luce era fatta di fotoni emessi dal sole che, percorrendo milioni di km arrivava sulla terra e illuminava tutto . La cosmologia del tempo mica vedeva il sole, la luna e le stelle come dei corpi celesti come li intendiamo noi oggi, erano dei semplici dischi incastonati in una struttura chiamata volta celeste, che era una vera e propria cupola montata sul disco che era la terra, un pò come succede nei ristoranti quando portano i piatti dentro la cupola di metalllo a copertura. Era una concezione cosmologica completamente diversa dalla nostra. Se Galilego fu costretto a dire "Seppur si muove" un motivo ci sarà, non trovi?
Ciao


18/09/2013 14:49
 
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Re:
Seabiscuit, 18/09/2013 13:43:

ma quando voi cattolici iniziate a dare più affidamento alle parole di Dio anzichè al proprio intelletto? [SM=x1408438]


Noi cattolici pensiamo che la Bibbia si occupa di questioni spirituali più che di scienza e storia. Se voi tdG non capite questo vivrete sempre in conflitto cercando di conciliare quello che dice la Bibbia e la scienza.


18/09/2013 14:50
 
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Re: Re: Re: Re: per VVRL
VVRL, 18.09.2013 14:43:


Se Galilego fu costretto a dire "Seppur si muove" un motivo ci sarà, non trovi?
Ciao





si, che c'erano cattolici testardi come te
[SM=g7350]

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18/09/2013 14:54
 
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Re: Re:
VVRL, 18.09.2013 14:49:


Noi cattolici pensiamo che la Bibbia si occupa di questioni spirituali più che di scienza e storia. Se voi tdG non capite questo vivrete sempre in conflitto cercando di conciliare quello che dice la Bibbia e la scienza.





neanche noi riteniamo la bibbia un libro di scienza, ma da qui a dire che si conttraddice e sostenere che è errato quello descritto in Genesi, ce ne passa

fossi in te proverei a leggere meglio e mettere in conto che sia tu a non capire anzichè addittare la bibbia essere fallace





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18/09/2013 15:05
 
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Re: Re: Re:
Seabiscuit, 18/09/2013 14:54:



neanche noi riteniamo la bibbia un libro di scienza, ma da qui a dire che si conttraddice e sostenere che è errato quello descritto in Genesi, ce ne passa

fossi in te proverei a leggere meglio e mettere in conto che sia tu a non capire anzichè addittare la bibbia essere fallace






Ma io non dico che era errato e basta, dico solo che la visione cosmologica che emerge da genesi è quella del tempo, cioè la visione tolemaica con la terra al centro dell'universo e tutto il resto che ruota attorno. E' stato così fino al 1500, poi è cambiato il paradigma predominante e Galileo è stato il primo che ha avuto l'intuizione giusta. L'errore che commettete voi tdG è quello di pensare che la Bibbia descriva per filo e per segno come esattamente Dio ha creato il mondo, senza rendervi conto che non è questa la sua finalità, ma solo quella di dire che è Dio l'artefice di tutto.


18/09/2013 17:51
 
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Caro VVRL,


L'errore che commettete voi tdG è quello di pensare che la Bibbia descriva per filo e per segno come esattamente Dio ha creato il mondo



Noi testimoni di Geova non crediamo che la Bibbia descriva per "filo e per segno" come Dio ha creato il mondo, dove leggi questa cosa nelle nostre pubblicazioni? Noi diciamo semplicemente che il racconto biblico non contrasta necessariamente su quanto sappiamo dell'origine dell'universo.

Shalom
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18/09/2013 18:25
 
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Re: Re:
VVRL, 9/18/2013 2:49 PM:


Noi cattolici pensiamo che la Bibbia si occupa di questioni spirituali più che di scienza e storia. Se voi tdG non capite questo vivrete sempre in conflitto cercando di conciliare quello che dice la Bibbia e la scienza.



"Voi cattolici" è un concetto un po' troppo vago, ci sono milioni di cattolici che non credono in Dio, che non hanno alcuna fiducia né rispetto del papa né dei vescovi: vuol dire tutto e niente.

Ad esempio due cattolici come Pio XII e il cardinale Bea, che non sono certo preistorici, non sarebbero stati affatto d'accordo con le tue affermazioni. Il primo infatti scriveva:

"§ 2 - L'INTERPRETAZIONE DEI LIBRI SACRI

Valore del senso letterale e sua ricerca

Fornito così della conoscenza delle lingue antiche e del corredo della critica, l'esegeta cattolico si applichi a quello che fra tutti i suoi compiti è il più alto: trovare ed esporre il genuino pensiero dei Sacri Libri. Nel far questo, gli interpreti abbiano ben presente che loro massima cura deve essere quella di giungere a discernere e precisare quale sia il senso letterale, come suol chiamarsi, delle parole bibliche. Perciò devono con ogni diligenza rintracciare il significato letterale delle parole, giovandosi della cognizione delle lingue, del contesto, del confronto con luoghi simili: cose tutte, donde anche nell'interpretazione degli scritti profani si suole trarre partito per mettere in limpida luce il pensiero dell'autore."

(Divino afflante spiritu)

Simon
18/09/2013 18:58
 
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Re:
barnabino, 18/09/2013 17:51:

Caro VVRL,


L'errore che commettete voi tdG è quello di pensare che la Bibbia descriva per filo e per segno come esattamente Dio ha creato il mondo



Noi testimoni di Geova non crediamo che la Bibbia descriva per "filo e per segno" come Dio ha creato il mondo, dove leggi questa cosa nelle nostre pubblicazioni? Noi diciamo semplicemente che il racconto biblico non contrasta necessariamente su quanto sappiamo dell'origine dell'universo.

Shalom


Direi che non è così. Dalla Bibbia emerge la concezione tolemaica del tempo che come sappiamo è stata superata dalla concezione galileana.
Voi rifiutate questa evidenza e cercate in tutti modi di vedere nella descrizione della creazione biblica la visione di galileo. Tanto è vero che a proposito del quarto giorno siete costretti a fare delle ipotesi come il fatto che il sole, la luna e le stelle fino ad allora erano state coperte dalle nuvole, tesi questa neanche minimante accennata dal testo sacro. La Bibbia è chiara, primo Dio crea i cieli e la terra, poi tutto il resto e solo al quarto giorno crea il sole, la luna e le stelle. Certo, cercate di far diventare il verbo "fare", "plasmare" usato nel testo sacro in "svelare", "scoprire", ma è evidente che si tratta di una forzatura per cercare di aggiustare il tutto secondo quello che dice la scienza oggi.


18/09/2013 19:00
 
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Infatti la Bibbia parlava di un circolo della terra mai di sfera , anche se sospeso nel vuoto un circolo finisce e si cade
Difatti tutti credevano che dopo le colonne di Ercole si cadeva giu'
18/09/2013 19:07
 
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Re:
f.Essilu, 18/09/2013 19:00:

Infatti la Bibbia parlava di un circolo della terra mai di sfera , anche se sospeso nel vuoto un circolo finisce e si cade
Difatti tutti credevano che dopo le colonne di Ercole si cadeva giu'



Guarda che è il proprio il contrario di quello che affermi.
La Bibbia parlava in anticipo del fatto che la terra fosse un "circolo" ovvero qualcosa di sferico, di tondo, mentre la concenzione del tempo era che la terra fosse piatta.

La Bibbia non è certo un libro di scienza nè di storia, ma quando tratta questi argomenti è più che accurata.



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