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Il quarto giorno - Si facciano luminari nella distesa dei cieli

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2013 12:08
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18/09/2013 12:10
 
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Re: per VVRL
anto_netti, 18/09/2013 11:37:

Ciao VVRL

Non ho trovato il thread che ti dicevo, ma ho trovato delle nostre pubblicazioni che parlano dell’argomento. Possiamo sicuramente mettere la discussione nella sezione “Scienza e fede” parlando di creazione.

I versetti che dobbiamo prendere in esame sono i seguenti:

E Dio proseguì, dicendo: “Si facciano luminari nella distesa dei cieli per fare una divisione fra il giorno e la notte; e dovranno servire come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni. E dovranno servire come luminari nella distesa dei cieli per risplendere sopra la terra”. E così si fece. E Dio faceva i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte, e anche le stelle. Così Dio li pose nella distesa dei cieli per splendere sopra la terra, e per dominare di giorno e di notte e per fare una divisione fra la luce e le tenebre. Quindi Dio vide che [era] buono. E si faceva sera e si faceva mattina, un quarto giorno. Genesi 1:14-19.

Nel libro “Tutta la scrittura è utile” pagg. 327 – 331 paragrafo 10, edito dai testimoni di Geova, c’è scritto quanto segue:

Studi sulle Scritture ispirate e informazioni relative

Studio numero 8: Vantaggi della “Traduzione del Nuovo Mondo”


10 La coerenza della Traduzione del Nuovo Mondo ha ottenuto molti riconoscimenti in discussioni di carattere tecnico nel campo biblico. Per esempio, alcuni anni fa, una società di liberi pensatori di New York chiese alla Watch Tower Society di mandare due oratori perché parlassero al loro gruppo su argomenti biblici, richiesta che fu accolta. Quei dotti si attenevano alla massima latina falsum in uno falsum in toto, secondo cui l’argomento che risulta fallace in un punto lo è anche nell’insieme. Durante l’incontro, uno di loro sfidò i testimoni di Geova sull’attendibilità della Bibbia. Chiese che si leggesse ai presenti Genesi 1:3, e ciò fu fatto dalla Traduzione del Nuovo Mondo: “E Dio diceva: ‘Si faccia luce’. Quindi si fece luce”. Con sicurezza egli chiese poi che si leggesse Genesi 1:14, e anche questo passo fu letto dalla Traduzione del Nuovo Mondo: “E Dio proseguì, dicendo: ‘Si facciano luminari nella distesa dei cieli’”. “Alt”, disse lo sfidante, “che cosa sta leggendo? La mia Bibbia dice che Dio fece la luce il primo giorno, e di nuovo il quarto giorno, e questa è un’incoerenza”. Quantunque asserisse di conoscere l’ebraico, gli si dovette mostrare che la parola ebraica tradotta “luce” al versetto 3 era ‘ohr, mentre la parola del versetto 14 era ma’òhr, che indica un corpo luminoso, cioè una fonte di luce. L’erudito si mise a sedere sconfitto.* La Traduzione del Nuovo Mondo, con la sua fedele coerenza, aveva avuto la meglio, a riprova che la Bibbia è fidata e utile.

Nel libro “Perspicacia” vol. 2 pag. 160 edito dai testimoni di Geova, c’è scritto quanto segue:

LUMINARE

Nella Bibbia, fonte di luce; lampada; corpo celeste che illumina la terra.

In Genesi si legge che durante il quarto “giorno” creativo Dio disse: “Si facciano luminari nella distesa dei cieli”. (Ge 1:14, 19) Questo non si riferisce alla venuta all’esistenza della luce (ebr. ‘ohr) stessa, poiché è spiegato che esisteva già. (Ge 1:3) E neanche dimostra che il sole, la luna e le stelle siano stati creati in quell’occasione. Il primo versetto della Bibbia dice: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Ge 1:1) Quindi i cieli con i loro corpi celesti, incluso il sole, esistevano già da un indeterminato periodo di tempo precedente ai processi e agli avvenimenti verificatisi durante i sei periodi creativi descritti nei successivi versetti del primo capitolo di Genesi.

Va notato che mentre Genesi 1:1 dice che Dio nel principio “creò” (ebr. Barà’) i cieli e la terra, nei versetti 16 e 17 si legge che, durante il quarto “giorno” creativo, “Dio faceva [ebr., forma di ‘asàh] i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte, e anche le stelle. Così Dio li pose nella distesa dei cieli per splendere sopra la terra”. Il verbo ebraico ‘asàh, spesso tradotto “fare”, può anche significare nominare (2Sa 7:11), stabilire (De 15:1), plasmare (Ger 18:4) o preparare (Ge 21:8).

Quindi il versetto in questione dice che il sole, la luna e le stelle già esistenti assunsero in quel momento un ruolo in relazione al pianeta Terra. Evidentemente il primo “giorno” la luce (ebr. ‘ohr) penetrò gradatamente negli strati di nuvole che avvolgevano ancora la terra e sarebbe stata visibile a un osservatore terreno, se fosse stato presente. (Ge 1:3) Il quarto “giorno” le cose cambiarono. La dichiarazione che in quel giorno “Dio li pose nella distesa dei cieli” descrive il fatto che Dio rese visibili nello spazio le sorgenti di luce (ebr. Ma’òhr), cioè il sole, la luna e le stelle. Dovevano servire “per fare una divisione fra il giorno e la notte” e “come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni”. Oltre a essere un segno dell’esistenza e della maestà di Dio, con il loro movimento questi luminari permettevano all’uomo di distinguere le stagioni, i giorni e gli anni. — Ge 1:14-18; Sl 74:16; 148:3.

Lo stesso termine ebraico (ma’òhr) è usato a proposito del sistema di illuminazione del tabernacolo mediante lampade a olio. (Eso 25:6; 27:20; 35:8, 14, 28; Le 24:2; Nu 4:9) In Proverbi 15:30 è usato figurativamente nell’espressione “luminosità degli occhi”. L’Egitto fu profeticamente avvertito che non ci sarebbe stata più luce perché Geova avrebbe oscurato e coperto di nuvole “tutte le fonti [forma di ma’òhr] di luce [‘ohr] nei cieli”. — Ez 32:2, 7, 8.

Ciao
anto_netti


Caro anto_netti
intanto ti ringrazio per questa tua solerte ricerca da cui si evince che sei una persona alla ricerca autentica e sincera della verità. Bravo.
Ho letto con attenzione quanto da te postato ed ho un dubbio che secondo me dobbiamo approfondire.
La WTS come fa a dire che il creare il cielo e la terra presuppone automaticamente che nel cielo c'erano gia le stelle, la luna e il sole?
Non poteva infatti essere che un ipotetico osservatore sulla terra guardando il cielo (senza la coltre di nuvole) vedesse solo il buio poichè le stelle, il sole e la luna non erano ancora stati creati?
Insomma, perchè la volta celeste non poteva essere vuota?
Ciao e grazie.


[Modificato da VVRL 18/09/2013 12:11]
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